Buongiorno, lettori.
Arriva oggi, in libreria, una delle saghe più attese dell'anno, "Nevernight", e io non vedo l'ora di raccontarvela.
Buona lettura!


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In un mondo illuminato da tre soli che non tramontano mai, la giovane Mia Corvere approda alla Chiesa Rossa, una sorta di "Hogwarts dei sicari". Vuole diventare un'assassina per vendicare la sua famiglia. Riuscirà ad entrare nell'esclusiva accademia?

Il primo libro di una serie deve sempre reggere il peso delle aspettative.
Deve creare una base solida per portare il lettore ad appassionarsi alla saga e proseguire con i libri successivi. 'Nevernight - mai dimenticare', ha avuto l'ingrato compito di scontrarsi con le mie altissime aspettative ed è riuscito a soddisfarle solo in parte.
Ho apprezzato molto l'ambientazione e la trama, così come il personaggio di Mia Corvere. Ho amato il suo coraggio e la sua voglia di vendetta, ho amato lo strano mondo creato da Jay Kristoff.
Qualcuno lo ha paragonato al clima di Hogwarts e potrei anche concordare su questa affermazione, se non fosse per l'irruenza e la sanguinosità di alcuni episodi. Non vi aspettate nemmeno lontanamente la magia della Rowling perché si tratta di due stili completamente differenti. C'è del genio, anche qui, non è facile creare da zero un mondo con creature particolari, storie e leggende ma Kristoff ci è riuscito egregiamente.

Siamo assassini, tu e io.
Assassino uno, assassini tutti.
E ogni morte che causiamo è una preghiera. Un'Offerta alla Nostra Signora dell'omicidio benedetto.
Morte come misericordia.
Morte come avvertimento.
Morte come fine in se stessa.
Tutte queste cose sono la nostra consapevolezza e il nostro dono al mondo. 
Il lupo non commisera l'agnello.
La tempesta non chiede perdono agli affogati.

Questo, e altri epici momenti, vi aspettano in un libro bizzarro in cui si parla di morte, di uccisioni e di violenza senza scadere mai nella sofferenza eccessiva o sfociare nel vittimismo cosmico.
Il mondo di Nevernight è un mondo in cui ognuno svolge un ruolo ben preciso e non c'è tempo per l'autocommiserazione. Ci sono momenti dedicati anche ai sentimenti, ma si tratta di brevi lapsus che permettono al lettore di prendere fiato. Non è semplice mantenere costante l'attenzione di chi legge, sia per la mole di pagine che per la trama che stenta a prendere il via.
Un piccolo appunto voglio farlo anche per note dell'autore a piè di pagina: davvero troppo prolisse e dettagliate, spesso mi hanno fatto perdere il filo del discorso.

Un ottimo lavoro è stato fatto con i personaggi e l'ambientazione: tutto è ben costruito e illustrato, non è difficile immaginare l'atmosfera. Ci sono dei colpi di scena ma nulla che lasci davvero a bocca aperta. Mi è piaciuto lo stile dell'autore e la sua idea e spero vivamente che, nel prossimo libro, abbia avuto l'opportunità di studiarla e svilupparla ancora meglio.
Un buon inizio, anche se in sordina!



Buongiorno, lettori.
Ad Agosto ho avuto il piacere di leggere, in anteprima, "Il mondo contro", un romanzo di Jacopo Olivieri edito da Mondadori e ne sono rimasta decisamente affascinata, nonostante si rivolga ad un target di lettori di verso da quello a cui appartengo io.
Non vedo l'ora di raccontarvelo perciò non mi resta che augurarvi una buona lettura!



Questo romanzo è nato da Ce l'hai una storia?, un contest per ragazzi e ragazze sotto i 18 anni per selezionare la migliore idea narrativa per un libro. Martina Gerenich, vincitrice della seconda edizione, è stata premiata da una giuria di esperti: «Come nella serie di culto Black Mirror, l'idea di Martina descrive un futuro ispirato al mondo di oggi, che non solo potrebbe diventare realtà, ma forse lo sta già diventando. Unisce poi classici della fantascienza con temi di grande attualità. Spunti che per qualsiasi scrittore o scrittrice costituiscono una grande sfida e che, siamo sicuri, incontreranno il gusto dei giovani lettori che vogliono essere presi sul serio».

