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venerdì 19 aprile 2019

[Blogtour] "Bosco Bianco" di Diego Galdino




Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del tour dedicato a 'Bosco Bianco', il nuovo romanzo di Diego Galdino. Pronti a scaricare dei segnalibri personalizzati per accompagnare la lettura?

Titolo: Bosco Bianco
Autore: Diego Galdino
Editore: Self Publishing
Disponibile SOLO su Amazon

I SEGNALIBRI


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GRAZIE PER AVERCI SEGUITO!



lunedì 1 aprile 2019

[Blogtour] "L'altro convento" di Stefania Durbano



Buongiorno lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare una tappa del blogtour dedicato a "L'altro convento", un romanzo sconvolgente di Stefania Durbano edito da Bookabook.
Il mio compito? Quello di raccontarvi qualche dettaglio in più sui personaggi di una storia che resta impressa nella mente.
Buona lettura!


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Il santuario di Belmonte è un luogo di pace, di quiete. Tra le sue mura secolari si trova un convento dove le suore ospitano donne in difficoltà. Un giorno bussa alla loro porta Delia, una ragazza dalla vita complessa: ha alle spalle un aborto, è senza soldi e famiglia. L'incontro con suor Maria, don Piero e le altre figure del convento apre uno spiraglio nel buio della sua esistenza. Tristezza e disperazione sembrano trovare sollievo nell'accoglienza che le viene riservata, ma in Delia nascono una serie di dubbi: perché la sua compagna di stanza è sofferente? Cosa si nasconde dietro il volto sfregiato di don Piero? E, soprattutto, perché suor Maria insiste per farle rispettare determinate regole? Domande che porteranno a risposte impreviste, in un luogo dove niente è quello che sembra.



DELIA

Jeans consumati e una maglia qualunque. 
A prima vista Delia è una bellissima ragazza con qualche problema di troppo. 
Il suo essere sola al mondo la porta sulla soglia del convento di Belmonte che, però, è una porta diretta verso l'inferno più che un percorso verso la redenzione.
E' la protagonista del libro, è un personaggio non convenzionale con una storia tragica alle spalle. E' una ragazza molto sveglia, nonostante sia provata da una situazione non facile. Mi è piaciuto il suo lato ribelle che la porta a ragionare sempre, invece che accettare passivamente gli ordini che le vengono impartiti. Delia mi è piaciuta moltissimo e mi resterà nel cuore per molto tempo!


SUOR MARIA

E' difficile dire qualcosa su questo personaggio e, se leggerete il romanzo, capirete anche perché. E' incommentabile, sotto ogni punto di vista. Non penso di aver mai detestato così tanto una persona. Con Suor Maria l'autrice crea un contrasto unico mettendo in contrapposizione totale il bene e il male nella stessa persona. Sorry, Suor Maria ma per lei non ci sono belle parole ma solo parolacce!!!


DON PIERO

L'aspetto esteriore e il ruolo interpretato da questo personaggio lo rendono, inizialmente, un individuo affidabile e un punto di riferimento per la protagonista ma, in realtà, si tratta di una persona border line. A seconda dei momenti, ho alternato riflessioni positive e negative per questo essere che, perlomeno, ha mostrato qualche segno di pentimento.
Quella flebile luce che ho visto brillare in lui, grazie alla sua cultura e alla sua intelligenza, non basta ad illuminare una storia cupa e sconcertante.


RAFFAELE

L'unica nota positiva del libro.
Un uomo dall'animo buono che dedica la sua vita a vegliare sulla sicurezza e il benessere del prossimo. Ho apprezzato la profondità dei suoi sentimenti per Delia e il coraggio con quale lotterà per lei fino alla fine.


Parlare di questo romanzo è difficile, ho divorato il libro in poche ore trascinata da uan storia torbida e oscura in cui il male e la perversione non hanno mai fine. Potrei dire che non esiste un elemento positivo nel libro, perché a fine lettura resta solo tanta amarezza e negatività, ma qualcosa di bello e puro c'è stato ed è l'amore che lega Raffaele a Delia. In qualche modo loro due mi hanno regalato la leggerezza e l'emozione che, per forza di cose, è quasi totalmente assente dal libro. Non è una storia adatta a tutti, non è una storia per chi ha un cuore debole. Non mi era mai capitato di restare così spiazzata con un libro ma così è stato. Nonostante il tema trattato mi è piaciuto e mi ha conquistata più di quanto mi aspettassi. E' impossibile raccontare qualcosa in più senza svelare dettagli fondamentali perciò, se ritenete di avere abbastanza coraggio da affrontare una storia che sfida le regole e le cose umanamente concepibili, non vi resta che leggere un libro unico ed emozionante.


