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giovedì 13 marzo 2025

Recensione "Chiedi di Andrea" di Noelle W. Ihli

 Buongiorno miei cari lettori e ben ritrovati sul blog. Oggi vi parlo di un romanzo che avevo adocchiato da Dicembre, infatti lo trovate nel post in cui vi mostravo la wishlist del 2025, e che si è rivelato bello come speravo.

Si tratta di "Chiedi di Andrea" , scritto da Noelle W. Ihli e pubblicato da Timecrime.

Buona lettura!


Acquistalo QUI

Pagine 252

Giovani donne di bell’aspetto e dal grande potenziale, Meghan, Brecia e Skye vengono da contesti molto diversi fra loro. Eppure, c’è qualcosa che le accomuna: tutte e tre sono state uccise dallo stesso uomo. James Carson le ha raggirate mascherandosi da scapolo d’oro su un’app di incontri, si è presentato sul loro posto di lavoro con sorrisi smaglianti e carisma da vendere, le ha convinte a bere un drink di troppo e a salire sulla sua auto. Single, attraente, premuroso: troppo bello per essere vero. E infatti, le tre ragazze hanno presto scoperto gli impulsi agghiaccianti nascosti dietro alla facciata da perfetto gentiluomo. L’ha fatta franca per tre volte. Chi gli impedirà di continuare a uccidere indisturbato? Dopo essersi incontrate nel limbo oltre la vita terrena, le ragazze mettono alla prova i propri poteri da fantasmi e decidono di unire le forze per consegnare James alla giustizia. Sono determinate e non si arrenderanno finché non avranno trovato un modo per fermarlo. Che la sfida abbia inizio.

Torniamo a parlare di thriller che confermano la mia totale repulsione per i siti di incontri online. A farne personalmente le spese, nel libro, troviamo le nostre tre protagoniste: Brecia, Skype e Meghan. Sulla carta non c'è niente che le accomuni, il contesto sociale da cui provengono non è né troppo umile né troppo agiato. 

C'è una cosa, però, che le unisce e le "condanna" a morte: tutte e tre cercano l'amore e si affidano ad un'app per trovare un candidato papabile. L'algoritmo seleziona per loro James, bellissimo e affascinante. E single soprattutto.

Il fatto che appaia così anche nella realtà non aiuta ma convince tutte e tre, in momenti diversi durante la narrazione, a fidarsi di lui e a subirne le conseguenze. In realtà James è uno spietato assassino e il suo unico obiettivo è quello di trovare vittime. Sicuramente, a questo punto, la svolta paranormale della trama fa fare un salto di qualità e originalità al libro.

I fantasmi delle tre vittime diventano a loro volta protagonisti di una storia fatta di tensione psicologica e colpi di scena. L'obiettivo comune è quello di fermarlo, a qualsiasi costo, pur non avendone più materialmente la possibilità e sfruttando ogni occasione per interferire con la nostra realtà.

L'epilogo è il momento più emozionante e quello che potrebbe farvi scendere la lacrimuccia. La storia di Noelle W. Ihli è un inno alla forza e alla solidarietà femminile, una storia che prima ci espone ad emozioni negative come rabbia, impotenza e tristezza per poi regalarci in maniera quasi catartica serenità, giustizia e speranza. 

Una storia assolutamente consigliata e diversa da tutte le altre!




martedì 4 marzo 2025

Recensione "Tiro di sponda" di Donald E. Westlake

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi vi parlo del secondo capitolo della serie firmata dall'autore statunitense, Donald E. Westlake, "Tiro di sponda". La serie, che ha come protagonista il ladro John Dortmunder, era iniziata con "La pietra che scotta", di cui vi ho parlato QUI.

Buona lettura!


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Pagine 192

In questo esilarante piano criminale al centro del secondo volume della serie su John Dortmunder, una banda di ladri spera di dirottare una roulotte piena zeppa di soldi. In attesa del suo prossimo colpo, John Dortmunder ha messo in atto una truffa basata sulla vendita di enciclopedie. Sfortunatamente, il suo ultimo bersaglio sembra essersi accorto dell’imbroglio, costringendolo a interrompere la presentazione e a darsela a gambe. Ma una nuova opportunità è dietro l’angolo: una vecchia banca si è temporaneamente trasferita in una casa mobile. Tutto ciò che bisogna fare è superare sette guardie di sicurezza, attaccare le ruote alla banca e filarsela il più in fretta possibile. Alla solita gang formata da Dortmunder, la mente dietro ogni operazione criminale, Kelp, un ex pregiudicato specializzato in furti d’auto, e Murch, un furfante da quattro soldi che vive con la madre tassista, si aggiungono Victor, un ex agente dell’FBI, ed Herman X, esperto di casseforti. È un piano bizzarro, ma semplice... Finché non va tutto a rotoli.

In "Tiro di sponda", Donald E. Westlake ci riporta al personaggio di John Dortmunder e alla sua combriccola di ladri con varie specializzazioni. Come nel libro precedente, "La pietra che scotta", il colpo che vogliono portare a termine è ambizioso, rischioso ma potenzialmente milionario.

L'obiettivo è una roulotte che ospita temporaneamente la sede di una banca, il piano sembra fattibile e a basso rischio, perlomeno sulla carta, ma chi ha già avuto modo di conoscere la banda sa che gli imprevisti sono dietro l'angolo e, quindi, anche questo libro ci regala numerose e tragicomiche peripezie che ci conducono ad un finale inaspettato.

Quello che mi colpisce sempre molto dei libri di Donald E. Westlake è la capacità di rendere amabili dei personaggi che sono sostanzialmente dei delinquenti. Inaspettatamente ci si ritrova a fare il tifo per loro, a sperare che non vengano arrestati, a provare scariche di adrenalina pazzesche nei momenti in cui la tensione diventa altissima.

Nonostante uno stile asciutto, privo di fronzoli in cui le emozioni non sono nemmeno contemplate, è inevitabile appassionarsi alla vicenda in cui le atmosfere richiamano molto una puntata di Lupin ma in cui si è consapevoli delle conseguenze legali delle azioni sbagliate che si stanno svolgendo.

L'epilogo, come la scorsa volta, è agrodolce ma nel complesso ho apprezzato di più questo libro rispetto all'altro, probabilmente perché è stato bello ritrovare la banda (Dortmunder in primis! 😍) e anche perché tutti i personaggi mi sono sembrati più maturi, stavolta.

Tra momenti esilaranti, quasi sempre regalati dalla mamma folle di Kelp, e altri carichi di tensione, questa storia vi terrà incollati alle pagine per qualche ora e vi lascerà sicuramente con la voglia di scoprire cosa ne sarà in futuro di questa banda male assortita.


⭐⭐⭐, 5

lunedì 3 febbraio 2025

Recensione "Festa di mezzanotte" di Lucy Foley

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog,

oggi vi parlo di una delle ultime uscite del catalogo di Timecrime, "Festa di mezzanotte", firmato dalla penna di Lucy Foley. Vi ho già parlato di lei QUI in occasione dell'uscita de "La lista degli ospiti" e anche QUI quando ho letto per voi "Morte nelle Highlands".

Buona lettura!


