Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di una storia devastante da cui, ancora, non mi sono ripresa.
Mi ero ripromessa di aspettare e di tentare di metabolizzare la lettura, prima di scrivere la recensione ma, nonostante sia passata una settimana, ho ancora il cuore a pezzi per colpa di Tillie Cole.
Probabilmente troverete qualche spoiler, tra una lacrima e l'altra, perciò se non volete rovinarvi la lettura, non continuate a leggere!



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Poppy Litcheld ha solo nove anni quando si lancia nell'avventura più grande della sua vita, collezionare mille baci capaci di farle scoppiare il cuore. Il suo vicino di casa e migliore amico è il perfetto compagno per quest'avventura. Poppy ha tutto quello che potrebbe desiderare: gioia, risate, baci da togliere il fiato, e il vero amore. Ma crescere è difficile e l'amore può non essere in grado di superare tutti gli ostacoli... Quando il diciassettenne Rune Kristiansen torna nella tranquilla cittadina della Georgia in cui ha abitato da bambino, ha in mente solo una cosa. Scoprire il motivo che ha spinto la sua inseparabile amica d'infanzia a escluderlo dalla sua vita senza una parola di spiegazione. Ma il suo cuore potrebbe rompersi di nuovo... Un bacio dura un attimo. Ma mille baci possono durare un'eternità.


Tra un singhiozzo e l'altro, ho scherzato sui social sul fatto che, in realtà, il libro dovrebbe chiamarsi 'Dammi mille fazzoletti', ma c'è poco da ridere su questo romanzo di Tillie Cole. Non so nemmeno come spiegarvi il fatto che una storia possa essere la più bella che tu abbia mai letto e, allo stesso tempo, la più dolorosa. Non piangevo così dal '97 quando quell'altro infame di James Cameron uccise brutalmente il povero Jack Dawson nel film, "Titanic". 
Poppy e Rune sono la perfezione, l'amore più puro, l'amicizia con la 'A' maiuscola, le due metà della mela, Batman e Robin: nessuno dei due può esistere senza l'altro e l'intensità delle loro emozioni non lascia scampo. Ho amato ogni cosa di loro, le abitudini, i riti, i nomignoli.. è stato bellissimo essere testimone di un amore così grande e intenso. Lo so che si tratta di un romanzo, lo so che in certi punti si rischia il diabete per l'overdose di zuccheri ingeriti, ma non mi sono mai appassionata così tanto ad una coppia. L'autrice è riuscita ad esprimere benissimo l'immensità di un amore che pochi possono dire di aver provato nella vita e, dopo averci condotto nel paradisiaco giardino di ciliegi in fiore, ci ha spezzato il cuore con una verità inaspettata e impossibile da fermare.

Ho letto tantissimi sick romance, ma di solito sono sempre stata consapevole dell'epilogo che avrei letto e in qualche modo sono riuscita a salvaguardare il mio cuore. Nel caso di 'Dammi mille baci' ho sperato nel miracolo fino alle fine, a costo di far sembrare il romanzo irrealistico e farlo sfociare nel fantasy, avrei voluto un dannato finale diverso perché non so se riuscirò mai a superare il fatto di vivere in un mondo in cui Poppy e Rune non esistono e, soprattutto, non sono insieme. Per fortuna (se così possiamo chiamarla), l'autrice tenta di risollevare gli animi e, con gli occhi annebbiati di lacrime, mi sono goduta il vero finale che è riuscito un minimo a rincuorarmi.

Tillie Cole, oltre al fatto che ti odierò per sempre, devo comunque farti i complimenti per essere riuscita a coinvolgermi così tanto. Per avermi regalato un amore con tutti i crismi, una storia intensa e dolce dalla prima all'ultima pagina. Ho divorato il libro nel giro di poche ore, avevo delle aspettative altissime che non sono state deluse. E' una storia originale, curata nel dettaglio. L'idea del vasetto con i baci da collezionare è, a dir poco, dolcissima e romantica. Non so se augurarmi di leggere ancora qualcosa di suo, dato il mio cuore spezzato, ma posso dirvi che questo è proprio un super romanzo che DOVETE leggere!!!!



Buongiorno a tutti,
oggi vi parlo di una storia interessante e molto attuale sulla comunità cinese italiana e su alcune torbide vicende che la vedono protagonista. Il libro si intitola "Little China Girl" ed è firmato da Massimiliano Scudeletti.
Buona lettura!


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Zio Hu, boss della mafia cinese in Italia, convoca nel suo magazzino alla periferia di Firenze Alessandro Onofri, videoreporter di guerra legato da tempo alla comunità cinese. A causa dei suoi debiti di gioco, Alessandro non può rifiutarsi di esaminare le riprese della scena di un crimine: una giovane immigrata è stata uccisa in maniera efferata e l'intervento delle autorità, come sempre, non è gradito. Ma è solo la prima delle richieste perché zio Hu ha altri progetti per Alessandro, progetti che lo condurranno per una provincia sconosciuta dove si mescolano nuovi schiavi cinesi, italiani diventati razzisti e una mafia potente quanto quella siciliana: la Triade. Al primo delitto ne seguono altri. È in corso una guerra tra i mandarini della Triade e le Tong, le bande giovanili? La risposta va trovata, e in fretta. Sia che si trovi in una misera fabbrica di Prato o in uno sperduto villaggio dello Yunnan. E a fornirla potrebbe essere un riluttante Alessandro, sul punto di perdere la sua identità, affascinato da un mondo precluso agli occidentali.

