mercoledì 3 giugno 2015

Nuova uscita Harlequin Mondadori

Il 16 Giugno arriva nelle librerie per Harlequin Mondadori, un romanzo che arriva dritto al cuore, L'ultima volta che ti ho detto addio.

Ecco la trama e la copertina!

Lexie Rigs è un genio della matematica. Tutto per lei è rigorosamente razionale, così quando inizia a percepire in casa segni della presenza del fratello, da poco scomparso, non riesce a confidarsi con nessuno. Di certo non lo può dire a sua madre, già convinta che Tyler sia ancora con loro. Non può raccontarlo alle amiche nerd come lei, perché la prenderebbero per pazza. Non può lasciarselo scappare nemmeno con il suo psicanalista: non vuole certo finire imbottita di farmaci. Alla fine, lo confida alla vecchia amica e vicina di casa, Sadie, che non si scompone di fronte a quell'assurdità, e anzi la aiuta a capire che cosa potrebbe volere Tyler da lei, se davvero si trattasse di lui. Inizia così per Lexie una sorta di viaggio nelle ultime ore del fratello, e ogni tassello del mistero che circonda la sua morte trova il suo posto. Così Lexie capisce che un fantasma non deve per forza essere reale per impedirti di andare avanti. E ora è il momento di farlo.

Intervista a Jessica Brody + Giveaway "Violet"

Buongiorno cari lettori,
oggi vi delizio con una lunga intervista realizzata in occasione del SalTo 2015 a Jessica Brody, autrice di "Violet" per Fanucci Editore!
Di seguito all'intervista, troverete le modalità per partecipare al giveaway e vincere una copia autografata del libro.
Buona lettura!







INTERVISTA:





Ciao Jessica, parlaci di “Violet”. Come hai avuto l’idea? Da cosa sei stata ispirata?
Nel 2009 ho letto la notizia di una ragazza sopravvissuta a un incidente aereo, aveva 14 anni, tutti gli altri passeggeri morirono e lei fu l’unica sopravvissuta. È stato un evento grave, strano; non esiste alcuna spiegazione su come sia stata l’unica sopravvissuta se non un miracolo. Mi sono posta delle domande come, per esempio, cosa è accaduto alla sua memoria in un momento simile? Era in grado di ricordare il proprio nome o qualche altra cosa? Cosa sarebbe accaduto se il suo nome non fosse comparso sulla lista passeggeri e le sue impronte digitali non fossero state registrate? Mi sono anche chiesta cosa sarebbe successo se lei avesse avuto dei poteri sovrumani. La domanda più importante è stata: qual è la vera ragione per cui è sopravvissuta all’incidente? Queste sono le domande che mi hanno spinta a scrivere il libro.


C’è una ragione precisa dietro la scelta di una protagonista femminile?

Ci sono due ragioni per le quali ho scelto una protagonista femminile. La prima, la più importante, è che io amo leggere storie di giovani donne dal carattere forte. Per questo motivo ho creato il personaggio di una ragazza superiore ma, allo stesso tempo, fragile. Il secondo motivo è che, da donna, questa scelta mi ha permesso di interfacciarmi al meglio con il personaggio. Penso anche che ci siano molti libri con protagonisti maschili e che sia ora di dare voce a più personaggi femminili.


Se potessi entrare nel tuo libro, quale personaggio ti piacerebbe incontrare?

Credo che mi piacerebbe incontrare Cody, il fratello adottivo. Credo che sia un personaggio molto divertente e con una grande personalità.

Hai un qualche particolare oggetto che ti ha tenuto compagnia durante la stesura del libro?

Sono stata a Disney World e ho comprato un tazza da tè. Sono una sognatrice e mi piace fantasticare sulle cose: la chiamo “la mia tazza magica” e ho convinto me stessa che in qualsiasi momento io beva caffè o tè da quella tazza è come se bevessi un succo magico. Ogni giorno mi siedo, sorseggio e aspetto l’ispirazione per scrivere.

Quali canzoni ascoltavi durante la stesura del libro?

Non ricordo come precisione, solo alcune: Save me di Eminem, A Thousand Years di Christina Perri, Treacherous Taylor Swift.

Se ti venisse chiesto di salvare un ricordo, prima che la tua memoria venga cancellata, quale salveresti?