Acquistalo QUI

Pagine 360

Il Maniero è una tenuta extralusso immersa in un’antica foresta del Dorset riguardo alla quale sopravvive un’antica leggenda: pare sia abitata dagli Uccelli, creature vendicatrici della tradizione pagana chiamate a rimediare ai torti causati da chi elude la giustizia. È stata progettata per offrire una fuga pacifica a ospiti privilegiati e la sua proprietaria, Francesca Meadows, ha deciso di organizzare una memorabile festa del solstizio d’estate con l’aiuto di suo marito, più giovane, l’aspirante architetto Owen. Tutto procede come previsto, anche se Francesca si sente minacciata da Bella, un’ospite misteriosa che è decisa ad affrontare i segreti del suo passato. Ma all’improvviso un evento straordinario sconvolge i loro piani: un incendio devastante travolge il Maniero, gli ospiti sono terrorizzati e viene rinvenuto un corpo senza vita. Il giorno successivo al solstizio, indagando sulla tragedia accaduta al Maniero, l’ispettore Walker comincia a porsi una serie di domande: cos’è successo durante il solstizio? Chi è morto? Chi è il responsabile? Come si è sviluppato l’incendio? I lettori hanno il compito di raccogliere i pezzi del puzzle per risolvere il mistero; ma nulla è come sembra e l’astuta narrazione di Lucy Foley vi terrà con il fiato sospeso.


Il nuovo libro di Lucy Foley è uno di quei libri che definisco "diesel" in quanto è caratterizzato da una partenza lenta che si evolve, poi, in un finale esplosivo.

L'ambientazione è un elemento chiave: il maniero, e i suoi misteri, sorge infatti in un luogo quasi ancestrale. Gli abitanti mal sopportano la famiglia Meadows, proprietaria del castello, che pretende di fare il bello e il cattivo tempo in virtù del vasto patrimonio economico che possiedono. L'autrice esprime molto bene il clima di malcontento generale nei loro confronti da parte della popolazione autoctona di Tome.

Un altro elemento che genera interesse, è un diario che descrive gli avvenimenti di un'estate molto particolare in cui accadde un evento cruciale ai fini della trama. Unitamente all'uso di diversi narratori, il lettore si ritrova, via via, sempre più coinvolto nella storia e desideroso di scoprire cosa accadde e, soprattutto, chi sono gli Uccelli.

Nel presente, infatti, l'ultima erede della famiglia Meadows ha deciso di trasformare il Maniero in una specie di resort esclusivo sotto gli sguardi di totale disapprovazione della popolazione di Tome. L'evento di apertura presenta subito criticità ed episodi funesti. Emerge anche che alcuni personaggi sono strettamente collegati al passato del Maniero e che, probabilmente, è proprio lì che bisogna ricercare la causa scatenante di ciò che sta accadendo adesso. 

La seconda parte di "Festa di mezzanotte" è un susseguirsi di scoperte shockanti e momenti epici che ci conducono ad un epilogo estremamente soddisfacente, alla luce di tutti gli eventi che abbiamo letto nel corso della narrazione di Lucy Foley.

Probabilmente l'unico appunto è sulla parte centrale del libro che ho trovato leggermente confusionaria, si fa fatica a capire la direzione che prenderà la storia ma probabilmente è un espediente voluto appositamente dall'autrice. 

Nel complesso si tratta di una storia in cui i segreti, i pettegolezzi e le leggende si mescolano tra loro in maniera perfetta, dando vita ad una storia oscura che, oltre all'elemento thriller, ha un'ottima dose di suspense e vibes paranormali.




mercoledì 1 gennaio 2025

Cosa c'è nella mia wishlist del 2025?

 Buongiorno, primo post del nostro undicesimo anno insieme.

Spero che abbiate passato bene le feste, io ho ricevuto- e mi sono regalata- diversi libri ma ho già stilato una nuova lista dei desideri con libri in uscita nei primissimi mesi di questo 2025.

Fatemi sapere cosa ne pensate e se ce n'è qualcuno che vi ispira particolarmente. 😍





> Disponibile dal 2 Gennaio

- Le bugie sepolte nel mio giardino     


Tralasciando la copertina favolosa, anche la trama di questo thriller koreano non è niente male. Ve la riporto qui di seguito 🔎

A Seoul, dove vivi fa la differenza.
Ju-ran è una donna bellissima e ha una famiglia "perfetta": è sposata con un medico rinomato, ha un figlio sano e intelligente e finalmente una nuova casa con un enorme prato a Pangyo, un quartiere di lusso a soli 20 minuti dalla capitale. L'unica cosa che le dà sui nervi è la puzza che proviene dal giardino. Jae-ho, il marito, insiste che si tratti solo del concime per i fiori e che l'odore scomparirà presto, ma come una macchia d'olio su un bell'acquerello Ju-ran non riesce a cancellarlo dalla sua mente. E le azioni insignificanti di quello che ha sempre considerato il compagno ideale cominciano ad apparirle improvvisamente sospette. Specialmente dopo che una giovane donna lo accusa dell'omicidio di suo marito. E se Jae-ho fosse un assassino?

> Disponibili dal 10 Gennaio



Thriller nordico a tema psichiatrico, l'autrice è una mia omonima. 
Non penso di dover aggiungere altro 😝

Ira ha un destino scritto nel nome. È nel fiore dei vent'anni, è brillante, ma le ossessioni la divorano, la consumano, mettono in pericolo lei e gli altri. Clarissa è una psicologa affermata, famosa in tutta la Finlandia, una star dei talk show dove compare in tailleur griffato e tacco dodici perché vuole rispondere a un cliché. È a lei che Ira si rivolge per chiedere aiuto. Anche se certo non l'aiuto che Clarissa immagina. Ira infatti ha soprattutto bisogno di un alibi. Perché è un'assassina seriale, una spietata killer di uomini. D'altra parte nemmeno Ira immagina cosa si nasconde dietro l'aspetto impeccabile di Clarissa, quali rischi stanno correndo la sua brillante carriera e la sua vita. Chi dunque deve decifrare l'altra? La folle serial killer che si dipinge come una farfalla o la professionista che sorride sulle copertine dei magazine? Le parole occultano, manipolano, ingannano o guariscono? Come in una vertiginosa psicoterapia a cui il lettore ha il privilegio di assistere, Ira e Clarissa prendono a turno la parola per spiegare il proprio punto di vista, crearsi la propria via d'uscita. Alla fine non ci sarà più nessuno a cui credere, e al tempo stesso tutto sembrerà terribilmente chiaro.




I thriller domestici targati Newton di solito si rivelano delle perle interessanti quindi lui è finito direttamente in lista e, grazie alla casa editrice che me lo ha inviato in anteprima, riuscirò a parlarvene proprio il giorno dell'uscita. 😍

Lei è come me… E questo è molto pericoloso

La sua morte viene riportata al telegiornale del mattino. L’uomo con cui mia figlia usciva. Morto. Apparentemente un suicidio... Sbatto le palpebre lentamente una, due, tre volte. Mi si rizzano i capelli sulla nuca mentre stringo con maggior forza la tazza del caffè. Il mio respiro si mozza a più riprese. Non avevo idea della sua esistenza fino a poco tempo fa. Leah non mi dice più niente. Ma ho trovato le lettere che nascondeva. So che si è innamorata perdutamente di lui. Che le ha spezzato il cuore. E che adesso è morto. Vorrei più di ogni altra cosa che la notizia fosse scioccante solo perché si tratta di lui e per ciò che gli è accaduto. Ma conosco mia figlia troppo bene: so che c’entra qualcosa e che la dovrò difendere a tutti i costi...

