mercoledì 30 maggio 2018

[Review Party] "Noir. Una Perfetta Bugiarda" di Elisa Gentile

Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato a "Noir. Una perfetta bugiarda", il nuovo romanzo di Elisa Gentile, edito da Newton Compton.
Buona lettura!


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Siamo amanti. Siamo la fine di un inizio che non c’è mai stato. Siamo l’incubo di ogni fiaba.
Può un amore diventare odio? Quando un sogno a occhi aperti si tramuta nell’incubo peggiore, probabilmente, sì. Lo sa Marco, quando nella sua vita, per caso, piomba Gresia, bella da far male. Bella da morire.
Nonostante lei tenti di tenerlo lontano, Marco si innamora di questa donna dai lunghi capelli biondi e dagli occhi incredibilmente celesti che, a sua insaputa, lo ha già condannato. Perché Gresia, dietro quel sorriso tirato, quel profumo inebriante e quegli occhi di ghiaccio nasconde un segreto. Uno di quelli in grado di cambiare tutto e niente. Uno di quei segreti che, una volta venuto a galla, non può non causare dolore, rabbia: che alimenta l’amore con l’odio, ma che non può cancellare la passione.


Inizio col dire che questo non è assolutamente il genere di letture che apprezzo di solito e che non avevo mai letto nulla di questa autrice. Fatta questa premessa, vi dico anche che a fine lettura mi sono ritrovata a lanciare il kindle (fortunatamente senza provocare danni). Questa storia è insolita, spinta, erotica e perversa. E' amore, passione, dolore e sofferenza. E' tutto questo e molto di più. E' un romanzo che ti trascina in fondo, fin quasi a toccarlo, ma che poi non ti fa risalire a galla. Rimani lì, con le tue riflessioni, con due personaggi che ti hanno graffiato il cuore e l'anima senza che nemmeno te ne sia resa conto. Gresia e Marco sono tossici l'uno per l'altra e lo sono anche per il lettore. Contrariamente a come accade, ogni volta che leggo un new adult, ho amato tantissimo la protagonista. Gresia è un personaggio enigmatico in cui, forse, nessuna donna si rappresenta o si identifica, ma è una donna consapevole di sé stessa e di quello che vuole dalla vita. In un certo senso, è libera! Poche persone possono dire di esserlo davvero, lei se ne frega del giudizio, se ne frega dell'amore e delle aspettative che la vogliono ammogliata e con una bella famiglia del Mulino Bianco. E' un personaggio coerente, dall'inizio alla fine, un personaggio capace di affrontare ogni singola conseguenza delle sue scelte, per quanto possano far male.

Gli ho permesso di assaggiarmi. Toccarmi. Desiderarmi. Scoparmi. E alla fine avermi. Ma poi ho capito che lui, per me, sarebbe stata la fine, che io per lui ero sbagliata, che lui, per me, sarebbe stato troppo. L'amore è troppo, per una come me.

Anche Marco è un protagonista non indifferente. Metà playboy, metà ragazzo serio e innamorato. Per la maggior parte del tempo, mi sono immedesimata nella sua persona e non l'ho invidiato per nulla. I suoi comportamenti sono scostanti, ma teneri; violenti, ma dolci. Si trova in una posizione non facile, deve farsi carico di una verità che fa male e che rischia di distruggerlo come uomo e come persona. Lui e Gresia, per quanto diversi e incompatibili, sono come due calamite: incapaci di fare a meno del loro polo opposto, nonostante la consapevolezza di farsi solo del male. Sulla carta, è una storia senza futuro. Non importa l'attrazione fisica dirompente. 

Avevo accettato tutto per scelta. Nessun ricatto, nessuna droga per convincermi: io volevo essere quella da sempre, non mi sarei certo tirata indietro, adesso. Avrei venduto l'anima al demonio e avrei accettato le conseguenze.

Ma passiamo alla nota dolente: il FINALE. Qualcuno mi spieghi perché esistono autrici super brave, autrici che scrivono storie bellissime e poi ti danno la pugnalata al cuore sul più bello! Questo è alto tradimento, diamine! Dopo tutto l'amore che ho provato per questo libro, un epilogo coi fiocchi me lo meritavo... e invece, no. Si soffre dall'inizio alla fine MA l'autrice ha ancora la possibilità di redimersi con un eventuale seguito (cosa che non escludo assolutamente e che, anzi, pretendo!).
Elisa Gentile mi è piaciuta davvero tanto e mi è venuta voglia di leggere altri suoi libri, dato che raramente mi capita di appassionarmi in questo modo ad una storia. La prosa è incalzante, lo stile fluido e molto diretto, crudo quando serve a rendere bene un'idea o un concetto. E' un libro che ho letto in poche ore e che mi ha coinvolta, sarebbe più corretto dire 'stravolta', moltissimo.
Lascio una stellina in sospeso solo per il finale, e per il lancio del kindle, ma dovete assolutamente leggere questa storia perché ho bisogno di un gruppo di supporto con cui parlarne!!


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