mercoledì 27 giugno 2018

[Cover Reveal] "La stazione dei bagagli smarriti" di Ornella De Luca



Buongiorno cuori librosi,
oggi vi mostro, in anteprima, la cover del nuovo romanzo di Ornella De Luca, "La stazione dei bagagli smarriti". Il libro fa parte della serie, formata da storie autoconclusive, 'The Orphanage Series".
Vi lascio anche la sinossi e il link per il pre-order.


Fratello e sorella per la legge. Anime gemelle per i loro cuori.

Daniel Wright vive secondo regole ben precise.
Sa che ogni mattina deve svegliarsi due ore prima dell'inizio delle lezioni per andare a correre, farsi una doccia, prendere un caffè e attraversare la città grazie ai mezzi pubblici, arrivando al college almeno cinque minuti in anticipo. 
Sa che, finito il turno serale come barman, dormirà al massimo quattro ore prima di ricominciare la giornata ancora una volta. E ancora una volta.
Ogni minuto della sua vita è programmato con precisione chirurgica, e la medicina è proprio la sua vocazione.
Il presente è gestibile, il futuro è organizzabile, ma il passato non si può cambiare. 
É l'unica ferita che Daniel non sa suturare.

Ivory Wright è adrenalina pura.
Ama viaggiare zaino in spalla, fare bungee jumping, sparare al poligono di tiro e scalare pareti rocciose.
Il brivido causato da ogni attività ad alta tensione l'aiuta a mantenersi in vita, come un defibrillatore che ha il potere di riesumare per un istante la parte di sé ormai morta.
La solitudine, il rifiuto, la povertà, la fame, l'autolesionismo, tutto può essere superato grazie al desiderio di esistere e di lasciare un segno in questo mondo.
Un obiettivo raggiunto grazie a "La stazione dei bagagli smarriti", il locale che ha aperto a New York con tanti sacrifici, un posto magico dove si realizzano i sogni delle persone e si ritrovano i "bagagli smarriti" degli sfortunati viandanti.
Peccato sia proprio la valigia contenente il suo cuore quella che Ivory non riesce a trovare. 

Il bagaglio dimenticato in una stazione deserta, nell'eterna attesa di qualcuno che è partito e non è mai più tornato. L'amore che la sorte le ha donato, che la sorte le ha tolto.



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La stazione dei bagagli smarriti è un viaggio tra passato e presente nelle vite dei due protagonisti.
Dall'incontro che li ha resi prima amici e poi fratelli, alla gara contro il tempo per cambiare il corso degli eventi e perdonare infine se stessi.
Ma un testamento milionario, un segreto nascosto per viltà, un gatto pasticcione in cerca dei suoi padroni e una berlina scura appostata dietro l'angolo cambieranno le carte in tavola per sempre.
La stazione dei bagagli smarriti è il terzo volume della serie The orphanage, che segue le vicende di cinque amici, rimasti orfani e cresciuti insieme nella spettrale "Villa Sullivan".




martedì 26 giugno 2018

Recensione "Akhenaton l'eretico" di Valery Esperian

Buongiorno lettori e ben trovati.
Oggi vi porto di nuovo in Egitto per parlarvi del secondo romanzo realizzato dal collettivo di scrittori, Valery Esperian, dedicato alla figura di "Akhenaton", un faraone meno noto rispetto alla figura di Cheope (trovate la recensione al libro a lui dedicato, QUI), ma decisamente più complesso da capire.
Buona lettura!


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Nato diverso, nell'aspetto e nelle idee, Akhenaton ha sfidato l'eredità del padre cambiando per sempre il volto dell'Egitto e della storia. Sposando la splendida Nefertiti, "la donna più bella dell'antichità" secondo gli studiosi, ha dato vita a una delle più appassionanti storie d'amore della storia. Ma soprattutto, Akhenaton "l'eretico" ha sconvolto un impero imponendo un unico dio, Aton il sole, e guidando una rivoluzione religiosa costellata di intrighi, passioni, tradimenti e lotte per il potere. Una gloriosa e dorata utopia, in una spirale crescente di colpi di scena. Dopo diciassette anni di regno, morì in circostanze misteriose e subì una damnatio memoriae: i suoi monumenti furono abbattuti, le sue statue distrutte e il suo nome cancellato dalle liste reali.

