martedì 19 dicembre 2017

[Bookmas2017] Giorno 2 "Programmazione Disney"

Buongiorno lettori e benvenuti al secondo appuntamento di "Bookmas2017".
Oggi parleremo della programmazione televisiva dei cartoni Disney perché, senza i cartoni in Tv non è Natale!


Venerdì 22 Dicembre

Ribelle - ore 21:10 su Rai2

Sabato 23 Dicembre

Rapunzel - ore 21:10 su Rai2

Dumbo - ore 22:45 su Rai2

Domenica 24 Dicembre

Frozen - ore 21:10 su Rai2

Alice nel Paese delle Meraviglie - ore 22:45 su Rai2

Lunedì 25 Dicembre

Mary Poppins - ore 17:00 su Rai2

Martedì 26 Dicembre

Planes - ore 14:00 su Rai2

Venerdì 29 Dicembre

Big Hero 6 - ore 21:10 su Rai2

Up - ore 23:00 su Rai2

Domenica 31 Dicembre

Gli Aristogatti - ore 21:10 su Rai2

Aladdin - ore 21:10 su Rai2

Lunedì 1 Gennaio

Pinocchio - ore 16:00 su Rai2

Il Gobbo di Notre Dame - ore 17:30 su Rai2

Mulan - ore 19:00 su Rai2

Maleficent - ore 21:00 su Rai1

Giovedì 4 Gennaio

Cars - ore 23:15 su Rai3


** lista in continuo aggiornamento **

Quali sono i cartoni che non vedete l'ora di vedere?
Io, senza dubbio, "Frozen" e "Maleficent" ^_^




lunedì 18 dicembre 2017

[Bookmas2017] Giorno 1 "Un sogno tra i fiocchi di neve" di Corina Bomann

Buongiorno lettori!
Comincia oggi la terza edizione di "Bookmas", l'evento che ogni anno ci tiene compagnia nella settimana prima del Natale.
Quest'anno apriamo le danze con la recensione di un libro di Corina Bomann, "Un sogno tra i fiocchi di neve".
Buona lettura!


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Fin da bambina, Anna non ha mai potuto sopportare il Natale, con tutto il suo corredo di luci colorate, dolci, regali e preparativi frenetici. E anche adesso che è una giovane donna, l’unico modo per superarlo è cercare riparo in qualche località esotica. Ma quest’anno sottrarsi sembra proprio impossibile: il suo adorato fratellino Jonathan le ha strappato la promessa di raggiungerlo per festeggiare con tutta la famiglia, compreso l’insopportabile patrigno. E così, il 23 dicembre, Anna salta su un treno stipato di gente alla volta di Berlino. Un attimo di assopimento – o meglio, quello che sembra un attimo – e si ritrova in una desolata stazione sul Mar Baltico, nel cuore della notte e nel pieno di una tormenta di neve. Impossibile tornare indietro, nessun treno riparte a quell’ora. Ad Anna non resta che chiedere un pas­saggio a chi capita e affidarsi alla sua buona stella, perché i personaggi che popolano la notte – si sa – sono tra i più disparati: l’autista di uno spazzaneve, un camionista polacco, tre stravaganti vecchiette che appaiono e scompaiono, e un surfista-psicologo-rasta piuttosto attraente...

Il romanzo di Corina Bomann è libro perfetto per le feste natalizie, soprattutto se, come Anna, odiate il Natale! Anna è un piccolo Grinch che odia il periodo natalizio e si rifugia ogni anno su qualche spiaggia deserta pur di non vedere alberi, lucine e leccornie di ogni genere. Stavolta ha deciso di fare uno strappo alla regola, affrontando la sua avversione verso il Natale regalandoci momenti davvero esilaranti. La nostra Anna, infatti, si ritrova ad affrontare sfortune di ogni genere e personaggi discutibili ma, perlopiù, simpatici. E' davvero una strana congrega quella che si viene a creare, ma le diversità e le particolarità dei vari personaggi, rendono la lettura molto divertente ed entusiasmante. Il Natale diventa così una semplice cornice ad una storia fatta di riflessioni, sentimenti e racconti personali dei vari protagonisti. In una notte tutto può cambiare e Anna si ritrova a desiderare cose da cui è sempre fuggita a gambe levate. Sospetto che il curioso trio di nonnine, che somigliano molto ai piccoli elfi di Babbo Natale, abbiano avuto un ruolo predominante in questo cambiamento, così come uno psicologo affascinante che ha deciso di far breccia nel cuore della nostra bella protagonista. I libri natalizi sembrano un po' tutti uguali, ma il romanzo della Bomann accomuna le tematiche del Natale con un'ironia dirompente che vi farà affrontare la lettura con il sorriso. E' un'autrice che non delude, nonostante questo sia un libro più 'frivolo' rispetto a quelli cui ci ha abituati. "Un sogno tra i fiocchi di neve", mi ha permesso di entrare in pieno mood natalizio e non posso che consigliarvelo!









domenica 17 dicembre 2017

[Review Party] "L'ultimo Spartano" di Matteo Bruno

Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di partecipare al review party de "L'ultimo Spartano", di Matteo Bruno, per Leone Editore.
Buona lettura!


