mercoledì 26 aprile 2017

Recensione "Matrimonio di convenienza" di Felicia Kingsley

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo che ho adorato e amato senza se e senza ma.
Si tratta di "Matrimonio di convenienza" di Felicia Kingsley edito da Newton Compton.


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LA RECENSIONE:

"Non ho messo in imbarazzo il nome dei Burlingham?"

"Sì, certo, lo hai fatto. Hai una quantità di difetti impossibile da contare, sei inadeguata in quasi ogni situazione e sembra che ciò che dici non sia filtrato dal cervello, ma sei sveglia e sembra che una buona azione abbia cancellato una serata di per sé disastrosa."

Jemma è una miss nessuno, lavora come truccatrice in teatri di serie B e a malapena riesce ad arrivare a fine mese. Ha una passione sfrenata per il calcio e ha un gusto per la moda quasi inesistente. Figlia di due genitori alternativi, è quanto di più lontano ci sia dall'etichetta e dalla nobiltà inglese. Quando sua nonna Catriona passa a miglior vita, decide di lasciarle un ingente patrimonio, a patto che sposi un uomo con un titolo nobiliare.
Ashford è un duca altezzoso e snob che, purtroppo, naviga in cattive acque. E' il candidato ideale per un 'matrimonio di convenienza'.

"Non è un mistero, siamo due persone molto diverse e veniamo da due famiglie molto diverse. Al mondo non c'è una persona uguale a un'altra, non importa il passato, ma il futuro da costruire insieme, è questo che fa una vera coppia. Guardarsi in continuazione alle spalle, da dove si è venuti, è il miglior modo per non vedere dove si sta andando e si rischia di finire a sbattere contro un muro."

Questo matrimonio lampo, sconvolge l'opinione pubblica e 'camiciadiforza', alias la duchessa, madre di Ashford. La convivenza si rivela da subito non facile, soprattutto per la povera Jemma alle prese con l'etichetta ed eventi bon ton con le personalità più altolocate di Londra. Dopo un inizio a dir poco disastroso, la ragazza è più che mai decisa a tenere testa ai nobili e a dimostrare di potercela fare. La sua trasformazione è graduale, ma stupefacente! Anche Ashford non può fare a meno di apprezzare il suo impegno e la sua tenacia. Forse quella ragazza un po' esuberante e sfrontata, nasconde qualcosa di più profondo dietro l'apparenza.

"Se me lo avessero detto un mese fa, avrei scommesso la mia fortuna che non sarebbe mai potuto succedere. E avrei perso.
Io e Ashford.
Siamo anomali. Normali non lo siamo mai stati, il numero dei nostri difetti supera di gran lunga quello dei pregi. Ma i pregi...
Siamo rapiti e fuori controllo."

Col passare del tempo, il rapporto tra i due si evolve, cresce e acquista dei connotati più profondi e dei risvolti romantici. Nessuno avrebbe scommesso una sterlina sul loro rapporto, ma al cuore non si comanda. Riusciranno ad andare oltre alla diversità e ai loro mondi completamente opposti?

E' stata una lettura esilarante e super romantica.
Ho amato Jemma, ogni sua sfumatura e ogni sua pazza abitudine. E' stata una protagonista fantastica, una donna che non si è arresa e che ha superato tutti i suoi limiti per dimostrare il proprio valore. Ashford è un moderno Mr Rochester, affascinante e altezzoso. Diciamo che ho cambiato idea strada facendo sul suo personaggio e, alla fine, mi ha conquistata. Ho adorato i genitori di Jemma e le loro 'stranezze', e il fedele Lance. Pur con una trama già vista, l'autrice è stata in grado di coinvolgermi al cento per cento attraverso una storia dolcissima e ironica e una prosa elegante, diretta e molto divertente. Alcuni dialoghi mi hanno fatta piegare in due dalle risate. E' sempre bello leggere delle commedie così brillanti e divertenti, e questo romanzo va a finire direttamente tra i preferiti di quest'anno.
Tanti complimenti all'autrice e alla casa editrice per averci dato la possibilità di gustare una storia così.
Ve lo consiglio spassionatamente, non ve ne pentirete!



martedì 25 aprile 2017

Recensione "L'amore che ci manca" di Giulia Mancini

Buongiorno lettori,
oggi torno a parlarvi della Butterfly Edizioni con il romanzo di Giulia Mancini, "L'amore che ci manca".
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Chissà come erano stati quegli anni senza di lei, era felice e soddisfatto della sua vita oppure sentiva una punta di rimpianto? Non lo avrebbe mai saputo e poi, in fondo, non aveva nessuna importanza. Adesso non più."