Nel libro Seraphina non ricorda la propria identità e cerca di ricordare. Alla fine credo che se la tua memoria viene cancellata, o la perdi sarà sempre una voce vera, a tua, dentro di te. E in quella bisogna sempre credere.

In questo periodo le trilogie vanno di moda. Il primo libro finisce sempre con un colpo di scena irrisolto, mentre tu hai deciso di scrivere un finale del primo libro soddisfacente. Perché questa scelta?

È una domanda molto interessante. L’idea di concludere un romanzo con un colpo di scena finale che si collega a un secondo libro è utile e affascinante ma, dopo averci pensato, ho deciso di dare una conclusione alla storia, di dare a chi legge la soddisfazione che merita. Mi rende molto felice sentire che i lettori hanno apprezzato questa scelta.

Cosa pensi si dovrebbe fare per avvicinare nuovi lettori ai libri e in special modo ai tuoi romanzi?

Mentre crescevo, durante l’adolescenza, non ero una grande lettrice, ho iniziato a leggere molti libri intorno ai 20 anni. Per me è molto importante scrivere libri e renderli leggibili sia per le persone a cui piace molto leggere sia alle persone che non leggono molto. Per fare ciò ho costruito ogni personaggio con una evoluzione veloce , ogni personaggio ha una sua piccola auto-conclusione o qualcosa che fa capire che la sua storia continuerà.
Le persone che leggono il mio libro lo fanno come se vedessero un film, quindi ho voluto scrivere tenendo un ritmo veloce. Penso che ogni tipologia di libro potrebbe avere appeal presso lettori meno “forti” se si tenesse un ritmo alto della narrazione, così da essere percepito più come un film che come un libro.


Violet è intrappolata in un mondo che non riconosce. Pensi che oggi siamo nella stessa condizione? Quali sono le ragioni di questo “comune disagio”?

Credo che Violet si senta intrappolata così come si sentono i ragazzi, maschi e femmine, che attraversano l’età dell’adolescenza. Violet Serafino non è consapevole delle sue potenzialità, in realtà lei è forte più di chiunque altro. Penso che i ragazzi e le ragazze di quest’età non si assentano mai “abbastanza” in ogni tipo di situazione. Quindi in un certo senso si, credo che questa storia sia anche una metafora dei nostri tempi.

Il tuo libro è stato opzionato per il cinema, hai paura che la tua storia verrà travisata?

Non ho paura che la storia possa essere travisato, perché un libro è una cosa diversa da un film. A volte cambiare qualcosa per adattare un libro al film può essere buono, a volte no. Ma credo che sia interessante spendere del tempo a lavorare su questo tipo di trasposizione, posso imparare molto dal mondo del cinema. In ogni caso, qualunque sia l’esito cinematografico, ciò di cui sono certa e mi rande tranquilla è il fatto che il libro non cambierà, rimarrà lo stesso anche se il film sarà terribile (ma non penso), il libro è ancora quello che le persone hanno letto. Una volta visto il film si può sempre tornare al libro, leggerlo e rileggerlo.

Sei coinvolta in qualche modo nella sceneggiatura?

Sono coinvolta nel senso che leggerò la sceneggiatura quando sarà finita, potrò porre questioni e proporre cambiamenti, se lo riterrò necessario. Questo è un processo molto delicato e le persone che stanno lavorando alla trasposizione sono persone che lavorano nel settore cinematografico da molto tempo, quindi aspetto di vedere cosa ne verrà fuori.

Alcune domande più personali: come hai deciso di diventare una scrittrice full time?

Volevo essere una scrittrice già da molto piccola, prima che mi piacesse leggere. Così ho iniziato a creare mondi, intrecci, che non facevo leggere a nessuno. Durante l’adolescenza sentivo di avere un guscio molto piccolo, così ho iniziato a leggere cose che ho amato, anche se c’era qualcosa che non mi soddisfaceva del tutto.
A livello pratico ho iniziato a scrivere all’età di sette anni perché avevo una maestra a scuola che ci chiedeva di comporre un paragrafo sui libri che leggevamo, la trovavo una cosa molto semplice in confronto alle altre materie scolastiche.

Ci sono molte blogger, fan e lettrici che amano il tuo libro, la maggior parte sono molto giovani tantissime vorrebbero diventare scrittrici. Che consigli puoi dar loro? Qual è la tua esperienza?

