giovedì 23 maggio 2019

[Cover Reveal] "Tracce profonde lungo il fiume" di Ornella De Luca




Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di mostrarvi la cover dell'ultimo romanzo di Ornella De Luca, 'Tracce profonde lungo il fiume", capitolo conclusivo della 'The Orphanage Series".
Buona... visione!


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Dai boschi della Russia alle Ghost Town americane, un viaggio sia fisico sia mentale sulle colpe e le imperfezioni che non perdoniamo a noi stessi.

Igor Krovopuskov è ancora, ostinatamente, single.
Tutti i suoi amici sono andati avanti, hanno detto addio ai fantasmi del passato e, da orfani qual erano, hanno trovato una famiglia su cui poter contare. Ma Igor non ci pensa proprio.
L’amore è solo un’altra di quelle favole che non ha mai ascoltato da bambino, alle quali nessuno gli ha dato la possibilità di credere.
È ancorato con le unghie e con i denti alla sua vita da lupo solitario e a ciò che l’orfanotrofio ha sempre rappresentato per lui: l’unico luogo sicuro in cui abbia mai vissuto.
In lui convivono sia “l’Orso”, la testa calda più temuta di Boston, sia il ragazzino che mormora parole in russo durante la notte. Quale delle due parti prevarrà sull’altra? Ma soprattutto: a chi appartiene il nome che Igor evoca durante i suoi incubi peggiori? Chi è Nikolay?

Una matassa di capelli blu, occhiali da vista a fondo di bottiglia, piercing al naso e vestiti vintage: Marlena Zara Sharon è il risultato più improbabile dell’incontro fra antico e nuovo, una nerd mascherata da punk che ha smesso di vivere la sua vita dieci anni prima.
Quando ha perso tutto ciò che aveva ed è rimasta da sola ad arrancare nel mondo. “Arrancare” nel senso più letterale del termine, visto che Marlena è costretta a zoppicare ed è oggetto del più bieco bullismo da sempre.
Sarà una rapina nel negozio d’antiquariato dove lavora a darle la spinta a cambiare qualcosa e a lottare per la prima volta per ciò che non può sopportare di perdere. E il furto di un prezioso manufatto sarà la causa di un viaggio attraverso gli Stati Uniti con un’insolita compagnia…

Tracce profonde lungo il fiume è un contemporary romance “on the road”; a ogni tappa una nuova scoperta di sé, fino a una straordinaria, commovente, chiusura del cerchio.
Tracce profonde lungo il fiume è il quinto e ultimo romanzo autoconclusivo della serie The orphanage, che segue le vicende di cinque amici, cresciuti insieme nella spettrale “Villa Sullivan”.


La strada per ritrovare se stessi è la più tortuosa di tutte.



mercoledì 22 maggio 2019

[Cover Reveal] "Rising Star" di Alessandra Angelini


Buon pomeriggio, lettori.
Oggi ho il piacere di mostrarvi la cover del nuovo romanzo di Alessandra Angelini, "Rising star".
Buona visione!


Ci sono incontri inevitabili e persone destinate a cambiare la nostra esistenza. 
Ci sono situazioni che combattiamo con tutte le nostre forze, perché non possiamo arrenderci a perdere ciò che di buono ci è stato donato. 
Ci sono sentimenti che, non importa quanto li soffochi, continuano a riaffiorare.

Aurora conduceva una vita tranquilla prima di conoscere Aiden Walker, il playboy impenitente della televisione inglese. Poi sono arrivate le minacce delle ammiratrici e la pressione dei tabloid, ma è stato il suo tradimento a mandarla in pezzi. Aurora si aggrappa ai libri, la sua unica certezza, anche se andare avanti sembra impossibile.

Quando Aiden pensava di avere una possibilità di essere felice, un segreto del passato torna a chiedergli il conto. Sono trascorsi mesi da quando Aurora lo ha lasciato, il successo e la fama creati da YOLO non bastano a riempirgli il cuore. Aiden respira, lavora, vive ma è solo un guscio vuoto e si sta lentamente autodistruggendo. 