Continuate a seguire il tour alla scoperta de "L'altro convento".



mercoledì 19 dicembre 2018

[Blogtour] "La segretaria" di Renée Knight

Buongiorno, lettori.
Ho il piacere di inaugurare il blogtour dedicato al nuovo romanzo di Renée Knight, "La segretaria", edito da Piemme. Il mio compito? Quello di raccontarvi la trama del libro.
Buona lettura!


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Christine Butcher. È la tua segretaria, o personal assistant come si dice oggi. Ti fidi di lei. Da più di dieci anni accompagna le tue febbrili giornate in ufficio, controlla la tua agenda, e forse conosce anche te, la bella, famosa Mina Appleton, meglio di quanto tu stessa ti conosca. Caffè fino a mezzogiorno, tè nel pomeriggio, e dopo le sei nient'altro che whisky: la tua segretaria non sbaglia mai. Come faresti senza di lei? Christine è insostituibile: in questi anni, mentre prendevi in mano la guida del tuo impero di supermercati eliminando per sempre tuo padre, lei era lì. Qualche passo dietro di te, silenziosa come un topo, attenta a notare ogni cosa. Ogni segreto sussurrato, ogni informazione scambiata, ogni sguardo carico di significati. Tu le sei grata, davvero. Eppure, ogni tanto, ti si affaccia nella mente un pensiero. Fin dove arriva la lealtà di Christine Butcher? Quale prezzo ha la sua dedizione? Fino a che punto ognuno dei tuoi sporchi segreti sarà al sicuro con lei? Perché forse, senza volerlo, in tutti questi anni non hai capito chi è davvero la tua segretaria. Forse l'hai sottovalutata. E adesso sei pronta ad affrontare Christine Butcher?

Scrivere un romanzo degno di nota è questione di talento, ingegno e originalità rigorosamente in questo ordine. Alla base del successo del libro c'è sicuramente la trama e il modo in cui l'autore riesce a svilupparla. Renée Knight ha creato un libro praticamente perfetto in cui suspense, mistero, cattiveria, invidia e desiderio di vendetta, si mescolano insieme dando vita ad una storia di luci e ombre che mi ha tenuta incollata alle pagine.

Si parte con i primi capitoli un po' in sordina: l'autrice si prende del tempo per presentare i suoi protagonisti e porre le basi per i successivi capitoli. Si prosegue, poi, con una parte molto narrativa in cui viene posta l'attenzione sulla strana coppia attorno alla quale ruota l'intera storia: una segretaria super diligente ed efficiente e una datrice di lavoro un po' ambigua e, decisamente, egoista e opportunista.

Nella seconda metà del romanzo, l'autrice scopre le carte e iniziano a cadere le prime maschere. Tante scene, già lette in precedenza, acquistano una luce del tutto nuova man mano che una verità sconcertante si fa strada tra le righe. La parte migliore, e quella che ho preferito, è senza dubbio l'epilogo: un momento della lettura da gustare fino in fondo. 

La trama del libro è decisamente 'ricca': di personaggi, di contenuti e di sensazioni. E' una storia tutta da scoprire e un'ottima idea se siete alla ricerca di un bel romanzo da leggere/regalare a Natale.


Continuate a seguire il tour che, domani, farà tappa sul blog di Elisa di Viaggiatrice Pigra .

Recensione "Nel blu dell'universo profondo" di Elle Eloise



Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare una tappa del grandissimo tour dedicato alla serie "How to disappear completely", firmata da Elle Eloise.
In particolare, il mio compito sarà quello di raccontarvi la novella inedita "Nel blu dell'universo profondo".
Buona lettura!





In occasione dell'uscita  di "Frammenti", un'antologia  di racconti firmata dalle autrici della Delrai Edizioni, Elle Eloise ci regala una novella breve, ma intensa, che va ad inserirsi all'interno della serie "How to disappear completely" con l'intento di completare e approfondire la figura di Denis.
Non avevo un bel ricordo di lui e, questo racconto, mi ha aiutata a comprendere meglio la complessità di un ragazzo perduto che sembrava non poter dare nulla di più.  In un certo senso l'autrice ha voluto dare una seconda occasione, una rivincita e la possibilità di spiegare, fino in fondo, le ragioni che si celano dietro il comportamento scapestrato e inaffidabile di Denis. Si tratta di un ragazzo provato, vittima di un sistema più grande di lui e di una madre che non ha saputo proteggerlo e che, anzi, si è arricchita sulla sua pelle. Anni di abusi hanno forgiato una personalità rancorosa e rabbiosa ma, allo stesso tempo, fragile e insicura.

Non mi piace pensare che qualcun altro arrivi a credere che l'unica soluzione possibile alla vergogna, al senso di colpa, alla confusione, alla depressione, sia quella di tagliarsi i polsi e magari riuscire a mettere fine alla propria vita.

