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giovedì 5 settembre 2019

Recensione "Presenza Oscura" di Wulf Dorn





Buongiorno, lettori.
Finalmente è arrivato il momento di parlarvi di 'Presenza oscura', il nuovo e intrigante romanzo di Wulf Dorn.
Buona lettura!



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Quando Nikka, sedici anni, si risveglia dal coma in ospedale fatica a ricordare cosa sia successo. Era a una festa, questo lo ricorda, insieme alla sua amica Zoe. Ma poi? Poi, improvvisamente un blackout. Nikka ha provato l'esperienza della morte: per ventuno terribili minuti il suo cuore ha cessato di battere, ma il suo cervello ha continuato a funzionare. E Nikka ricorda un tunnel buio in cui si intravedeva una luce e ricorda che anche Zoe era con lei. E quindi rimane scioccata alla notizia che Zoe è scomparsa proprio durante la festa e che da allora manca da casa. Che sia stata uccisa? Nikka è convinta di no e appena riesce incomincia a cercarla... Ma fin dove sarà disposta a spingersi per salvare la sua migliore amica?

Leggere Wulf Dorn è sempre un'esperienza entusiasmante e coinvolgente. E' un autore di rara bravura che sa sempre quali corde toccare per conquistarmi. In questo suo nuovo romanzo, si diverte a giocare con i contrasti: da un lato la scienza e la concretezza, dall'altra elementi più astratti e 'spirituali'. Nikka è arrivata ad un soffio dalla morte ma è stata miracolosamente salvata in extremis. L'evento cambia, letteralmente, la sua vita. Non è più la sedicenne spensierata che era prima di chiudere gli occhi e ad aggravare il tutto ci pensa la scomparsa misteriosa della sua migliore amica.

Il personaggio di Nikka è quello che conosciamo meglio: l'autore ne mostra ogni sfumatura, ogni pensiero e ogni paura. Attraverso i suoi occhi scenderemo a patti con inspiegabili eventi e situazioni ai limiti dell'assurdo. La trama si snoda sulle indagini personali della protagonista disposta a tutto pur di ritrovare la sua amica. Wulf Dorn ci regala delle pagine davvero intriganti che, anche quando sembrano sfociare nell'ovvio, nascondono sorprese e colpi di scena.

La penna graffiante, accurata e riconoscibile di Wulf Dorn è una coccola e un ritorno a casa. Mi piace sempre tantissimo vedere la competenza con la quale cura l'aspetto psicologico dei suoi romanzi. 'Presenza oscura' è un libro diverso rispetto a quelli cui siamo abituati, è una storia più moderna e meno opprimente. Parliamo sempre di vicende mentalmente impegnative ma, in questo caso, ci troviamo davanti un romanzo interessante anche da altri punti di vista.

I fan dell'autore possono stare tranquilli, non resterete delusi.
Per quanto riguarda tutti i lettori che non hanno mai letto nulla di Dorn, penso che questo romanzo sia perfetto per iniziare e innamorarvi perdutamente del re tedesco del thriller!


Altri libri dell'autore:


Incubo

lunedì 19 agosto 2019

Recensione "Il silenzio dei larici" di Lenz Koppelstätter

Buongiorno, lettori.
Le attività del blog riprendono a pieno ritmo con la recensione di un giallo tutto italiano edito da Corbaccio. Si tratta de "Il silenzio dei larici", di Lenz Koppelstätter.
Buona lettura!



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Il remoto paesino di Santa Gertrude viene sconvolto, in una bella giornata primaverile, da una scoperta raccapricciante. Proprio vicino ai famosissimi larici millenari, monumento naturale che ha assistito allo sviluppo della civiltà e che attrae da sempre frotte di turisti, viene trovato il cadavere di una ragazza. Del delitto si autodenuncia l'architetto Haller, giunto in valle non da molto, anche se tutti credono che il vero colpevole sia il figlio Michl, un ragazzo particolarmente strano. Starà al commissario Grauner e al suo vice Saltapepe condurre le indagini in Val D'Ultimo, luogo silenzioso quanto i suoi abitanti - come può constatare il napoletano Saltapepe, ancora poco avvezzo alla flora e alla fauna locali - che sono taciturni fino a sembrare reticenti. Soprattutto quando, nei pressi del luogo del delitto, vengono trovate delle pagine appartenenti al diario di un celebre ospite della valle, in cui si rievoca un delitto avvenuto molto tempo prima, quasi cent'anni, e di cui tuttavia, gli abitanti del paese sanno più di quanto non si sia mai detto...