Credo che diventare scrittrici sia come diventare dottori o avvocati, ci sono anche passaggi noiosi.
Per uno scrittore la cosa più difficile, secondo me, è finire un libro. Sviluppare e terminare un libro è molto difficile a differenza di iniziare un libro, che è molto semplice: hai una grande idea, sei ispirata, ami quello che scrivi e pensi che stai scrivendo la cosa migliore del mondo. Poi arrivi a pagina 50, 60 , 70  e pensi che ciò che hai scritto sia orribile, non finirai  mai il libro. Poi, però, succede qualcosa, nel tuo cervello: hai una nuova idea che è una gran buona idea, e ritorna la fiducia nella scrittura, pensi che riuscirai a finire. Credo sia sempre importante finire sapendo che puoi avere un altro milione di buone idee. E vorrei aggiungere una cosa: non c’è niente di più sexy che avere una nuova idea.

Per quanto riguarda la mia esperienza avevo iniziato a studiare materie economiche e lavorare nel mondo della finanza, un altro mondo, ma non ho mai smesso di esercitare la mia fantasia.
Penso che si possa insegnare come scrivere ma l’esercizio della fantasia è un esercizio da compiere ogni giorno.
Per quanto riguarda i giovani scrittori credo che la cosa più importante sia far capire loro cos’è lavorare e cosa non è lavorare. Quando si lavora bisogna insistere quotidianamente ed essere determinati. Questo per me è il decimo libro ed ora è facile vedere cosa c’è sbagliato, saper trovare gli errori, ma poi devo sempre confrontarmi con qualcuno, il mio editor per esempio.

Tra poco i lettori italiani leggeranno il secondo libro di “Violet”, vuoi dirci qualcosa su ciò che succederà?

Non dirò molto sul secondo libro, parlerò in codice, ma per chi ha letto “Violet” sarà facile capire di cosa parlo. Nel primo libro c’è un grande colpo di scena ATTENZIONE SPOILER e alla fine di esso Seraphina e Zen scappano da un luogo molto importante. Il secondo libro inizia con il racconto di ciò che avviene sei mesi dopo questa fuga, ovvero il loro arrivo in un posto speciale. Presto però scopriranno che il posto speciale dove sono capitati non è così sicuro e perfetto come sembra. Nuovi pericoli li aspettano. E Diotech, che sta cercando Seraphina, ha uno sviluppo inaspettato farà accadere qualcosa che forse gli consentirà di incastrare Seraphina per portarla indietro.




GIVEAWAY:

La casa editrice Fanucci, ha deciso di concedere una copia autografata del romanzo!
Come fare per vincerla?
Semplice, basta seguire le regole che trovate di seguito.

1. Essere lettori fissi del blog ( potete farlo cliccando il tasto blu, "UNISCITI A QUESTO SITO" che trovate nella barra destra del blog.

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AND THE WINNER IS........


VALENTINA SANZI




lunedì 1 giugno 2015

Recensione libro "L'amore domani" di Gregory Sherl

Buon pomeriggio lettori,
sono pronta a parlarvi del romanzo di Gregory Sherl, "L'amore domani", edito da Piemme.
Scopriamo insieme cosa ne penso!


LA COPERTINA:



LA TRAMA:

Per trenta dollari, a New York, c'è un posto dove puoi collegarti a un computer, inserire il nome della persona che ami, e vedere cosa sarete diventati - sì, proprio voi due - tra dieci, venti, trent'anni. Basta prendere un appuntamento col dottor Chin e dare in pasto al computer dei dati "oggettivi" sulle vostre vite, e come per magia una sfera di cristallo a forma di computer ti mostra il film del tuo futuro. Anche Evelyn, giovane bibliotecaria, l'ha fatto: e ha visto se stessa e il suo ragazzo Adrian litigare mentre cantavano buon compleanno a un chihuahua in t-shirt... non esattamente una promessa di felicità. Abbastanza per mollarlo per sempre. Godfrey, invece, ha appena chiesto a Madge, la sua fidanzata, di sposarlo, e non capisce perché lei prima di dire sì gli chieda di fare una capatina preventiva dal dottor Chin per sbirciare nel loro futuro di coppia. Ma in amore è davvero possibile prevedere qualcosa? La storia di Evelyn e di Godfrey, che si incroceranno nell'anticamera del dottor Chin, e finiranno per andare - insieme - molto lontano, ci insegna che no, in amore non esistono sfere di cristallo. Perché il futuro, a volte, è meglio coniugarlo al tempo presente.