Mi è piaciuta la costruzione catartica della trama: dopo il dolore, la sofferenza e le cicatrici, Denis si libera dal fardello di ciò che ha subito per abbracciare una vita nuova e correndo incontro ad un futuro migliore, consapevole che il mondo non è popolato solo da mostri. È stato piacevolissimo ritrovare lo stile diretto, scorrevole e intenso di Elle Eloise,  una scrittrice che parla col cuore attraverso la forza delle emozioni che suscita grazie alle sue storie. Il tema trattato non è tra i più semplici ma l'autrice è riuscita a non renderlo opprimente ed eccessivamente carico di sofferenza dando speranza e u  messaggio positivo a chi, come Denis, magari è convinto di essere marcio solo per colpa di persone senza scrupoli e vicende incresciose di cui rimangono vittime inconsapevoli. 
È una novella che accresce il valore della serie e ne arricchisce i contenuti.

Continuate a seguirci!


mercoledì 31 ottobre 2018

[Blogtour] "Palazzamore" di Barbara Villa

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del tour dedicato a "Palazzamore", un romanzo di Barbara Villa edito da Bookabook. Nel particolare, potrete leggere una piccola intervista ad una inquilina mooolto speciale del palazzo: una stella!
Buona lettura!




Leggi la recensione, QUI
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DAL PIANO INFINITO DEL CIELO
intervista

1. Cara 'stella', sei forse l'inquilina più fortunata del palazzo poiché puoi vedere tutto dall'alto della tua postazione. Cosa ne pensi degli altri inquilini?

Mia cara, mi sento particolarmente fortunata a essere sospesa in mezzo a tutto questo splendore.  Poter osservare tutti e festeggiare con loro le vittorie e gli amori che nascono. Ma sai quante volte vorrei poter scendere un po’ giù?!! Soprattutto quando qualcosa non va, quando il dolore spacca in due il cuore e tu l’urlo lo senti fin lassù. Vorrei stringermi a loro, dare calore e qualche carezza. Io lo so come ci si sente quando ti senti con le mani legate e pensi che nulla andrà come vuoi. Ecco, vorrei essere lì in quel momento, per spingere via la delusione e la convinzione di non riuscire.

2. Come ti senti a raccogliere i sogni e i desideri di tutti?

A volte piena, piena di magia. Colma dei vostri sogni meravigliosi. Altre vuota, quando proprio non mi riesce di realizzarlo e magari è uno dei più grandi.

3. Come trascorri le tue giornate in attesa di prendere posto per il tuo 'turno' di lavoro?

Resto tutto il giorno a studiare i sogni e i desideri delle persone. Leggo e guardo i fogli piene di liste, di stelline e nomi. Parlo con le mie compagne, mangiando zucchero filato e caramelle gommose e qualche volta davanti a tisane calde e dolci di mandorla. Spesso non mi ritrovo con i conti. Ma questo è tutta colpa della luna.

4. Ma, alla fine, i desideri li realizzi davvero?

Io metto tutta me stessa. Mi impegno per far realizzare tutti i sogni, ma non sempre finisce bene. A volte ci sono disegni più grandi anche di noi, che siamo solo delle piccole stelle.




Se avete perso le interviste agli altri inquilini di "Palazzamore", ecco il calendario per recuperarle!



venerdì 19 ottobre 2018

[Blogtour] "Il simbolo" di Damiano Leone




Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del blogtour dedicato a "Il simbolo", un romanzo di Damiano Leone.
In questo appuntamento, tenterò di stuzzicare la vostra curiosità attraverso un piccolo estratto direttamente dal libro.
Buona lettura!


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Contemporaneo di un uomo passato alla storia con il nome di Gesù di Nazareth, il figlio di una prostituta muove i primi passi nella Palestina dominata dalle legioni di Roma: due vite diverse ma destinate a incrociarsi nei loro giorni più drammatici. Avviato alla prostituzione, il giovane Ben Hamir trova conforto nell'affetto di uno schiavo comprato per fargli da tutore. Costretto a fuggire, dopo un'istruttiva permanenza ad Atene conquista Roma - o meglio i cuori delle romane - divenendo gradito ospite dei più esclusivi palazzi nobiliari. Coinvolto nella politica imperiale fino a divenire intimo di Tiberio, proprio da lui apprenderà quanto beffardo possa mostrarsi il fato. Tornato in Palestina per ordine dell'imperatore, ad attenderlo troverà sia un nuovo che un antico amore: ma anche l'odio feroce di Ponzio Pilato, il suo più mortale nemico. Dopo aver compiuto un gesto in apparenza marginale ma destinato a sconvolgere la storia, abbandonati i lussi e le amanti sceglierà di restare lontano dai clamori del mondo. Ma Roma non si è dimenticata di lui: dovrà accettare lo sgradito incarico di informatore imperiale, assistendo così a eventi che andranno oltre ogni sua immaginazione.



