domenica 9 luglio 2017

Recensione "Dracula" di Natascia Luchetti

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlo di un romanzo che ho amato alla follia, forse anche più dell'originale.
Sto parlando di 'Dracula', una splendida rivisitazione del mito di Stoker ambientata nella nostra epoca ma sempre ricca del fascino che l'ha reso leggenda, scritto da Natascia Luchetti per la Delrai Edizioni.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Il re di ogni cosa era Harker e soltanto pochi suoi fidatissimi uomini scelti lo aiutavano a gestire l'enorme costruzione sotterranea che ospitava  esperimenti di ogni genere su esseri umani e non. Esperimenti discordanti dall'etica della medicina. Hellsgate, 'porta dell'inferno', era il nome giusto per un luogo del genere."

Il nostro viaggio comincia ad Hellgate, una prigione per esseri soprannaturali in cui vengono condotti studi ed esperimenti ai limiti del possibile. In una delle celle di massima sicurezza, incatenato e allo stremo delle forze, c'è Wladislaus Dragwolya, il famoso Dracula, principe di Valacchia e di una stirpe immortale capace di spazzare via l'umanità. Seppur debole e malconcio, Vlad non ha ancora intenzione di arrendersi e attende, nell'ombra, un passo falso del nemico.

"C'è una differenza abissale tra noi eredi e coloro che sfidarono Dracula nel 1897. Loro erano uniti, mentre noi non concordiamo su niente. Abbiamo l'illusione di essere più forti grazie all'esperienza che ci hanno tramandato, ma in realtà siamo debolissimi, proprio come foglie al vento e quel vento è Dracula."

Finalmente libero dalla sua prigione, Vlad può dare inizio al suo glorioso piano di vendetta verso coloro che gli hanno portato via ogni cosa. Quando, sul suo cammino, incrocia lo sguardo di Yrden Clarks, il suo cuore gelido perde un battito. Come il suo eterno amore, Mina Murray, la ragazza non ha paura di lui e del suo lato oscuro. Con lei non deve ricorrere a sotterfugi e ad inganni, ma può vivere liberamente la sua natura. L'amore diventa un motivo in più per sopravvivere, ma può costituire, ancora una volta, il motivo della sua disfatta.

"Le ere sarebbero passate, sarebbero corse veloci di fronte ai suoi occhi.
Accanto al suo splendido principe avrebbe vissuto per sempre la libertà di essere felice. Era questo che la Principessa aveva espresso alle acque del fiume, prima di morire. Lo scorrere del tempo sarebbe stato rumoroso e pieno di tumulti come il gorgoglio delle acque del torrente in piena."

L'amore non muore mai, questa è la consapevolezza più grande per Vlad. Le battaglie da combattere saranno molte, gli esiti incerti, ma continuerà a lottare per quello a cui tiene.

Amo il mito di Dracula, amo il mondo dei vampiri e i romanzi, scritti bene, sull'argomento.
La storia della Luchetti mi ha conquistata al cento per cento. E' riuscita a mescolare e ricreare, in maniera magistrale, il mondo del famoso Principe di Valacchia, inserendo elementi innovativi e dando molta rilevanza ai sentimenti di una creatura considerata, da sempre, spregevole e spietata. 
Ho apprezzato moltissimo il modo in cui ha costruito il personaggio di Vlad, è stato bello ritrovare anche i protagonisti celebri del romanzo di Stoker, impegnati, ancora una volta, in un'epica battaglia per sconfiggere il vampiro più forte di tutti i tempi. L'amore, eterno e immortale, è una parte fondamentale della storia e mi è piaciuto il modo in cui l'autrice lo ha inserito nel libro. Niente di stucchevole o melenso, ma sentimenti eterei che hanno conquistato un cuore romantico come il mio.
Altro punto assolutamente da sottolineare, è la prosa ineccepibile e la narrazione, coinvolgente al massimo, dell'autrice. Divorato in un solo giorno, ma non avrei voluto mai terminarlo.
Il migliore romanzo sull'argomento, questo è poco ma sicuro. Per apprezzarlo al meglio, è preferibile leggerlo dopo la lettura del romanzo di Stoker, ma nel caso non fosse possibile, non avrete problemi a seguire comunque lo svolgimento della storia.
Stra- consigliato!




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