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martedì 11 febbraio 2025

Recensione "I sette corvi" di Matteo Strukul

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog,

sono pronta a parlarvi di una lettura 'da brividi', in uscita oggi per Newton Compton.

Si tratta del nuovo libro di Matteo Strukul, "I sette corvi".

Buona lettura!



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Pagine 288

Gennaio 1995. A Rauch, minuscolo paese della Val Ghiaccia, gola sperduta in una delle più remote lande delle Alpi Venete, quasi al confine con il Friuli, viene ritrovato il cadavere della giovane insegnante Nicla Rossi. Il volto, escoriato, è stato privato degli occhi, come se qualcuno glieli avesse strappati. La polizia di Belluno incarica l'ispettrice Zoe Tormen e il medico legale Alvise Stella di recarsi sul luogo, poiché le dinamiche dell'omicidio fanno pensare a un potenziale serial killer. I due non potrebbero essere più diversi: Zoe ha trent'anni, è figlia della montagna e sembra uscita dalla copertina di un disco di musica grunge; Alvise, invece, è un uomo di città, ama i completi, la musica classica e gli scacchi. Anche se i loro mondi sembrano destinati a collidere, dovranno unire le forze, perché nella morte di Nicla niente è come sembra. A Rauch si annida un male profondo che neanche la neve è riuscita a spazzare via; un male che affonda le sue radici nella sete di giustizia e in un'antica leggenda. Il passato è diventato presente e forse non è un caso che proprio Zoe sia giunta a Rauch...

Quando ho iniziato a leggere questo libro non avevo idea di cosa aspettarmi. Nonostante Matteo Strukul sia uno degli autori italiani più noti e di successo, e pur avendo in libreria diversi suoi libri, in questo romanzo si confronta in un genere un po' diverso rispetto al solito. Ho sentito un richiamo fortissimo verso "I sette corvi" e, dopo averlo finito nel giro di un paio di giorni, ho capito perché: incarna tutto ciò che cerco al momento come lettrice. Ambientazione suggestiva e ancestrale, antiche leggende, storia inquietante con sfumature horror e gotiche. 

Nonostante la mole esigua di pagine, "I sette corvi" è una storia dal ritmo coinvolgente e ricca di elementi interessanti che rendono l'insieme un libro da non perdere. In primis i due protagonisti, Zoe e Alvise, raramente mi è capitato di entrare in sintonia quasi in modo immediato con dei personaggi. Matteo Strukul ce li descrive perfettamente: le loro diversità, le personalità piene di interessi e il loro ruolo in ambito lavorativo che li rende complementari l'uno all'altra. Mi sono entrati nel cuore!

In quella linea di frontiera avrebbe cercato di trovare la vera se stessa, a costo  di mettere a nudo lo spirito dell'inquietudine che si agitava dentro di lei, proprio come un corvo in una gabbia.

Un altro motivo per leggere "I sette corvi" è, senza dubbio, l'ambientazione. Rauch è un paese isolato, con pochi abitanti, dominato da montagne e completamente governato dalla natura e i suoi elementi. Si percepisce, ad ogni pagina, che non si tratta di un luogo come tutti gli altri ma di un posto sospeso, in attesa di qualcuno, o meglio, qualcosa....

I corvi sono, letteralmente, ovunque: dal titolo, alla copertina passando per i cieli di Rauch. Tanti i richiami ad altre opere, come Il corvo e Gli uccelli, questi volatili rivestono un ruolo decisivo nel libro oltre che importantissimo per la risoluzione del mistero.

La seconda parte del libro del libro si legge in preda all'angoscia e con il fiato sospeso. Matteo Strukul non risparmia niente e nessuno in una furia cieca di eventi e rivelazioni che conducono ad un epilogo incerto fino alla fine. La narrazione è talmente evocativa che sembra di avere davanti le immagini di un film e non di un romanzo.