ESTRATTO

Tutti gli uomini si possono classificare in due archetipi principali. Alcuni, guardando vicino, percepiscono la struttura intima delle cose; altri, scrutando lontano, colgono i legami dell'insieme. Capaci d'analisi i primi, di sintesi i secondi.
(...)Tuttavia ne esiste ancora un terzo tipo, anche se talmente raro da essere quasi introvabile. Può perfino succedere che in un'intera vita non l'incontrerai mai. Racchiudendo in sé ambedue le qualità innalzate al massimo grado, queste persone divengono generali inarrivabili come Alessandro il Grande, filosofi come Pitagora o Socrate, architetti che con le loro straordinarie opere hanno sfiorato la magia come Imhotep. (...) Per quanto ti riguarda lo devo proprio ammettere: non so ancora a quale di queste categorie farai parte...o meglio, a volte penso che nessuna ti si addica mentre altre che ti vadano a pennello tutte e tre. Perché, anche così giovane, sei la persona più complicata e mutevole che io abbia finora incontrato.


Se avete perso le tappe precedenti, potete recuperarlo seguendo il calendario che trovate qui sotto.


sabato 13 ottobre 2018

[Blogtour] "Hanover house" di Brenda Novak

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del tour dedicato a "Hanover House", secondo attesissimo capitolo della serie thriller di Brenda Novak.
In questo appuntamento, parleremo di strutture psichiatriche e del loro ruolo nella cura delle patologie mentali. Parleremo della trasformazione, nel tempo, di questi luoghi e del trattamento riservato ai pazienti in essi ospitati.
Buona lettura!


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È trascorso ormai un anno da quando Evelyn Talbot si è trasferita in Alaska, ad Hanover House, la clinica psichiatrica di massima sicurezza dove vengono internati i serial killer più efferati. Solo pochi di loro hanno una mente così brillante da riuscire a spiegare il complesso modus operandi che si cela dietro ai propri crimini, e uno di questi è appena arrivato. Si tratta di Lyman Bishop, il "Fabbricante di Zombi", un genetista accusato di lobotomizzare le sue vittime con un rompighiaccio. L' unico il cui raffinato intelletto regge il confronto con il famigerato Hannibal Lecter. Appena Evelyn lo incontra sente il sangue gelarsi nelle vene, e non è certo per la tempesta di ghiaccio che sta per abbattersi sulla zona... Ha la netta sensazione che qualcosa nella sua vita stia per cambiare, irreparabilmente. Quando viene ritrovato il corpo di una nuova vittima uccisa con un rompighiaccio, il dubbio che Bishop sia l'uomo sbagliato emerge con violenza. Ma le sfide non sono finite per Evelyn, perché la minaccia di Jasper, il ragazzo che a sedici anni l'ha segregata e seviziata, sembra più vicina che mai. Esiste un legame tra questi eventi? È solo un caso che la donna massacrata assomigli terribilmente alla bella psichiatra? Per Evelyn e l'uomo che ama, il tenace commissario Amarok, la caccia è di nuovo aperta. Perché nessuno è al sicuro nel grande freddo.

Le strutture psichiatriche sono sempre stati luoghi misteriosi, lontani dalla civiltà e luogo di ritrovo per gli emarginati. Ci sono stati anni bui in cui il 'manicomio', più che un luogo di cura, era una vera e propria prigione in cui i pazienti venivano 'tenuti a bada' in maniera più o meno consona al caso.
E' proprio in questi anni che, sempre di più, si è associato a queste strutture un concetto di terrore e crudeltà: la cattiveria umana di inservienti e psichiatri, si sfogava in tutta la sua potenza sulle povere vittime che, il più delle volte, erano incapaci di difendersi e si limitavano a subire le angherie.


Con il tempo, e il progresso, si è operata una divisione tra reparti psichiatrici pubblici e ospedali psichiatrici giudiziari (come la struttura di Hanover House"), ma le condizioni, in alcuni casi, non sono poi così cambiate. Ho avuto modo di lavorare, come infermiera, in un reparto psichiatrico e vi posso assicurare che l'atmosfera che si respira tra le mura è molto pesante e stressante, si è a contatto con la malattia vera e con i misteri della mente che sono quasi sempre inspiegabili. 
Il 'pericolo' è costante: si rischia di essere aggrediti in ogni momento e instaurare un rapporto con i pazienti è difficilissimo.


Camicie di forza, elettroshock, sbarre alle finestre. Quanti di questi rimedi sono ancora in uso oggi? Quanti sono realmente necessari? Come vivono i pazienti ricoverati in queste strutture? Nessuno può saperlo, fino in fondo. Quel che è certo è che, nonostante il progresso, non si tratta di posti idilliaci con giardini curati e panchine colorate, gli ospedali psichiatrici (giudiziari e non) sono spazi malinconici, popolati da ombre e da dolore. 

'Hanover House', è l'esempio perfetto di struttura psichiatrica moderna perciò, se volete saperne di più, non vi resta che ritagliarvi qualche ora per leggere il libro.

Se avete perso qualche tappa, qui trovate il riepilogo del tour!



