sabato 28 ottobre 2017

[Blogtour + Giveaway] "Vesper" di Martina Battistelli

Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare una tappa del tour dedicato al nuovo libro di Martina Battistelli, "Vesper".
In particolare, vi svelerò l'incipit e la quarta di copertina del romanzo.
Buona lettura!


Autore: Martina Battistelli
Titolo: Vesper, la rinascita degli ultimi (Oblivium #2)
Genere: Paranormal Romance, Young Adult
Editore: Lettere Animate
Prezzo: 13 euro (cartaceo) / 2,99 euro (ebook)
Pagine 302


Alice spera di poter superare l’ennesima tragedia che è stata costretta a vivere. Ma ancora una volta i suoi principi crolleranno e il suo cuore si sgretolerà. Matt sarà in grado di raccogliere i pezzi e rimetterli nel giusto ordine? Alice non ne è sicura. L’unica cosa che le interessa è scoprire la vera natura degli Ultimi. Da dove vengono quei poteri straordinari? Chi è lei realmente, e come sono nati i Rifugi della sua gente?Jade la aiuterà ad indagare da Roma, dove un’incredibile scoperta potrebbe cambiare per sempre le loro vite.Non tutti accetteranno le risposte che hanno trovato. Qual è la verità sul loro conto? Gli Ultimi hanno uno scopo? Chi sorveglia Alice e cosa vuole da lei?È arrivato un altro Ultimo in città. E non è loro amico.

L'autrice:

Martina Battistelli ha 22 anni ed è laureata in Lettere Moderne all’Università di Roma “La Sapienza”. Studia Scienze dell’Informazione, della Comunicazione e dell’Editoria all’Università di “Tor Vergata”. Crede fermamente nel potere catartico di tutti i tipi di arte e anela ardentemente ad un mondo più fantasioso e meno cinico. Quando non è distratta dalle serie tv e dai propri gatti, scrive e legge di quel mondo che tanto sogna.
Ha fondato il blog “Wonderwonderland” per condividere le proprie ossessioni e collabora con il blog letterario “Il libro sulla finestra”. La casa editrice Panesi Edizioni ha pubblicato il suo racconto Daydreaming - Sogno ad occhi aperti nell’antologia Oltre i Media.
Vesper - La Rinascita degli Ultimi è il secondo romanzo della saga Oblivium, edita da Lettere Animate

QUARTA DI COPERTINA



INCIPIT

PROLOGO





Un sonno mi sigillò la mente –
non avevo paure umane –
lei pareva creatura che non sente
il tocco di anni terreni.
   William Wordsworth,
Un sonno mi sigillò la mente


La porta cigolò, nell’aprirsi lentamente.
«Mi ha fatto chiamare, signore?»
L’uomo alzò il volto. «Siedi, Lambold. Ho un compito importante per te.»
Il ragazzo obbedì in silenzio.
«C’è qualcosa che mi appartiene, qualcosa che necessito di riavere. Qualcuno» specificò. «Ho bisogno che tu mi riferisca tutto ciò che apprendi di questa persona e che la sorvegli senza torcerle un capello. Hai capito?»
«Certo. Ogni dettaglio.»
L’uomo sfogliò un raccoglitore. «Vedo che hai appena compiuto ventun anni…»
«Sì, signore.»
«Allora sei il candidato perfetto per questa missione.» Diresse lo sguardo in quello del ragazzo. «Devo ricordarti di non deludermi?»
«No, signore.»
Chiuse il raccoglitore. «Bene.»
«Di chi si tratta?»
L’uomo sorrise.