L'idea di base del romanzo fa paura perché non si allontana molto dalla realtà che stiamo vivendo e il futuro che, ahimè, stiamo costruendo per le prossime generazioni. Sara, giovane protagonista del libro, rappresenta la coscienza di tutti noi, quella voce che dovrebbe fermarci quando stiamo per commettere un errore gravissimo, come quello di cementificare ettari di terra per l'ennesimo edificio (funzionale o meno che sia). La ragazza decide di tentare il tutto e per tutto per salvare il suo orto ma, ben presto, si accorge di non essere sola in questa battaglia: sebbene tutti, intorno a lei, siano conquistati dalla tecnologia e dall'innovazione, una curiosa associazione sembra voler lottare contro le ingiustizie del mondo con mezzi fuori dal comune e ripagando la società moderna con la stessa moneta e a colpi di click.

Fa paura pensare ad un mondo senza più aree verdi, con robot ad ogni angoli e nei ruoli più svariati. E' spaventoso pensare che in un realtà non troppo lontana tutto sarà affidato all'intelligenza artificiale a discapito dei sentimenti e delle emozioni. Da questo punto di vista, l'autore ci regala tantissimi spunti di riflessione e momenti in cui la voglia di eliminare qualsiasi oggetto, dotato di microchip, sarà davvero difficile da contenere ma, almeno per ora (e per fortuna, aggiungerei) si tratta solo di una storia.

Credo sia nostro dovere fare ammenda sugli errori e la quasi totale mancanza di sensibilità con la quale viviamo. Dovremmo prendere tutti spunto da Sara e dalla sua battaglia per ciò che è giusto, anche se fuori moda e politicamente scorretto. 'Il mondo contro' è un libro che regalerei ad ogni adolescente, perché sarà l'adulto di domani e colui che, molto probabilmente, dovrà rimediare insieme a noi alle conseguenze disastrose del progresso ad ogni costo.
Il romanzo è un quadro perfetto dell'epoca che stiamo vivendo e un grido d'allarme che ci invita a cambiare rotta. 

Ho apprezzato moltissimo la storia e la protagonista, mi è piaciuto molto lo stile dell'autore e anche l'originalissima e attualissima idea di Martina Gerenich. 'Il mondo contro ha tutte le potenzialità per entrare con prepotenza nelle vite di tutti e noi e scuotere, davvero, le nostre coscienze!


Buongiorno, lettori.
Ho letto e recensito per voi, "Quella mattina prima di morire", un thriller davvero interessante in uscita oggi per Newton Compton.
Buona lettura!


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Un divorzio non è mai una cosa semplice, e quello di Imogen non fa eccezione. Suo marito Phillip è un maniaco del controllo, un violento, ed è determinato a renderle la vita un inferno. Quando Philip piomba in casa senza preavviso, intimandole di andarsene entro un mese, Imogen sente il mondo crollare sotto i piedi. Se non acconsentirà alla richiesta, rimanendo senza un tetto sopra la testa, Phillip farà il possibile per toglierle l'affido di Alistair, il figlio di sei anni. In un momento di follia, Imogen reagisce d'impulso e per la prima volta nella sua vita prende il controllo, compiendo un'azione che cambierà per sempre il suo destino. Quello che non avrebbe mai potuto immaginare, però, è che sia la prima moglie che l'attuale fidanzata di Phillip sarebbero state coinvolte nel suo piano. E tre donne molto diverse si ritroveranno improvvisamente alleate nel tentare di ottenere la loro vendetta nei confronti dell'uomo che le ha fatte soffrire.

'Quella mattina prima di morire' è una delle storie più strane che abbia mai letto. 
In parte, penso sia dovuto alla scelta narrativa dell'autrice: molto confusionaria e che si alterna tra passato e presente. Ma la cosa che più mi ha lasciata interdetta, è la scelta delle protagoniste: ben tre donne tutte diverse tra loro che hanno un uomo in comune. Vi lascio immaginare tutte le vicissitudini che ne conseguono, senza svelarvi troppo di ciò che accade davvero.
Il personaggio di Philip, quindi, unico maschio alpha del club deve far fronte al difficile compito di tenere testa a tutte loro e ci riesce in maniera quasi esemplare. Quello che colpisce il lettore,e probabilmente anche lo stesso povero Philip, è che le donne sono imprevedibili e anche quando le strategie sembrano essere inutili, sanno trovare una scappatoia dall'ovvio cogliendo alla sprovvista chi ha dato tutto per scontato.