LA COPERTINA:

"La vita è un continuo disincanto. Il futuro è cupo e sconcertante. Che senso ha bruciare le tappe? Non prendere per vero tutto quello che ti dico. Scopri da solo la tua verità."

Godfrey e Evelyn vivono in un'epoca in cui è possibile sottoporsi a delle sedute e scoprire il proprio futuro amoroso. Lui è molto scettico su questa metodologia, mentre lei ne è quasi succube.
Godfrey è convinto che non ci sia bisogno di sapere il futuro, ma che sia più importante vivere il presente e le emozioni che ci provoca. Evelyn invece, sconvolge la sua vita in base alle visioni e cerca disperatamente l'anima gemella. 

"A volte vale la pena impegnarsi in qualcosa, anche se non è perfetto. Impegnarsi per un futuro che non si conosce, che non si può controllare. Questa è la vita. Il sole sorge tutti i giorni, ma tu non sai esattamente cosa ti porterà la giornata."

Durante una seduta di visionismo, Godfrey inizia a vedere Evelyn pur non conoscendola ancora. Spinto dal desiderio di saperne di più su di lei, si scopre innamorato della visione stessa. Ma non può aspettare quindici anni per conoscerla. Vuole vederla subito, sapere qual è il suo colore preferito, se sa nuotare oppure no, se anche nelle sue visioni sono insieme e innamorati. Vuole vivere il presente con lei, in previsione di quel futuro che li aspetta.

"Io amo Evelyn Shriner. E l'amore non nasce dalla necessità. L'amore incontra l'amore e lo riconosce. Dovrei essere spaventato a morte. L'uomo moderno non è attrezzato per questo genere di cose, ma mi sento benissimo."

Il futuro non è mai certo, basta una decisione ad influenzare il suo andamento.
E' giusto lasciarsi alle spalle il presente e confidare ciecamente nel futuro?


IL MIO GIUDIZIO:

Il romanzo di Sherl è molto originale.
La possibilità di prevedere il futuro amoroso, diventa quasi un'ossessione per i personaggi che, fondamentalmente, vogliono soltanto sapere se ci sarà un lieto fine anche per loro. Questa idea progressista quindi, rende il romanzo particolare e lo diversifica dai compagni della categoria romance.
I personaggi sono ben costruiti e regalano dei momenti davvero speciali, suscitando nel lettore diverse emozioni. Chi legge è portato a riflettere sulla questione: se si potesse prevedere il futuro, saremmo proprio sicuri di volerlo conoscere? La mia personale conclusione, coincide con quella dei protagonisti che, sul finale, capiscono di essere loro stessi, gli artefici del futuro.
Stile fluido e scorrevole per un romanzo ben strutturato. La lettura è accattivante, senza momenti di stasi, ma con un ritmo incalzante grazie al doppio narratore.
Lo consiglio!





sabato 30 maggio 2015

Presentazione libro "Keep calm and love Fabiana" di Vivien Walker

Buon pomeriggio lettori,
vi voglio parlare di un romanzo che sembra davvero allegro e divertente.
Si tratta di "Keep calm and love Fabiana", dell'autrice Vivien Walker.


LA COPERTINA:



LA TRAMA:

Cresciuta nell’agiatezza della sua classe sociale abbiente e con due genitori dediti a soldi e carriera, Fabiana Montanari, una giovane ragazza viziata e capricciosa, si diverte a combinare coppie tra i suoi amici, cosa in cui ritiene di essere la numero uno.
Tutta la sua vita scorre senza intoppi, sempre accanto alle sue care amiche Federica e Daniela, fino al giorno in cui conosce il bello e misterioso Silvio Zanon. Fabiana capirà subito di non avere di fronte il solito idiota che non vuole altro che una notte di sesso con lei e, malgrado la sua naturale e innata superbia, non potrà fare a meno dell’aiuto di questo giovane ragazzo che ovviamente non la desidera, se non come cara amica. 
Silvio sarà per Fabiana come un fulmine a ciel sereno, o meglio, come una vera e propria benedizione. Attraverso di lui, lei riuscirà a guardare la vita e a guardarsi dentro con occhi nuovi. Sarà grazie a lui che Fabiana incontrerà il suo primo grande amore, mettendo da parte il suo smisurato orgoglio e capovolgendo per sempre le sue assurde priorità.
Travolta da mille avventure esilaranti, palpitazioni, equivoci divertenti e momenti incredibilmente romantici, riuscirà finalmente ad aprire il suo cuore all’amicizia e all’amore.


