sabato 2 aprile 2016

Recensione "Il rancore non dimentica" di Luca Russo

Buon pomeriggio lettori,
nella seconda recensione di oggi voglio parlarvi di un thriller edito da Maglio Editore.
Si tratta de "Il rancore non dimentica", scritto da Luca Russo.


LA COPERTINA:



link per l'acquisto: Il rancore non dimentica

LA RECENSIONE:

"Testa alta e sguardo convinto perseguiamo idealmente obiettivi comuni che vengono personalmente idealizzati sotto diverse forme. Ristabilite l'ordine iniziale delle cose così da ripercorrere la medesima strada senza però commettere peccati."

Bologna. Un killer spietato e inafferrabile come l'aria, si diverte a scrivere nomi, date e metodi usati per uccidere ignare vittime che hanno, come unica colpa, quella di essersi trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato. L'ispettore Davide Quarto, conduce le indagini e ha molto da dimostrare.. a livello professionale infatti, ha sempre ottenuto grandi successi e l'intera città si aspetta un eroe pronto a difenderla dal cattivo.

"Un pazzo aveva iniziato a tormentare la comunità, proprio in un momento della vita in cui non si sentiva adeguatamente sereno per proteggerla debitamente. Per questo giurò a se stesso che gliela avrebbe fatta pagare amaramente."

Ben presto, diventa chiaro che il killer ha lanciato una sfida all'ispettore. Su ogni nuova scena del crimine, infatti, vengono ritrovati messaggi indirizzati a Davide. Secondo il pazzo omicida, l'ispettore non è la persona adatta e non ha le competenze adeguate per difendere la comunità. Le continue uccisioni diventano motivo di riflessione per Davide: forse ha ragione il killer, forse non rappresenta l'eroe di cui la città ha bisogno.

"Lavoro per colpa tua, ma, allo stesso tempo, se agirai come da me indicato, potrò finalmente godermi ferie eterne. (...) Scriverai la parola fine a questo romanzo di vita o all'ultimo mi passerai la penna, affinché io possa aggiungere infiniti capitoli trasudanti odio e vendetta?"

Le indagini sono ad un punto morto, per quanto l'impegno sia al massimo, il killer è sempre un passo avanti. Ogni vita strappata è come una pugnalata per Davide, ormai convinto di essere la causa di tutto. Un ultimo messaggio è stato recapitato in questura, un ultimatum. Se l'ispettore abbandonerà la polizia gli omicidi cesseranno, altrimenti non si fermeranno mai. Spesso il passato ci segue e condiziona anche il presente. Tra il dubbio, la paura e l'incertezza su come agire, Davide si trova davanti al bivio più importante della sua vita.


IL MIO GIUDIZIO:

Ho trovato questo romanzo interessante come progetto e come idea. 
Un po' confusionaria la narrazione che si snoda su diversi archi temporali. Anche la scrittura e lo stile sono da migliorare. Ben costruiti i personaggi, soprattutto il misterioso killer, penso sia stato un antagonista brillante. Buone le descrizioni e il quadro psicologico tracciato intorno al protagonista. 
Penso che ci sia ancora da lavorare, soprattutto perché non è facile scrivere un buon thriller.
Non mi ha convinta al cento per cento.

1 commento:

  1. i Thriller sono molto difficili da scrivere soprattutto se vi sono cambiamenti temporali nella storia non lo so visto la recensione e visto che i thriller non sono proprio il mio pane stavolta passo

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