giovedì 3 maggio 2018

[Review Party] "Il tatuatore" di Alison Belsham

Buongiorno cuori librosi,
esce oggi "Il tatuatore", di Alison Belsham, un thriller particolare e interessante edito da Newton Compton. Buona lettura!


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Brighton. L’ispettore Francis Sullivan, giovane e ambizioso, è stato appena promosso, e questo è il suo primo caso importante. Marni Mullins, una tatuatrice di Brighton, ha trovato un corpo orribilmente scuoiato. Dalle prime indagini sul cadavere risulta chiaro che non si tratta di un omicidio isolato ma dell’opera di un serial killer. Il modus operandi e la firma sono agghiaccianti: mentre la vittima era ancora in vita, l’assassino ha rimosso intere porzioni di pelle, presumibilmente tatuate. Questa pista porta Sullivan a credere che una come Marni, che conosce il mondo dei tatuaggi come le sue tasche, sia l’unica persona in grado di aiutarlo. Ma lei ha tante ragioni per non fidarsi della polizia. E quando riuscirà a identificare il prossimo bersaglio del killer, lo dirà a Sullivan o si metterà da sola alla ricerca del “Ladro di Tatuaggi”? 

Trattengo il fiato mentre la lama si fa strada nella pelle, godendomi il brivido che mi corre lungo la schiena, il sangue che mi ribolle rovente nel ventre. Sarà morto prima ancora che abbia finito.
Non è il primo. E non sarà l'ultimo.

La nostra storia inizia a Brighton, un ridente cittadina che si affaccia sul canale della Manica. La Belsham ci propone due protagonisti ben costruiti ed interessanti, soprattutto nel caso di Marni Mullins. Questa donna è una bravissima tatuatrice che cerca di essere anche una buona madre e di mantenere rapporti civili con il suo ex marito. E' una donna meticolosa, nel suo lavoro, una che sa il fatto suo e coglie particolari preziosi che la rendono una parte imprescindibile nelle indagini collegate al killer 'Ladro di tatuaggi'. L'ispettore Sullivan, ha un percorso tutto in salita e delle buone capacità investigative ancora tutte da dimostrare. Non è il classico maschio alfa e riconosce i meriti di Marni. Pur essendo profondamente diversi, per ruoli ed estrazione sociale, insieme funzionano alla grande.

Non succede mai nulla qui. E invece qualcosa era appena successo, e lei c'era finita proprio in mezzo. Un uomo era morto. C'era qualcosa in quel corpo che riaccendeva la luce nei meandri bui della sua memoria. Qualcosa di familiare. Ma che cosa?

Il caso del 'Ladro di tatuaggi', si rivela enigmatico sin dall'inizio. L'autrice sceglie di portare avanti la sua storia con più narratori, tra cui lo stesso killer, tenendo il lettore sulle spine fino alla fine. Inizialmente, non lo nego, questa scelta non mi è sembrata molto furba: ci si mette un po' a memorizzare i vari personaggi e i ruoli che svolgono nella vicenda, ma dalla seconda metà del libro tutto acquista più concretezza e senso. La confusione iniziale non viene del tutto dissipata ma, almeno, grazie agli indizi lasciati qui e là dall'autrice, sono riuscita a a portare avanti qualche ipotesi.
Questo è il classico thriller in cui, più che identificare il responsabile, è curioso scoprire il perché del suo modus operandi. Su questo punto, avrei sviluppato meglio la storia arricchendola di qualche particolare in più che, a mio avviso, avrebbe aiutato a comprendere meglio il tutto.

E' così che mi chiamano sui giornali. Il Ladro di Tatuaggi. L'intera città vive nella paura. Temono il mio coltello. Ma ho quasi finito. Solo un altro paio di nomi sulla mia lista e tornerò di nuovo nell'oscurità, dopo aver lasciato il segno e aver dato al Collezionista ciò che il suo cuore desidera di più.

La particolarità del libro risiede, senza dubbio, nel tema trattato: il mondo dei tatuaggi. La Belsham non si risparmia e, dopo un evidente lavoro di ricerca/esperienza personale, ci apre le porte su una materia interessante e sempre attuale. E' incredibile come un disegno possa rivelare tanti particolari sulla persona che lo ha eseguito. Forse le descrizioni su questo argomento sono state la mia parte preferita. E' una storia che ha ottime basi e un'idea originale come tema principale ma, in alcuni punti, andava sviluppata meglio per mantenere un livello di coerenza costante. 
La prosa dell'autrice è molto scorrevole, diretta e cruda (quando serve). Se siete deboli di stomaco, possono esserci un paio di scene che non fanno proprio al caso vostro ma, nel complesso, è un ottimo thriller che concilia benissimo la parte crime e quella quotidiana e più reale dei personaggi. 
Se siete amanti del genere, lo apprezzerete sicuramente!


Scopri altri pareri sul libro seguendo il review party!



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