La figura di Akhenaton, conosciuto anche con il nome di Amenofi IV, è quella di un uomo rivoluzionario che ha lasciato il segno. Nonostante abbia subito una damnatio memoriae, ancora oggi viene ricordato come una delle figure più ribelli della storia dell'Antico Egitto. Era un uomo diverso nell'aspetto e nelle idee, nessuno prima di lui, si dedicò solo ed esclusivamente ad un Dio, improntando sul suo culto la sua intera esistenza. La ricostruzione della sua vita e dei suoi pensieri, è un viaggio affascinante che fornisce molti spunti di riflessione. Nella sua vita ha amato veramente solo due cose e si è dedicato ad esse senza risparmiarsi: dedicò la vita al culto del dio Aton, cambiò nome per lui e fece costruire una città in suo onore. Allo stesso modo e con la stessa intensità, dedicò l'amore terreno verso Nefertiti: la donna più bella dell'epoca.
Il loro amore è una parte fondamentale del libro ed è presente in ogni sua parte. In un certo senso, il matrimonio con Nefertiti rappresenta la parte più umana di Akhenaton.

Il clima politico-religioso non è dei migliori, quando si decide di decide di rivoluzionare secoli di usanze e tradizioni il rischio è quello di essere definito 'eretico' o 'folle'. Tuttavia ho ammirato il carisma e la convinzione di Akhenaton, incurante delle critiche e dei sotterfugi portati avanti dai suoi nemici. Certo, siamo di fronte ad una personalità profondamente insicura che ha passato l'infanzia ad elemosinare l'affetto, le attenzioni e l'appoggio di un padre che preferiva suo fratello, ma è un personaggio che ha saputo guadagnarsi comunque un posto nel mondo e nella storia.

Ancora una volta, sono rimasta letteralmente affascinata dal lavoro di ricostruzione storica, metodico e dettagliato, che c'è stato dietro la stesura del romanzo. Non ci sono elementi, o termini, anacronistici, la trama e i personaggi che la popolano sono perfettamente amalgamati tra loro e danno vita ad una storia coinvolgente ed emozionante. Non conoscevo quasi nulla della storia di Akhenaton ma, grazie a questo libro, ho potuto far luce sul suo ruolo e sul suo operato. Mi è piaciuto tantissimo leggere della bellissima storia d'amore con Nefertiti, è stato un elemento fondamentale per la buona riuscita del libro e un argomento che ha conferito leggerezza e normalità in un romanzo storico molto impegnativo e dai toni solenni.

Questa serie continua a colpirmi sempre di più e la consiglio senza remore a tutti gli appassionati di storia.



lunedì 25 giugno 2018

Recensione "Paradiso Cercasi" + Intervista a Megan Maxwell

Buongiorno cuori librosi!
Iniziamo la settimana alla grande con la recensione dell'ultimo romanzo di Megan Maxwell, "Paradiso cercasi", e il resoconto di un pomeriggio trascorso a chiacchierare con l'autrice di donne guerriere e sexy 'bomberos'.
Ringrazio la casa editrice Tre60 per la bellissima opportunità.


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La vitale, esuberante Ana fa la fotografa in uno studio di moda a Madrid. E, un giorno, per caso, la sua macchina fotografica inquadra il volto di Rodrigo. Il feeling tra i due è immediato; la scintilla scocca all'istante ma... a smorzarla ci pensa subito lo stesso Rodrigo, che spiega di non essere libero, bensì legato a una top model (Ma è davvero felice? Chissà...) E a spegnerla del tutto arriva la scoperta che Ana è incinta. Una notte di passione con uno sconosciuto le è costata davvero cara. E adesso, che fare? Tenere il bambino e rinunciare per sempre a Rodrigo, all'uomo che potrebbe essere la sua anima gemella? Ci dovrà pur essere una soluzione! La porta verso la felicità dovrebbe essere aperta a tutti. Però, prima, bisogna trovarla. Insomma: Paradiso cercasi...

Il nuovo romanzo di Megan Maxwell è un concentrato di femminismo, ironia e momenti in cui l'atmosfera diventa caldissima. Per fortuna ci pensa il sexy bombero, Rodrigo a spegnere i bollenti spiriti! Ma procediamo con ordine, la protagonista del romanzo, Ana, è l'esempio perfetto di una donna che si è fatta da sola, nonostante provenga da una famiglia abbiente non ha esitato un solo istante a lasciare la sicurezza di un futuro già scritto per inseguire il proprio sogno in una terra lontana, la Spagna. E' una donna dai mille volti e che mi ha stupita più di una volta: è stata coraggiosa, intrepida, innamorata e ironica. Una super protagonista che si è ritagliata un posticino speciale nel mio cuore insieme al caro (e bellissimo) Rodrigo. Avete presente il cliché del pompiere sexy dallo sguardo ammiccante e il fisico mozzafiato? Bene, allora sapete già tutto di lui, o quasi. L'autrice, infatti, non si limita a rappresentarlo solo come un uomo attraente, anzi! Alla fine, la parte che apprezzato di lui è più quella caratteriale che quella fisica. L'ho adorato! E ho amato il modo in cui si rapporta con Ana, nonostante i problemi e gli ostacoli sul loro cammino.