L'AUTRICE:

Vivien Walker vive in una casa su misura per lei, dove cerca di conciliare il suo amore per gli animali e la natura, con la passione per i libri. Si è affacciata sul mondo della scrittura per riuscire a realizzare un sogno che ancora oggi crede impossibile.
Vivien ascolta tutta la musica, senza prediligere un genere in particolare, cosa che non accade affatto nella scelta delle sue letture. Infatti adora i classici, il romance contemporaneo e quello storico, lo young adult e il paranormal romance.  Il cinema, dopo la scrittura e la lettura, occupa il secondo posto nella lista delle sue passioni. Da  “Via col Vento” fino a “Il Signore degli anelli”, Vivien è una vera e propria divoratrice di film.
“Keep calm and love Fabiana” è il suo romance contemporaneo d’esordio.  


..PICCOLI ASSAGGI DEL ROMANZO..

-Ero rimasta immobile, fingendo di osservare chissà cosa nello specchietto retrovisore. Mi sentivo addosso gli occhi di quel Patrice che mi perforavano con la loro insistente curiosità. Passai quattro dita tra i capelli, ostentando indifferenza totale, poi rigirai una ciocca con l’indice e il medio, un giochino che facevo sempre nei momenti di pressione e di nervosismo. Cercavo in ogni modo di guardarlo, senza essere vista, ma non riuscivo più a trovarlo, chissà che fine aveva fatto. Quando mi voltai, lui sbucò come un fantasma dalla parte opposta del cortile, sfilando lentamente di fronte alla mia macchina. Non si voltò mai per guardarmi, nemmeno per un istante, eppure ero certa che mi stesse provocando. Camminava indifferente, ma soltanto all’apparenza, perché sapevo che il sorriso che accennava era tutto per me.  Il mondo si era improvvisamente fermato. Non sentivo rumori, non vedevo più nulla, percepivo soltanto una forza irresistibile che mi spingeva verso di lui, come un campo magnetico. Avevo nella mente i suoi occhi bruni, quasi neri, e la sua pelle olivastra, vellutata e lucida, in contrasto col disegno sfumato della sua barba. Le sopracciglia folte e le mascelle prominenti gli donavano un aspetto marcatamente maschile, che si fondeva con uno sguardo pulito e sbarazzino. 
Che cosa mi stava succedendo? Non lo sapevo, e la cosa più meravigliosa di quel momento, era proprio il fatto che non avevo la benché minima voglia di spiegarmelo. Proprio io, che razionalizzavo praticamente tutto. Io, che mi nutrivo di cinismo a colazione, pranzo e cena. Ero in default, eppure per la prima volta mi sentivo veramente viva.-
Tratto da "Keep calm and love Fabiana"
Vivien Walker ©

<< Incredibile. Non mi preoccupai del mascara che si sarebbe sbafato, ma lasciai cadere quel fiume di tristezza, alla ricerca di una possibile, quanto improbabile catarsi. Il cielo iniziò a piangere con me, quando le prime gocce di pioggia picchiettarono sul tetto della mia macchina. Volsi lo sguardo verso l’alto, e lasciai che le gocce gelide mi cadessero sulla faccia.
-Ehi, ma guarda chi si rivede!-
Stavo per l’appunto ingoiando qualcuna di quelle goccioline tanto fredde, quando un sussulto di sorpresa mi fece strozzare, facendomi fare la più colossale delle figure di merda che si possano immaginare.
-Ehi, tutto a posto?- domandò quella voce stupenda che io, naturalmente, avevo già riconosciuto al primo Ehi.
Feci un cenno con la mano, tanto per rassicurarlo, quando avvertii il suo tocco gentile e premuroso sulle mie spalle.
Cercai di rimettermi dritta, riprendendo a respirare come un essere umano, poi lo guardai e lo salutai con la voce ancora strozzata.
-Ciao-
-Ciao. Va meglio adesso?-
-Tutto ok, tranquillo- >>