***

Una nebbia spaventosa vorticava in aria. Alice si rigirò più volte su se stessa per capire dove fosse, ma nessun punto di riferimento risaltò ai suoi occhi. Si trovava in un luogo senza tempo, un’enorme stanza priva di dimensioni, circondata da una fitta nebbia aleggiante sulla sua testa. 
«Alice» sentì sussurrare. Si voltò istantaneamente verso quella voce, ma si rese presto conto che non esisteva una direzione. Era sopra di lei.
«Alice.»
Ora, se non altro, sembrava più chiara e vicina. Senza muovere un muscolo diresse lo sguardo di fronte a sé e cercò di mettere a fuoco un punto in particolare. L’atmosfera lì era diversa, più… rarefatta. Fu allora che iniziò a concretizzarsi qualcosa: un’immagine. Un sorriso. Un sorriso molto ampio, tanto da ricordarle la stravagante figura dello Stregatto. Dopo la bocca sorridente, infatti, comparve il resto del corpo, circondato da un’aura brillante, e Alice credette di sprofondare. Il terreno sotto i suoi piedi divenne quasi inesistente e la sensazione che provava non era delle migliori. Senza staccare lo sguardo da quel punto, si portò le mani sul grembo per cercare un eventuale pugnale conficcato nello stomaco, ma non trovò nulla.
Si sentì così stupida… Possibile che avesse dimenticato quella voce dopo appena pochi mesi? Era sempre più convinta di non meritare tutto ciò che aveva avuto. No, lei non era mai stata degna di lui, lo sapeva bene.
«Dan» sussurrò a fatica. «Sei proprio tu? Sei… vivo?»
Dan non smise mai di sorridere. «Certo che lo sono» rispose subito, lasciando Alice a domandarsi come avesse fatto a sentirla – non era sicura di aver emesso dei suoni comprensibili. «Lo sarò sempre. Solo non come vorresti tu.»
«Io vorrei…» esordì, del tutto spaesata. «Io ti vorrei ancora al mio fianco» confessò infine.
Dan piegò la testa di lato. «Ma, vedi, questo purtroppo non è possibile.»
Alice voleva a tutti i costi arrabbiarsi, ma non riusciva a trovarne la forza. «Come fai ad essere così calmo?» domandò con un filo di voce.
«Non ho motivo di agitarmi, ho finalmente trovato la pace
Alice scosse la testa in un gesto violento. «Ma io no. Tu mi hai lasciata qui da sola a vedermela con le conseguenze del tuo gesto… del tutto folle. Non merito questo, non merito la vita. Tu dovresti essere qui, non io.» Si premette un dito sul petto. Voleva urlare ma non ci riusciva.
«Meriti molto più di quanto tu non creda» disse lui dopo un istante di silenzio passato ad indagare la sua espressione confusa e addolorata. Ogni parola pronunciata dalla sua bocca era una pugnalata al cuore, per Alice.
«Io non credo di meritare nulla, invece, soprattutto di respirare; non merito di potermi alzare la mattina e vedere la luce del sole, di uscire e sentire il calore dei raggi sulla pelle; non merito di sorridere, di essere felice; non merito di avere una vita; non merito di essere in vita. E non voglio neppure esserlo, se non sei con me. Ho rinunciato a tutto per te, tutti i miei preziosi principi sono crollati quando ti ho conosciuto. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Sei arrivato in un momento in cui non pensavo di poterne uscire, eppure tu ce l’hai fatta, mi hai tirato fuori da quel tunnel oscuro in cui era inevitabile che mi sarei smarrita. Tu mi hai salvato, e…»
«Ed era esattamente ciò che ero destinato a fare» Dan la interruppe, parlando con voce atona.
«E qual è il mio destino, invece? Me lo sai dire?» Alice provava il desiderio irrefrenabile di gridare, arrabbiarsi, lanciare qualcosa, ma continuava a sentirsi frenata. Lui era così calmo… troppo calmo. «Tu hai sempre saputo tutto, perciò avanti, dimmelo. Dimmi cosa dovrei fare ora che sono di nuovo sola. Perché io non ne ho la più pallida idea.»
Il sorriso di Dan svanì lentamente, ma nonostante avesse assunto un’espressione più seria il suo volto rimase sereno. «Tu non sei sola, non lo sarai mai. A meno che non lo voglia tu.» Cercò il suo sguardo, e solo quando riuscì ad incatenare gli occhi ai suoi come aveva sempre fatto proseguì: «Devi solo capire.»
«Capire cosa?» mormorò Alice, sempre più confusa.
«Te stessa.»
Ora sì che avrebbe voluto urlare e sbraitare. Ma cosa diavolo la tratteneva?
Scosse di nuovo la testa e distolse lo sguardo per riprendere pieno possesso delle sue facoltà mentali. «Io non capisco, invece. Non capisco cosa tu voglia dire, e se c’è qualcosa che non ho mai capito si tratta proprio di me stessa.»
«Capirai.» Dan riuscì di nuovo a richiamare il suo sguardo e Alice non riuscì a replicare. Era tutto così assurdo. Era ovvio che stesse sognando, ma Dan non le era mai apparso in sogno, prima di quel momento. Perché ora? Cosa avrebbe dovuto significare? E la cosa ancora più assurda era che faceva tremendamente male. Come se se ne fosse andato solo il giorno prima.
Invece erano passati due mesi. Altri due mesi trascorsi in solitudine.
Aveva davvero creduto che potesse andare bene, stavolta. Ma era solo colpa sua se si era di nuovo illusa.
«Trattalo bene, ok?»
La voce profonda di Dan la destò all’istante dalle ultime riflessioni. «Chi?» domandò subito, ma lui stava cominciando ad indietreggiare. «Aspetta! Veglierai su di me?»
«È sempre stato il mio unico scopo» rispose senza fermarsi, e Alice non distolse lo sguardo dal suo finché la nebbia non iniziò ad infittirsi attorno a lui, allontanandosi da lei.
«Dan?» Il ragazzo si fermò. «Non lasciarla mai sola.»
Il sorriso di Dan la scaldò un’ultima volta, quando vide una figura scura e sfocata avvicinarglisi, delle dimensioni di una bambina.
Annie prese lo slancio e gli saltò in braccio. Dan era di nuovo immobile, ma qualcosa aveva iniziato a mettere spazio tra loro, finché lui e la bambina non diventarono solo due figure sfocate nella nebbia. Alice lo guardò cullare Annie che la salutava con la mano e un sorriso innocente, e si sentì invadere da un confortevole senso di pace.
Il dolore, ora, non sapeva più di rabbia e abbandono, ma di nostalgia e amore infinito.