La prima cosa che mi ha colpita, del libro di Koppelstätter, è stata l'ambientazione.
Ci troviamo in un paesino ai confini con l'Austria e dalla mentalità molto chiusa e arcaica. Gli abitanti di Santa Gertrude, infatti, vivono in una realtà tutta loro in cui il male 'spirituale' fa più paura di quello terreno. La figura, quindi, che più influenza la vita di questa piccola comunità è quella del parroco: si tratta di un uomo inquietante che porta avanti delle convinzioni e delle tradizione che ai miei occhi, e forse anche ai vostri, sono apparse piuttosto retrograde e ai limiti dell'assurdo.
Il compito di portare un po' di normalità nella storia è affidato al commissario Grauner, un personaggio che non amerete da subito ma che imparerete ad apprezzare strada facendo. A fargli da spalla, un protagonista che, invece, vi farà innamorare alla prima battuta per la sua simpatia e per i suoi modi di fare sempre volti a stemperare le situazioni, per quanto critiche possano essere. Saltapepe sarà la spina nel fianco del commissario ma anche il suo miglior alleato!

Portare avanti un'indagine nell'omertà generale e in un clima in cui tutti sono convinti che si tratti dell'opera del demonio, non è per nulla semplice. La vita della giovanissima vittima e dei potenziali assassini, viene messa al setaccio portando a galla segreti e situazioni borderline difficili da gestire. Devo ammettere di aver brancolato nel buio per la maggior parte del tempo, incapace di fare supposizioni o spostare i miei sospetti su un particolare personaggio. L'autore è molto bravo a confondere le acque lasciando il lettore nell'incertezza più totale. 

Se in quei paesini montani si voleva arrivare al sodo non bastava semplicemente recarsi dal sindaco o dal maestro di scuola o da altri. 
Si doveva andare là dove la vita di paese aveva il proprio fulcro: al bar, all'osteria, nella locanda, vicino ai tavoli da gioco traballanti (...)
Ci si sedeva in un angolo e si aspettava e, in silenzio, si ascoltava il silenzio degli altri, pazientemente fino a quando qualcuno quel silenzio non lo rompeva.

Il clima opprimente di un piccolo centro chiuso e poco aperto agli estranei si fa sentire lungo tutto il corso della storia. L'unico senso di apertura viene dato dalla natura che circonda il paese e che partecipa in maniera, anche piuttosto attiva, all'azione nascondendo nei suoi boschi le tracce di ciò che è accaduto, miti e leggende. Non ho mai letto nulla di questo autore ma sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo giallo, soprattutto perché non è scontato. La prosa è diretta, senza fronzoli, quasi asettica ma perfetta per il tipo di storia che l'autore ha voluto raccontarci. L'epilogo coglie alla sprovvista e chiude bene l'indagine del commissario Grauner. 
Spero di poter leggere, in futuro, un nuovo caso per questa stramba coppia di investigatori.


lunedì 15 luglio 2019

Recensione "Ciak: si uccide" di Emilio Martini

Buongiorno, lettori.
Iniziamo la settimana parlando di un bel giallo all'italiana firmato da Emilio Martini, pseudonimo dietro al quale si celano due bravissime sorelle scrittrici.
Buona lettura!


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Qualche giorno prima di Capodanno, in una villa di Lungariva, viene trovato il corpo di una donna con la testa mozzata da un colpo di katana. Appartiene a una regista e sceneggiatrice milanese, impegnata con due collaboratori nella stesura di un film singolare. Potrebbe essere questo il motivo della sua morte cruenta o si tratta di un furto finito male? Gigi Berté, subito richiamato dalla sua breve vacanza a Milano, si trova a indagare in un ambiente per lui insolito, tra produttori e attori dalle esistenze piccanti, proprio quando pensava che la sua vita professionale sarebbe di nuovo cambiata. Indagine complessa anche perché associata alla imprevista sparizione di Irene Graffiani, il PM con cui Berté aveva collaborato negli ultimi casi. Esiste un legame tra i due fatti? In mezzo a intrighi, pettegolezzi e a un passato doloroso da ricostruire, il commissario con la coda, tormentato dai dubbi sulle sue capacità intuitive, cerca di arrivare al cuore del delitto. Ma non può immaginare ciò che questa volta il destino ha scritto per lui...

