venerdì 22 novembre 2019

Recensione "Il manoscritto" di Franck Thilliez

Buongiorno, lettori.
Finalmente sono riuscita a riordinare le idee e sono pronta a raccontarvi "Il manoscritto", una delle letture più belle dell'anno!!!
Buona lettura!


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Léane Morgan è considerata la regina del thriller, ma firma i suoi libri con uno pseudonimo per preservare la propria vita privata, che ha subito un profondo sconvolgimento: sua figlia Sarah è stata rapita quattro anni prima e la polizia ha archiviato il caso come omicidio a opera di un noto serial killer, pur non essendo mai stato ritrovato il corpo della ragazza. Dopo la tragedia, del suo matrimonio con Jullian non è rimasto che un luogo, la solitaria villa sul mare nel Nord della Francia che Léane ha ormai abbandonato da tempo; ma quando il marito viene brutalmente aggredito subendo una perdita di memoria, lei si vede costretta a tornare in quella casa, carica di ricordi dolorosi e, adesso, di inquietanti interrogativi: cosa aveva scoperto Jullian, perso dietro alla ricerca ossessiva della verità sulla scomparsa della figlia? Intanto, nei dintorni di Grenoble, viene ritrovato un cadavere senza volto nel bagagliaio di una macchina rubata: potrebbe forse trattarsi di un'altra vittima del presunto assassino di Sarah. Le intuizioni del poliziotto Vic, dotato di una memoria prodigiosa, permetteranno di incastrare alcuni tasselli del puzzle, ma altri spaventosi elementi arriveranno a confondere ogni ipotesi su una verità che diventa sempre più distante, frammentaria e, inevitabilmente, terribile.

Se non amate le storie intricate e non avete voglia di mettervi a ragionare, 'Il manoscritto' non è il libro che fa per voi. Quello che Thilliez ha pensato per il suo lettore, è una indagine interattiva e costante che durerà per tutta la lettura e che sarà portata avanti anche una volta conclusa quest'ultima.
Si tratta di un libro a matrioska che contiene più di una storia al suo interno.

Si parte da una bravissima autrice di thriller che scrive sotto pseudonimo, dalla scomparsa di sua figlia, il ritrovamento di un cadavere senza testa e un'aggressione alquanto misteriosa all'ex marito dell'autrice e padre della ragazza scomparsa. Il bello del libro inizia quasi subito perché già dopo poche pagine è impossibile abbandonare la lettura e continuare a leggere diventa un bisogno impellente. Durante la lettura, ho approfittato di ogni momento libero per leggere qualche pagina perché DOVEVO sapere.
Vic, è uno dei pochi personaggi centrali che non è legato con il nucleo familiare e mi è piaciuto moltissimo come personaggio, soprattutto per la sua formidabile memoria.

Lèane e Jullian, invece, sono stati due protagonisti ambigui dall'inizio alla fine: man mano che le indagini sulla sparizione della figlia, l'aggressione e il ritrovamento del cadavere proseguono, vengono alla luce dei segreti sulla loro vita che vi faranno dubitare dei due fino alla fine.
La storia nella storia raggiunge il suo apice negli ultimi capitoli portando alla confusione più totale e ad un epilogo che mi ha lasciata di stucco, nel senso letterale del termine.

E' un libro che va digerito, meglio se in compagnia di qualcuno che lo ha letto, perché si arriva a congetture e verità davvero pazzesche e sconcertanti solo dopo averlo finito e averci ragionato un po'.
Vi lascio il link della sezione spoiler di Silvia de "Il piacere della lettura" QUI che mi ha aiutata a decifrare gli ultimi passaggi che ancora non mi erano chiari. 

Che dire di questo autore? Che è stato davvero di una bravura immensa, raramente mi capita di restare a bocca aperta con un libro ma, in questo caso, mi inchino di fronte a tanto genio.
E' un thriller straordinario, soprattutto se amate il genere. Amato in ogni sua parte, dall'inizio alla fine e super consigliato!!



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