Il romanzo di Massimiliano Scudeletti è una storia interessante su un mondo, e una cultura, che da anni si mescola alla nostra e che nasconde una realtà molto più complessa di quello che sembra. Siamo a Firenze, una città in cui la comunità cinese è ben radicata e per il nostro protagonista, Alessandro, la vita si è appena complicata all'ennesima potenza: la sua passione e i suoi legami con, e per, la comunità lo rendono indispensabile per una indagine ufficiosa per una brutale omicidio ai danni di uno dei capi della suddetta comunità. A questo punto inizia la parte davvero interessante della storia: l'autore dimostra una conoscenza notevole sull'argomento e nel libro, ci racconta la realtà parallela di una cultura fatta di rispetto, tradizione e onore.

L'indagine si fa sempre più interessante e avvincente, la vita di Alessandro e il suo futuro sono appesi ad un filo, è stato aperto un vaso di pandora e, ad ogni pagina, la realtà diventa più torbida e complessa. Il colpo di scena nell'epilogo è il finale perfetto per questa storia. Il romanzo è scritto benissimo e mantiene un buon ritmo dall'inizio alla fine. La narrazione è scorrevole e avvincente. Ho imparato tantissimo sulla comunità cinese, e non solo riguardo gli aspetti pi loschi e negativi che la vedono protagonista. Consigliato a chi ama il genere giallo con delle sfumature particolari, sono certa che lo apprezzerete molto.



Buongiorno cuori librosi,
oggi sul blog torno a parlarvi di thriller con "Il prossimo delitto" di Sharon Bolton, edito da Newton Compton. Si tratta di un libro con ottimi presupposti che, però, non saranno sviluppati al meglio.
Buona lettura!


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Nella campagna vicino al confine con la Scozia un uomo aggredisce una donna, uccidendola. Proprio durante quei tragici attimi una mongolfiera sorvola la scena del crimine, così l’assassino spara all’uomo che la guida, uccidendolo e facendo sì che essa precipiti al suolo. Jessie è l’unica sopravvissuta, e l’unica ad averlo visto in faccia. Ma anche l’assassino ha visto lei, e dal momento in cui i loro sguardi si sono incrociati, Jessie è diventata un bersaglio. Perché il killer non si fermerà fino a che non avrà messo a tacere per sempre l’unica testimone dell’efferato omicidio. Sola, spaventata, senza nessuno di cui fidarsi, Jessie dovrà fuggire alla ricerca di un posto sicuro dove nascondersi. Quello che non sa è che potrebbe arrivare direttamente nella tana del lupo...

La trama di questo libro è un intricato insieme di elementi, sospetti, congetture e personaggi. La scena si apre con uno scenario improbabile e anche un filino inverosimile. I personaggi sono su una mongolfiera e assistono, impotenti, ad un brutale omicidio. La fiera dell'assurdo inizia subito dopo: l'assassino riesce a far precipitare la mongolfiera per cercare di eliminare ogni testimone, tra le vittime c'è la sorella gemella della protagonista che, consapevole del suo ruolo chiave di testimone, inizia una rocambolesca fuga verso la libertà.
Un preludio interessante che, però, si trasforma ben presto in una lunghissima serie di eventi improbabili e contorti. La suspense iniziale viene sostituita, quasi subito, da una lunga, e fin troppo prolissa, successione di eventi che ingarbugliano la trama e inseriscono moltissime tematiche: razzismo, commercio illegale di organi, famiglia dai segreti torbidi e fanatismo religioso. 

Ci sono tutti gli elementi per un ottimo thriller: la fuga, la narrazione attraverso le voci della vittima e del carnefice ma tutto si perde sotto una mole spropositata di informazioni che appesantiscono la trama e non garantiscono il ritmo dinamico proprio di questo genere. Non sono entrata per nulla in sintonia con la protagonista, non ho apprezzato i cambi di rotta e i colpi di scena sempre un po' troppo sopra le righe. Le uniche note positive? Delle buone descrizioni, minuziose ed evocative; una bella ambientazione e una scrittura fluida che rende, nonostante tutto, la lettura scorrevole e veloce. Gli elementi negativi non riescono a bilanciare quelli positivi perciò una storia potenzialmente brillante e avvincente, resta nel limbo come una storia mediocre in cui è stata messa troppa carne al fuoco senza dare la giusta importanza a nessuna tematica.
Poteva decisamente dare di più.



Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di una storia carinissima, e decisamente tenera, che mi è piaciuta moltissimo.
Buona lettura!


