mercoledì 23 agosto 2017

Recensione "Changed" di Julia B. Williams

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di 'Changed', il nuovo romanzo di Julia B. Williams.
Buona lettura!


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"Avevo tutto - soldi, successo, donne, salute - allora perché sentivo di non essere completo?
Perché non ero capace di godere di ciò che ero e di ciò che avevo, senza essere perennemente insoddisfatto?"

La vita di Daniel è un turbinio di emozioni forti e amplificate. E' una rockstar e si gode ogni benefit di questo status. Le donne per lui sono figurine da collezione, cose di poco valore e di poca importanza, fin quando non incontra Leda e i suoi ipnotici occhi eterocromi.

"Leda. Chi era Leda ancora non lo avevo scoperto, ma ciò che sapevo era stato sufficiente per creare una spaccatura nella mia vita che tutti consideravano perfetta."

Per Leda le cose sono ben diverse, ama fare del bene e prodigarsi per i più deboli, conduce un'esistenza ordinaria in cui ogni cosa è a posto e i piccoli gesti sono quelli che contano.
Non riesce proprio a capire l'interesse di Daniel verso di lei.

"Le parole sono nate intorno al ricordo che avevo di te, Leda, alle sensazioni che mi suscitava pensarti e alle vivide immagini impresse a fuoco nella mia memoria. Ogni volta che ti guardo non vedo niente, niente eccetto te. Ogni volta che ti penso non desidero niente, niente eccetto te."

Che futuro potrebbero mai avere?
Come potrebbero superare le differenze abissali che li separano?

'Changed' è un new adult in piena regola con tutti i cliché del caso. 
Leda è la ragazza della porta accanto, quella acqua e sapone senza grilli per la testa. Daniel è il bello e dannato, con tanto di super tatuaggi decorativi.
Non sono entrata in sintonia con nessuno dei due, mentre ho apprezzato molto di più altri personaggi secondari (Chloe mi resterà per sempre nel cuore).
Il loro rapporto è improbabile e malsano, inizialmente. L'autrice non rende le cose più facili e impone alla coppia ostacoli su ostacoli da superare. La trama non mi ha convinta moltissimo per i troppi luoghi comuni, credo di aver letto almeno altre due storie simili solo quest'anno.
Invece devo dire di aver apprezzato moltissimo l'epilogo, mi ha fatto rivalutare l'intera storia.
Nota positivissima è lo stile dell'autrice corretto e scorrevole, ogni volta che leggo un suo nuovo libro trovo dei miglioramenti e non posso che apprezzare questo percorso di crescita.
Con un pizzico di originalità in più sarebbe stato perfetto ma lo promuovo e lo consiglio soprattutto se amate il genere.



martedì 22 agosto 2017

Recensione "Shadow Play" di Domino Finn

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlo del secondo romanzo di una serie urban fantasy che mi piace tantissimo.
Si tratta di "Shadow Play", di Domino Finn. Pronti a tornare a Miami?


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"Sì, sono un negromante. E sì, forse ho avuto ciò che mi meritavo. Ma non sono malvagio o un satanista o un evocatore di demoni. La magia della morte riflette la magia della vita."

Il negromante Cisco Suarez deve fare i conti con un nemico che per dieci anni lo ha tenuto sotto scacco portandolo a compiere le azioni più bieche.
La partita è appena iniziata.

"Qualcuno o qualcosa mi stava dando la caccia.
Non sapevo chi o cosa, ma avevo un'idea dannatamente buona del perché."

Più scende a fondo in questa vicenda, più scopre implicazioni esterne di un certo livello: creature spaventose e molto potenti sono sulle sue tracce. Di chi fidarsi? Come affrontare un nemico invisibile e notevolmente più potente di lui?

"Lì era cominciato tutto. E non solo questa storia, ma l'intera storia. Dieci anni prima, la mia vita era finita in quella casa e una nuova esistenza di assassinii era iniziata. Per fortuna, anche quella era finita. Avevo una vita completamente nuova, ora.
Non ingenua come la prima né spietata come la seconda.
Non sapevo a quale frequenza avrebbe finito per appartenere, ma avevo la sensazione che non dipendesse soltanto da me."

Una battaglia senza esclusione di colpi, chiarimenti e nuovi misteri da affrontare. 
La giostra della vita di Cisco Suarez, continua.

Questa serie si conferma un ottimo prodotto del genere urban fantasy. In 'Shadow Play' l'autore ha soddisfatto, in parte, la mia curiosità su tutti i retroscena della vita di Cisco. E' un personaggio eclettico e fuori dal comune, mi piace la sua sana follia e apprezzo molto l'ironia che tira fuori anche nelle situazioni peggiori spezzando un po' la tensione. La fervida immaginazione dell'autore mi ha rapita, ancora una volta.
Domino Finn ci regala una storia dal ritmo incalzante che riserva sorprese e misteri che incuriosiscono e affascinano. L'epilogo è il colpo di scena finale che, a mio avviso, apre tutta una serie di scenari che non vedo l'ora di leggere.
Se amate il fantasy, in tutte le sue sfumature, non lasciatevi scappare questa serie stupefacente.



