lunedì 19 febbraio 2018

Recensione in ANTEPRIMA "La quinta Sally" di Daniel Keyes

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di una storia pazzesca che ho avuto il piacere di leggere in anteprima.
Si tratta de "La quinta Sally", di Daniel Keyes, che troverete in libreria a partire dal 22 Febbraio per Casa Editrice Nord.
Buona lettura!


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Sally Porter apre gli occhi in un letto d’ospedale. Non ha nessun ricordo della sera precedente né di come sia finita lì. Di una cosa però è certa: non è possibile che abbia tentato il suicidio, come le hanno riferito i medici, e neppure che abbia quasi ucciso i due uomini che l’hanno salvata per poi cercare di violentarla. Eppure i medici non mentono, ed è così che Sally scopre di soffrire di un grave disturbo dissociativo dell’identità. Infatti era Nola, l’artista che possiede uno studio al Greenwich Village, che voleva morire, ed è stata Jinx, la violenta assassina, a difendersi dagli aggressori. Tuttavia in Sally albergano altre due personalità, che prendono di volta in volta il sopravvento e la spingono a comportarsi in maniera bizzarra: Derry, la cameriera gentile e affabile con tutti, e Bella, la seduttrice. Sconvolta da quella rivelazione, Sally chiede aiuto al dottor Roger Ash, un esperto di personalità multipla. Per il dottor Ash, l’unica soluzione è fondere le diverse personalità per dare vita alla «quinta Sally», una Sally finalmente unita e completa. Si tratta di un procedimento complesso e doloroso, in cui Sally dovrà rivivere i traumi che hanno causato la scissione e accettarli come parte integrante del suo passato. Ma non sarà facile nemmeno per Roger Ash, perché le ombre nascoste nel labirinto della psiche di quella donna così tormentata ed enigmatica lo costringeranno ad affrontare anche i suoi demoni…

Ho detto loro che non le volevo più. 
Ma Derry ha risposto che non era così semplice.
Che, ora che le avevo inventate, non potevano scomparire e basta.

Questa è una storia che mi ha affascinata sin da subito, a partire dal titolo. Il mondo psichiatrico mi appassiona da sempre, tanto da averne fatto oggetto di studio universitario. Detto questo, ho apprezzato moltissimo il lavoro di ricerca e le informazioni tecniche scientifiche che l'autore fornisce nel suo romanzo, dietro il personaggio di Sally c'è un lavoro immane e che mi è piaciuto molto.
Non era facile coniugare quattro identità diverse nello stesso personaggio. Inizialmente, per il lettore, non è semplice seguire il filo narrativo e associare i vari comportamenti alle diverse protagoniste, poi tutto prende forma e la lettura scorre via in un lampo. E' un bellissimo viaggio nella mente di una donna fragile che cerca di sopravvivere ai vuoti di memoria e alle conseguenze dei suoi blackout.

Abbiamo rotto il muro della negazione 
-la sua prima linea di difesa- e,
ora che è stata costretta ad accettare il fatto che ci sono
davvero altre persone dentro di lei, può proseguire verso la
creazione di una coscienza condivisa.
Quando avrete imparato tutte a comunicare l'una con l'altra,
riuscirete a funzionare in relativa sicurezza.
Il fatto che ciascuna sia all'oscuro dell'altra è
sempre stato il pericolo più grande.

Roger è lo psichiatra che deve far fronte a Sally e alle sue diverse personalità. Questo personaggio si è dimostrato molto umano e sinceramente interessato al bene della donna. Il suo approccio, dolce e distaccato allo stesso tempo, lo rende un punto fermo nella confusione generale che alberga nella mente di Sally. Il ritmo incalzante del romanzo ci conduce fino al punto di rottura, quello in cui la protagonista acquista consapevolezza della sua situazione e decide di abbandonarsi totalmente alla terapia di Roger, un metodo rischioso e che non garantisce un risultato certo.
Si tratta di un percorso tutto in salita che regalerà tanti colpi di scena e momenti di una suspense altissima. Ho amato molto la prosa diretta e scorrevole dell'autore. Ho amato le personalità di Sally, in particolare Derry che è stata una sorta di co-protagonista della storia.
E' un libro difficile da catalogare e che, sicuramente, non è adatto a tutti. E' perfetto per i lettori che amano i romanzi psicologici, sono certa che impazzirete per Sally e la sua mente.
Promosso!



giovedì 15 febbraio 2018

[Blog Party] "Stronze si nasce" di Felicia Kingsley

Buongiorno a tutti,
il blog si prende una piccola pausa per un week end lungo, ma non potevo lasciarvi senza avervi parlato del nuovo romanzo di Felicia Kingsley, "Stronze si nasce".
Buona lettura!