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Sebastiano è un ingegnere di ottantaquattro anni in sedia a rotelle, parcheggiato dai figli a Villa Serena, una casa di riposo di lusso. L'uomo passa le giornate a riflettere sulla sua vita, discreta e solitaria, trascorsa all'ombra di una famiglia che l'ha sempre ignorato. Un giorno a Villa Serena arriva Mario Boduoli, un nuovo ospite con una fisicità imponente e dei modi di fare grossolani che poco si sposano con quelli degli altri. Una volta risolto il mistero della sua identità, viene lanciata una sfida a Sebastiano: se riuscirà entro tre mesi a insegnare le buone maniere al nuovo arrivato, otterrà l'ambita stanza affacciata sul mare. Inaspettatamente, a cambiare sarà proprio Sebastiano, che grazie al suo nuovo amico si troverà per la prima volta faccia a faccia con se stesso, realizzerà sogni fino a quel momento neanche immaginati e inizierà a vivere davvero, scoprendo che il suo viaggio ha ancora in serbo molte sorprese...

"Al capolinea dell'ultimo sogno" è stata una piacevolissima scoperta. I protagonisti sono tutt'altro che ordinari e gettonati, così come l'ambientazione. Siamo in una casa di riposo e il nostro protagonista è un ingegnere in sedia a rotelle arrabbiato con il mondo. E' un personaggio molto particolare e molto complesso, vi confesso che inizialmente non mi ha fatta impazzire ma con l'entrata in scena di Mario Boduoli, un uomo dal carattere diametralmente opposto al suo, la situazione si 'rivoluziona', per dirlo in parole povere. Tra i due nasce un'amicizia molto improbabile che ci mostra gli aspetti migliori di entrambi. Personalmente, ho adorato il loro rapporto, i dialoghi e le mille avventure che li vedono protagonisti. 

La storia di Barbara Di Clemente è un inno alla positività e al cambiamento, è una storia che ci insegna a trarre il meglio dalle persone che incrociano sul nostro cammino perché ognuna di loro può renderci migliori. Non è mai troppo tardi per rendersi conto dei propri errori e porvi rimedio, Sebastiano ne è l'esempio lampante! Mi sono appassionata moltissimo alla storia, i personaggi mi sono entrati nel cuore ma, anche per quanto riguarda la parte editoriale più tecnica, è stato fatto un ottimo lavoro: titolo originale ed esaustivo, progetto grafico interessante e una prosa scorrevolissima che si legge con piacere. Questo libro ha davvero del potenziale e, se cercate una storia diversa, vi consiglio di concedergli un'occasione!



Buongiorno lettori,
per tutti gli amanti del digitale, oggi vi propongo una storia breve e molto romantica che vi conquisterà senz'altro. Si tratta del romanzo di Emily Pigozzi, "Una canzone per te".
Buona lettura!


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Sono passati sei anni e la vita di Iris è stata completamente stravolta. Prima la morte del padre e poi quella del nonno l'hanno resa adulta di colpo, costringendola a mettere da parte i sogni e a lavorare sodo per non perdere la tenuta di famiglia in Toscana. Le manca tutto della sua spensierata adolescenza, le manca soprattutto Enea, che se n'è andato per inseguire la sua carriera di musicista senza guardarsi indietro, lasciandole solo ricordi e una canzone. 
Poi all'improvviso rieccolo Enea, il ragazzo della sua adolescenza, ma anche l'uomo affascinante e di successo che è diventato. E ha una nuova canzone per lei.

Il breve romanzo di Emily Pigozzi è una vera coccola per tutti gli amanti del romance. La trama segue, forse, uno dei filoni più gettonati del genere: una famosa star e il primo amore che non si scorda mai. Ho adorato Iris e la sua caparbietà: la vita non è semplice per lei, ha sofferto molto e lotta quotidianamente per mantenersi a galla in un mondo decisamente duro. Enea è stato il suo primo amore ma le scelte che ha intrapreso lo hanno portato lontanissimo da lei e dal piccolo paese della Toscana che ha visto nascere questa storia. Nonostante siano trascorsi anni dal loro ultimo incontro, l'energia e le scintille sono palpabili. Devo ammettere di aver apprezzato molto anche lui: non dev'essere stato semplice scegliere tra la carriera e l'amore. 

Il romanzo è raccontato in prima persona dalla protagonista e questo ci permette di apprezzarne fino alla più piccola sfumatura. L'ambientazione è bucolica e molto romantica: la tenuta, le vigne e le verdissime colline rappresentano lo scenario perfetto per una storia che parla di rinascita, speranza e seconde possibilità. Molto carini anche i personaggi secondari che garantiscono uno svolgimento più dinamico e simpatico della storia. Un altro elemento, che non ho potuto fare a meno di notare, è la bravura dell'autrice  nel riuscire a conciliare in pochissime pagine una storia completa e coerente. Mi piace lo stile fresco, leggero e molto scorrevole della scrittrice. Ho divorato il romanzo nel giro di un paio d'ore grazie alla scrittura godibilissima di Emily Pigozzi. Mi dispiace solo che sia durata così 'poco', ma spero di leggere presto altre nuove storie.



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