> Disponibile dal 15 Gennaio



Qui niente di nuovo sul fronte occidentale, copertina ipnotica e titolo interessante. 
Genere mistery YA in cui si prevede del trash che non posso proprio perdermi!

Amanda Pruitt deve redimersi. D'altra parte, è stata lei a coinvolgere la sorella in un caso di omicidio come prima sospettata. Ma Cora era innocente e Amanda è diventata agli occhi di tutti la cattiva. 
Così, quando la mamma del suo amico d'infanzia è stata arrestata per l'omicidio di un eccentrico miliardario rifiutandosi di rilasciare dichiarazioni, Amanda decide di indagare. 
Il piano? Passare l'estate con sua zia, che lavora nell'hotel di montagna che - guarda caso - è anche il luogo del delitto, indagare sull'omicidio del miliardario e riconquistare la fiducia del suo amico Vince. 
Non era, invece, nei suoi piani incontrare un fantasma, innamorarsi di Vince, e, soprattutto, svenire e svegliarsi di fianco a un cadavere diventando la principale sospettata di un omicidio che non è sicura di non aver commesso…

> Disponbile da 11 Febbraio



Ho letto tutti i libri che sono stati pubblicati in Italia della Trope e in linea di massima mi piacciono molto. Anche in questo caso ho ricevuto il libro in anteprima- grazie Bookouture 💓- perciò ve ne parlerò il giorno dell'uscita.

Ava Green ha un lavoro di successo, due splendidi bambini e un marito che fa arrossire le altre donne. Ma ora che sto lavorando nella sua casa impeccabile, so che non tutto è così perfetto…

Sento le discussioni sussurrate a tarda notte. Finn riceve telefonate a orari strani – e quando parlo con i bambini, è chiaro che il loro papà sta mantenendo dei segreti.

Ora che so cosa si nasconde in questa casa, sono solo felice che Ava non abbia controllato troppo accuratamente le mie referenze. Perché Ava pensa di aver scelto me. 
Ma sono stata io a scegliere lei. Anche prima che mi assumesse, mi sono assicurata di conoscere tutti i piccoli segreti di questa famiglia.

E quando capiranno il vero motivo per cui sono qui, 
sarà troppo tardi.

> Disponibile dal 21 Febbraio



Questo thriller tutto al femminile ha delle ottime premesse e non vedo l'ora di leggerlo!

Meghan, Brecia e Skye sono giovani donne di bell’aspetto e piene di potenziale. Hanno sogni e ambizioni differenti e sono cresciute in contesti diversi. Eppure, c’è qualcosa che le accomuna: tutte e tre sono state uccise dallo stesso uomo. James Carson le ha trovate su Internet mascherandosi da scapolo d’oro su un’app di incontri, si è presentato sul loro posto di lavoro con sorrisi a trentadue denti e carisma da vendere, le ha convinte a bere un drink di troppo e a salire sulla sua auto grazie al suo volto da star di Hollywood. Single, attraente e premuroso - troppo bello per essere vero. E infatti ben presto tutte loro hanno scoperto gli impulsi agghiaccianti nascosti dietro alla sua facciata da perfetto gentiluomo. L’ha fatta franca per tre volte. Chi gli impedirà di continuare a fare del male indisturbato? Dopo essersi trovate nel limbo oltre la vita terrena, le ragazze mettono alla prova i propri poteri di fantasma e decidono di unire le forze per consegnare James alla giustizia. Sono determinate e non si arrenderanno finché non troveranno un modo per fermarlo. Che la sfida abbia inizio.


> Disponibile dal 20 Marzo

- Qui per sempre


Adoro Mark Edwards e questo thriller domestico con i suoceri che autoinvitano in casa per poi prendere la residenza mi fa sentire già un fortissimo senso di claustrofobia. Non vedo l'ora di vedere di cosa si tratta 😂

Gemma Robinson entra nella vita di Elliot come un turbine, si sposano e si stabiliscono a casa sua. Quando lei gli chiede se i suoi genitori possano restare per un paio di settimane, lui è entusiasta di accettare. Ma non ha ben chiaro a cosa stia andando incontro.
I Robinson arrivano con la sorella di Gemma, Chloe, una giovane donna misteriosa che si rifiuta di parlare o di lasciare la propria stanza. E poi ci sono quelle cicatrici sul corpo di sua moglie e di cui lei non vuole mai parlare... Elliot inizia a sospettare che i Robinson possano nascondere un oscuro segreto.
Man mano che i suoceri si mettono sempre più a proprio agio nella casa del genero, arrivando ad invadere tutti gli aspetti della sua vita, diventa chiaro come non abbiano la minima intenzione di andarsene. Per proteggere Gemma e il loro matrimonio, Elliot inizierà allora a scavare nel passato dei Robinson ... ma sarà veramente preparato ai segreti che potrebbe riportare a galla?













sabato 21 dicembre 2024

Recensione "Pensavano fossi morta. La storia di Sandy Grace" di Peter James

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog,

oggi parliamo della storia che, probabilmente, tutti i lettori di Peter James stavano aspettando, il libro in cui viene raccontata la verità su Sandy Grace, moglie scomparsa del celebre detective che ha tenuto incollati alle pagine, e alla tv, centinaia di fan.

Non è necessario aver seguito la serie per leggere il libro in quanto il ruolo di protagonista è assegnato a Sandy e quindi la presenza di Roy è marginale e ampiamente contestualizzata.

Buona lettura!



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Traduzione Eleonora Motta

Editore Timecrime

Pagine 408

Il suo nome è Sandy. Forse la conoscete come l’amorevole moglie del detective sovrintendente Roy Grace. Ma in lei c’è molto di più di quanto sembri: una donna con un passato oscuro, un presente complicato e un futuro incerto. Fino al giorno della sua scomparsa. La sua sparizione ha messo in moto una ricerca a livello nazionale ma senza alcun risultato, così tutti si sono convinti che sia morta. Dove è finita Sandy? E perché è scappata? Cosa può spingere una donna a lasciarsi ogni cosa alle spalle e svanire nel nulla? Riuscirà Roy Grace a trovare le risposte alle domande che lo hanno tormentato al punto da mettere a repentaglio la propria carriera investigativa? Torna il famoso detective di Brighton, protagonista della serie tv Le indagini di Roy Grace, e questa volta dovrà risolvere un caso che lo ha tormentato per anni.

Pronti a partire per una specie di giro del mondo? Bene, perché è proprio l'esperienza di lettura che ha deciso di regalarci Peter James che finalmente ci racconta la verità sul mistero della scomparsa di Sandy Grace. Ma partiamo con calma e dall'inizio: Sandy Grace è la moglie del celebre detective Roy, personaggio al quale è stata dedicata una serie di libri, qualche anno fa, e che attualmente potete trovare anche sul grande schermo grazie alla serie tv tratta dai libri.