Grazie per averci seguito!

mercoledì 10 ottobre 2018

[Blogtour] "A... come amore" di Serena Brucculeri



Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare una tappa del tour dedicato al romanzo di Serena Brucculeri, "A... come amore", edito dalla Darcy Edizioni. Il mio compito? Quello di stuzzicarvi con qualche estratto del libro! Mi raccomando, leggete il post fino alla fine... c'è una sorpresa per voi!


Titolo: A…  come amore (1° volume Standalone della Never forget series)
Autore: Serena Brucculeri
Editore: Darcy edizioni
Genere: contemporary romance
Pagine: 497
Costo: 2,99€ - il primo giorno a 0,99€ - cartaceo 16€ - Gratis con KU
Data di uscita: 12 ottobre
Prenotalo, QUI


Jensen odia le donne. In seguito a una scottatura con la sua ex ragazza, pensa che siano tutte uguali e decide di restare single, rimorchiandone una a sera ma evitando sempre di impegnarsi. Melody è una mamma a tempo pieno, non è interessata alle avventure di una notte, vuole solo pensare al suo bambino e al lavoro. Jensen e Melody saranno costretti a lavorare fianco a fianco a un progetto e, nonostante le ritrosie e i pregiudizi iniziali, scopriranno entrambi che le prime impressioni non sono quasi mai esatte. Una sera, complice la forte attrazione che li lega, tutto cambia e i limiti che entrambi si sono imposti vengono infranti. Riusciranno, però, ad avere un futuro, nonostante il loro passato? Una storia che fa sognare e battere il cuore, perché l'amore può essere imprevedibile, può far rinascere o distruggere.


ESTRATTI






Se siete curiose di scoprire altri dettagli sul romanzo, continuate a seguire il tour!



IL GIVEAWAY


Premio: un gadget del romanzo

Come partecipare?

1. Iscriviti ai blog partecipanti:


2. Condividere le tappe del blogtour su Facebook

3. Commentare tutte le tappe e, nell'ultima, lasciare la propria mail per essere contattati in caso di vittoria


Termina l'11 Ottobre alle 22.30 .
Il vincitore sarà annunciato nella giornata del 12 Ottobre.











mercoledì 3 ottobre 2018

[Blogtour] "Van Helsing" di Natascia Luchetti

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare una tappa del blogtour dedicato a "Van Helsing", secondo capitolo della serie fantasy firmata da Natascia Luchetti.
In questo appuntamento, parleremo de "Gli ordini di cavalieri".
Buona lettura!


IL ROMANZO


Acquistalo, QUI
Formato: cartaceo/ebook
Casa Editrice: Delrai Edizioni
Autrice: Natascia Luchetti
Trama: La vera storia dell'uomo che ha trasformato la sua vita in leggenda, la cui stessa esistenza era un'arma contro le Bestie: Abraham Van Helsing. L'essere umano deve conoscere il mondo per poterlo capire appieno ed è ciò che pensa il giovane Van Helsing nell'approcciarsi all'università e al suo futuro da medico, ma l'oscurità lo attende e non gli lascia tregua, incamminandolo per la via a lui destinata. È nelle ombre più fitte che l'incubo ha inizio, una verità inspiegabile da Abraham considerata inconcepibile: esiste il Male, esiste il Bene. Ogni tipo di creatura sovrannaturale vive tra gli uomini, con loro, e questi non ne hanno coscienza. Continuano le loro vite, schiavi della superstizione e dell'ignoranza. È impossibile concepire un futuro senza l'abisso delle tenebre e la lotta per la sopravvivenza ha inizio, perché chi uccide il male, assorbe il male. A condurre il braccio del cacciatore una sola verità, che domina persino il suo cuore: il sangue non mente mai. Dalla penna gotica di Natascia Luchetti, una nuova sfida per riportare in vita una personalità dalle tinte complesse e dal forte senso di giustizia.