Tratto da Keep calm and love Fabiana
Vivien Walker



Ringrazio l'autrice per questi due deliziosi estratti.


venerdì 29 maggio 2015

Recensione libro "Il più grande amore della mia vita" di Massimo Ferraris

Sono pronta a parlarvi della mia ultima lettura.
Un romanzo gentilmente concesso dalla casa editrice 'Libro Aperto International Publishing', scritto da Massimo Ferraris, intitolato "Il più grande amore della mia vita".
Scopriamo insieme cosa ne penso!


LA COPERTINA:




LA TRAMA:

Paolo è a un passo dal compiere quarant’anni, un’età importante per ogni uomo, ma per lui lo è ancora di più, visto che è ancora vergine, non ha mai baciato davvero una ragazza e ha intenzione di trovare il grande amore della sua vita nelle due settimane che lo separano dalla data fatidica. 
Paolo vive con mamma Alice, che bolla tutte le donne che gli gravitano intorno con il termine "maladonna"; ha un lavoro fisso, pochi amici e un amore struggente che rimpiange dagli anni universitari.
Complice una festa e una serie di malintesi, Paolo entrerà a far parte del mondo degli “irresistibili” e da quel momento, verrà coinvolto in un vortice di avvenimenti che lo porteranno a essere il protagonista di situazioni comiche e brillanti.



LA RECENSIONE:


"Il mio problema è che tra quindici giorni compio quarant'anni e non ho mai baciato una ragazza, neanche per sbaglio. E dietro questa considerazione si nasconde una tragedia ben maggiore: sono vergine."


Lui è Paolo, arrivato alla soglia degli "-anta", non ha ancora trovato il vero amore e nemmeno un amore lampo. Vive con la madre e lavora come impiegato, credo che possiamo classificarlo tranquillamente nella categoria "sfigati", usando un gergo moderno. Nessuno tra i suoi amici sospetta nulla di tutto questo, anzi! Agli occhi degli altri è un uomo molto desiderato che sa il fatto suo, nessuno immagina la serie infinita di situazioni improbabili in cui si è trovato nella vita e che lo hanno portato a non godere mai del piacere che solo una compagnia femminile può dare.


"Mi sento tradita, usata. La tua è una vita fatta di bugie che usi come meglio t'aggrada. Ho cercato di capirti, ho represso i miei sentimenti, sono diventata tua amica. E per cosa?"


Marzia è una sua collega d'ufficio, da sempre innamorata di lui e che viene puntualmente respinta. Il suo cuore è ancora territorio di Valeria, il suo primo amore, che si fa viva magicamente dopo anni di silenzio, creando ancora più confusione nei pensieri già incoerenti e caotici di Paolo.

La situazione precipita con l'entrata in scena di Giada, conosciuta in un locale nel clou dell'indecisione sentimentale del nostro caro Paolo.

"Che facciamo?"

(...)
"Delle nostre vite? Le viviamo e basta. Le lasciamo scivolare sulla pelle come due stupidi che sanno di aver perso tutto."

Un famoso proverbio dice che "donna porta danno", vi lascio immaginare lo tsunami che si sta per abbattere sulla vita di Paolo.

Riuscirà il nostro eroe senza macchia e con tanta paura, a decidersi una volta per tutte ed iniziare a vivere davvero?


IL MIO GIUDIZIO:

E' la prima volta che mi rapporto con un autore uomo che non scrive d'amore, o meglio, non scrive d'amore in modo convenzionale.

Già, perché leggendo questo romanzo si ride.. si ride tanto.
Il personaggio di Paolo sarebbe perfetto per una commedia americana. Con le sue insicurezze e i dubbi amletici, riesce sempre a far sorridere il lettore.
La trama è un susseguirsi di ingarbugliamenti e situazioni compromettenti alle quali prendono parte tutti i personaggi. Lo stile dell'autore è molto ben curato e piacevole da leggere.
Forse avrei gradito meno indecisione da parte di Paolo che, fino alla fine, non riesce proprio a darsi pace.
Consigliato a chi cerca una storia d'amore in chiave ironica ed esilarante.