Nel corso della serie, in modo improvviso, inspiegabile e repentino, Sandy scompare lasciando Roy in balia di tanti interrogativi e indagini che non lo portano da nessuna parte. Quello che nessuno sospetta, marito in primis, è che la vita di quella che sembrava una donna dedita al lavoro e al focolare domestico in realtà fosse piena di frustrazione e insoddisfazione personale. Questi due sentimenti negativi, portano la tranquilla Sandy su una strada molto brutta dal quale non ci sarà ritorno.

Credit: Visit Monaco

Spinta dalla voglia di avere una vita migliore, senza la costante sensazione di essere con l'acqua alla gola, Sandy inizia a tentare la fortuna al gioco seguendo la spirale discendente che quasi tutti quelli che imboccano questa via seguono. Peter James descrive molto bene il tema della ludopatia tanto da esasperare le scelte della protagonista. Più volte mi sono chiesta, infatti, perché nonostante si stia cacciando in guai sempre più grossi la protagonista non riesca a smettere di scommettere nella vana speranza di rifarsi. La risposta è che, come la droga, il gioco crea assuefazione e non permette di pensare con lucidità.

Ma come se un debito con un personaggio losco non fosse abbastanza, la serie di eventi sfortunati per Sandy Grace non finisce qui. Si susseguono scelte sbagliate, tentativi maldestri di risalire la china ma che in realtà la conducono in posti ancora peggiori con compagnie losche. Nelle riflessioni costanti che fa in un infinito monologo interiore, ripensa spesso a Roy e a quanto le manchi la tranquillità di quella vita senza pretese.

Credit Forbes Italia

La parte centrale, insieme al primo cambio d'identità di Sandy, è quella più lenta e meno dinamica del libro. Ammetto di aver fatto un po' di difficoltà a destreggiarmi tra i tanti personaggi e il fatto di non riuscire ad entrare in empatia con Sandy e le sue scelte sempre più sconsiderate.

La parte finale, invece, ha risollevato e non poco il mio giudizio generale sul libro.
Non mi aspettavo minimamente la piega presa dagli eventi e nemmeno di legarmi, finalmente, a Sandy. Ci è voluto un po', quindi, ma alla fine sono riuscita a capire i pensieri di questa donna che si è ritrovata in una lotta di poteri molto più grandi di lei, sola e incapace di chiedere aiuto.
E' un libro in cui non ci sono vincitori in quanto la maggior parte dei personaggi si dimostra crudele e spietata. 
Capisco la scelta dell'autore di dedicare un libro esclusivamente a lei perché la storia di Sandy meritava assolutamente di essere raccontata!

⭐⭐⭐,5





venerdì 13 dicembre 2024

Recensione "L'ultima parola" Taylor Adams

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi vi parlo di una delle ultime uscite del catalogo Timecrime.

Si tratta de "L'ultima parola" di Taylor Adams, autore statunitense già noto nel mondo editoriale per il bestseller "No exit".

Buona lettura!



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Pagine 337

Editore Timecrime

Traduzione Alice Laverda

Emma Carpenter vive isolata con Laika, il suo golden retriever, facendo da custode a una vecchia casa sulla spiaggia della costa piovosa dello Stato di Washington. I suoi unici contatti umani sono l’enigmatico vicino, Deek, e la proprietaria di casa, Jules. Un giorno legge un raccapricciante romanzo horror di H.G. Kane, scritto malissimo, e pubblica una recensione a una stella. Il post la trascina in poco tempo in un’accesa discussione online con nientemeno che l’autore stesso. All’inizio sembra innocua, ma presto Emma si rende conto che da quel momento hanno iniziato a verificarsi incidenti notturni a dir poco inquietanti. Non si tratta di una semplice coincidenza, e la paura comincia a crescere. Scavando nella vita e nel lavoro di Kane, Emma scopre che ha pubblicato altri sedici romanzi altrettanto sadici e con al centro uno stalking destinato a concludersi in omicidio. Ma chi è veramente H.G. Kane? E se c’è lui dietro a tutto questo, come ha fatto a trovarla? Di cos’altro è capace?


"L'ultima parola" è un romanzo che racchiude al suo interno una moltitudine di temi che caratterizzano spesso i libri di genere thriller. A partire dall'ambientazione, l'autore fa capire immediatamente il tipo di storia che andremo a leggere, trasmettendo bene il senso di isolamento della protagonista e la claustrofobia derivante dal fatto di essere tecnicamente intrappolata in un contesto chiuso e difficile da raggiungere. Come house sitter, il compito di Emma è quello di badare ad una grande casa sulla spiaggia, l'unico vicino è un uomo abbastanza in là con l'età che abita a debita distanza e con il quale si diverte a giocare al gioco dell'impiccato, con scarsi risultati tra l'altro.

Credit: Xplore America


La scelta di confinarsi in un posto così isolato, con la sola compagnia di un lettore ebook e una cagnolona che ha rubato il mio cuore, non è stata una scelta felice ma soltanto l'unica soluzione per affrontare un trauma profondo che ha sconvolto l'intera esistenza di Emma. Anche in questo caso, Taylor Adams gioca molto intorno a questo passaggio sviando più volte il lettore che verrà a conoscenza dell'accaduto soltanto alla fine.
Proprio a causa della sua passione per la lettura, e la voglia di immergersi in mondi diversi e più rosei del suo, tutto sta per precipitare.

Credit: About Amazon Italia

Dopo aver letto un libro abbastanza deludente, Emma Carpenter decide di lasciare una recensione negativa infilandosi in una spirale discendente che non sospetta minimamente. L'autore del libro, infatti, non la prende per niente bene ed inizia una vera e propria persecuzione nei confronti della protagonista.
Lo stalking, altro tema importante all'interno del libro, inizia in modo leggero per poi diventare sempre più invadente e soffocante. Questa prima parte del libro si legge con il cuore in gola per il senso di angoscia che va in crescendo, strani fenomeni che accadono alla casa sulla spiaggia e la costante sensazione di un estraneo che però ancora non appare al centro della scena.

Durante la seconda parte de "L'ultima parola", si fa strada una verità sconvolgente sia sull'autore folle che su Emma. Nuove verità si fanno strada cambiando totalmente la percezione di quello che sta accadendo che diventa sempre più assurdo e, se vogliamo, inverosimile. Rispetto alla prima parte, la narrazione di Taylor Adams perde il suo mordente lasciando spazio ad una serie di vicissitudini che sono sì inquietanti, ma fin troppo esagerate anche per un romanzo di finzione.



Credit: Gettyimage


Nonostante un inizio molto promettente, quindi, il finale del libro non mi ha conquistata e soddisfatta come speravo. Al contrario ho amato molto le tematica principale, ovvero il consenso e la voglia di ricevere riconoscimenti da estranei. Occupandomi io stessa di recensioni, mi è capitato di ricevere recriminazioni da autori toccati dal mio parere non proprio positivo (per fortuna non ho mai incontrato sulla mia strada un H.G. Kane 😝) ma non ho avuto alcuna difficoltà a calarmi nei panni di Emma. Avrei preferito una gestione diversa degli elementi proposti ma a quanto pare l'autore non era dello stesso avviso. 
Punto a favore per la narrazione che risulta scorrevole anche grazie a degli intermezzi interessanti che alternano la narrazione in prima persona di Emma con quella di H.G. Kane. 