Sei la ragazza più straordinaria che abbia mai conosciuto.

-D'accordo... adesso però non innamorarti tu di me!

Sulla carta, ci sono i presupposti perfetti per una indimenticabile storia d'amore ma l'autrice ci mette lo zampino regalando ad Ana una gravidanza inaspettata che scombussola la sua intera esistenza. Anche in questa occasione, però, dimostra di essere una donna davvero in gamba che non ha bisogno di nessuno per gestire la sua vita. Nonostante sia innamorata di Rodrigo sa bene che non può rivoluzionargli la vita, soprattutto con un bambino in arrivo. Rinunciare a lui, o meglio, limitarsi ad essergli 'solo' amica, è uno dei gesti più altruisti che mi sia mai capitato di vedere, il mio cuore si è spezzato insieme al suo. Ma la strada per la felicità non è una soltanto perciò, come in ogni buon romance che si rispetti, la mia apprensione è stata ripagata con un dolcissimo happy ending.

Molto carini e ben costruiti anche tutti gli altri personaggi della storia: dalla famiglia davvero esuberante di Ana, all'amica di sempre Nekane e, per finire, alla vicina che tutti vorremmo, Encarna.
L'autrice riserva a loro la stessa cura che ha avuto per i protagonisti, rendendoli partecipi al cento per cento della vicenda pur non interpretando i ruoli principali. Raramente mi capita di affezionarmi a tutti i personaggi di un libro ma, in questo caso, è stato così.

'Paradiso Cercasi', è un romanzo che si divora in pochissimo tempo: merito dei dialoghi esilaranti e di una prosa fluente, brillante e vivace che vi strapperà tantissime risate. Non mancano i momenti seri ma questo è, senza dubbio, un inno alla leggerezza e a trovare il lato positivo anche nelle difficoltà. Ogni donna dovrebbe prendere Ana come esempio e non lasciarsi mai sopraffare dagli ostacoli che la vita ci pone davanti. Questo libro mi è piaciuto moltissimo e trovo sia una lettura perfetta da portare sotto l'ombrellone. 


INTERVISTA A MEGAN MAXWELL

1. Cosa differenzia 'Paradiso Cercasi' dalle tue precedenti storie?

Mi piace scrivere novelle d'amore e volevo che questo libro arrivasse al cuore con la forza dei sentimenti e un personaggio particolare come Ana che è una madre single.

2. Qual è il personaggio al quale sei emotivamente più legata?

Senza dubbio, Ana. Lei, come vi dicevo, è una madre single come la mia. Mia madre mi ha insegnato che nella vita bisogna essere guerriere e mai stare un passo dietro agli uomini. Ho trasmesso questo ideale di donna guerriera, un simbolo che porto anche inciso sulla pelle, in Ana rendendo omaggio a mia madre. Nei miei libri, le donne non sono bisognose o in attesa che un uomo le salvi perché lo fanno da sole.

3. Nei libri ci sono molti riferimenti alla moda, è una tua passione?

Diciamo che amo la moda il giusto, ma non è una mia passione. Nel libro ne parlo perché è strettamente collegata al lavoro di fotografa di Ana.

4. Ti piace avere un sottofondo musicale quando scrivi?

Scrivendo almeno tre romanzi all'anno, passo moltissimo davanti al computer e la musica, per me, è fondamentale. In alcuni dei miei libri, infatti, amo mettere la playlist alla fine per regalare una parte importante della mia ispirazione anche ai lettori.

5. Segui delle regole quando scrivi un romanzo?

Solo due. La prima è quella di dare un titolo alla storia che voglio scrivere: non voglio che il lettore, una volta finito il libro, si debba domandare perché il titolo non sia adeguato alla storia. La seconda, è quella di creare dei modelli dei personaggi che saranno protagonisti della storia: se decido di descrivere un personaggio moro e con gli occhi verdi, non voglio correre il rischio di farlo diventare biondo e con gli occhi azzurri strada facendo.