Se amate il genere horror, le atmosfere tra il fantasy e il realismo magico, amerete "I sette corvi"! Assolutamente consigliato!!


Qui trovate la recensione di un altro libro che ho amato di Matteo Strukul:

"Inquisizione Michelangelo" → recensione



domenica 11 novembre 2018

Recensione "Inquisizione Michelagelo" di Matteo Strukul

Buon pomeriggio, lettori.
Ho il piacere di parlarvi dell'ultimo romanzo dell'autore di successo, Matteo Strukul, "Inquisizione Michelangelo", edito dalla Newton Compton Editore.
Buona lettura!


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Roma, autunno 1542. All'età di 68 anni, Michelangelo è richiamato ai suoi doveri: deve completare la tomba di Giulio II, opera ambiziosa ma rinviata per quasi quarant'anni. Guidobaldo II, erede dei Della Rovere, non accetterà altre scuse da parte dell'artista. Ma Michelangelo si trova nel mirino dell'Inquisizione: la sua amicizia con la bellissima Vittoria Colonna non è passata inosservata. Anzi, il cardinale Gian Pietro Carafa, a capo del Sant'Uffizio, ha ordinato di far seguire la donna, con lo scopo di individuare il covo degli Spirituali, la setta eretica capeggiata da Reginald Pole, che propugna il ritorno alla purezza evangelica e alla semplicità della vita in una città in cui la vendita delle indulgenze è all'ordine del giorno. Proprio la Roma divorata dal vizio e violata dai Lanzichenecchi sarà il teatro crudele e magnifico in cui si intrecceranno le vite di Malasorte, giovane ladra incaricata di riferire sugli Spirituali, del capitano Corsini, capo dei birri della città, di Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, e di Michelangelo Buonarroti, tra i più grandi geni del tempo. Tormentato dai committenti, braccato dagli inquisitori, il più grande artista della cristianità concepirà la versione finale della tomba di Giulio II in un modo che potrebbe addirittura condannarlo al rogo...

Anche se non vi è mai capitato di leggere nulla dell'autore, sono certa che avete sentito parlare di lui e della sua bravura in occasione della sua serie di successo dedicata ai Medici.
Con questa nuova opera, rimaniamo negli anni più belli e intricati della storia italiana: gli anni delle famiglie facoltose, del potere assoluto della Chiesa, dell'arte sempre fiorente e delle grandi personalità che hanno segnato un'epoca.
Ammetto di non essere ferratissima sul personaggio di Michelangelo, ma l'autore è riuscito a tratteggiarlo in maniera eccellente, suscitando interesse e attenzione intorno alla sua figura e alle sue opere. Durante la lettura, infatti, mi è capitato di andare a ricercare e ad approfondire alcuni aspetti della vita di questo immenso protagonista ed è stato possibile solo grazie alla trama così accurata e sapientemente costruita da Strukul. E' una storia che ha ampliato la mia conoscenza, un libro che mi ha coinvolta dalla prima all'ultima pagina.

E' evidente il lavoro di ricerca e la conoscenza dell'argomento trattato. Non è semplice scrivere un romanzo storico, fornire una personalità, un pensiero e uno spessore ad un personaggio del passato, mantenendo coerenza e verità storica. Il tema trattato, è interessantissimo, e l'autore ha costruito una trama accattivante e molto, molto coinvolgente. 
I personaggi secondari sono altrettanto intriganti e stimolanti, ognuno di loro è fondamentale per la risoluzione della trama. Il genio e la bravura dell'artista sono un nodo centrale della storia: le sue idee, non sempre conformi ai poteri forti, possono garantirgli un biglietto di sola andata per l'inferno. 
La prosa, e la scrittura di Matteo Strukul, è un'autentica poesia di cui non ci si stanca mai. Se amate la storia, i libri sulle importanti personalità o se volete approcciarvi ai testi dell'autore, 'Inquisizione Michelangelo' è il libro giusto!



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