Benvenuti ad una nuova avventura del nostro Gigi Berté, a capo dell'unità investigativa di Lungariva. Siamo in pieno periodo natalizio e, come sempre, quando il commissariato chiama Berté risponde! Resto sempre affascinata dall'abnegazione con la quale il personaggio affronta la sua vita quasi totalmente dedita al lavoro. Purtroppo, o per fortuna, mi rispecchio molto nella sua compagna Marzia: la divisa prima di tutto. Il loro rapporto costituisce un'ottima distrazione dalle indagini che occupano la quasi totalità del romanzo. Spero di scoprire nuovi dettagli su entrambi nei prossimi libri.

Ma concentriamoci sulla storia: il libro è un perfetto esempio di giallo/poliziesco tutto italiano. La trama assume dei contorni noir e orientaleggianti andando a giocare sui misteri e sui segreti che avvolgono la vita di ciascuno di noi e che diventano davvero rilevanti, in casi come questo. Mi è piaciuto il modo in cui viene impostata l'indagine, la narrazione ha un buon ritmo e rivela dettagli e momenti chiave a piccole dosi, assicurando la piena e completa attenzione del lettore che, nel frattempo, si diverte ad elaborare teorie insieme ai personaggi.

Lo stile delle autrici è sempre molto essenziale e asettico, sembra quasi di leggere la cronaca di un caso ma trovo che questa scelta si sposi perfettamente con il genere trattato. Mi diverte sempre tanto avventurarmi nei casi di Gigi Berté perché si avvicinano molto alla realtà e non sono poi così romanzati. 'Ciak: si gira' si legge in un lampo ed è la storia perfetta per tutti gli appassionati del genere. 

P.s. non importa se non avete letto i libri precedenti, le indagini del commissario Berté sono tutte autoconclusive!



mercoledì 25 luglio 2018

Recensione "Il ritorno del marinero" di Emilio Martini

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un giallo interessante edito da Corbaccio, "Il ritorno del marinero".
Buona lettura!

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Lungariva, Liguria, un nuvoloso pomeriggio di novembre: a bordo di una barca a vela viene trovato il cadavere di Sebastian Scettro, detto il Marinero: tre proiettili gli hanno spaccato il cuore. Appartenente a una facoltosa famiglia, il Marinero se n'era andato per mare nove anni prima su un piccolo sloop nordico, facendo perdere le sue tracce. Chi, o che cosa, l'ha riportato a casa, concedendogli solo poche ore prima dell'incontro con la morte? Di certo, come può constatare Gigi Berté, Sebastian non aveva lasciato un buon ricordo: con i fratelli i rapporti erano pessimi, frequentava pregiudicati e spacciatori, e aveva persino ricevuto una denuncia per stupro. A quanto pare, solo l'anziana nonna non aveva mai smesso di volergli bene e di aspettare il suo ritorno. Un caso complicato per il commissario aspirante scrittore, che lo porta ad affrontare, con la bravura di sempre e con rinnovato sconcerto, l'uccisione di un uomo. E se da una parte vorrebbe «fuggire» a Milano dove l'attende un'allettante offerta in questura, dall'altra la Marzia e la sua squadra a cui è sempre più affezionato lo tengono legato a questo strano paesino che da fuori sembra un'isola felice ma che, come ogni altro luogo, nasconde il seme del male.

Dietro una copertina placida, e forse, un po' anonima, si nasconde un giallo di tutto rispetto che si legge davvero nel giro di qualche ora. Per il commissario Berté, c'è una nuova indagine all'orizzonte: dopo anni di lontananza volontaria da Lungariva, un piccolo paese di pescatori della Liguria, Sebastian Scettro ha fatto ritorno a casa ma la sua permanenza è stata breve, anzi, brevissima in quanto viene ucciso poche ore dopo essere sbarcato. Chi ha commesso l'omicidio? E, soprattutto, perché? Da qui si apre uno scenario ricco di sospettati, moventi più o meno attendibili ma, di fatto, senza nessuna prova concreta. Il personaggio di Sebastian Scettro è molto ambiguo e scomodo, tanto che parecchi personaggi trarrebbero beneficio dalla sua morte ma, d'altra parte quasi tutti lo credevano morto dopo tanti anni di lontananza. Mi sono divertita tantissimo ad accompagnare il commissario Berté nelle indagini che, vi posso assicurare, vengono rese molto complicate dalla reticenza dei personaggi e dal passato scomodo della vittima. Il mondo intero sembra fregarsene della morte dell'uomo e andare avanti come, e forse meglio, di prima.