L'intera vicenda si gioca su equilibrio precario tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Tutte e tre le protagoniste sono sempre sull'orlo di compiere un passo falso ma proprio sul più bello si tirano indietro. Tutto questo, per chi legge, è un'attesa frustrante: un'attesa della svolta, un'attesa della famosa goccia che fa traboccare il vaso o l'altrettanto famoso punto di non ritorno e, proprio all'improvviso, proprio da chi meno mi sarei aspettata, il colpo di scena arriva e porta la storia all'apice della tensione narrativa.

L'autrice tira molto la corda, proponendo nel libro dei momenti di impasse che rischiano di stancare chi legge, per poi riprendersi nel capitolo seguente. La prosa è abbastanza scorrevole e la stranezza della storia ispira, comunque, una curiosità crescente che è riuscita a condurmi fino all'epilogo.
E' un thriller molto soft e politicamente corretto, adatto anche a chi non ama particolarmente il genere. Quattro stelle meritate, dopotutto, soprattutto per il 'girl's power'!


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Buongiorno e buon traumedì a tutti!
Come iniziare la settimana in modo dolce e delicato? Semplice, con una bella ricetta che mi avete chiesto in tanti dopo aver visto il risultato sul mio profilo Instagram.
Si tratta di una, delle tante, ricette che potete seguire per realizzare la vostra originale, soffice e fresca 'New York Cheesecake'.
Buona lettura!


INGREDIENTI

Per la base:
- 200 g di biscotti secchi (Digestive, Oro Saiwa ecc..)
- 150g di burro (io consiglio quello bavarese, buonissimo!!)

Per la crema:
- 500 g di formaggio spalmabile (io ho usato il Philadelphia e si lavora benissimo)
- 100 ml di panna fresca
- 100 g di zucchero
- 2 uova intere
- 1 tuorlo (in questi casi conservate sempre gli albumi per realizzare delle buone meringhe o dei pancakes proteici)
- succo di mezzo limone (opzionale)
- 1 bustina di vanillina

Per la salsa alle fragole di accompagnamento:
- 250 g di fragole
- 1 cucchiaio di zucchero a velo


PROCEDIMENTO:

> Per prima cosa, preparate la base della vostra cheesecake tritando bene i biscotti (aiutatevi con un mixer elettrico oppure mettete i biscotti dentro un sacchetto di plastica e schiacciateli con matterello/bottiglie a seconda di quello che avete in casa).

> Sciogliete il burro in un pentolino  e, successivamente, unitelo ai biscotti tritati.

> Ponete il composto in una tortiera foderata con carta forno ( vi consiglio di usarne una da 24 per ottenere una torta più 'bombata' ma va bene anche un diametro superiore solo che, in questo caso, vi verrà una cheesecake più bassa come la mia) e lasciate riposare in frigo per almeno mezz'ora.

PREPARIAMO LA CREMA

> Mettete in una ciotola le uova e il tuorlo insieme allo zucchero ed iniziate a montare con lo sbattitore/planetaria (se non avete nessuno dei due, provate ad unire due forchette con un elastico e, con un po' di olio di gomito, l'effetto sarà lo stesso.)

> Unite tutti gli altri ingredienti e continuate con lo sbattitore per almeno 5 minuti. Il risultato sarà una crema gialla, profumatissima e densa.

> Versate la crema sulla base e livellatela aiutandovi con un cucchiaio o un leccapentola.

> Cuocete a forno statico, preriscaldato, a 160° per 60 minuti.

PREPARIAMO LA SALSA ALLE FRAGOLE

> Mentre aspettate che la cheesecake sia pronta, potete avvantaggiarvi preparando la salsa alle fragole.

> Mettete le fragole, precedentemente sciacquate e tagliate a pezzetti, dentro un pentolino e aggiungete lo zucchero a velo. 