Se però le cose non fossero andate come sembra? Blackpool, il mare e un parco divertimenti sono il posto ideale per allontanarsi dalla realtà. O per ritrovarsi. Perché quando hai davanti l’amore della tua vita, credergli sarebbe fin troppo facile. Aiden è pronto a rischiare tutto per evitare che Aurora diventi il suo rimpianto più grande. Lei è determinata a non lasciarsi attrarre di nuovo dalla sua orbita gravitazionale. Ma si può davvero decidere chi amare? 





Recensione "Invisibile" di Ursula Poznanski e Arno Strobel

Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di un super thriller scritto a quattro mani da Ursula Poznanski e Arno Strobel. In 'Invisibile', i due autori ci regalano un nuovo caso per gli agenti Buchholz e Salomon e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Un paziente trafitto a morte dal bisturi del chirurgo durante un'operazione a cuore aperto. Un agente immobiliare ucciso con ventiquattro coltellate sulla soglia di casa. Un ragazzo massacrato con una mazza da baseball per strada, davanti a decine di testimoni. Un assurdo bagno di sangue travolge la città di Amburgo, ma la cosa più singolare è la facilità con cui i commissari Daniel Buchholz e Nina Salomon riescono a catturare i colpevoli. Eppure il movente rimane incomprensibile: nessuno di loro sembrava conoscere davvero la vittima. L' unico elemento in comune è una rabbia feroce cresciuta a dismisura, fino a diventare inarrestabile. Una rabbia che non lascia immuni nemmeno gli investigatori: mentre l'indagine si fa sempre più tesa, Nina stenta a riconoscere il suo partner. Come è possibile che Daniel, di solito così controllato e padrone di sé, stia diventando ogni giorno più aggressivo e irrazionale? Intanto, un dubbio comincia a insinuarsi in lei: e se gli assassini fossero stati manipolati? Ma da chi? E soprattutto: come?

Il primo libro della serie Buchholz e Salomon mi aveva già conquistata ma, con questo nuovo romanzo, gli autori hanno definitivamente sconvolto e conquistato il mio cuore di appassionata di thriller. C'è un nuovo e scottante caso per la polizia di Amburgo: una serie di omicidi brutali e inspiegabili nei quali non c'è nemmeno bisogno di indagare sui colpevoli, dato che si costituiscono da soli poco dopo i crimini. La cosa si fa interessante quando si scopre che non vi è alcun legame tra vittime e carnefici, almeno all'apparenza. 

I nostri due detective trovano pane per il loro denti e, contemporaneamente, si ritrovano a fare i conti con delle complicazioni personali da non sottovalutare. Il rapporto, tra i due, va in crescendo e la cosa fa ben sperare- soprattutto la mia vena più romantica. Mi sono persa nei meandri di questa storia torbida, e senza soluzioni immediate o facilmente deducibili, che mi assorbita totalmente. Mi intriga moltissimo il concept di una mente super partes in grado di gestire potenziali assassini e manovrarli a piacimento ma non ho altrettanto gradito l'epilogo- capirete perché solo leggendo.

Ciò che mi conforta, è che ritroverò ancora i miei due beniamini che sto imparando ad amare, libro dopo libro, e non vedo l'ora di scoprire quale incredibile avventura partoriranno queste due menti geniali la prossima volta.
Adoro il loro stile, l'ambientazione che richiama molto i thriller nordici e la genialità delle trame sulle quali si basa questa meravigliosa serie crime. Il fatto che sia un libro scritto a quattro mani non viene percepito in nessun momento, la prosa è omogenea e la vicenda viene sviluppata in maniera coerente e veritiera. E' davvero un ottima lettura per tutti gli amanti del genere e, se ancora non lo avete fatto, vi consiglio di recuperare anche il precedente volume della serie per apprezzare maggiormente il libro e avere un senso di continuità narrativa. Promosso a pieni voti!


Negli episodi precedenti:



martedì 21 maggio 2019

Recensione "Nel nome" di Alessandro Zaccuri

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un breve, ma interessante, saggio storico firmato da Alessandro Zaccuri, 'Nel nome', edito da NN Editore.
Buona lettura!