L'autore si diverte a lasciare indizi qui e là che, solo alla fine, acquistano consistenza e prendono posto nel disegno completo della vicenda. Io, personalmente, non mi sono nemmeno avvicinata alla verità ma ho trascorso delle ore piacevoli in compagnia del libro e degli strani personaggi che lo popolano. Ho apprezzato tantissimo l'ambientazione: la Liguria mi piace moltissimo e trovo che, nel libro, ne sia stata colta l'essenza più intima e meno turistica. Lungariva sembra essere un paese fuori dal tempo ma che, nonostante le ridotte dimensioni e la vita semplice degli abitanti, nasconde segreti e condotte poco ortodosse. Molto bene anche per quanto riguarda la narrazione: l'autore non si limita ad esporre una scena del crimine e le indagini, ma lascia molto spazio anche alla vita privata del commissario che, in questo modo, appare più umano e meno istituzionale.
La scrittura è scarna e diretta ma piacevole da seguire e ben articolata. Come vi dicevo, si tratta di un libro molto breve ma nonostante l'esiguo numero di pagine, non lascia elementi in sospeso o interrogativi irrisolti. Ideale per farvi compagnia in un pomeriggio al mare, o in montagna, sono certa che ne apprezzerete le varie sfumature. Lo consiglio!



sabato 14 luglio 2018

Recensione "Come una farfalla" di Monica James

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un romanzo che mi è piaciuto moltissimo firmato da Monica James.
Si tratta del libro, "Come una farfalla", edito da Corbaccio.
Buona lettura!


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In un bosco romantico ai margini della città, Tori ha appena ricevuto un anello di fidanzamento quando viene aggredita da un uomo che tenta di derubarla e violentarla dopo aver messo fuori combattimento il compagno. Uno sconosciuto mette in fuga l'aggressore, ma non riesce a evitare che lei venga gravemente ferita. Tori fatica a riprendersi dal trauma e durante la convalescenza scopre che il fidanzato la tradisce. Decisa a cambiare drasticamente vita e fare affidamento solo su stessa, si trasferisce in un'altra città dove incontra un misterioso vicino dai nostalgici occhi azzurri, Jude, di cui diventa amica. La sincerità del loro rapporto porta con sé l'inevitabile attrazione e l'intesa che nasce fra i due non fa altro che accrescere il reciproco desiderio. Jude cerca in tutti i modi di allontanarla da sé, ma l'alchimia di questo legame è speciale e va oltre l'umana comprensione: è la forza di un sentimento che ha il potere di riscrivere la storia di due persone destinate ad amarsi e a cambiare il proprio passato per poter vivere il futuro insieme.

Il romanzo di Monica James è stato inaspettato come la neve ad Agosto. Certo, la copertina e il titolo lasciavano già presagire una bella storia ma il contenuto mi ha letteralmente spiazzata e coinvolta.
L'ho letto tutto d'un fiato, incapace di abbandonare le pagine e la storia ricca di emozioni che l'autrice ha voluto regalarci. I suoi due protagonisti, Tori e Jude, sono tutt'altro che stereotipati o scontati. Entrambi hanno vissuto il dolore, la paura, l'incertezza e la delusione ed entrambi rinascono, a poco a poco, grazie ad un amore che sfida la logica e un destino perverso e crudele.
Non mi aspettavo assolutamente la piega presa dal libro a partire dalla seconda parte, di cui non vi parlerò per non rovinare l'effetto sorpresa, sappiate solo che questo è un romanzo che vi stupirà da più punti di vista e, abbandonandovi alla lettura, ne resterete pienamente soddisfatti, alla fine. 

Lui non si muove, non respira neppure mentre gli dipingo tutto il viso con l'indice, lasciandogli una pennellata invisibile color desiderio.