Riassumendo, "L'ultima parola" è una versione al contrario di Misery che incontra i migliori film horror in stile "Non aprite quella porta". Se lo avete letto o lo leggerete, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti. 💬



mercoledì 2 ottobre 2024

Recensione "L'eredità di Daisy Darker" di Alice Feeney

 Buongiorno lettori,

sulla scia del post di ieri, vi parlo di un altro titolo perfetto da leggere in questo periodo. Si tratta de "L'eredità di Daisy Darker", scritto da Alice Feeney e pubblicato da Timecrime.

Buona lettura!


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Traduzione Andrea Russo

Editore Timecrime

Pagine 320

Dopo anni passati a evitarsi, i membri della famiglia di Daisy Darker, lei compresa, si ritrovano per la prima volta a casa della nonna per festeggiare il suo ottantesimo compleanno. A uno a uno, i parenti di Daisy arrivano per i festeggiamenti, carichi di rancori e segreti. È Halloween, e Seaglass, la fatiscente dimora arroccata su una piccola isola privata, è un tutt’uno con le rocce di granito su cui poggia. In poco tempo, con l’alzarsi della marea, tutti i partecipanti rimangono tagliati fuori dal resto del mondo per otto lunghe ore. Allo scoccare della mezzanotte, nel pieno della tempesta, scoprono il corpo esanime della nonna, seguito da quello di un altro membro della famiglia al rintocco dell’ora successiva. Intrappolati sull’isola con un assassino, i Darker dovranno fare i conti con i segreti nascosti nel passato di ognuno per risolvere il mistero e sopravvivere alla notte. "L’eredità di Daisy Darker" è un thriller psicologico che si svolge nel corso di un’unica notte, avvolta dalle mistiche atmosfere del mare della Cornovaglia.

Questo libro ha un unico difetto: il sottotitolo in copertina che rischia di dare una visione sbagliata del contenuto pregiudicando poi l'intero giudizio sul libro. Una volta arrivati all'epilogo, infatti, si capisce la vera natura della storia e lì le cose possono andare in due modi sostanzialmente: restare esterrefatti in positivo o in negativo.

Con l'arrivo dell'alta marea, saremo tagliati fuori dal resto del mondo per otto ore. E quando il mare si ritirerà di nuovo, dubito che ci ritroveremo mai più insieme.

Per quanto mi riguarda, lo stupore è stato in senso positivo perché amo questo argomento e perché avevo subodorato una conclusione di questo tipo anche se non mi ero avvicinata neanche lontanamente alla verità.

Amo lo stile di Alice Feeney che riesce sempre a catturare la mia attenzione, nonostante la vicenda si svolga in un arco di tempo limitato ad una singola notte, l'azione non manca così come il mistero. Un'inquietante filastrocca preannuncia a tutti i componenti della famiglia Darker che ogni ora è prevista la dipartita di uno di loro e, se all'inizio nessuno prende sul serio queste rime nefaste, al primo omicidio la musica cambia gettando tutti nell'isteria più totale.

L'ambientazione mi è piaciuta moltissimo, questa casa vecchia  pericolante tagliata fuori dal mondo dall'alta marea è inquietante come non mai. Ci sono stati attimi in cui ho avuto il cuore in gola dall'ansia e avrei voluto donare una scialuppa di salvataggio ai poveri personaggi in balia dell'assassino che si aggira furtivo per Seaglass. 

La narrazione, divisa tra passato e presente, lascia intuire che questa tragedia in atto affonda le sue radici in un evento accaduto molti anni prima quindi gli interrogativi sono molti e le risposte poco soddisfacenti. Bisogna infatti aspettare l'epilogo per venire a capo di tutto e per restare shockati, se in positivo o in negativo sarete voi poi a dirlo.

Come vi ho anticipato ad inizio recensione, io ho adorato la svolta presa dalla storia ma ammetto che definire il libro come 'thriller psicologico' è un po' fuorviante perché non lo è o comunque non lo è del tutto.

Se siete alla ricerca di titoli per la spooky season, questo libro fa per voi.

Se amate le storie in stile 'cena con delitto' o, meglio ancora, alla "Dieci piccoli indiani" avete trovato il libro giusto.



sabato 28 settembre 2024

Recensione "La casa sulla scogliera" di Riley Sager

 Buongiorno lettori,

oggi vi parlo dell'ultimo libro di uno dei miei autori preferiti, Riley Sager. Si tratta de "La casa sulla scogliera", edito da Timecrime.

Buona lettura!



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Traduzione Raffaella Cesarini

Editore Timecrime

Pagine 384


Riley Sager, un maestro assoluto del thriller paranormale, è tornato in libreria con "La casa sulla scogliera".

Il libro racconta la storia di Kit McDeere, un'assistente domiciliare, che riceve l'incarico sulla costa del Maine per prendersi cura di un'anziana signora. Quello che non si aspettava era che il suo nuovo luogo di lavoro fosse Hope's End, la famosa "casa sulla scogliera", e che la paziente in questione fosse proprio Lenora Hope.

La storia della casa e della famiglia Hope è molto famosa: anni prima tutti i componenti della famiglia sono morti in una tragica notte tempestosa e la polizia è sempre stata convinta che la mano omicida fosse quella di Lenora, l'unica sopravvissuta.

Lenora Hope a diciassette anni 

impicca la sorella senza affanni.

Con un coltello finisce il padre,

toglie alla madre la vita felice.

Non sono stata io, diceva Lenora 

ma a non morire fu lei sola.

Riley Sager è un vero genio assoluto in materia di storie da brivido e l'intreccio di questo libro ne è l'esempio perfetto: c'è qualcosa di sordido e inquietante a Hope's End. La stessa Lenora, resa muta e paralizzata da un ictus, mette i brividi ogni volta che la voce narrante sposta l'attenzione su di lei.

Sussurri, rumori e frasi criptiche portano Kit pericolosamente vicina alla verità sul massacro della famiglia Hope. Una verità sconvolgente, razionale ma non per questo meno spaventosa. Il pool di personaggi proposto da Sager fa decisamente il suo lavoro rendendo l'epilogo incerto fino alla fine.

Lo stile dell'autore ha un ritmo incalzante ed è difficile abbandonare la lettura una volta iniziata. I capitoli brevi e con finale sospeso invogliano a proseguire avidamente per la voglia di scoprire i segreti che questa casa isolata e sinistra nasconde da anni.

"La casa sulla scogliera" entra a pieno titolo nella mia top 3 dei libri di Riley Sager, questo titolo dalle atmosfere oscure e inquietanti è perfetto per tutti gli amanti del genere!



giovedì 12 settembre 2024

Recensione "The perfect couple. La coppia perfetta" di Elin Hilderbrand

 Buongiorno e ben ritrovati cari lettori. 

Il libro di oggi, firmato dalla penna di Elin Hilderbrand, si intitola "The perfect couple. La coppia perfetta" ed è stato portato in Italia dalla casa editrice Timecrime.

Probabilmente il titolo vi suonerà familiare dato che da questo romanzo è stata tratta la serie omonima che sta spopolando su Netflix. 