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I Balcani sono in fermento. Il giovane re macedone Alessandro Magno ha appena invaso il Medioriente per ampliare il suo dominio. Un mercenario greco, Filocrate di Megalopoli, viene allora inviato in missione a Sparta, per convincere re Agide a rivendicare l'indipendenza della polis e costringere così Alessandro a rivedere i suoi piani di conquista. Tra combattimenti, intrighi e tradimenti, Filocrate si guadagnerà la stima degli spartani e si troverà a guidare i leggendari soldati dai mantelli rossi in un'ultima disperata battaglia per la libertà dell'intera Grecia.

Quando parliamo di libri storici, i rischi più grandi in cui si può incorrere sono principalmente due: il primo, è quello di annoiarsi a morte durante la lettura; il secondo, è lo stravolgimento storico a favore di elementi romanzati e poco verosimili. Ebbene, con "L'ultimo spartano", possiamo scongiurare entrambe le ipotesi. Matteo Bruno, infatti, è stato molto abile nell'inserire le sue libertà poetiche senza stravolgere troppo, e maniera arbitraria, fatti realmente accaduti. Mi è piaciuta la cura con la quale l'autore ha creato e presentato il suo protagonista, Filocrate, un uomo enigmatico, scaltro e valoroso. Ho ammirato molto questo personaggio e il mondo in cui affronta il compito importante che gli è stato affidato.

C'è un detto secondo cui se due innamorati lontani fissano
il tramonto allo stesso tempo, Apollo li ripaga dei pensieri 
donando loro un raggio verde, invisibile a tutti gli altri.

E' un libro in cui non si parla solo di guerra e battaglie, ma anche di sentimenti e di amicizia. L'autore ha sottolineato molto bene la scala di valori della società del tempo, attraverso i comportamenti e le azioni dei vari personaggi e attraverso le storie di miti e leggende. Ho scoperto cose che non sapevo e confermato altre studiate sui banchi di scuola. E' incredibile il modo in cui è stata ricostruita una città intera con riferimenti storici e geografici ben precisi e accurati. E' facile perdersi nelle descrizioni dell'autore, è una lettura molto coinvolgente e interessante. L'unico difetto che ho riscontrato, è l'uso un po' anacronistico di alcune parole, ma nulla che intacchi il giudizio molto positivo su un libro che mi è piaciuto moltissimo. Se amate il genere e le affascinanti storie della Grecia, questo è il libro che fa per voi!


Se volete saperne di più sul libro, recuperate le tappe del blogtour e del review party dedicato al libro.
Trovate il calendario qui ↴



sabato 16 dicembre 2017

Recensione "Il giardino delle farfalle" di Dot Hutchison

Buon pomeriggio lettori,
voglio parlarvi di un thriller uscito qualche tempo fa per Newton Compton e che ho avuto modo di recuperare ieri durante un viaggio in treno. Si tratta de "Il giardino delle farfalle", di Dot Hutchison.
Buona lettura!


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Vicino a una villa isolata c’è un bellissimo giardino dove è possibile trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un’ombra gentile e... una collezione di preziose “farfalle”: giovani donne rapite e tatuate in modo da farle assomigliare a dei veri lepidotteri. A guardia di questo posto da brividi c’è il Giardiniere, un uomo contorto, ossessionato dalla cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il giardino viene scoperto dalla polizia, una delle sopravvissute viene portata via per essere interrogata. Gli agenti dell’FBI Victor Hanoverian e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza, che si fa chiamare Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni forma di crudeltà e privazione sembravano essere all’ordine del giorno in quella serra degli orrori, ma nella deposizione della giovane donna, che ha delle ali di farfalla tatuate sulla schiena, non mancano buchi e reticenze... Più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di nascondere...