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Maria è un nome segreto, un gioiello fuori dal tempo. Mettersi sulle tracce di un nome è sempre un'avventura, non esistono mappe né percorsi prestabiliti. Alessandro Zaccuri inizia questo viaggio da solo, punta il suo compasso sulle Marie dei Vangeli e da lì si muove per scrivere la sua preghiera del nome. Parte da una Maria ragazza senza volto, che balla su una pubblicità degli anni Ottanta, si ritrova con la madre sorridente e sofferente, e passando da Giulietta incontra la Maria di West Side Story, incrocia Borges, Giotto, Lippo e poi Kurtz e Achab, per arrivare infine alla Marie di Le Corbusier sulle vetrate della Notre-Dame-du-Haut. E mentre invoca e ripete questo nome, vive il dubbio, lotta contro i sette demoni e dissemina il suo rosario in luoghi imprevedibili, trasformando il suo e nostro viaggio in una benedizione, invisibile e leggera.

Quando ho iniziato la lettura del breve romanzo di Alessandro Zaccuri, mi sono ritrovata davanti ad un volumetto ben curato, con una bellissima copertina e una storia di quelle che promettono di arricchire il bagaglio culturale di chiunque si appresti a leggerla. In effetti, è stato proprio così. Non dovete immaginare, però, un insieme di ricerche ed eventi religiosi volti a glorificare la figura di Maria: l'intento di Zaccuri, infatti, è quello di studiare un nome e descriverne tutte le infinite sfumature e gli accenni storici in cui lo ritroviamo.

Maria è un nome e
tutto di Maria è nel nome.

Partendo da un nome così comune, e illustre, come quello di 'Maria', l'autore ci conduce in un bellissimo percorso storico che attraversa secoli e tradizioni, mostrando al lettore quali cambiamenti ma, soprattutto, quali figure meritano una menzione d'onore quando si parla di questo nome.
Personalmente, mi sono persa ben volentieri in date, aneddoti, considerazioni e riflessioni e ho arricchito molto il mio bagaglio culturale.

Cercavo una cura, un presagio.
Cercavo un nome, perché è sempre un nome che si cerca.
E un volto che gli corrisponda.

Pur trattandosi di una saggio storico, l'autore riesce a coinvolgere bene la mente di chi legge attraverso uno stile scorrevole e facile da seguire. E' evidente il grande lavoro di ricerca che c'è stato dietro alla stesura e che ha permesso di ottenere un prodotto completo ed esaustivo ma, allo stesso tempo, non prolisso e noioso. Sono certa che risulterà una lettura interessante per tutti gli appassionati del genere. 


martedì 14 maggio 2019

[Blogtour] "Il silenzio dei miei passi" di Claudio Pelizzeni

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di inaugurare il blogtour dedicato al nuovo romanzo del famoso travel blogger, Claudio Pelizzeni. Il libro si intitola, "Il silenzio dei miei passi", ed è in uscita oggi per Sperling & Kupfer.
Buona lettura!


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«Sono un pellegrino sul Cammino di Santiago di Compostela. Ho scelto di percorrerlo facendo voto di silenzio: pertanto tu parlami, ma io potrò comunicare con te solo scrivendo.» Con questo biglietto, scritto in cinque lingue, Claudio Pelizzeni ha percorso a piedi gli oltre duemila chilometri che separano Bobbio, nell'Appennino piacentino, da Santiago di Compostela. Tantissime sono le persone che ogni anno intraprendono «il Cammino», il viaggio per eccellenza: c'è chi lo fa come pellegrinaggio della fede e chi lo affronta in chiave laica, come tappa simbolica di un percorso personale o, più semplicemente, come esperienza immancabile nel curriculum di un viaggiatore che si rispetti. Per Claudio il Cammino di Santiago ha rappresentato un ritorno alla purezza del viaggio: «gli incontri, le persone, la vita, quella vera. Camminare lento, secondo le stagioni e il ritmo del sole». È stato un disconnettersi dal mondo virtuale che ormai segna le sue - e le nostre - giornate, per tornare ad ascoltare se stesso, il suo corpo e i suoi pensieri. Senza parlare, per aprirsi totalmente agli altri: pronto ad accogliere le storie di chi avrebbe incontrato lungo la strada. Se è vero che il viaggio è metafora della vita, nel Cammino la vita ritrova la sua essenza: affrontare la solitudine ma anche condividere col prossimo; accettare la sofferenza del corpo ma anche emozionarti per le cose più semplici; metterti in dubbio e credere in te stesso, cadere e rialzarti mille volte, pur di raggiungere quella meta, quel sogno che ti guida come un faro. «Perché la forza non è nei tuoi passi, ma dentro di te.»