Ho letto il libro per voi e sono prontissima a raccontarvi com'è andata....

Buona lettura!



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L’estate è la stagione dei matrimoni a Nantucket: la vista di una sposa che corre lungo Main Street è comune come il sole che tramonta a Madaket Beach. Il matrimonio Otis-Winbury si annuncia come un evento da ricordare, definito memorabile: i ricchi genitori dello sposo non hanno badato a spese per ospitare una cerimonia sontuosa nella loro tenuta sull’oceano. Ma quando un cadavere viene ritrovato nel porto di Nantucket poche ore prima del matrimonio, tutti i partecipanti diventano improvvisamente dei sospettati. Il capo della polizia, Ed Kapenash, interroga gli sposi, una famosa scrittrice di gialli e persino un membro della sua famiglia, e più indaga più porta alla luce segreti inconfessabili. Scopre così che ogni matrimonio è un campo minato e che nessuna coppia è perfetta.


La parola d'ordine in "The perfect couple" è "segreto". Tutti ne hanno uno, tutti farebbero di tutto per proteggerlo e quando viene ritrovato un cadavere questa consapevolezza assume dei connotati più sinistri.

Ma procedendo per ordine, la storia inizia in un piccolo angolo di paradiso chiamato Nuntucket, residenza di personalità di spicco e molto danarose, la cornice perfetta per un matrimonio dell'alta società. Tanti invitati, due famiglie di estrazione sociale totalmente differente e tanti intrecci insospettabili. 

Se dovessi scegliere una colonna sonora per questo libro sarebbe senza dubbio "Mon amour" di Annalisa con l'iconico ritornello

 "Ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me" 

perché niente potrebbe riassumere meglio gli intrighi che mi hanno tenuta incollata al romanzo di Elin Hilderbrand . Il punto di forza del libro, infatti, sono proprio le infinite dinamiche che si vengono a creare intorno ai protagonisti e alle loro famiglie dando vita ad una storia che regala più di un colpo di scena. 

Pur riconoscendo che probabilmente l'epilogo è la parte più debole della storia, mi è piaciuto moltissimo e mi ha lasciata con un velo di tristezza. Sicuramente dedicare qualche pagina in più a questa parte avrebbe giovato ancora di più all'intera trama ma non ritengo sia un elemento che pregiudichi il giudizio complessivo. 

La penna dell'autrice e la narrazione che procede per capitoli brevi e accattivanti, crea un'atmosfera coinvolgente tant'è che il libro si legge molto velocemente (vi assicuro che la voglia di sapere sarà talmente tanta che non riuscirete a metterlo giù tanto facilmente).

"The perfect couple" è la storia perfetta per tutti gli amanti del genere mistery new adult e per tutti quelli che adorano le trame in cui gli intrecci non finiscono mai. Ho dato un'occhiata anche alla serie e l'ho trovata abbastanza fedele all'originale, tra tutti ho apprezzato molto la Kidman nei panni di Greer e chiunque abbia letto il libro concorderà questa scelta, non avrebbe potuto rappresentarla meglio.

P.s. io ho preferito il libro 🤪


⭐️⭐️⭐️⭐️

lunedì 25 marzo 2024

Recensione "So cosa ho visto" di Imran Mahmood

 Buongiorno lettori, 

nel post di oggi vi parlo del nuovo libro di Imran Mahmood, "So cosa ho visto", uscito da qualche settimana per Timecrime. 

Una storia ambientata a Londra con un protagonista veramente complesso. 

Buona lettura!



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Xander Shute, un tempo ricco banchiere e ora senzatetto per le strade di Londra, si ripara, per la notte, in un vuoto appartamento a Mayfair. Quando sente i proprietari rientrare, corre a nascondersi. Intrappolato nel suo nascondiglio, assiste alla discussione della coppia, diventando anche il testimone di un feroce omicidio. Ma chi è la donna che è stata assassinata? La stessa donna che secondo la polizia non poteva assolutamente trovarsi lì? E com’è possibile che l’uomo che ha visto insieme lei la stia facendo franca? Mentre Xander cerca delle risposte, la sua memoria viene messa alla prova, costringendolo ad affrontare un passato doloroso sepolto da tempo. Quanto è disposto a rischiare per scoprire la brutale verità?


"Glielo chiederò un'ultima volta, signor Shute. Ha assistito a un omicidio a questo indirizzo? Al civico 42B di Farm Street?"


"Sì. So cosa ho visto."


Con la storia di Imran Mahmood è stato un po' amore ed odio a seconda dei momenti del libro e della sequenza di eventi. 

Per tutta la prima parte ho avuto la mente in confusione perché non capivo esattamente quello che stava accadendo: Xander è un personaggio particolare col quale è difficile sintonizzarsi. Nel libro conosciamo le sue due versioni quella di uomo "normale", con tanto di carriera e fidanzata storica; e quella da clochard in cui vaga senza meta tra le strade di Londra. 


La cosa che destabilizza è il non avere punti fermi per gran parte del libro: non si capisce cosa abbia condotto Xander sulla strada e perché sia convinto di aver assistito ad un omicidio del quale non c'è nessuna traccia. 


Nella seconda parte la situazione migliora e arrivano le prime risposte che aiutano a far chiarezza. Ciò che bisogna tenere a mente, prima di iniziare la lettura, è che si tratta di un thriller psicologico e quindi, più che soffermarsi sul caso, bisogna fare attenzione ad immedesimarsi nella mente e nei ragionamenti di Xander.


L'autore riesce a trasmettere molto bene l'ansia, il dolore, il trauma e le altre emozioni che affollano la mente di Xander e, senza dubbio, è uno degli elementi migliori del libro.


Il momento delle rivelazioni finali e dell'epilogo non è tra i più illuminanti ma aiuta a risollevare il giudizio generale. Di sicuro un ritmo più dinamico e una trama più omogenea e meno dispersiva avrebbero giovato ulteriormente ma, tutto sommato, può regalare delle buone sensazioni agli appassionati del genere. 

    

    ⭐️⭐️⭐️

lunedì 25 settembre 2023

Recensione "L’angelo delle ossa" di John Connolly

 Buongiorno lettori, inauguriamo la settimana con il nuovo libro di John Connolly, "L'angelo delle ossa", edito da Timecrime. 

Buona lettura!


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Una giovane donna scompare per le strade di New York. Chi l’ha rapita crede che a nessuno importi di lei, che nessuno la cercherà. Si sbaglia. È la cugina di Louis l’assassino, braccio destro del detective privato Charlie Parker, che ridurrà in brandelli chiunque intralci i suoi sforzi per ritrovarla. Mentre la violenta ricerca di Louis procede, Parker si rende conto che questa sparizione fa parte di un mistero più antico, legato a una chiesa ornata di ossa situata nell’Europa orientale, al massacro avvenuto in un monastero francese nel 1944 e alla storia oscura dell’Angelo Nero seguita per secoli dai Credenti, un gruppo di uomini pronti a tutto pur di dimostrare che non si tratta di una semplice leggenda.