Questo è un libro che insegna a credere nelle seconde occasioni perché, anche quando tutto sembra perduto, il destino concede sempre un'altra possibilità. Ma solo i più coraggiosi riescono a cogliere queste occasioni, Jude farà di tutto per spingere Tori a non perdere questa opportunità di vivere ed essere ancora felice. Le più romantiche, come me, non potranno non apprezzare il ruolo fondamentale dell'amore che tutto può e tutto risolve: è in assoluto il sentimento predominante nella storia e il motore fondamentale del libro. Nulla sarebbe uguale senza l'amore.

Non so perché ma le storie belle durano sempre poco: mai una volta che trovo qualche bel romanzo d'amore da mille pagine, per esempio. Comunque, nonostante si tratti di un libricino piccino picciò, vi assicuro che vi ruberà il cuore e l'anima. La prosa delicatissima ed emozionante dell'autrice vi conquisterà, dalla prima all'ultima pagina, regalandovi un cuore traboccante d'amore e due protagonisti splendidi, sotto ogni punto di vista.
Ho apprezzato moltissimo la trama e la sua originalità (leggendo capirete a cosa mi riferisco), anche se all'inizio non ero certa di aver afferrato fino in fondo il concetto, quando ho girato l'ultima pagina tutto è stato chiaro e ancor più meraviglioso di quanto immaginassi.
E' il caso di dire che è una storia che ha superato le aspettative iniziali e che è riuscita a strapparmi anche qualche lacrimuccia.
Ovviamente, vi consiglio di recuperarla al più presto!


giovedì 29 marzo 2018

[Review Party] "A proposito di Elsie" di Joanna Cannon

Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di partecipare al review party dedicato al romanzo di Joanna Cannon, "A proposito di Elsie", in uscita oggi per Corbaccio.
Si tratta di una storia molto particolare in cui nulla è come sembra.
Buona lettura!



Florence, ottantaquattro anni, è caduta nel suo appartamentino nella residenza per anziani a Cherry Tree Home. Ma non è questo che la sconvolge, perché sa che presto qualcuno verrà a soccorrerla: è che sta per svelare, finalmente, dopo tanti anni, un segreto che riguarda lei, la sua amica Elsie e un uomo che credeva morto da più di mezzo secolo e che invece ha fatto irruzione nel suo presente, proprio lì a Cherry Tree Home. E svolgendo con fatica, caparbietà e tanto coraggio le fila del suo passato, allineando ricordi come libri su uno scaffale, Florence scoprirà che nella sua vita, come in quella di chiunque, c’è molto di più di quello che credeva, che i fili sottili che la legavano agli altri sono in realtà legami indissolubili, che un gesto che aveva creduto un tragico errore era stato in realtà un gesto d’amore.


Quando ho iniziato a leggere "A proposito di Elsie", mi aspettavo un certo tipo di storia vista la copertina e Letta la trama, invece è  stata una scoperta continua e un colpo di scena dietro l'altro.  Le protagoniste, Florence e Elsie, sono ospiti di una casa di riposo dopo una vita trascorsa a prendersi cura una dell'altra, la loro è un'amicizia storica che ho ammirato sempre di più,  pagina dopo pagina. La mente di Florence non è più affidabile, ormai, i ricordi si accavallano ed episodi del passato fanno capolino e chiedono di essere ascoltati. Elsie è la regista di questi pensieri e aiuta l'amica a fare ordine, la tira su di morale e la consola quando lo sconforto prende il sopravvento. Mi ha commosso questo loro rapporto e la loro amicizia. In maniera quasi contemporanea, l'autrice porta avanti un vero e proprio giallo all'interno della struttura nella quale sono ospiti Elsie e Florence. Un uomo, misterioso e ambiguo,  si aggira tra i corridoi di Cherry Tree Home e Florence pensa proprio di sapere chi si tratta. Un passato che per molto tempo ha cercato di mettere a tacere, è ora di fronte a lei ed ha tutta l'intenzione di farle tirare fuori un episodio che, da anni,  tenta di nascondere.

Sono una brutta persona. Sono merce difettosa. Avariata. 

-Certo che lo sei. (...) Lo siamo tutti. Ciascuno di noi è difettoso: abbiamo bisogno dei difetti , delle crepe, delle linee di frattura.

