venerdì 25 maggio 2018

Recensione "Macbeth" di Jo Nesbø

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un libro straordinario che ho amato moltissimo e che ho, letteralmente, divorato. Si tratta dell'ultimo lavoro di Jo Nesbø, "Macbeth", edito da Rizzoli.
Buona lettura!


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Anni '70, una città industriale sull'orlo del collasso fatta di fabbriche chiuse, disperazione, piazze di spaccio. Sotto l'eterna pioggia nera che la flagella, il poliziotto migliore che si muove per le sue strade è Macbeth. Un ex tossico, un uomo fragile dal passato turbolento, abbandonato da bambino, uno sbirro incline alla violenza. Ma è lui, con la sua squadra, a gestire con intelligenza una retata nell'area del porto, un'azione in grande stile che, finalmente, gli fa intravedere la possibilità di ottenere una promozione. E quindi guadagnarsi il rispetto degli altri, avere una vita migliore, e molto più potere, che è ciò che conta. Tutto questo è lì, a portata di mano: ma, pensa Macbeth, davvero mi lasceranno arrivare tanto in alto? Tormentato dalle allucinazioni, vittima di paranoie sempre più acute, Macbeth comincia, lentamente, a soccombere a se stesso e al tarlo dell'ambizione.

Sono sempre stata incuriosita da questo autore e dai suoi libri, così ho deciso di provare a leggere il suo ultimo lavoro. Ebbene, caro Nesbø, da oggi hai una nuova fan che non vede l'ora di recuperare e leggere tutti i tuoi libri!!! Ho divorato e amato "Macbeth", il libro è una brillante e coinvolgente rivisitazione dell'opera shakespeariana in chiave moderna. L'autore riprende tutti i temi principali della tragedia di Shakespeare, come la malsana ambizione politica e i crimini terribili perpetrati per consolidare la propria egemonia sugli altri, non tralasciando nessun dettaglio dell'opera originale, dai nomi, alle dinamiche dell'azione, arricchendo la trama con elementi innovativi e moderni. La figura di Macbeth, al pari dell'originale, è enigmatica e complessa. E' un uomo disposto a tutto per amore e per ambizione, ma che si ritrova vittima dei suoi stessi intrighi. Il clima della città è opprimente e deleterio. La corruzione dilaga e non ci si può fidare di nessuno, fino in fondo.

Una sola legge.
Sangue chiama sangue.

L'autore ci mostra tutte le mille sfaccettature del suo personaggio: è un uomo fragile a cui viene data finalmente la possibilità di emergere e primeggiare, ma il prezzo da pagare per tale opportunità sarà sempre più alto e inconcepibile per una personalità come la sua che, nonostante tutto, è contraria alla violenza e alla cattiveria. Macbeth si ritrova al centro di una spirale discendente insieme al lettore che si appassiona sempre di più alla sua storia. Lo stile dell'autore è ineccepibile e non ha eguali: tutto viene descritto alla perfezione in un equilibrato connubio tra storia e retelling. Il ritmo è incalzante e coinvolgente al massimo, le oltre seicento pagine della storia scorrono via senza nemmeno accorgersene. La penna di Jo Nesbø è graffiante e brutale, questa storia ci regala un turbinio di emozioni diverse e un viaggio interessante e meraviglioso nell'animo umano. Un viaggio in cui si mette a nudo l'uomo e le sue pulsioni più viscerali e incontrollate, senza abbellimenti retorici o metafore romanzate. Ne sono rimasta completamente soddisfatta e affascinata, bellissima anche la parte crime e poliziesca della storia ambientata in una ipotetica Gotham City letteraria. 
Azione, intrighi e passioni. Un passato che non è mai stato così presente e una figura storica che ha segnato un'epoca. "Macbeth" è un vero capolavoro e io vi consiglio assolutamente di leggerlo quanto prima!


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