Allegra Hill è brillante, onesta e altruista. Ma anche un’eterna seconda. Fin dagli anni della scuola c’è sempre qualcuno che la precede. Sempre. E senza dimenticarsi di umiliarla anche un po’. Chi è costei? Ma la classica stronza! Quella di Allegra si chiama Sparkle Jones. Non solo la vita di Sparkle è perfetta, ma la biondissima e splendente ragazza riesce a ottenere sempre tutto ciò che vuole. Ma il tempo passa e a ventisei anni Allegra ha finalmente una casa tutta per sé e un lavoro nell’agenzia immobiliare più prestigiosa di Londra. Il passato, però, non sembra volerla dimenticare e mette di nuovo Sparkle Jones sulla sua strada. Questa volta le cose sembrano andare diversamente e la nemica di una vita le appare sotto un’altra luce… E tutto questo proprio quando l’incontro con un bellissimo imprevisto dagli occhi verdi come smeraldi sembra in grado di sparigliare le carte. Tra feste, intrighi e cene non proprio a lume di candela, in corsa tra le strade di una Londra magnifica, forse, per Allegra è arrivato il momento di scoprire se davvero quello che vuole è la felicità. Questa volta non può lasciare l’ultima mano alla sua adorabile, odiata stronza numero uno!


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Felicia Kingsley è una garanzia quando si è alla ricerca di una storia dall'ironia pungente e dai dialoghi sagaci. Ho letteralmente divorato questo nuovo romanzo di cui ho adorato ogni personaggio, escluso Tristan. Allegra Hill è una ragazza di buona famiglia e di sani principi, ha un'interessante formazione alle spalle e sogna di scrivere per una prestigiosa rivista di arredamenti e architettura di interni. Tutto nella norma, se non fosse per Sparkle Jones e la sua incredibile capacità di ottenere tutto dalla vita. Le ho amate entrambe, Allegra è una ragazza sprovveduta e buona. Non riesce a vedere malizia nelle cose e nelle situazioni ed è completamente succube di Sparkle che, al contrario, sa sfruttare tutti i punti deboli delle persone che la circondano.
Quando entrambe si fronteggiano sull'ennesimo obiettivo in comune, Allegra è più decisa che mai a renderle pan per focaccia usando le tecniche più meschine e subdole per vincere l'eterna lotta con 'la stronza' per eccellenza, e credetemi quando vi dico che non esiste termine più appropriato per descrivere la cara Sparkle Jones.

Da quando ti comporti così da stronza?

- Forse lo sono sempre stata. Forse ho sempre fatto
la brava bambina per accontentare tutti,
ma mi sono rotta di passare per la babbea di turno.

La trasformazione di Allegra è a dir poco stupefacente e non priva di momenti esilaranti, è disposta a tutto pur di non perdere l'ennesimo confronto con la sua acerrima rivale, ma non è pronta a fare i conti con le conseguenze. A differenza di Sparkle, lei non riesce a mettere a tacere il suo cuore e le sue emozioni e rischia di farsi più male che bene. 
Sarà interessante vedere fino a che punto riuscirà a spingersi pur di batterla, ve lo assicuro.
La prosa della Kingsley è briosa, fresca e leggera. Per la maggior parte del tempo ho contenuto, a stento, le risate. E' davvero una storia esilarante che si legge in un lampo. Non manca un pizzico di passione e di romanticismo, giusto per rendere la vicenda più piccante a coinvolgente.
E' perfetta per una serata divertente o se cercate una lettura diversa dal solito. 
Ora più che mai sono convinta che questa autrice ci riserverà ancora tante sorprese. 
Vi consiglio di recuperare al più presto questa lettura!




mercoledì 14 febbraio 2018

Recensione "Il tatuatore di Auschwitz" di Heather Morris

Buongiorno lettori,
nel giorno più romantico dell'anno ho deciso di parlarvi di una storia particolare in cui molte forme di amore si intrecciano insieme sfidando la paura, il dolore e la morte stessa.
Si tratta de "Il tatuatore di Auschwitz", di Heather Morris, ed è un libro che mi rimarrà per sempre impresso nel cuore.
Buona lettura!