La lettura è un sali e scendi di sensazioni diverse: più volte mi sono domandata dove volesse portarmi l'autrice,  ma nessuna delle risposte che mi sono data si è avvicinata lontanamente alla verità.  Come vi accennavo all'inizio,  questo è un romanzo che vi stupirà di continuo anche nei momenti più improbabili. La Cannon è stata a dir poco magistrale nell'elaborare una storia del genere. Non mi sarei mai aspettata un epilogo del genere e nemmeno una verità così sconvolgente sul passato di Florence e Elsie.  La scelta di queste due protagoniste,  anziane e relegate  in una casa di riposo è  stata molto azzardata ma, vi assicuro, che sarà impossibile non appassionarsi alla storia. Questo libro è un mix perfetto di più generi che vi farà ridere, piangere e amare. Il romanzo di Johanna Cannon è un'opera originale, con una prosa scorrevole e avvincente che mi è piaciuta moltissimo.
Inaspettata e brillante,  questi gli aggettivi che riassumono perfettamente "A proposito di Elsie". Ne consiglio assolutamente la lettura!




giovedì 16 giugno 2016

[Recensione] "Sarò come mi vuoi" + Intervista all'autrice Greta Simeone

Buonasera cuori librosi,
vi parlo di un libro molto interessante edito da Corbaccio.
Si tratta de "Sarò come mi vuoi" di Greta Simeone, un romanzo ironico e originale che mi ha conquistata.
Al termine della recensione, anche una breve intervista a questa autrice misteriosa che non crede più nell'amore e si nasconde dietro uno pseudonimo.
Buona lettura!


LA COPERTINA:



LA RECENSIONE:

"Vede, meno ci si espone, meno si può essere rifiutati. Soprattutto quando a tradirti per prime sono le persone che hai più vicine, che non pensano alle conseguenze delle loro azioni. 
Sono lezioni che ti si marchiano a fuoco sulla pelle."

Gina è una donna che ha scelto di vivere una vita defilata senza sogni e senza aspettative.
Tra le quattro mura del suo appartamento, affronta tutto per inerzia senza positività o voglia di cambiare. Vedendola dall'esterno si potrebbe descrivere in tre parole: sciatta, noiosa e spenta.
Ora, immaginate la nostra Gina alle prese con i sex toys e avrete un'idea dell'esilarante storia che sta per cominciare.

"La mia amica Patty sostiene che non succeda mai nulla a caso. Che gli incontri sono predestinati e che capitano quando devono capitare. Non le ho mai dato retta, ma questa volta le voglio credere. Ero pronta a una nuova vita, però se tu non mi avessi dato una spinta, forse non avrei trovato il coraggio di buttarmi."

Paolo Carli è tutto l'opposto di Gina. E' un'imprenditore di successo e ha il mondo ai suoi piedi. Quando Gina si presenta al colloquio come venditrice dei sex toys della sua azienda, non sa come trattenersi dal ridere. Quella ragazza è lontanissima dal prototipo che sta cercando, ma, per una scommessa, decide di puntare tutto su di lei. Nel giro di una settimana, da ragazza anonima, Gina si trasforma in una femme fatale dal fascino irresistibile. Persino per Paolo Carli.

"Non che fosse incapace di nutrire sentimenti, ma aveva imparato che l'amore che provi non protegge nessuno, che non serve a tenere vicino a te chi ami, che puoi perdere chiunque, comunque, in qualsiasi momento. Per cui è sempre meglio esercitare un sano distacco."

La nuova Gina conquista il cuore di ghiaccio del Carli e tutto cambia. Nessuno dei due era preparato per un sentimento così profondo e importante. Il fatto di lavorare insieme non aiuta e le complicazioni non tardano ad arrivare. I presupposti non sono dei migliori e entrambi rischiano di uscire distrutti da una storia bella quanto inaspettata. Quando tutte le carte verranno scoperte, avranno il coraggio di volersi ancora?


IL MIO GIUDIZIO:

Non ho davvero nessuna critica per questo romanzo.
Mi piace la copertina, sobria ed elegante, come la protagonista.
Mi piacciono i personaggi, ben caratterizzati e ricchi di sfumature che li rendono amabili agli occhi del lettore. La trama, pur presentando qualche cliché, contiene elementi originali che rendono la lettura scorrevole e interessante. Stile fluido ed elegante, l'autrice ammalia il lettore con dialoghi ironici e brillanti. Non mancano i momenti più profondi e riflessivi che mostrano i personaggi in tutta la loro debolezza e insicurezza. Finale non scontato e molto combattuto.
Promosso a pieni voti!