Dagli appunti di Susan Adelina Griffith

I primi Cavalieri che si sono schierati contro le forze del Male per la salvezza dell’Umanità risalgono al periodo leggendario di Re Artù e i suoi fedeli guerrieri famigerati come Cavalieri della Tavola Rotonda.
C’è una storia segreta che lega la figura del mitico sovrano del codice di Avalon alla sempiterna lotta contro l’Avversario e i suoi servi. La sacra Excalibur, diversamente da quanto narra la leggenda del ciclo arturiano, fu donata a lui dall’Arcangelo Uriele, signore della terra e delle sue creature, nonché guardiano della Gehenna.
Si narra che non esistesse anima empia in grado di sopravvivere al suo filo, nemmeno Lucifero in persona, ma l’oggetto non fu mai ritrovato.
Presumo che i primi Cavalieri abbiano deciso di dare un’origine mitica agli Ordini per motivare gli ignoranti che a loro aderivano in tempi più bui di quelli che viviamo ora. Non mi stupisce che questa favola sia stata ritrovata, trascritta nei primi registri rinvenuti nelle rovine dei palazzi della famiglia Belmont. Originaria della Bretagna, fu la prima a ridare vita all’antico ideale di protezione delle genti dalle minacce del Male rappresentato da creature sovrumane. Impavidi, forse troppo, i Belmont si ritirarono dalla vita politica dell’Inghilterra durante la guerra dei Cent’anni e divennero di fatto Cavalieri erranti, pronti a sconfinare in ogni landa, anche negli angoli più remoti del mondo, per portare saggezza e protezione al popolo avversato oltre che dalla fame, dai sovrani assoluti e dalle ingiustizie politiche, anche da mostri e streghe, demoni e spiriti. La loro fu una vera e propria crociata di folli disorganizzati che riuscirono a razionalizzarsi solo dopo anni di caccia dissennata e rischiosa.
 Sul finire del Tredicesimo secolo, i Belmont si organizzarono formando presidi stabili su ogni territorio conosciuto, che facevano capo alla sede inglese, posta vicino l’antica Londinium, ora Londra. I ruderi del vecchio palazzo dei Belmont sono stati distrutti nel 1802 e sopra di essi è nato il quartiere periferico e popolare del Mile End.
I membri della famiglia Belmont si occupavano delle indagini, del reclutamento di nuovi membri e dell’iniziazione di altre famiglie allo stesso ideale. I Morris, i Lancaster e i Rosen si affiliarono all’Ordine dei Belmont, ma rimasero sempre ben distinti dai primi. Furono i Belmont stessi a non voler mescolare il loro lignaggio puro, discendente dal nobile sangue di Artù – secondo loro–, con quello di altre famiglie di Cavalieri.
Col passare dei secoli, si aggiunsero anche altre famiglie alla causa e la più importante fra tutte fu quella dei Griffith. Il mio antenato, il barone Bertram Johannes Griffith, incontrò uno di loro nel 1512. Salvatosi dalle grinfie del primo vampiro, meglio identificato come Vlad III Dracula, decise di votare la sua esistenza alla protezione dei suoi simili e alla lotta contro le aberrazioni del Maligno. Fu il re Edoardo III a farlo diventare membro del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera, al quale anche io appartengo come erede della mia potente famiglia.
Di padre in figlio, è stata tramandata la sapienza del primo di noi, i suoi studi e le sue deduzioni. Non c’è Griffith che non sappia difendersi o riconoscere la presenza degli schiavi di Satana. Al contrario dei Belmont, la mia famiglia ha basato la sua fama su un approccio più cauto e analitico ai vari casi. Ha studiato le mostruosità che doveva eliminare dopo averle imprigionate e ha cercato di scoprirne tanto i punti deboli quanto i punti di forza. Non eravamo e non siamo impavidi Cavalieri lanciati contro i mulini al vento, ma studiosi attenti, armati di strumenti più efficaci e all’avanguardia. E proprio questo ci ha reso più resistenti al tempo.
Mentre i Belmont sono stati spazzati via quasi completamente, i Griffith sopravvivono su tutto il territorio inglese con la stessa forza che ci ha caratterizzati sul nascere.
Tuttavia ci sono anche altri Ordini che lottano per la nostra stessa causa, con metodi discutibili e decisamente meno ortodossi, persino dei Belmont. Basti pensare ai fanatici dell’Ordine di San Michele.
Sono convinti che tra loro ci sia l’Arcangelo Michele che li ha benedetti con il dono dell’immortalità e che li sostiene nella lotta contro il Diavolo. Si dice che siano umani mutati in qualcosa di superiore, dotati di poteri strabilianti come il dominio del tempo, arti curative miracolose, comando sugli elementi, ma restano ancora leggende per alimentare le illusioni di esseri umani smarriti che si sono sottomessi a sedicenti personalità che nessuno ha mai visto. Mi hanno informato che uno dei loro vertici, Emanuel de La Cruz de Calatrava sia partito da Roma per raggiungere i territori della nostra bella isola. Se non è uno sciocco né un codardo, non si farà scrupoli a chiedermi udienza.
Diverso e decisamente meno favoloso e altisonante, è un Ordine senza nome rappresentato dalla famiglia Marino. Italiani, gente legata alla Chiesa di Roma che collabora anche con la Corona inglese per i casi più gravi, i Marino agiscono più discretamente di noi Griffith e sono depositari di un potere misterioso, mostruoso quasi come i nostri nemici. Dalle informazioni che ho messo insieme su di loro, so che si avvalgono dell’alchimia per potenziare armi e corpo, ma non ne ho mai visto combattere uno con i miei occhi, per questo ho contattato il Cavaliere Serafino Marino. Arriverà tra non molto, perciò avrò modo di documentarmi meglio di quanto ho già riferito.
Oltre loro ci sono tanti Cavalieri erranti che, pur non vantando sangue nobile, scimmiottano il nostro modo di operare, ma non finiscono che per farsi ammazzare o venire a chiedere aiuto in ginocchio a chi possiede la sapienza dei predecessori.
Molti dicono che c’è un numero sconfinato di uomini che cercano di ribellarsi al fato di non essere al vertice della catena alimentare di questo mondo, ma, in realtà, i veri saggi si contano in pochi eletti scelti dal sangue. Come dice il vecchio detto “Il sangue non mente mai”.



