mercoledì 4 novembre 2015

Recensione "Svegliami quando tutto sarà finito" di Robyn Schneider

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo che mi ha spezzato il cuore.
Si tratta di un libro di Robyn Schneider, "Svegliami quando tutto sarà finito", edito da Fabbri Editori.
Buona lettura!


LA COPERTINA:



LA TRAMA:

Latham House è uno strano posto per incontrarsi. Un tempo era un collegio tra i boschi, ma oggi è tutta un’altra cosa. Dove una volta si raccoglievano studenti da ogni angolo degli Stati Uniti, ora vivono sotto stretto controllo medico oltre un centinaio di giovani affetti da una forma particolarmente grave di tubercolosi. Qui, lontani dal resto del mondo, i ragazzi trascorrono i giorni in perenne attesa, nella speranza di guarire e tornare dalle loro famiglie, dai loro amici, alle loro vite. È una specie di vacanza forzata, ma Lane, il nuovo arrivato, proprio non vuole saperne: ha dei progetti per il futuro e la malattia è solo un ostacolo tra lui e lo studio. Ma quando si accorge che il suo fisico non gli permette di restare la notte piegato sui libri, capisce che ci sono cose più importanti. In mensa ha notato un eccentrico gruppo di amici: Marina, una nerd con il pallino del teatro; Charlie, uno scherzoso cantautore in erba; Nick, una miniera di battute taglienti; e infine Sadie, un’aspirante fotografa con la quale condivide un vecchio, imbarazzante ricordo. Lane vuole essere uno di loro. E, soprattutto, vuole ricucire il rapporto con Sadie, incrinatosi un’estate di qualche anno prima. Entrato nel gruppo, Lane scopre una nuova vita, impara a infrangere le regole, a disobbedire in nome dell’amicizia. E insieme a Sadie ci racconta la loro storia, quella di un ragazzo e di una ragazza che giorno dopo giorno si avvicinano, si scoprono e imparano ad amarsi nonostante la malattia. Perché quando il dolore ti spinge all’estremo, l’amore è l’unico rimedio.


LA RECENSIONE:

"Voglio rivelarti un segreto" dissi. "C'è differenza tra l'essere morti e il morire. Stiamo tutti morendo. Alcuni di noi muoiono per novant'anni, altri per diciannove. Ma ogni mattina, ogni essere umano sul pianeta si sveglia più vicino di un giorno alla morte. Tutti. Così, se ci pensi, vivere e morire sono solo parole diverse per dire la stessa cosa."

Lane è un ragazzo inarrestabile. Pur essendo giovanissimo, ha ben chiaro il suo futuro e dedica ogni istante della vita ad arricchire il suo curriculum spinto da un'ambizione sempre crescente. Nulla può fermarlo, finché un medico non gli diagnostica la tubercolosi. E' un duro colpo per lui, ma ancora più dura sarà accettare un soggiorno a Latham House, il posto in cui, ragazzi come lui, aspettano di vivere o di morire.

"Fu allora che lei fece un passo verso di me, schiuse le labbra e tutto il resto smise di contare. Non aveva importanza che fossimo malati e che era possibile che non migliorassimo mai, non ne aveva tutto ciò che ci eravamo persi e che ci saremmo persi, e non ne aveva il fatto che il braccialetto che lei aveva al polso non fosse un corsage ma un sensore medico.
Il mondo si sciolse e restammo soltanto noi due."

La vita scorre lenta e placida alla Latham, non vi è traccia di corsi avanzati e sessioni intensive di studio, un inferno per Lane che si trova ormai al limite della sopportazione. Un angelo corre in suo aiuto, Sadie, la vera star della Latham: bella da morire, simpatica e con una spiccata voglia di trasgredire le regole. Con fatica Lane riesce ad entrare nel suo gruppo esclusivo e le cose acquistano una luce diversa, adesso il suo soggiorno in questa scuola particolare, non è più così orribile.

"Il fatto che una cosa sia temporanea non la rende meno importante, perché quello che conta è che quella cosa accada, non che duri per sempre."

C'è una speranza, i medici hanno dato il via alla sperimentazione di un nuovo farmaco in grado di curare il raro ceppo di tubercolosi che li affligge. Finalmente c'è una speranza, per tutti loro. Bisogna solo sopravvivere fino all'arrivo della cura.


IL MIO GIUDIZIO:

Questo romanzo mi ha toccato il cuore, mi ha fatto riflettere e ragionare su quanto, a volte, ci perdiamo le cose migliori della vita alla ricerca di obiettivi sempre più alti e ambiziosi. I personaggi sono meravigliosi, tutti quanti. Con la risata pronta e la voglia di non darsi per vinti, non ancora. Trama bellissima e toccante, portata avanti con leggerezza e serenità attraverso uno stile semplice e scorrevole. Il tema trattato è profondo e importante, ma il clima che si "respira" fra le pagine non è pesante, né tetro. Lo definirei un inno alla speranza e un invito a godere di più delle piccole cose che spesso tralasciamo nelle nostre frenetiche giornate.
Una storia meravigliosa che vi consiglio!

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