Nell'ordinaria vita che conduce, Linda non ha più avuto occasioni di ripensare a Giulio, il suo primo amore, ma quando viene lasciata dal marito per una donna più giovane e la situazione a lavoro diventa asfissiante, le tornano in mente le atmosfere rilassate e felici di quando era solo una ragazza innamorata, senza responsabilità e senza problemi. Quando, per puro caso, incontra di nuovo Giulio, vede la cosa come un segno del destino, come se la vita volesse far concludere quella storia rimasta in sospeso così a lungo.

"Chissà perché la vita porta a fare scelte sbagliate, perché rincorriamo sempre falsi traguardi.
Linda pensava alla sua vita e le sembrava un continuo enorme sbaglio. Aveva rincorso degli obiettivi assurdi o semplicemente si era lasciata trasportare dagli eventi."

Anche Giulio si è costruito una famiglia, ma il sentimento che prova verso la moglie non assomiglia per nulla all'amore, mai sopito, per Linda. Pensano di godersi una semplice avventura, di vivere ancora una volta come adolescenti. Pensano che la cosa non avrà ripercussioni sulle loro vite, ma i sentimenti portano sempre un cambiamento e si può solo prenderne atto.

Il destino sta dando a Giulio e Linda un'altra possibilità. 
Saranno in grado di coglierla, nonostante le complicazioni e le problematiche delle loro vite?

Non conoscevo l'autrice, ma amo i romanzi Butterfly perciò ero quasi certa sull'esito di questa lettura.
Ho divorato il libro in poche ore, guidata dalla dolce narrazione dell'autrice e dal vortice di sentimenti che pervadono le pagine del libro. Ho apprezzato entrambi i personaggi, l'autrice è stata molto brava nel caratterizzarli al meglio sia a livello fisico che caratteriale. La trama è lineare e tipica del romanzo rosa, ma ci riserva anche qualche piccolo colpo di scena. La prosa dell'autrice è scorrevolissima e piacevole da leggere. E' una storia sulle seconde occasioni e che pone anche degli interrogativi interessanti. A volte, per quanto possa sembrare la scelta più giusta e più facile, bisogna avere il coraggio di seguire il proprio cuore e la voce delle emozioni.
Il messaggio dell'autrice è arrivato forte e chiaro: non è mai troppo tardi per scegliere di essere felici!

lunedì 24 aprile 2017

Recensione "Fedele alla linea" di Nicola Fermani

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di viaggi intorno al mondo e percorsi per ritrovare sé stessi attraverso il libro ,"Fedele alla linea", di Nicola Fermani.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Faticavo di più a mostrare i muscoli al di fuori del lavoro: non ho mai saputo litigare, ho sempre evitato lo scontro fisico e verbale, ho sempre lasciato perdere. Ma ne ho sempre sofferto, in maniera viscerale. Come se ne avessi sempre sentito la mancanza. A pensarci bene, non l'ho mai preso un cazzotto."

Nicola vive in un piccolo paesino delle Marche, fa una certa fatica ad adattarsi alla vita tranquilla del posto e sogna di viaggiare e mettere a frutto la laurea appena conquistata. Un nuovo lavoro come organizzatore di eventi, è l'occasione giusta per intraprendere finalmente un viaggio che lo porterà, oltre che a visitare luoghi straordinari, anche a capire di più sé stesso e quell'insoddisfazione perenne che fa parte di lui.

"La vita mi sembrava bellissima, c'era il sole, ero appena uscito da una scena da film, avevo un programma per il pomeriggio e addirittura un progetto di vita, La libertà aveva un prezzo, io lo avevo pagato in rate giornaliere per ben otto mesi, ma ora il mio debito era estinto."

Il suo viaggio in solitaria ci porta in giro per l'Europa e nel mondo attraverso città meravigliose: Roma, Dublino, Helsinki, passando poi per la Polonia e il Perù. Nicola è una trottola ambulante in tutti i sensi. La sua avventura è fatta di momenti belli e altri più introspettivi e di riflessione. Sette anni sono un periodo di tempo lunghissimo, soprattutto se lo si trascorre in solitudine cercando di trovare una risposta all'interrogativo esistenziale che lo ha portato a intraprendere il viaggio: deve omologarsi alla massa o continuare a sognare? Deve rispettare le aspettative altrui o restare fedele alla (sua) linea?