Nelle puntate precedenti....

- Dead Man → recensione,  QUI


lunedì 21 agosto 2017

Recensione "Maestra" di Lisa Hilton

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo che ha destato molto scalpore e ha diviso il mondo dei lettori.
Si tratta di "Mestra", di Lisa Hilton, edito da Longanesi.
Da che parte sono io?
Leggetelo per scoprirlo.


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Londra, giorno. Judith Rashleigh è una giovane e inappuntabile assistente presso una prestigiosa casa d'aste. Londra, sera. Judith arrotonda il suo magro stipendio lavorando in un club esclusivo per soli uomini, lasciandosi educatamente adorare per la propria bellezza e fingendo di sorseggiare champagne. Londra, notte. Judith può essere finalmente se stessa. E il sesso è il suo momento di abbandono. Libero, intenso, spregiudicato. Judith è intelligente, colta, determinata e ambiziosa. Sa bene come mettersi in gioco e fino a che punto. Sa come vestirsi, come parlare, come recitare al cospetto dei potenti. Ha imparato a rispettare i ruoli, a fare la brava ragazza. Ma quando, dopo essere stata ingiustamente licenziata in tronco, Judith vede tutti i suoi sogni andare in frantumi, improvvisamente capisce come vanno le cose nella realtà. Non le rimane che rivolgersi a una sua vecchia amica. Un'amica che l'ha aiutata a camminare sempre a testa alta nonostante le avversità. Un'amica che l'ha sempre sostenuta nei momenti difficili. Un'amica che una brava ragazza come lei non dovrebbe avere: la rabbia. Ed è proprio spinta dalla rabbia che Judith lotta per ottenere vendetta, usando ogni mezzo a disposizione: l'astuzia, il sesso e, quando necessario, anche l'omicidio. Perché sono stati loro a iniziare... Ma sarà lei a mettere la parola fine.

Prima di intraprendere la lettura, avevo letto e sentito i pareri più discordanti su questo titolo.
A me è piaciuto moltissimo e non vedo l'ora di leggere il seguito. Judith è un personaggio straordinario. Non capita spesso di trovare protagoniste femminili con una tempra così forte e spietata. Non ha punti deboli, conserva una lucidità mentale notevole anche in situazioni di forte stress, è una stratega perfetta e letale. Entra di diritto tra i miei personaggi preferiti di sempre.
L'autrice ha una mente geniale: il romanzo è un susseguirsi di colpi di scena, momenti erotici ad alta intensità e intrighi e a non finire. Il tutto ambientato in location di lusso e famose casa d'asta.
Un mix narrativo perfetto mi ha tenuta incollata alle pagine. Spero di scoprire qualche tassello in più su Judith e la sua vita da adolescente, nel prossimo libro, per scoprire quali eventi hanno portato alla nascita di questa donna senza cuore.
Assolutamente da leggere!


venerdì 18 agosto 2017

[Blogtour] "Arte, amore e altri guai" di Alessandra Redaelli

Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare una tappa del tour dedicato al romanzo di Alessandra Redaelli, "Arte, amore e altri guai", edito da Newton Compton.
Pronti a scoprire il libro insieme?
Buona lettura!



Martina ha 42 anni, un marito bello e affascinante e due figli gemelli e adolescenti, Ananda e Nirvana. Hippy in gioventù, più tranquilla da mamma, si barcamena fra paste al pesto dell’ultimo secondo, articoli per un magazine, interviste a pittoreschi personaggi del mondo dell’arte, una rubrica per cuori spezzati, vernissage e la routine familiare. Fino a quando Martina inizia a sospettare che il marito abbia una doppia vita…
Fra equivoci, ospiti inattesi e insperati colpi di fortuna, Martina sconvolgerà completamente la sua vita. Accanto a lei, le preziose amiche e una giostra di personaggi originali che daranno colore anche alle giornate più difficili.