Credo che John Connolly sia uno degli autori più prolifici di sempre all’interno del genere poliziesco. Ormai conosciamo perfettamente la figura di Charlie Parker: lo abbiamo visto nei ruoli più diversi in ambito personale ma anche e soprattutto professionale. Lo abbiamo seguito su e giù per gli States, lo abbiamo visto alle prese con i nemici più disparati – dal classico clan mafioso a pericolosi assassini- eppure non ne abbiamo mai abbastanza. Ogni volta che apriamo un libro su un altro capitolo della sua vita siamo prontissimi a riabbracciare, in senso figurato, un vecchio amico.

Ne “L’angelo delle ossa”, l’autore ci porta tra le strade di New York alla ricerca di una ragazza scomparsa. Si tratta della cugina del suo braccio destro con il quale condivide una cattiva fama e delle abitudini pessime. Forse chi l’ha rapita l’ha scelta proprio per questo, convinto che nessuno ne avrebbe sentito la mancanza ma non sarà così. 

Dopo poco, Charlie capisce che la sfida che ha davanti ha un che di soprannaturale: i pochi indizi sembrano ricondurre ad un vecchio culto che veniva praticato in Europa. Una religione che vede due fazioni di angeli contrapposte, un massacro spaventoso in un antico monastero francese, una setta che ancora oggi porta avanti il suo credo con convinzione a danno dei più deboli e fragili. 

Senza dubbio è una storia avvincente, basata su elementi storici reali e che richiama alla mente romanzi in stile Dan Brown. Se da una parte ho apprezzato il grande lavoro di ricostruzione storica e la capacità che ha avuto Connolly di ricamarci sopra un caso, dall’altra mi è sembrato che tutto questo abbia tolto spazio alla figura di Charlie Parker che solitamente è abbastanza centrale nei libri. In una situazione come questa è stato un po’ messo in ombra dal contesto e da altri personaggi che esercitano un fascino non da poco.

Lo cifra stilistica dell’autore è sempre riconoscibile e incisiva. Personalmente mi piace sempre molto lo stile di Connolly e nonostante sia spesso prolisso riesco comunque a rimanere coinvolta per tutta la narrazione. Mi è piaciuto molto il tema che ha scelto per questo libro e ritengo che lo abbia trattato nella maniera più esaustiva possibile intrecciandolo perfettamente con il caso del rapimento che, nella sostanza, apre un vero e proprio vaso di Pandora. 

Potete leggere il romanzo anche se non avete mai letto nulla su Charlie Parker, i riferimenti sono davvero pochi ed intuibili, quindi se vi incuriosisce questo autore o questa serie provate a dargli una possibilità!





lunedì 18 settembre 2023

Recensione "La pietra che scotta" di Donald E. Westlake

 Buongiorno lettori e buon inizio settimana. Nel post di oggi vi parlo de "La pietra che scotta", scritto dalla penna di Donald E. Westlake, edito da Timecrime.

Buona lettura!



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Fresco di prigione, Dortmunder viene coinvolto in una rapina che potrebbe scatenare una guerra. Quando esce dal carcere con dieci dollari, un biglietto del treno e nient’altro, ha solo un buon nome e un’ottima reputazione: nessuno pianifica un colpo meglio di Dortmunder. Il suo amico Kelp lo va a prendere su una Cadillac rubata e, durante il tragitto, gli racconta la storia di uno smeraldo dal valore di 500.000 dollari che non devono far altro che rubare. Dortmunder non esita un istante. Lo smeraldo è il gioiello della corona di un’ex colonia britannica, a cui è stata recentemente concessa l’indipendenza e divisa in due nazioni: Talabwo e Akinzi. Akinzi ha la pietra, a Talabwo la rivogliono e il loro rappresentante alle Nazioni Unite offre un’ottima ricompensa a chi ne entrerà in possesso. Per Dortmunder e Kelp non sarà una semplice rapina, troppi interessi si avvicendano intorno al gioiello, ma sarà un’occasione perfetta per dimostrare le loro qualità come professionisti del crimine.

Se avete amato i Mercenari e la banda de La casa di carta questo libro fa sicuramente al caso vostro. Donald E. Westlake porta in scena una storia praticamente tutta al maschile in cui una banda di pregiudicati organizza una importante rapina per impadronirsi di un prezioso diamante. Nel mezzo, una lotta di potere tra due nazioni che tengono molto a questo smeraldo e che sono disposte a tutto per ottenerlo.

Il protagonista principale, Dortmunder, è la mente che deve organizzare la rapina. La gran parte del libro si concentra a questo punto sui vari passaggi che diventano sempre più intricati e complessi. Sembra davvero di essere sul set di un film con tanto di effetti speciali.

Lo stile di Westlake è preciso e molto realistico, padroneggia molto la "materia" del libro quando si tratta di armi, mezzi e vari sistemi di sicurezza. Invece sono quasi totalmente assenti dettagli e descrizioni sui vari personaggi che impariamo a conoscere più per il loro ruolo all'interno della banda - la mente, lo scassinatore ecc- che per la loro personalità. C'è anche molta ironia tra le righe che spezza un po' la tensione dei momenti in cui la situazione sembra precipitare.

Una storia che si evolve nel giro di poche pagine, circa 240, e che strizza l'occhio alle spy story e al mondo cinematografico. Probabilmente non incontrerà il favore di coloro che amano i thriller ansiogeni o quelli in cui ci sono casi da risolvere ma sicuramente sarà apprezzato da chi cerca una storia leggera e ricca di colpi di scena. 

⭐️⭐️⭐️

lunedì 11 settembre 2023

Recensione "La gabbia delle scimmie" di Victor Gischler

 Buongiorno lettori e buon inizio settimana. 

Nel post di oggi vi parlo di un libro che mi è piaciuto tantissimo e che ho divorato nel giro di due giorni. Si tratta del thriller di esordio di Victor Gischler, "La gabbia delle scimmie", pubblicato il 1 settembre da Timecrime.

Buona lettura!


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Il romanzo d’esordio di Victor Gischler, La gabbia delle scimmie, racconta la storia di Charlie Swift, fedele sicario di un boss mafioso della Florida centrale, che dovrà fare i conti con un gangster rivale che uccide tutta la sua banda, con la scomparsa improvvisa del suo capo, con l’FBI che si accanisce sulla scena del crimine e con un gruppo di killer che gli dà la caccia con ogni mezzo. Nessuno è più veloce di Charlie Swift nel premere il grilletto, ma sarà abbastanza scaltro da uscirne vivo anche questa volta?

Victor Gischler ci porta in Florida in un momento carico di tensione in quanto due boss mafiosi si contendono il territorio in una guerra senza esclusione di colpi. La vicenda si concentra sulla figura del protagonista,  Charlie Swift, che pur non impersonando il ruolo dell'eroe buono ha una sua coerenza e un suo codice d'onore. Personalmente mi ha fatta innamorare anche se si tratta pur sempre di un sicario senza cuore (almeno sulla carta). In realtà, con uno stile molto sintetico e con pochi fronzoli, l'autore ci mostra tutta la sua umanità che non intacca minimamente il suo ruolo da pericoloso mercenario.

"La gabbia delle scimmie" è il punto di ritrovo della banda, nel retro di un bar dall'aspetto decisamente poco raccomandabile. Grazie alle brevi ma precise descrizioni sembra di essere lì con Charlie, Novellino e gli altri tra tequila e fumo di sigari e sigarette.