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Il cielo di un grigio sconosciuto incombe sulla fila di donne. Da quel momento in poi sarà solo una sequenza inanimata di numeri tatuata sul braccio. Ad Auschwitz Lale, ebreo come loro, è l'artefice di quell'orrendo compito. Lavora a testa bassa per non vedere un dolore così simile al suo. Quel giorno però Lale alza lo sguardo un solo istante. Ed è allora che incrocia due occhi che in quel mondo senza colori nascondono un intero arcobaleno. Il suo nome è Gita. Un nome che Lale non può più dimenticare. Perché Gita diventa la sua luce in quel buio infinito. La ragazza racconta poco di sè, come se non essendoci un futuro non avesse senso nemmeno il passato. Eppure sono le emozioni a parlare per loro. Sono i piccoli momenti rubati a quella assurda quotidianità ad avvicinarli. Ma dove sono rinchiusi non c'è posto per l'amore. Dove si combatte per un pezzo di pane e per salvare la propria vita, l'amore è un sogno ormai dimenticato. Non per Lale e Gita che sono pronti a tutto per nascondere e proteggere quello che hanno. E quando il destino vuole separarli nella gola rimangono strozzate quelle parole che hanno solo potuto sussurrare. Parole di un domani insieme che a loro sembra precluso. Dovranno lottare per poterle dire di nuovo. Dovranno crederci davvero per urlarle finalmente in un abbraccio. Senza più morte e dolore intorno. Solo due giovani e la loro voglia di stare insieme. Solo due giovani più forti della malvagità del mondo.

Questo romanzo, tratto da una storia vera, è la dimostrazione che l'amore può compiere miracoli ed è in grado di sbocciare anche nelle situazioni più inconsuete e impensabili.
Lale è un personaggio e un uomo straordinario, la sua forza d'animo non vacilla nemmeno nei momenti più bui della sua permanenza ad Auschwitz. L'autrice ha ricostruito perfettamente le atmosfere cupe e terribili dei campi e lo ha fatto in maniera molto diretta e con pochi filtri.
Gita è l'oggetto dell'amore di Lale: è bastato uno sguardo e un lieve contatto per unirli in una storia d'amore unica, in grado di sfidare la paura e la crudeltà più grande che si possa immaginare.
Se dovessi definire Lale con una parola sarebbe, senza dubbio, EROE.
A suo rischio e pericolo. ha aiutato centinaia di prigionieri rendendo la prigionia ad Auschwitz , meno opprimente.

Non esiste luogo
in cui l'amore non possa vincere.

Mi sono piaciuti anche i vari personaggi secondari che sono stati assolutamente fondamentali per salvaguardare la vita di Lale e la sua missione di salvataggio disperata.
La prosa dell'autrice è molto delicata e accurata, non è facile trattare alcune tematiche in maniera neutra, obiettiva e dando il giusto significato ad una vicenda così seria e importante.
Ho provato una miriade di sensazioni ed emozioni diverse leggendo questo romanzo. Alcune pagine sono state dolorose, altre romantiche, per quanto sia difficile riuscire ad immaginare un qualcosa di dolce e tenero in un ambiente simile.
E' stato bello vedere anche il seguito di una storia che sembrava impossibile, è stato bello leggere la postfazione del figlio di Lale e Gita e le parole, colme d'emozione, dell'autrice.
Ho deciso di proporvi questo romanzo per San Valentino perché penso che ci sia più amore in questa storia che in molti libri rosa in circolazione.
Vi consiglio di regalarvi "Il tatuatore di Auschwitz" che promuovo a pieni voti.





martedì 13 febbraio 2018

Recensione "Davanti agli occhi" di Roberto Emanuelli

Buongiorno cuori librosi,
in questa settimana super romantica non posso non parlarvi di "Davanti agli occhi", il nuovo libro di Roberto Emanuelli, edito da Rizzoli.
Il libro è uscito da pochissimo ma è già ai vertici delle classifiche, personalmente l'ho trovato molto, molto carino e non vedo l'ora di raccontarvelo!