> Mescolate continuamente fino al raggiungimento del bollore e lasciate cuocere altri 5 minuti per far ammorbidire le fragole.


SFORNIAMO LA TORTA

Dopo un'ora, la vostra torta sembrerà un gigantesco e luminoso sufflè.
Una volta tolta dal forno, lasciatela raffreddare completamente a temperatura ambiente. Noterete che la cheesecake si abbasserà al centro creando un bordo naturale perfetto per spalmare la salsa alle fragole.

Una volta guarnita, lasciatela in frigo per 4 ore.


Buon appetito!!



Per qualsiasi dubbio, non esitate a scrivermi.
Se provate a farla, mandatemi le foto mi raccomando! 💓






Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di un romanzo che mi ha spezzato il cuore, di una storia che ho divorato nel giro di poche ore tra pianto e stridore di denti, di un libro che NON DOVETE leggere se siete deboli di cuore.
Nonostante tutto, ho amato ogni pagina di "Harley & Rose" e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Fin da quando era una ragazzina, Rose sognava il giorno in cui Harley l’avrebbe portata in braccio oltre la soglia, in luna di miele. Ma cosa succederebbe se quello non fosse il giorno del suo matrimonio, e lei si trovasse lì solo perché Harley è stato lasciato all’altare appena qualche ora prima?
Barattata San Francisco per una vacanza in paradiso, dopo aver scambiato il bouquet da damigella per le Hawaii, Rose spera di poter uscire finalmente dalla friendzone.
Perché una volta Rose e Harley erano stati molto più che amici, ma la vita aveva preso un’altra piega. Da allora, Rose ha trascorso ogni giorno nella speranza che Harley se lo ricordasse.
Lei è sempre stata la sua migliore amica.
Lui è sempre stato suo.
Lei è innamorata di lui.
Lui… non è innamorato di lei.
Lui… sta sposando qualcun’altra.
Lui… sta nascondendo qualcosa.
Lui…be’… è complicato.

Questo libro inizia in maniera molto pacata e simpatica, quasi come una commedia americana con Jennifer Aniston e Ben Stiller. Inizia come una storia super romantica con i due amici di sempre in partenza per una vacanza da sogno, dopo che lui è stato abbandonato all'altare. Lei è innamorata di lui, più o meno da sempre; lei lo conosce meglio di chiunque altro, lui è un latin lover da strapazzo. Direte voi, e lo dicevo anche io, che non c'è nulla di grandioso in tutto questo e tanto meno niente di straordinario ma la Jenner ha in serbo più di una sorpresa per tutti noi...
Dal presente ci spostiamo nel passato, in un viaggio a ritroso nell'amicizia di Harley e Rose, alla scoperta della loro storia che non è stata sempre rose e fiori.

Mi hanno colpita entrambi i personaggi, anche se per motivazioni diverse: Rose mi ha fatto molta tenerezza per la sua totale lealtà verso Harley, il suo amore non conosce battute di arresto ma cresce nel tempo in maniera spontanea e forte. Lui si è fatto strada nel mio cuore strada facendo: per solidarietà femminile non potevo fare a meno di odiarlo per i suoi atteggiamenti così superficiali e menefreghisti nei confronti di Rose ma poi, nella seconda metà del romanzo, si è rivelato in tutta la sua dolcezza mostrando, finalmente, il suo lato più umano e debole.

Resterei, se potessi.
Resterei per sempre, se avessi scelta, solamente per impedire che tu debba affrontare tutto questo.

La storia di Harley & Rose, complicata sin dall'inizio, si rivela più complessa del previsto.
Più profonda.
Più dolorosa.
Più triste.
E' il classico rapporto in cui l'amore non basta per guadagnarsi l'agognato 'e vissero per sempre felici e contenti'. E' una storia in cui il romanzo si fonde con la realtà e nel nostro mondo la vita non è sempre rosa e lieta. Mi avevano avvisata, un po' come io ho cercato di fare con voi, ma credetemi, nulla può prepararci a storie così intense, così sofferte e così vere.
Carmen Jenner mi ha regalato un pezzo di cuore e io lo custodirò con affetto nel mio in una parte che apparterrà per sempre ad Harley e Rose.



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