Continuate a seguirci per scoprire nuove curiosità su "Van Helsing", un libro di Natascia Luchetti



giovedì 13 settembre 2018

[Blogtour] "La madre perfetta" di Aimee Molloy

Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare una tappa del blogtour dedicato ad un nuovo, e bellissimo, thriller edito da Giunti, che ringrazio per la copia e per l'opportunità (insieme alla bravissima Vale de Il colore dei libri, la vera mente dell'evento).
Si tratta del libro di Aimee Molloy, "La madre perfetta", un romanzo attuale e dai risvolti psicologici importanti. In questa tappa, affronteremo il tema del terrore tra le mura domestiche: quando una madre è colpevole? E quando è, invece, innocente?
Buona lettura!


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Una piccola percentuale del tuo acquisto contribuirà a sostenere il blog!


Si chiamano "May Mothers", perché tutte hanno avuto un figlio nel mese di maggio. Ogni settimana si incontrano in un parco a Brooklyn con carrozzine e biberon al seguito, per scambiarsi consigli e confidenze: Francie, ansiosa e zelante; Colette, dalla vita insopportabilmente perfetta; Nell, manager in carriera incline a qualche drink di troppo; e infine Winnie, sensuale e misteriosa, l'unica madre single del gruppo. Nel tentativo di staccare dalla sfiancante routine, Nell convince Winnie ad affidare per una sera il piccolo Midas a una babysitter di fiducia e a raggiungere le amiche in un locale alla moda. È il 4 luglio, fa un caldo infernale, il pub è affollato e scorrono fiumi di alcol. Ma qualcosa va terribilmente storto. Quando la babysitter chiama piangendo, per le giovani madri è l'inizio di un incubo: il bambino di Winnie è scomparso dalla culla, qualcuno si è introdotto in casa e l'ha rapito. E nel frattempo di Winnie si è persa ogni traccia: si è forse allontanata con quel bel ragazzo che le stava offrendo da bere? O c'è dell'altro dietro il suo strano comportamento? Inizia una corsa contro il tempo per ritrovare il piccolo Midas: 13 giorni in cui tutto viene messo in dubbio e nessuno è immune al sospetto. Perché ogni madre ha i suoi segreti. E ogni donna il suo lato oscuro.


Il tema di questo libro è molto delicato e, a mio avviso, si tratta di un argomento affrontato sempre con troppa leggerezza: come, una neomamma, affronta il periodo difficile del post-partum?
E' una situazione, fisica e mentale, del tutto nuova per la donna: sbalzi ormonali, un neonato dai mille bisogni da gestire e un corpo diverso con cui rapportarsi, possono portare una madre a vivere in un limbo emozionale che può cambiare per sempre la sua personalità.


Fonte: https://formazionecontinuainpsicologia.it/correlazione-tra-vitamina-d-e-depressione-post-partum/

Il mondo si aspetta la mamma perfetta, padrona della situazione e che riesca subito a rientrare in gioco ma non è semplice. Una neo mamma è sottoposta a livelli di stress altissimi e ai giudizi (spesso non richiesti) della società intera! 
Sei 'trasandata', se non riesci subito a tornare in forma; sei 'depressa', se non sprizzi gioia da tutti i pori in ogni istante della giornata; sei una madre 'snaturata' se magari, nonostante la gioia della maternità, non perdi di vista te stessa e la carriera lavorativa.

Fonte: http://www.mammeoggi.it/depressione-post-partum/10207/

Ne "La madre perfetta", troviamo rappresentate tutte le categorie, in maniera molto esaustiva, e questo ci permette di capire che, spesso, quello che vediamo è molto diverso da ciò che realmente accade dietro le mura domestiche.
Ogni volta che sentiamo parlare di incidenti domestici o infanticidi, è facile puntare il dito sulla figura materna. E', invece, difficile soffermarsi sul tutto il contesto e le problematiche che, a mio avviso, costituiscono delle 'attenuanti'.
Perché nessuno sta vicino a queste donne? Perché non c'è la minima traccia di un supporto psicologico, oltre che familiare? Perché è così difficile pensare che la maternità, non sia necessariamente, e per tutte, un evento fantastico e da sogno?

