lunedì 8 maggio 2017

Recensione "Dentro l'acqua" di Paula Hawkins

Buongiorno lettori,
vi parlo di un libro uscito da pochissimo ma che è già un grande successo.
Si tratta di "Dentro l'acqua", il nuovo attesissimo thriller firmato da Paula Hawkins, edito da Piemme.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Esistono persone che sentono il richiamo dell'acqua: una specie di sesto senso, qualcosa di ancestrale che le riporta sempre a dove l'acqua scorre. Io sono una di loro. Mi sento viva solamente quando sono vicina all'acqua."

Julia Abbott credeva di aver chiuso per sempre con la piccola cittadina di provincia in cui ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza. Credeva di aver chiuso con l'acqua, con quella realtà soffocante e con i ricordi dolorosi, ma la morte di sua sorella Nel sconvolge il suo ritrovato equilibrio, costringendola a tornare nel luogo in cui tutto ha avuto inizio.
Il fiume di Beckford, viene da sempre collegato ad episodi sinistri e morti più o meno accidentali. Le vittime sono sempre donne , tanto che la piccola insenatura formata dalle acque ha preso il nome de "Lo stagno delle annegate". Nei tempi dei processi alle streghe, moltissime donne sono state lasciate annegare in quelle placide acque e da allora, tutti pensano che quella superficie apparentemente innocua, racchiuda forze e anime oscure. Danielle, è solo l'ultima morte misteriosa che si aggiunge alla serie.

"Quando le persone muoiono in questo modo, tutti si chiedono perché.
Perché l'hanno fatto? Perché si sono tolte la vita quando avevano così tanti motivi per andare avanti? Ma tu no. E l'unica ragione, l'unica ragione che riesco a darmi è che tu conosca già la risposta."

Danielle non si è mai allontanata dal fiume, le sue acque sono sempre state un richiamo fortissimo così come la sua passione per il mistero e l'occulto. Il suo progetto di scrivere un libro sulla storia dello "Stagno delle annegate" era inviso a molti suoi concittadini. Troppi segreti sepolti rischiano di venire alla luce muovendo quelle maledette acque e sono in molti a voler sabotare il progetto. Quanto c'è di soprannaturale dietro queste morti? Julia non ha mai creduto alle storie dell'occulto, ma è convinta che ci sia un male molto più terreno dietro questi tragici suicidi/omicidi.

"Mi sono seduta vicino al fiume, con una sensazione che avevo già avuto altre volte: che tutto quanto, la storia di Nel, la storia di Lauren e anche quella di Katie fossero incomplete, non finite. Non avevo visto davvero tutto quello che c'era da vedere."

Le indagini proseguono a rilento, più si addentrano nella vita delle vittime, più si scoprono verità inaspettate che gettano nuova luce su molti volti noti della cittadina. 
Julia è consumata dai sensi di colpi, se avesse risposto a sua sorella, se si fosse sforzata di chiarire vecchi rancori, avrebbe potuto salvarla, avrebbero potuto far pace con il passato e impegnarsi per un futuro diverso. Ma è troppo tardi per i 'se', la realtà è che molte donne sono morte, l'acqua è il filo conduttore che le unisce e quella superficie azzurrognola non è mai stata così spaventosa.

Una cosa posso dirla, mi è piaciuto molto di più de "La ragazza del treno".
Sono rimasta affascinata dalla trama e dal misterioso 'Stagno delle annegate'. 
La Hawkins, questa volta, ha puntato molto sull'elemento dell'occulto, dando un tocco decisamente da brividi alla storia. Alcune scene sono da leggere ESCLUSIVAMENTE con la luce accesa se non volete rischiare di immedesimarvi troppo con le protagoniste. Ci sono moltissimi personaggi, ma le personalità di spicco sono, senza dubbio, Julia e Danielle Abbott. Le due sono caratterizzate alla perfezione e non potrebbero essere più diverse. L'ambientazione è suggestiva e, come vi accennavo, da brivido. L'ottima capacità narrativa dell'autrice, ci permette di vedere gli eventi come in un film, è facilissimo lasciarsi suggestionare e trasportare dalle sue parole. Ho apprezzato molto la scelta di raccontare la storia attraverso vari punti di vista, una volta individuati i vari personaggi, diventa facilissimo seguire lo scorrere degli eventi. La prosa dell'autrice è curata e di effetto, molto scorrevole e travolgente. Ho terminato il libro in poche ore. La parte più bella di un thriller è l'epilogo, è l'elemento che determina la riuscita dell'intera storia, e posso dirvi che la Hawkins è riuscita a creare il finale perfetto, anche quando sembrava di aver fallito nell'impresa. 
Con il fiato sospeso fino alla fine di un libro straordinario.
Promosso!!!



3 commenti:

  1. Non ho sentito grandi cose su "La ragazza del treno", spero che questo secondo romanzo sia meglio!

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  2. Ahia mi hai incuriosito tantissimo, ero indecisa se leggerlo o meno. Ho letto "La ragazza del treno" e, pur essendo molto carino, non l'ho trovato chissà che. Per questo ero molto indecisa se leggere o meno questo secondo lavoro dell'autrice..ora però, grazie a questa recensione, non ho proprio dubbi!

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  3. Boh,io invece ho preferito la ragazza del treno,ma anche questo non è male.
    Mi sono persa un po' troppo all'inizio,troppi personaggi,troppi punti di vista,ci ho messo un po',ma una volta che ci ho preso la mano,la lettira è stata piacevole. Non da dieci,come non era da dieci il primo libro,ma molto carino.

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