IL GIVEAWAY

- Diventa lettore fisso del blog: → Voglio essere sommersa dai libri
- Seguire l'autrice qui: 
  Pagina facebook: QUI
  Instagram: QUI
- Lasciare un commento sulla tappa e il nome dell'account con cui avete seguito le regole del giveaway
- Condividere il post su Facebook taggando 2 amici

Il primo estratto vince una COPIA CARTACEA di Vesper + una COPIA EBOOK di Oblivium.
Il secondo e il terzo estratto vincono una COPIA EBOOK di Oblivium.

Saranno assegnati diversi numeri, pertanto se partecipate a più tappe, avrete più possibilità di vittoria!

Qui di seguito, il calendario completo del tour per seguire tutte le tappe!
Buona fortuna!





7 commenti:

  1. wow un prologo davvero succulento, sono curioso di leggere l'intero libro e l'intera saga ;)
    Luigi Dinardo
    luigi8421@yahoo.it

    RispondiElimina
  2. Partecipo. Facebook Giorgia Mascoma

    RispondiElimina
  3. La cover di questo libro mi attrae moltissimo un buon prologo e un biglietto da visita per il libro ...è questo ha colpito in pieno !!!
    condiviso su https://www.facebook.com/marianna.facciolli
    sul blog sono Marianna Facciolli
    la mia mail marianna1056@hotmail.it

    RispondiElimina
  4. come è stato scritto nei precedenti commenti, la cover e Prologo assolutamente magnetici e trasmettono attrazione inspiegabile. un libro che deve essere assolutamente letto.
    Sono Kiccablogger
    Kicca mia su fb

    RispondiElimina