6. Pensi che leggere altri libri, in fase di stesura, possa influenzare le tue idee?

Non lo so perché, purtroppo, non ho mai tempo per leggere. Posso dire che, invece, mi influenzano molto le serie tv. Amo guardarle e mi piace prendere ispirazione dai personaggi o dalle vicende. Appunto tutto sul mio 'quaderno delle idee' che porto sempre con me, non so mai quando arriverà l'idea giusta per la prossima storia.






domenica 24 giugno 2018

Recensione "Oltre le nuvole" di Stefania Mortini

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romance edito da Lupieditore che mi è piaciuto ma non mi ha convinta al cento per cento.
Buona lettura!


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Massimo è un pilota dell' Aeronautica Militare che, a causa di un "incidente" in Afghanistan, è diventato paraplegico. Pur non volendo vivere, si ritrova a farlo per amore del suo adorato nipote Andrea. La vita di Massimo si interseca con quella di Sabrina, la mamma del miglior amico di Andrea e, grazie a lei, impara ad assaporare i vari gusti della propria nuova esistenza.

Sono rimasta subito affascinata e colpita dalla trama del libro e, almeno per una buona prima parte del romanzo, ho avuto un'impressione positiva sulla trama e sui personaggi. Massimo è un gigantesco 'cantiere con lavori in corso': dopo una missione, infatti, ha perso l'uso di entrambi gli arti inferiori e non è ancora sceso a patti con la sua nuova condizione. E' un uomo ferito, un uomo alle prese con un  trauma enorme avvenuto con dinamiche misteriose e sospette.
Cosa è accaduto davvero tra la polvere dell'Afghanistan?

Il piccolo Andrea, oltre ad essere un bambino dolcissimo e molto intelligente, è un appiglio alla vita per Massimo: vive per suo nipote e stringe i denti che garantirgli tutto l'affetto e l'amore possibili. E' l'unica medicina che si concede e, proprio grazie a lui, conosce Sabrina, mamma single del migliore amico di Andrea. La cosa che mi ha colpito di più di questa protagonista, è la forza d'animo e la positività verso la vita. Sabrina, al pari di Massimo, non sta passando un periodo roseo ma, a differenza del burbero pilota, indossa il suo sorriso migliore e combatte le sue battaglie senza piangersi addosso. Lei è la prima persona che sembra guardare oltre l'evidente handicap di Massimo e si diverte moltissimo a stuzzicarlo e spronarlo a reagire. I continui battibecchi sono una ventata di leggerezza e brio in una vicenda che resta, comunque, molto seria ed impegnativa.

La vita prende, la vita dà, non è dato sapere in quali modi. Ormai ho capito che si è degni di operare per il Paese a volte prima, a volte dopo, a volte mai.

Ma passiamo alla nota dolente, nella seconda metà della storia la trama perde di credibilità inserendo momenti brutali, e inaspettati, perdendo le atmosfere tranquille del romance per trasformarsi in un vero e proprio scenario di guerra con un passato che torna prepotentemente a far sentire la sua voce. Questo cambio di rotta non mi è piaciuto per niente: pur sapendo che era infatti necessario affrontare i demoni di Massimo, penso che sia stato sbagliato (o perlomeno, molto inaspettato) il modo in cui è stato affrontato. Non so perché questa cosa mi abbia sconvolto tanto, forse perché ero in pieno mood romantico e non mi aspettavo un'incursione così forte e violenta.

Prosa e dialoghi perfetti, devo dire che ho apprezzato molto lo stile dell'autrice che non lascia mai nulla al caso. Le descrizioni sono molto accurate, soprattutto per quanto riguarda i personaggi e i luoghi della vicenda. La trama del libro è solida e ben costruita, siamo di fronte ad una storia d'amore ma non troverete frasi melense o momenti troppo zuccherosi, l'autrice ha cercato di non romanzare troppo la sua storia e questo la rende più vicina alla vita reale.
Nel complesso non posso dire di non aver apprezzato il libro, tanto è vero che l'ho divorato nel giro di un pomeriggio, ma avrei preferito uno sviluppo diverso.



sabato 23 giugno 2018

Recensione "Per il mio amore, Whiskey" di Kandi Steiner

Buongiorno cuori librosi,
finalmente trovo un momento per parlarvi di una storia che mi è piaciuta da morire edita da Always Publishing. Si tratta del romanzo di Kandi Steiner, "Per il mio amore, Whiskey".
Buona lettura!


