oggi ho il piacere di ospitare una tappa del blogtour dedicato al romanzo "Devil's Tears. La morte è soltanto l'inizio", firmato da Anna Reed, edito da Genesis Publishing.
In questa tappa potrete leggere degli estratti accompagnati da immagini ispirati al romanzo.
Buona lettura!
Estratto 1:
FONTE: Google
Immagini; BY: Genesis Publishing]
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Lei si trovava al sicuro mentre io ero rinchiusa in
quella cella con le mani e il collo incatenati al muro. Mi sembrava ancora di
sentire i capelli umidi e sporchi appiccicati alla pelle del viso o i vestiti
stracciati mentre venivo sottoposta a ogni tipo di afflizione. Proprio là, in
quell’antro di disperazione, avevo sussurrato all’orecchio del mio peggior
nemico che avrei sedotto l’ultimo della sua illustre famiglia, per poi
ucciderlo e bere il suo sangue. Così avrei finalmente sancito la fine dei
Montespan. […]
«Spetta solamente a me compiere l’atto che metterà
la parola fine sul conte Jacqués-Antoine Montespan. Mi libererò del suo
fantasma una volta per tutte.»
Estratto 3:
FONTE: Google Immagini; BY: Genesis Publishing |
<<Complimenti, gran bel colpo.>>
Mi ero voltata con la canna del fucile poggiata sulla spalla. Conoscevo quella voce, le sue tonalità erano profonde come il mare che abitava i suoi occhi. Alexander Van Necker sbucò da dietro un albero. Portava stivali neri, guanti di pelle che ricordavano quelli da falconiere che gli avevo visto la prima volta che l'avevo incontrato, e una giacca di pesante velluto marrone. I suoi capelli scuri come il carbone erano legati dietro la nuca, lasciando risaltare l'affascinante e spigolosa linea del suo viso.
<<Dovreste saperlo, io non manco mai una preda.>>
<< Soprattutto se mirate dritto al suo cuore>> disse rivolgendomi un sorriso degno di un sogno.
Estratto 4:
FONTE: Google Immagini; BY: Genesis Publishing |
Il mobile degli alcolici era lì a
disposizione, non mi presi la briga di cercare un bicchiere. Una sola bottiglia
non sarebbe bastata. Accesi la stufa nonostante la serata fosse calda e dopo
una prima sorsata di vodka rovesciai il primo cassetto sulla scrivania. Decine
e decine di documenti, di carte e vecchi ritratti si sparpagliarono davanti a
me.
«Certificato di morte di
Adèle-Clarisse Montespan.» Lessi il primo foglio che mi capitò tra le mani.
«Addio, siete stata un’amica fedele.» Così dicendo lo poggiai tra i ciocchi di
legno. La carta iniziò subito ad arricciarsi ai bordi, imbrunita dalle fiamme.
«Un po’ anche per voi, mia cara,
ve lo siete meritato.» Versai una spruzzata di vodka sul documento e le fiamme
divamparono infuriate. Il mobile degli alcolici era lì a disposizione, non mi
presi la briga di cercare un bicchiere. Una sola bottiglia non sarebbe bastata.
Accesi la stufa nonostante la serata fosse calda e dopo una prima sorsata di
vodka rovesciai il primo cassetto sulla scrivania. Decine e decine di
documenti, di carte e vecchi ritratti si sparpagliarono davanti a me.
Mi incuriosce molto l'estratto n.5, sembra quasi di vedere quel sinistro foglio di carta divorato dalle fiamme. Credo, purtroppo, che durante la trascrizione, qui sul blog, ci siano delle ripetizioni delle frasi precedenti ;-)
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