Penso che non ci sia titolo più giusto di questo per descrivere una storia tragicomica che mi è piaciuta moltissimo. La protagonista si chiama Martina, non è più giovanissima ed è una mamma e moglie in carriera. E' impossibile non amare la sua normalità, non si tratta del classico personaggio idealizzato e perfetto, anzi, l'autrice non si risparmia e ne mette in mostra pregi e difetti. Martina è una giornalista che si divide tra servizi sull'arte, il ruolo in cui si sente più a proprio agio ma che stenta a darle soddisfazione, e una rubrica per cuori infranti che ha, invece, un enorme successo.
I protagonisti che le fanno da spalla, sono altrettanto stravaganti e allegri. L'intera vicenda è al limite dell'ordinaria follia e coinvolge pienamente il lettore. La trama è originale e briosa, si passa da un argomento all'altro con facilità e questo rende la lettura sempre diversa e mai noiosa. Il tema romantico c'è, ma non è eccessivo e troppo melenso, l'ironia dell'autrice si espressa anche in questo senso. Si tratta, perlopiù, di un romanzo al femminile in quanto sono le donne a tirare le fila della vicenda, mentre tra i personaggi maschili, non c'è nessuna personalità di spicco. La passione per l'arte è l'altro tema importante del romanzo ed è stato affrontato con competenza e i giusti approfondimenti. Penso che il punto forte della storia, siano comunque i sentimenti e i rapporti interpersonali tra i vari personaggi. 
Ho amato lo stile dell'autrice, semplice ma curato al tempo stesso. La narrazione è stata coinvolgente e non banale.
Non è una storia che lascia il segno, ma senza dubbio vi farà passare qualche ora in allegria e leggerezza. Perfetto per affrontare questi ultimi giorni estivi.






Se hai perso le tappe precedenti, ecco il calendario e il riepilogo:


venerdì 11 agosto 2017

Recensione "Una finestra sul mare" di Corina Bomann

Buongiorno lettori,
ultima recensione per il blog prima delle ferie estive!
Vi parlo dell'ultimo e avvincente romanzo di Corina Bomann, "Una finestra sul mare".
Buona lettura!



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LA RECENSIONE:

"Aveva preso una decisione: se la ragazza fosse tornata le avrebbe dato il libro. Forse non sarebbe servito a nulla, ma era possibile che la aiutasse a ritrovare la voglia di vivere."

Kim sta affrontando uno dei traumi peggiori della vita, ha perso l'uomo che amava e tutto il futuro che stavano costruendo insieme. Quando scopre i segreti di Jake, la situazione non può che peggiorare e non vede soluzioni davanti a sé. Forse sarebbe un bene abbandonare questa vita di dolore e delusione, le scogliere della Cornovaglia sono perfette per questo scopo.
L'intervento provvidenziale di una misteriosa donnina, distoglie la giovane dal nefasto intento.
Entrambe si sono trovate nel posto giusto al momento giusto.

"Questo libro è una voce. Appartiene alla mia famiglia fin da quando i miei antenati si stabilirono a Land's End."

"Cosa vi troverò?"

"Tutto quello che vuoi."

La vicinanza di Janet è un toccasana per l'anima a brandelli di Kim. Il misterioso diario racconta una storia inquietante che, in qualche modo, la accomuna alla protagonista. Dopo qualche giorno, Kim non è più sicura di voler morire e la vita sembra volerle concedere una seconda occasione per essere felice. La storia del diario la appassiona e la incuriosisce ogni giorno di più e, senza volerlo, guarisce il suo cuore.

"Non ho intenzione di saltare."

"Ma come sai c'è il rischio di cadere senza volerlo."

"Sono sicura che riusciresti a salvarmi."

Il nipote di Janet, Dan, si ritrova ad affrontare una situazione più grande di lui. Non sa esattamente quale sia il legame tra sua nonna e Kim, ma è felice di non essere solo in un momento così difficile.
La dolce e cara Janet, sempre pronta ad aiutare il prossimo, ha predisposto ancora una volta le sue pedine, nella speranza che tutto fili per il verso giusto.

Lo stile di questa autrice mi affascina e mi appassiona ogni volta. Spesso viene paragonata alla Riley, ma dopo aver letto parecchi dei loro libri, posso dire che non è così. La Bomann ama raccontare storie particolari con protagonisti difficili, come Leandra. Non è facile dare consistenza e spessore a una donna muta dell'800. Tuttavia è stata uno dei personaggi più belli del libro, ho amato la sua storia. Ho apprezzato il rapporto tra Janet e Kim, sono state provvidenziali l'una per l'altra. E' una storia di donne, diverse ma guidate dalla forza del dolore e dell'amore. La narrazione è lineare e viene intervallata dalle pagine del diario di Leandra che rendono la vicenda ancora più avvincente e misteriosa. La prosa dell'autrice è elegante ed elaborata, un piacere per gli occhi. Ho divorato il romanzo in pochissimo tempo. Ho conservato la curiosità morbosa dall'inizio alla fine della storia e ho apprezzato l'epilogo non scontato ma estremamente reale. L'ambientazione è un altro tassello fondamentale del libro, il faro e queste meravigliose scogliere sferzate dal vento, hanno contribuito ad aggiungere ulteriore pathos al romanzo. E' stata una lettura bellissima che consiglio vivamente!
Non vi deluderà.