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Succede e basta. Senza sapere perché, senza sapere quando. È una frazione di secondo, come quando inizia a piovere o a nevicare. Le cose belle si presentano così, all'improvviso. Basta un attimo, uno solo, ed ecco che la vita ti travolge, anche se ormai non ci credevi più. Come Luca, che a trent'anni ha già fatto un voltafaccia a se stesso rinunciando al sogno di diventare scrittore per inseguire soldi e successo: ora le giornate gli sembrano tutte uguali, note di una melodia suonata senza passione. Chiuso nel suo ufficio da broker, sente di aver nascosto la parte più importante di sé, quella che non ha paura di ascoltare il cuore. Ma come puoi ascoltare il cuore se non gli permetti di tirar fuori la voce? Come puoi inseguire i sogni, se non sai più riconoscerli? È proprio in questi momenti, quando tutto sembra perduto, che ci capitano le cose migliori. E appena incontra Mary, Luca non ha dubbi: lei è la sua cosa migliore. Bellissima, irraggiungibile, inafferrabile come il colore dei suoi occhi, Mary richiede impegno per essere conquistata, perché è questo che fanno i veri tesori. Adesso, finalmente, Luca sa cosa vuole: vuole mettersi in gioco, vuole sbagliare, lasciare che le emozioni lo investano come un treno in corsa. Vuole innamorarsi. Vuole Mary. Perché rinnegare la propria natura non è mai una buona idea. E non è mai troppo tardi per ballare al ritmo del cuore.

Non conoscevo l'autore ma sono rimasta subito incantata dalla deliziosa copertina e dalla frase 'Siamo solo per pochi'. Luca, il protagonista del romanzo, fa sua questa grande verità e si convince di aver trovato la donna della sua vita quando conosce la sfuggente Mary, una donna misteriosa e inafferrabile. Ho amato tantissimo Luca, un uomo profondo ed emotivo, un uomo che ha perso se stesso per inseguire i sogni di un mondo che lo ha deluso sotto più aspetti, privandolo della cosa migliore di lui, il suo animo sognatore.
Ho adorato ogni singola riga del libro, ogni parola, ogni emozione. 
La missione di Luca, che si lancia anima e corpo alla conquista di Mary, è un viaggio interessante attraverso riflessioni e sentimenti, si tratta di concetti semplici ma profondi. Il diario di una vita scorre davanti ai nostri occhi alternando momenti ironici ad altri più seri. 
L'autore costruisce molto bene i suoi personaggi, caratterizzandoli al meglio soprattutto a livello psicologico. Mi è piaciuta molto anche la breve parentesi epistolare presente all'interno del filone principale della storia, è stato un ottimo diversivo dal monologo di Luca.
La prosa dell'autore è molto semplice, ma regala immagini e parole in cui è facile rispecchiarsi e ritrovarsi. Avrei sottolineato tutto il libro perché molti sono i passaggi importanti, le frasi da leggere e rileggere quando ci si sente giù, quando ci si sente sbagliati, quando sembra che tutto sia contro di noi. Luca ci insegna che non importa quanto i nostri sogni e le nostre convinzioni siano impossibili o difficili da raggiungere, bisogna lottare per raggiungere i nostri obiettivi sempre e comunque.
Mi è piaciuto moltissimo l'epilogo, degna conclusione di questa magnifica storia.
Sono rimasta piacevolmente stupita dall'autore e dal racconto dolce, simpatico e appassionante che mi ha regalato. Ho fatto mio il suo motto e non posso che consigliarvi la lettura di questo libro.
Sono certa che vi conquisterà!



lunedì 12 febbraio 2018

Recensione "La ragazza delle perle" di Lucinda Riley

Buongiorno lettori,
iniziamo la settimana con la recensione de "La ragazza delle perle", il nuovo e bellissimo capitolo della serie de "Le sette sorelle", di Lucinda Riley. Siamo arrivati al quarto capitolo in cui conosciamo meglio CeCe, forse la più anonima tra le sorelle... finora.
Buona lettura!