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Dal primo momento in cui incontra Jamie, Breck sa che la sua vita non sarà più la stessa. Quel ragazzo dagli occhi ambrati diventerà il suo Whiskey, una irrinunciabile dipendenza. Mese dopo mese, anno dopo anno, errore dopo errore, la loro amicizia si fa sempre più complicata, e la loro attrazione sempre più inarrestabile. Ma cosa fare quando il tempo e le circostanze sembrano essere sempre avverse? Quanto duramente e quanto a lungo una donna può lottare per riappropriarsi del cuore dell'uomo che da sempre le appartiene? Una storia cruda, appassionata e straziante, in cui il destino giocherà a tirare i fili del vero amore, in un turbinio di emozioni. travolgenti. Ci vuole più coraggio ad ammettere di amare qualcuno e di voler lottare per lui, che a lasciarlo andare per soffrire di meno.

Dopo aver finito questo romanzo, ho avuto voglia di piangere e di provare un sorso di whiskey rigorosamente in questo ordine. La Steiner mi ha portato allo stremo con una storia meravigliosamente ordinaria ma di una intensità straordinaria, e non si tratta solo di un gioco di parole. Jamie e Breck sono nocivi, l'uno per l'altra, e letali per il cuore di una povera lettrice che aveva solo voglia di una bella storia d'amore. Attenzione, di amore ce n'è tantissimo, in questo libro, ma è un amore travolgente, brutale, devastante; un sentimento impossibile da arginare, nonostante l'autrice ce la metta proprio tutta per ostacolarlo. 

Breck, B. per l'esattezza, mi è piaciuta moltissimo. E' indecisa, timorosa e, spesso, porta avanti scelte e comportamenti insensati o che comunque non rispecchiano il volere del lettore. E' una donna che ama con tutta sé stessa ma riesce comunque a non perdere di vista i propri obiettivi. Di solito, in un romanzo, troviamo sostanzialmente due tipi di protagoniste: quella arrendevole e super romantica o quella indipendente e quasi impossibile da conquistare. B. incarna i lati migliori di entrambe le categorie facendo perdere la testa a Jamie (e a noi!!).

Ma vogliamo parlare del protagonista assoluto della storia, Jamie/Whiskey? L'ho amato senza remore o timori. Ho visto la sua evoluzione, negli anni, ho sofferto per le indecisioni e gli abbandoni di B., mi sono divertita a cavalcare le onde insieme a lui e ho apprezzato la sua ordinarietà. Sì perché, se vi aspettate il super figone di turno avete sbagliato libro. Jamie ha la sua buona dose di sex appeal ma, soprattutto, ha una testa (e che bella testa) sulle spalle. E' un ragazzo con dei sogni normali e concreti, un ragazzo senza grilli per la testa e terribilmente dolce e attento. E' davvero un principe coi fiocchi e ad alto tasso alcolico.

Questa è una lettera per il mio amore, Whiskey.
Spero solo che lui la legga.

Ho apprezzato tantissimo la scelta narrativa: leggere il diario/confessione di B. è emozionante e permette di vivere in maniera amplificata ogni momento che ci racconta. E' un viaggio lunghissimo in cui vedremo crescere, sbagliare e maturare entrambi i personaggi. L'autrice ci dà modo di affezionarci inconsapevolmente a loro, tanto è vero che a lettura conclusa è inevitabile sentire un po' di vuoto dentro. L'idea di associare questo amore alla passione per il Whiskey è stimolante e originale, pur essendo astemia e completamente estranea all'argomento, la Steiner è riuscita a coinvolgermi perfettamente in questa metafora lasciandomi proprio con il desiderio di assaporare l'aroma e il gusto di questo liquore che, al pari del libro, crea dipendenza.

La prosa è un mix perfetto di stili che si adattano, di volta in volta, al momento descritto. I dialoghi, a mio avviso, sono il vero punto di forza di un libro che ho amato dalla copertina all'epilogo. 
Ammetto che non è stata una lettura fatta a cuor leggero, ammetto di aver perso la pazienza (più di una volta), ma ammetto anche di aver amato questo libro con tutta me stessa. Mi sono innamorata del romanzo già dalla citazione iniziale e questo sentimento è andato in crescendo fino al super emozionante epilogo. Se siete alla ricerca di una lettura che lasci il segno, l'avete appena trovata!
Stra-consigliata!