Ho iniziato e finito questo romanzo nel giro di poche ore, incantata ed emozionata dal bellissimo racconto di vita di Claudio Pelizzeni. L'autore ci descrive, in maniera molto dettagliata e concreta, il bellissimo viaggio che ha intrapreso e che lo ha condotto da Bobbio, piccolo centro italiano, fino a Santiago di Compostela. A rendere tutto ancora più emozionante è il voto di silenzio che il protagonista decide di mantenere dall'inizio alla fine del suo viaggio.

Abbiamo attraversato i paesaggi più diversi e le città più belle d'Europa alla scoperta di un 'cammino' che, fin troppo spesso, viene solo associato ad una esperienza spirituale mentre, in realtà, può rappresentare un punto di svolta per ognuno di noi in quanto si tratta di un'esperienza unica. L'autore ci consegna questo diario di bordo dei suoi infiniti chilometri, fatti di dolore, momenti di riflessione e momenti in cui mollare tutto sembrava l'unica soluzione possibile.

Perché il silenzio?

(...) -Vedi, Louise, al giorno d'oggi si continua a parlare gli uni sopra gli altri, nessuno si prende più il tempo di ascoltare. Io ho solo scelto di ascoltare quello che le altre persone hanno da dirmi e quello che il mio più profondo essere vuole comunicarmi. Anche ciò che il mondo e la natura vogliono raccontarmi: il silenzio è avvolgente.

Tanti sono i protagonisti che incontreremo tra queste pagine, persone provenienti da diverse parti del mondo, e dell'Italia, che accoglieranno di buon grado il silenzio di Claudio e che lo riempiranno con i loro racconti di vita. Alla fine del viaggio, non ci troveremo più davanti a dei semplici pellegrini ma ad un gruppo affiatato che troverà al suo interno la forza necessaria per arrivare alla meta.

Mi sono emozionata ad ogni pagina e sono entrata in perfetta sintonia con l'autore e i suoi pensieri. Pelizzeni è riuscito ad incuriosirmi ed a regalarmi delle ore di pace e serenità, è riuscito ad insegnarmi il valore del silenzio e come usarlo in maniera costruttiva anche nella vita di tutti i giorni. Il suo stile semplice, ma diretto e tangibile, mi ha permesso di 'vedere' posti e scenari meravigliosi grazie ad alcune descrizioni molto evocative e dettagliate. Sono certa che resterete affascinati anche voi da questo bellissimo viaggio che spero, un giorno, di poter compiere io stessa.
Libro consigliatissimo!!!



BOBBIO

Bobbio è un borgo medievale, in provincia di Piacenza, e il punto di partenza per Claudio Pelizzeni e il suo viaggio infinito verso Santiago di Compostela.


Il paesino conta circa 3500 abitanti ed è noto, ai più, per il lungo Ponte del Diavolo costruito sopra il fiume Trebbia, una della maggiori attrazioni della cittadina.


Per arrivare al centro della cittadina, infatti, è necessario percorrere il suggestivo ponte godendovi tutte le sensazioni dell'essere letteralmente avvolti dalla natura.


Una volta entrati nella città, è impossibile non visitare- e non restare incantati- dal Monastero di San Colombano risalente all'anno 614. 


Una menzione speciale la merita anche il Duomo della città, un bellissimo esempio di architettura emiliana del Quattrocento che ospita, al suo interno, dei meravigliosi affreschi.


La cittadina ospita anche il bellissimo Castello Malaspina che dalla sua torre offre una visione bellissima di tutto il panorama circostante.

Ma non è finita qui! Questo paesino è una vera delizia per gli occhi e passeggiando tra le sue vie potrete anche imbattervi in meravigliosi palazzi nobiliari, stabilimenti termali e gustare i piatti della tradizione come i maccheroni alla bobbiese.


Continuate a seguire il nostro tour!