Il libro di Nicola Fermani, è in realtà un diario di bordo senza filtri e senza censure.
Sicuramente la sua scrittura diretta e priva di abbellimenti di ogni sorta, risulta una scelta azzardata e che non rispecchia i gusti di tutti ma ho apprezzato la coerenza. L'autore non vuole piacere e non vuole conquistare, la scelta di essere protagonista al cento per cento della storia non fa che confermare un'esigenza di raccontarsi e condividere quello che per Nicola è un modo di essere.
Non c'è una trama e non c'è un epilogo, in un certo senso non si arriva da nessuna parte, anzi, oserei dire che l'epilogo ci lascia con ancora più interrogativi e questo mi ha destabilizzato abbastanza.
Penso di aver capito l'intento dell'autore, ho apprezzato la sua scaltrezza e l'auto ironia che è un punto forte della narrazione, ma l'indice di gradimento si ferma qui. 
Purtroppo non sono riuscita ad entrare in sintonia con la storia e con l'autore, e non mi sento di consigliare la lettura di questo libro.




domenica 23 aprile 2017

Recensione "Il valzer degli alberi e del cielo" di Jean Michel Guenassia

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho divorato in poche ore intriso di storia e di arte.
Si tratta de "Il valzer degli alberi e del cielo", di Jean Michel Guenassia, edito da Salani.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Forse gli uomini temono di perdere il predominio, qualora fossimo messi a confronto. Noi siamo buone soltanto a contemplare le loro opere, senza avere il diritto di imparare e diventare delle artiste riconosciute. E, se mai una donna riuscisse a mettere un piede nella porta socchiusa, sono sicura che loro la richiuderebbero con tutta la violenza possibile, anche a costo di spezzare qualche osso."

Questa è la storia di Marguerite Gachet, una donna che ha amato perdutamente un genio e che, a suo dire, è stata ricambiata. Vincent Van Gogh è un pittore di successo nell'immaginario comune, ma tra i suoi contemporanei non era ben visto. Quando arriva alla porta del dottor Gachet, padre di Marguerite, altro non sembra che un sempliciotto con qualche problema mentale. In quel periodo Marguerite è in una fase di piena ribellione: vorrebbe frequentare l'Accademia delle Belle Arti, ma non è aperta alle donne; vorrebbe innamorarsi e scegliere liberamente un compagno, ma suo padre vuole obbligarla ad un matrimonio di convenienza; ha lottato per ottenere un'istruzione dignitosa, ma non può sfruttarla in alcun modo. L'incontro con Vincent e la sua influenza, sono una boccata d'aria per la sua vita frustrata.

"Quando non dipinge,Vincent scrive. Sdraiata su quel misero letto, lo guardo che si affanna sul foglio. Scrive come dipinge, con frenesia, senza mai mettere un freno allo straripamento della sua anima, rovinandosi gli occhi alla luce di una candela vacillante, raccontando al fratello nei minimi particolari le sue giornate, il progredire dei quadri, come se facesse il punto con se stesso e chiarisse i suoi progetti pittorici."

Il pittore non è immune al fascino delle donne e la giovane e ingenua Marguerite, è una preda fin troppo invitante per lasciarsela scappare. La passione tra loro è travolgente, così come l'ispirazione di Vincent che fa, ufficialmente, un salto di qualità. Col passare del tempo, la situazione diventa statica e Marguerite vorrebbe di più, vorrebbe certezze e libertà, vorrebbe fuggire via da quella realtà piccola e chiusa. Sogna l'America e una vita diversa con il suo grande amore. Ha un piano e ha già escogitato un modo per ottenere i fondi necessari a realizzarlo. Ma suo padre scopre la verità e stringe ancor di più la morsa sulla sua, già controllata, vita.

"Non potrete costringermi in eterno. Un giorno sarò libera e ritroverò Vincent, e voi non potrete impedirmelo. Potete pestarmi, rinchiudermi a doppia mandata, non appena volgerete le spalle scapperò da questa casa orrenda e andrò a raggiungerlo, ovunque sia.
(...) E' la cosa più bella che potesse capitarmi: amarlo ed essere amata da lui."

Un amore travolgente, un mistero mai svelato e un tragico epilogo già tristemente noto.
Questa è la storia di Marguerite, l'ultimo amore di Van Gogh.

Amo i romanzi che parlano d'arte e amo Van Gogh. 
Sono rimasta affascinata sin da subito dalla scelta dell'autore di raccontare la storia da un punto di vista diverso e mai raccontato. Le libertà e le scelte che ha portato avanti, non stridono con le certezze storiche, anzi, si incastrano alla perfezione dando vita ad una storia coerente e travolgente. E' assodato l'amore che Marguerite ha provato per il pittore, nel libro l'autore calca molto la mano su questo mostrando una donna fragile e bisognosa di affetto. Più vago, invece, il punto di vista di Van Gogh stesso che, pur dimostrando un certa delicatezza nei confronti di Marguerite, non si espone mai in merito ai suoi sentimenti. Ho apprezzato molto gli intervalli narrativi composti, perlopiù, da documenti originali come le lettere del pittore a suo fratello, e da avvenimenti storici realmente accaduti in quegli anni. Guenassia incanta il lettore con una prosa elegante e una scrittura ricercata, è impossibile distogliere l'attenzione dalle pagine. Ho intenzione di recuperare anche le opere precedenti dell'autore perché questo mix tra verità storica, arte ed elementi romanzati mi ha convinta al cento per cento. Ne consiglio la lettura.