Il ritmo della storia è adrenalinico e la tensione è palpabile. Scorrendo le pagine anche il lettore si sente braccato da pericolosi killer della mala e l'FBI mentre la sintonia con Swift cresce e ci si ritrova a fare un tifo sfrenato per lui. Gli amanti del noir e dei polizieschi in stile Michael Connelly si sentiranno a casa in questo libro perché è una storia in cui non manca nessun elemento di questi generi. 

Nonostante l'autore abbia uno stile molto sintetico, l'intera vicenda si sviluppa in sole 240 pagine, è stata un'esperienza di lettura totalmente immersiva in cui non ho sentito la mancanza di ulteriori spiegazioni o dettagli. 

A distanza di qualche giorno da quando ho terminato il libro, sento ancora scorrere l'adrenalina degli inseguimenti e trattengo il respiro pensando ai momenti di tensione altissima prima dei vari blitz armati e potenzialmente mortali che troverete in queste pagine. Non ho nessun appunto da far sul libro e non vedo l'ora di vedere il film al cinema!

Ve lo consiglio ad occhi chiusi!




mercoledì 19 luglio 2023

Recensione "Le indagini del Marlow Murder Club" di Robert Thorogood

 Buongiorno lettori,

nel post di oggi parliamo di un cozy crime davvero perfetto per l'estate. Si tratta del libro firmato da Robert Thorogood, "Le indagini del Marlow Murder Club", edito da Timecrime.

Buona lettura!


Judith Potts ha settantasette anni ed è beatamente felice. Vive da sola in una villa un po’ dimessa appena fuori Marlow, non c’è nessun uomo nella sua vita che le dica cosa fare o quanto whisky bere, e per tenersi occupata crea i cruciverba per i giornali nazionali. Una sera, mentre nuota nel Tamigi, è testimone di un brutale omicidio. La polizia locale non crede alla sua storia, così decide di investigare da sé, e ben presto a questa missione si uniscono Suzie, una dog-sitter dal cuore puro, e Becks, la sobria e composta moglie del parroco. Insieme sono il Marlow Murder Club. Quando un altro cadavere viene ritrovato, si rendono conto di avere per le mani un vero e proprio serial killer. E l’enigma che volevano risolvere diventa una trappola da cui potrebbero non trovare via d’uscita...


Ho una vera e propria predilezione per questo genere letterario che intreccia elementi crime con altri generi meno impegnativi e macabri e il romanzo di Thorogood è stata una lettura perfetta per questo periodo. Siamo in un paesino alla periferia di Londra e Judith Potts è un'anziana signora che ama vivere sopra le righe. Una sera, durante il suo quotidiano bagno nel fiume, sente un colpo di pistola e un grido e tanto basta a far partire il suo spirito investigativo. 

Ad affiancarla, altre protagoniste interessanti che hanno età e vissuti differenti. Nessuno sembra prestare attenzione a questo curioso Club di signore che iniziano a fare domande strane ai principali sospettati durante delle indagini che si sviluppano tra episodi rocamboleschi e delle intuizioni degne di Miss Marple. 

In effetti, il libro mi ha ricordato moltissimo le atmosfere dell'eroina di Agatha ma anche quelle de La signora in giallo. Ad ogni modo è un caso che mi ha appassionato tra opere d'arte,  vecchie foto e conti in sospeso del passato da saldare. Lo stile ironico e scorrevole dell'autore rende il tutto molto leggero e coinvolgente. Sotto alcuni aspetti ci sono degli elementi un po' paradossali ma siamo sempre in un libro quindi non mi hanno disturbato più di tanto.

Se anche voi amate questo genere o siete alla ricerca di una storia tranquilla e scorrevole da portare in vacanza, se siete fan della settimana enigmistica e dei cruciverba, sono sicura che lo adorerete! 

 

⭐️⭐️⭐️,5 

mercoledì 21 giugno 2023

Recensione "Tienilo per te" di Tom Ryan

 Buongiorno lettori, 

oggi vi parlo del libro "Tienilo per te", un mistery YA firmato da Tom Ryan e pubblicato da TimeCrime.

Buona lettura!


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È passato un anno da quando il cosiddetto “killer della pagina” ha disseminato il terrore nella sonnolenta cittadina balneare di Camera Cove, uccidendo quattro persone prima di scomparire nel nulla. Come tutti in città, il diciottenne Mac Bell sta cercando di lasciarsi alle spalle quell’orribile estate: più facile a dirsi che a farsi, visto che Connor, il suo migliore amico, è stato l’ultima vittima dell’assassino. Ma quando scopre un messaggio criptico lasciato da Connor, viene risucchiato nuovamente nella ricerca del killer che potrebbe non essere un semplice vagabondo come tutti sostenevano. Ora chiunque è un sospettato. Con la costante sensazione che qualcuno osservi ogni sua mossa, Mac lotta per venire a patti con i suoi veri sentimenti, mentre si affanna per portare alla luce la verità.

Questo mistery YA di Tom Ryan mi ha confermato quanto ami profondamente questa variante del genere crime che mescola omicidi e delitti con i drammi tipici dell'adolescenza. 

Ci troviamo in un piccolo paesino, Camera Cove, costituito da un insieme di casupole, una scuola e qualche locale circoscritto da scogliere a picco sul mare. È il classico ambiente in cui tutti si conoscono e dove "non succede mai niente" finché le esistenze di tutti non vengono sconvolte dell'operato di un pericoloso serial killer. 

Lo stile dell'autore, fresco e coinvolgente, ci racconta la storia di un gruppo di amici adolescenti che si conoscono da sempre, hanno da poco perso un componente fondamentale della banda, Connor, un ragazzo brillante capace di unirli nonostante le diversità. Ognuno di loro affronta il lutto a modo suo ma, mentre la maggior parte cerca di andare avanti, c'è qualcuno che non può e che non ci riesce.

Il personaggio principale, Mac Bell, è quello con il quale siamo più connessi in quanto è lui il narratore dell'intera vicenda e la persona più coinvolta e toccata dell'omicidio di Connor, ultima vittima del killer della pagina e migliore amico di Mac.

Su Connor i vari protagonisti esprimono opinioni contrastanti, l'unica cosa certa è che probabilmente conosceva l'identità del killer ed è per questo che ha perso la vita. È con questa consapevolezza che Mac inizia ad indagare. Un'indagine che porta subito alla luce elementi nuovi che non sono stati presi in considerazione dalla polizia.

Man mano che apprende informazioni e crea collegamenti tra le vittime e i potenziali sospettati, Mac si avvicina pericolosamente alla scoperta della verità mettendo in pericolo la sua stessa incolumità. 

Mi ha ricordato molto lo stile di "Come uccidono le brave ragazze" anche se il libro e la vicenda è decisamente meno ricca di elementi e più snella. Ciò lo rende perfetto come lettura estiva.

A metà tra un giallo e un mistery, "Tienilo per te" mi ha completamente rapita per due giorni nonostante abbia intuito con largo anticipo l'epilogo, l'ho apprezzato moltissimo. Di sicuro mi procurerò presto "Spero che tu stia ascoltando", il libro precedente di questo autore sorprendente. 




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