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Da quando Star ha trovato la sua vera famiglia e un nuovo amore, CeCe si sente sola, vulnerabile e inadeguata. Ha ormai perso tutto: il rapporto speciale che aveva con la sorella, e anche l'ispirazione per i suoi quadri. In fuga da una vita in cui non si riconosce più, si ritrova in volo per l'Australia, sulle tracce che il padre le ha lasciato prima di morire: una foto in bianco e nero e il nome di una donna sconosciuta. Ma quello che doveva essere lo scalo di una notte a Bangkok si trasforma nella prima tappa di un viaggio eccitante e avventuroso. Sulle meravigliose spiagge di Krabi, CeCe incontra Ace, un giovane affascinante, solitario e alquanto misterioso. Tra un bagno nelle acque cristalline e una cena romantica, Ace l'aiuta a scoprire la storia della sua antenata Kitty McBride, donna forte e coraggiosa, emigrata in Australia agli inizi del Novecento: sulla scia fatale di una rarissima perla rosata, Kitty si ritrova divisa tra l'amore di due fratelli rivali, e al centro delle trame di una famiglia che possiede un vero e proprio impero... Quando infine CeCe arriva nel caldo feroce del deserto australiano, la sua creatività si risveglia all'improvviso: forse questo continente immenso e selvaggio è davvero casa.

Sono arrivata al quarto capitolo di una serie geniale ed emozionante. Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi dalla storia di CeCe, la sorella che mi incuriosiva meno e che, anzi, ritenevo anche un tantino antipatica. La magia di Lucinda Riley ha fatto effetto anche questa volta perché mi sono perdutamente innamorata dell'Australia e del personaggio di Celaeno. 
CeCe ha una personalità profondamente insicura e particolare, sta cercando il suo posto nel mondo ora che le sue certezze sono miseramente crollate. Il suo viaggio è, forse, quello più avventuroso rispetto ai tre capitoli precedenti. Ho amato profondamente i paesaggi e le meravigliose ambientazioni che ci ha regalato l'autrice, ogni cosa all'interno del libro è curatissima e non lasciata al caso. CeCe e Kitty sono le protagoniste assolute, legate nel tempo e nello spazio da un passato che si riflette in maniera prepotente sul presente della ragazza. 
L'Australia è la terra delle opportunità ma, allo stesso tempo, è una terra inospitale e spietata. CeCe sente un legame fortissimo con questa terra rossa e con il clima torrido, per la prima volta in vita sua sente di appartenere a qualcosa. La storia di Kitty è avvincente e conquista l'attenzione di Celaeno e del lettore, è quasi impossibile staccarsi dalle pagine.
Ho acquisito qualche informazione in più sul mito de "Le sette sorelle" e ne sono sempre più affascinata. La curiosità su Pa' Salt e il suo disegno immenso dietro le sue sei figlie, cresce sempre di più. Già non vedo l'ora di leggere il prossimo libro.
La prosa della Riley si conferma molto elegante, ricercata e scorrevole. La narrazione, divisa in due tempi, rende la lettura accattivante e coinvolgente. E' una storia piena di magia e di scenari eccezionali. Per qualche giorno ho viaggiato con la mente e ho sognato posti da mille e una notte.
Carinissimo e interessante anche il tema delle perle e della loro produzione. Si nota il grande lavoro di ricerca che c'è dietro l'argomento, è stato interessantissimo da leggere.
Lucinda Riley è una delle poche autrici che riesce a catapultarmi, anima e corpo, all'interno delle sue storie. 'La ragazza delle perle' è l'ennesimo successo della sua geniale penna, un altro tassello di una saga appassionante e originale. E' una lettura che consiglio ad occhi chiusi, così come i libri precedenti. Promossa a pieni voti!