sabato 22 aprile 2017

Recensione "The Glittering Court" di Richelle Mead

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo attesissimo, "The Glittering Court", scritto da Richelle Mead, nota autrice della saga l'Accademia dei Vampiri.
Se vi piace sognare e l'atmosfera fiabesca, questo è il libro giusto.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Avrei dovuto essere eccitata. Il cuore avrebbe dovuto martellarmi in previsione di quanto mi attendeva. Dopotutto, era ciò che stavo aspettando da tanto tempo... il culmine del mio piano.
(...) Ma non potevo ricavare alcuna gioia da quel momento. Dentro di me c'era una tristezza, un gelo che ero certa non mi avrebbero mai abbandonata."

La famiglia aristocratica di Adelaide ritiene che sia fondamentale ottenere per lei un matrimonio vantaggioso e, soprattutto, combinato. La ragazza, che sogna l'amore e di essere libera da questo tipo di costrizioni, vuole sfuggire a tutti i costi a questo destino. 
La Corte Scintillante, è un'istituzione che ha il compito di formare fanciulle provenienti dai rami bassi della società e trasformale in perfette signore con lo scopo di donarle in moglie ai coloni di Adoria. Per Adelaide è la soluzione perfetta: dopotutto, il galateo lo conosce già.

"Non volevo dire loro la verità: che ero un po' spaventata da quanto mi attendeva. Non per Cedric, certo. Lasciare la vita da nobildonna per quella di una cittadina delle classi alte in una città coloniale ormai consolidata non era il cambiamento radicale che poteva sembrare. Ma passare da nobile a comune cittadina in una sconfinata landa selvaggia? Era tutta un'altra cosa, e non avevo idea di cosa aspettarmi."

Spacciandosi per un domestica, riesce ad essere accettata dalla Corte Scintillante, ma vengono subito a galla dei problemi che non aveva considerato. Per esempio, a differenza delle sue compagne, non sa vestirsi da sola, né rammendare o eseguire banali operazioni di pulizia domestica. La cosa attira subito l'attenzione di diverse compagne, non sempre in modo positivo. Quando incontra Cedric, un semplice agricoltore, ritrova speranza e fiducia nel suo piano: è innamorata perdutamente di lui e vuole sposarlo ad ogni costo.

"Ti prenderò per mano e giacerò con te nei boschi, alla luce della luna.
Costruirò una vita con te su questa verde terra.
Camminerò al tuo fianco finché il sole continuerà a sorgere."

La sua bellezza e i suoi modi aristocratici, attirano presto anche attenzioni indesiderate. Un giovane governatore, infatti, vuole sposarla e non lascerà nulla di intentato.
Ma la giovane Adelaide ha fatto molta, troppa strada per essere libera di scegliere e libera di amare e lotterà con le unghie e con i denti per seguire il suo cuore.

Sono rimasta subito affascinata dalla copertina e dal titolo evocativo del romanzo. Ho subito immaginato atmosfere fiabesche, abiti da sogno e giovani principi e principesse. Devo dire che la mia intuizione non si discosta molto dalla realtà: 'The Glittering Court, è un romanzo per le lettrici più sognatrici. Richelle Mead crea un mondo straordinario e una scuola che ogni ragazza vorrebbe frequentare. La protagonista mi ha subito conquistata, mi sono divertita a leggere i suoi disastri nel tentativo di sembrare una domestica e ho sospirato per il suo amore per Cedric. Ho apprezzato la tenacia e il coraggio con cui ha abbandonato ogni comodità e un futuro sicuro per essere libera di scegliere e di amare. Anche il caro Cedric, molto lontano dallo stereotipo di principe azzurro, è stato un personaggio ben costruito e affascinante. Mi è piaciuta l'idea della Corte Scintillante, pur non abbandonando l'idea di 'accademia', la Mead è riuscita a stupire con una storia più vicina a noi ma altrettanto magica. La prosa dell'autrice è scorrevole ed elegante, piacevolissima da leggere.
Un punto decisamente a favore è un finale conclusivo, nonostante sia il primo di una serie. L'autrice non ci lascia con il fiato sospeso con questioni irrisolte o scelte fondamentali da prendere, ma ci dona un epilogo promettente per i capitoli successivi. Mi è piaciuto molto e lo consiglio.



Se siete a Milano per 'Tempo di Libri', vi segnalo che Domenica 23 ci sarà la presentazione ufficiale del romanzo. Non mancate!

Vi invito a visitare il profilo Instagram ufficiale della serie. Lo trovate ➡ QUI