giovedì 13 aprile 2017

Recensione "Dannate ragazze" di Robin Wasserman

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un romanzo davvero molto particolare edito da Harper Collins.
Si tratta di "Dannate ragazze", di Robin Wasserman.
Violenza, ribellione, suicidi e sette sataniche in una storia inquietante e ricca di suspense.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Hannah voleva essere invisibile. Dex voleva essere vista,
Dex violava le regole, mentiva, teneva segreti; Dex era ribelle, o voleva esserlo. 
Hannah Dexter aveva creduto nel bene e nel male, in un ordinato mondo di giustizia.
Dex si sarebbe fatta giustizia da sola. Lacey le avrebbe insegnato come."

Hannah Dexter non aveva nulla di speciale. La sua vita era piatta, normale, quasi noiosa.
Una vita di schemi e regole da seguire, una ragazza invisibile. Tutto il contrario di Lacey, la ragazza dai lunghi capelli corvini con un'ossessione per Kurt Cobain. Una compagnia poco raccomandabile per Hannah che non ha abbastanza carattere per fronteggiare il tornado Lacey. La ragazza è come argilla da plasmare nelle sue mani e i risultati di questa influenza negativa non tardano a manifestarsi.
Fate spazio a Dex, la versione ribelle e pericolosa della piccola Hannah.

"L'importante non è come ci siamo trovate, Dex, o perché. E' quello che abbiamo fatto e quello che è successo dopo. Fa' scontrare le due particelle giuste nel modo giusto, e otterrai una bomba. E' questo che siamo, Dex. Una fusione accidentale.
Le storie delle origini sono irrilevanti. Niente conta meno di come sei nato. Ciò che conta è come muori e come vivi. Noi viviamo una per l'altra, perciò qualunque cosa ci abbia portate a questo punto deve essere giusta."

Lacey è fuori controllo, il suo bisogno di trasgredire è sempre più forte e sempre più difficile da attuare. Quando decide di avvicinarsi al satanismo, come ennesimo tentativo di ribellarsi al sistema, Dex capisce che la situazione sta precipitando. Vorrebbe essere un'ancora per lei, salvarla da tutti i demoni che ne contaminano la mente. Ma come può fermarla, se non riesce a salvare nemmeno se stessa?

"Prima di Lacey non ero felice. Non ero niente. Solo che non è possibile, giusto?
Occupavo uno spazio; ero un agglomerato di cellule e ricordi, di membra maldestre e goffe e crimini di moda; ero il ricettacolo delle aspettative dei miei e la prova delle loro delusioni; ero Hannah Dexter, ordinaria su tutta la linea, sulla buona strada per una vita piatta, e intelligente quanto bastava per accorgermene."

Quando entra in scena una terza ragazza, una conoscente molto intima di Lacey, le cose si complicano ulteriormente in una spirale di tormenti, tensioni e suspense alle stelle.
Il mondo è troppo piccolo per contenere queste 'dannate ragazze'.

Sono rimasta affascinata da questo libro fin dalla copertina. Ci sono, grosso modo, due protagoniste e una terza spalla a dettare le regole del gioco. Vengono affrontati temi delicati, rituali da brivido ed episodi raccapriccianti che sconvolgono la vita dell'intera cittadina di Battle Creek. Devo dire che ho preferito Hannah rispetto a Lacey. E' stato agghiacciante vedere la sua trasformazione da brava ragazza a persona completamente instabile e fuori controllo. L'influenza, negativa, di Lacey crea una creatura diversa, capace di coprire e compiere azioni indicibili. Per quanto riguarda la cara Lacey, ho apprezzato il suo carisma perverso e la capacità di fronteggiare le situazioni più complicate. Penso che il suo carattere instabile sia dovuto più a un bisogno viscerale di attenzioni che altro. La narrazione, inizialmente, è un po' confusionaria e raccontata da diversi narratori che si alternano su vari piani temporali. Solo alla fine appare chiara l'intera vicenda. A metà tra un thriller e un romanzo, ho apprezzato molto la prosa cruda e diretta dell'autrice, il suo modo realistico di affrontare il tema delle sette sataniche senza scadere nel fantasy o nell'horror. E' stata una lettura, senza dubbio, inquietante ma interessante al tempo stesso. Mi è piaciuta molto.



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