Ci sono libri che rapiscono e che sono impossibili da metter giù. "Il giardino delle farfalle" è uno di questi. L'autrice ci ammalia con una storia inquietante, drammatica e crudele. Il Giardiniere è una figura avvolta nell'ombra, ma onnipresente, egli cura con amore malato le sue farfalle, tanto che non se ne separa mai, nemmeno dopo la morte. Il suo gioco è stato ormai scoperto e la storia si apre con Maya, una protagonista che ho fatto fatica ad inquadrare, fino alla fine. E' un personaggio chiave, nel libro, è grazie a lei e ai suoi racconti terribili, che l'FBI tenta di ricostruire la storia del giardino e delle sue farfalle. Alcune storie fanno davvero paura per la crudeltà e la violenza che racchiudono. E' impressionante vedere un netto contrasto tra la voglia di creare una qualcosa di bello e affascinante e la verità, cruda e violenta, su cui si basa l'intero equilibrio del giardino. 
Man mano che Maya racconta, ci si interfaccia con nuovi personaggi e nuovi orrori. La pressione psicologica è alle stelle ma la mente di Maya è come avvolta in una nebbia di calma e tranquillità: non traspaiono emozioni dalle sue parole e, per questo, è difficile capire il suo ruolo in tutta la vicenda. A differenza degli altri personaggi, solo alla fine riusciremo ad inserirla in una delle due categorie in cui si dividono tutti i protagonisti: vittime e carnefici.
La prosa dell'autrice è molto scorrevole e ben sviluppata, mi costa ammetterlo ma il Giardino è, quasi, affascinante agli occhi di chi legge. I colori, le ali tatuate, le teche con le farfalle.. tutto il mondo del giardiniere è attraente agli occhi del lettore. La trama è originale e brillante, tutti gli elementi del libro si incastrano perfettamente creando un thriller a dir poco perfetto che ho divorato in poche ore. Non ho davvero nulla da aggiungere o recriminare al libro, spero presto di leggerne altri perché l'autrice è molto promettente.
Se siete appassionati del genere, non fatevelo sfuggire vi assicuro che non ne resterete delusi!


Recensione "Profumo d'amore a New York" di Antonella Maggio

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo che attendeva da tempo il suo momento.
Si tratta di, "Profumo d'amore a New York", il primo romanzo di Antonella Maggio.
Buona lettura!


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Sofie Van De Broeck ha lasciato ad Amsterdam tutto il suo passato, i ricordi, le cattive esperienze ed è salita su un aereo diretto a New York. Ora vive a Brooklyn dove, circondata dai fiori che ama e che vende nel suo piccolo negozio, ha ritrovato la serenità. Non le manca nulla: ha la sua nuova casa, gli adorati tulipani che profumano di Olanda, una nuova città che l’ha accolta come una figlia. Nulla, fuorché l’amore. A rimettere tutto in discussione arriverà Logan Allen, un uomo d’affari che ama i suoi fiori. Tuttavia, il passato di Sofie è dietro l’angolo e l’amore dovrà usare tutte le sue armi per sconfiggerlo.
Un romanzo scritto da una donna e dedicato alle donne, a chi non ha mai smesso di credere nell’amore, a chi non ci ha mai creduto e adesso, per la prima volta, è pronto per farlo.

Antonella Maggio mi piace molto come autrice, per questo avevo acquistato il suo primo romanzo. Finalmente sono riuscita a recuperare questa lettura ed è stato stranissimo scoprire come è iniziata la carriera dell'autrice.
La trama è molto semplice e classica del romance, quello che non mi ha convinta è la velocità d'azione: l'intera vicenda si svolge in un arco di tempo brevissimo e manca una parte introspettiva e descrittiva importante, si nota la differenza tra quest'opera prima e i libri successivi.
Tuttavia, nel complesso, non mi è dispiaciuto. I due protagonisti sono molto carini insieme, ho apprezzato molto Logan Allen e invidiato terribilmente Sofie per la corte serrata ricevuta. E' stato bello vedere che i due protagonisti hanno dovuto lottare a lungo per l'happy ending, l'autrice si è divertita a scombinare i piani più di una volta, mettendo a rischio i progressi fatti.
L'atmosfera di New York è magica e costituisce la cornice perfetta per questo amore. C'è anche un piccolissimo scorcio natalizio, in sottofondo, che non guasta mai.
La prosa è coinvolgente e molto scorrevole, è un romanzo che conquista subito e che tocca temi anche importanti, se vogliamo. Devo ammettere di aver temuto un po' per l'esito della storia, un passato ingombrante non è mai rassicurante. Carinissima anche l'idea del negozio di fiori e dei tulipani, hanno dato un tocco di colore al romanzo.
Con qualche pagina, e approfondimento, in più sarebbe stato un lavoro perfetto ma resta, comunque, una bella storia d'amore, emozionante e dolcissima. E' il libro giusto per le lettrici più romantiche che non disdegnano mai un bel romance.