Fonte: https://www.letteradonna.it/it/articoli/mamme/2017/12/05/depressione-post-partum-fumetto/24882/

Come in tutte le cose, credo che ci siano delle zone d'ombra in cui è impossibile giudicare le persone al cento per cento. Quello che mi sento di dire, è dare pareri affrettati sulle mamme e di fare il possibile per rendere la loro vita, e il loro ruolo, più semplice.
Andiamo oltre le apparenze, non emettiamo sentenze senza appello e preoccupiamoci, oltre che del bene del bambino, anche del benessere della sua genitrice.


Se avete curiosità e dubbi sulle May Mothers e questo libro, vi invito a seguire il tour che domani farà tappa sul blog "Il colore dei libri".





martedì 24 luglio 2018

[Blogtour] "Descendens" di Alessandra Paoloni


Buongiorno e benvenuti alla seconda tappa del blogtour dedicato a "Descendens", il nuovo libro di Alessandra Paoloni edito dalla Delrai Edizioni.
Si tratta di un bellissimo fantasy che gli amanti di streghe e magia non potranno non apprezzare.
In questo appuntamento, l'autrice ci illustrerà meglio i dettagli che si celano dietro la magnifica cover realizzata da Catnip Design .
Buona lettura!


La cover creata da Pamela Fattorelli per Descendens racchiude in sé l'essenza stessa del libro.
Osservandola bene da vicino, noterete una sorta di globo giallognolo, una specie di sfera che racchiude un medaglione, il tutto posato con grazia su una sorta di collinetta schiacciata.
Tutto questo è Tiepole.  


Ma facciamo un passo indietro.
Per chi ancora non ha avuto il piacere, o la sventura, di addentrarsi per le vie maledette di Tiepole, deve sapere che il suddetto luogo è un piccolo paese collocato alle porte di Roma. Un paese naturalmente partorito dalla mia fantasia che in realtà possiede alcune caratteristiche fisiche e storiche di posti esistenti per davvero. Posti che preferisco non nominare in questa sede, ma che salteranno fuori al momento opportuno.
Tiepole è un paese dove la magia è viva. Ma è anche un paese tagliato fuori dal mondo, dove la realtà sembra sospesa, dove i ritmi di vita sono diversi, lontani da quella quotidianità alla quale noi invece siamo abituati.
La sfera giallognola che si può ammirare sulla cover rappresenta tutto ciò, ovvero il microcosmo tiepolese che racchiude il posto, lo isola dal mondo contemporaneo, lo emargina attraverso leggi e imposizioni personali, come se in realtà Tiepole non fosse un luogo ma una entità ancora tutta da scoprire.

Chi mi legge sa che io ho una predilezione particolare per i luoghi chiusi, claustrofobici, per le realtà alternative dove i personaggi, anche moderni, sono liberi dalle leggi reali.
Tiepole queste leggi le soverchia tutte e dunque da questa storia il lettore deve aspettarsi mistero e poca ordinarietà, esattamente come poco ordinaria è la sua cover.
Il medaglione che si nota sulla copertina esiste davvero. È mio. In realtà, se fate bene attenzione, noterete delle lancette perché quello è un orologio, uno di quelli che si schiude in due, che mette in mostra modernità e gusto vintage. Nel romanzo di medaglioni ne abbiamo ben due, uno di massima importanza per la storia e il destino della protagonista. Le lancette invece raffigurano il tempo che, come dicevo poc'anzi, a Tiepole viene regolato da ritmi “autoctoni”, contro i quali è inutile combattere.
E quella sorta di collinetta oscura sulla quale tutto si erge?
Quella è la terra tiepolese, fatta di colline e dune, di vie poco praticabili, di sentieri poco battuti, oscuri, di luoghi nei quali è meglio non addentrarsi.
Inutile dire che la scelta dei colori è azzeccatissima per una storia come questa, dove le ombre e le luci, il nero e il giallo, si confondono, si contendono il destino, combattono e si fondono perché nulla è totalmente Bene così come nulla è totalmente Male.  


Voltando poi la cover si arriva a Tiepole. La copertina interna, fortemente voluta da Malia Delrai per le sue edizioni sempre ben curate, ci mostra uno spaccato del paese, una sua istantanea, case “addossate le une alle altre”, circondate da una sorta di nebbia nella quale si celano infiniti misteri.
Insomma, vi basterà ammirare la cover di Descendens per entrare già nell'atmosfera del libro. Una cover all'apparenza semplice, ma che svela molto. Basta soltanto saper guardare con l'occhio di un lettore attento a ogni singolo particolare.

Il mio grazie va ancora a Pamela Fattorelli per il lavoro svolto. E un grazie anche a Malia perché lei, come me, di Tiepole ne ha colto le potenzialità, oltre che la magia.

Alessandra Paoloni

Curiosi di saperne di più sul magico mondo di Tiepole?
Di seguito trovate il calendario con tutti gli appuntamenti da non perdere!



IL GIVEAWAY

Commenta almeno 5 delle 7 tappe tour e potresti ricevere una copia del libro direttamente a casa tua!
Avete tempo fino al 3 Agosto!





  




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