L'INTERVISTA:

1.       La scelta di scrivere sotto pseudonimo non è insolita per gli autori. Ognuno lo fa per un motivo in particolare. Qual è il tuo?

È stata una decisione presa di concerto con la casa editrice, perché di solito scrivo altro. Questo romanzo è nato come gioco con un uomo per me molto importante: gli mandavo un capitolo alla settimana e lui si divertiva molto a darmi il suo parere. Ha una dimensione più privata. Non volevamo confondere i piani.



2.       Ti definisci una “ex romantica”, la cosa ha avuto qualche influenza nella stesura de “Sarò come mi vuoi”?

Più che altro nella lavorazione successiva. No, quando l’ho scritto andavo in giro coi cuoricini negli occhi. Poi, ho pensato che, se potevo tirare fuori qualcosa di buono da un’esperienza rivelatasi devastante, sarei stata meglio e così l’ho dato in mano ai miei agenti. Ed eccoci qui.



3.       Com’è stata l’esperienza della pubblicazione? Quanto lavoro c’è dietro il libro finito che arriva nelle mani dei lettori?

Non è facile rispondere a questa domanda, perché ogni autore ha i suoi tempi e le sue modalità. È un lavoro, ma, se sei onesto nello scrivere, è anche un’esperienza che ti mette profondamente a nudo. 
Si può quantificare meglio quello che viene dopo: servono mesi per avere una risposta perché i manoscritti che arrivano alle case editrici sono molti, bisogna pensare alla copertina, al materiale promozionale, l’ufficio commerciale deve convincere i librai a prenotare le copie del libro, si passa alla stampa e alla distribuzione. Infine entrano in campo ufficio stampa e marketing per attirare l’attenzione sul tuo libro, che altrimenti andrebbe perso nel marasma delle decine di libri che escono ogni settimana. C’è una macchina enorme che si muove, davvero enorme e complicata.



4.       Un libro che avresti voluto scrivere e perché.

Ci sono moltissimi libri che avrei voluto scrivere, di quelli che torno a consultare o che rappresentano per me un momento di illuminazione personale, ed estremamente diversi fra loro: dalle storie di Sherlock Holmes a “Un uomo” di Oriana Fallaci, letto al liceo, che mi ha fatto immaginare una vita avventurosa, in giro per il mondo, a scrivere di quel che vedevo. A volte, invece, vorrei scrivere un solo best seller, uno qualsiasi, per ritirarmi su un’isoletta greca a guardare il mare (sì, lo so: ho tanto tanto bisogno di una vacanza!)



giovedì 26 maggio 2016

Recensione "Incubo" di Wulf Dorn

Buongiorno cuori librosi,
vi parlo dell'ultimo libro di Wuld Dorn, in uscita oggi per Corbaccio.
Come sapete, sono una grande fan dell'autore e ringrazio moltissimo la casa editrice per avermi dato la possibilità di leggerlo in anteprima!

LA COPERTINA:




LA RECENSIONE:

"Stammi a sentire, sembravi davvero morta. Ho pensato..."

"Che fossi un cadavere?"

"Prima o poi lo diventerò e anche tu. Prima o poi tocca a tutti. La morte non fa eccezioni. Di fronte a lei siamo tutti uguali. Non gliene frega niente di chi eri. La morte appiana tutte le ingiustizie della vita."

Simon è un ragazzo dal passato difficile.
Sopravvissuto per miracolo all'incidente che è costato la vita ai genitori, viene ricoverato in un ospedale psichiatrico per superare lo shock. Al dolore e al senso di colpa, si aggiungono ben presto dei terribili incubi che inquietano anche i pochi momenti di tranquillità che attraversa durante la notte. Di solito nel sogno c'è una voce inquietante che lo chiama, sarebbe dovuto morire anche lui quella sera, gli incubi sono soltanto la punizione per essere sopravvissuto.

"I sensi di colpa sono sempre relativi. Può darsi che qualcuno sia davvero responsabile del vostro incidente, ma per te cambierebbe qualcosa saperlo? Anche se lo scoprissi, tutto continuerebbe a essere come ora. Non è possibile far tornare indietro il tempo. Nessuno è in grado di farlo. Continuare a frugare nel passato alla ricerca di un colpevole non cambierà niente. L'unico modo di uscirne è guardare avanti. Chiudere con il passato e pensare al futuro. Ci vuole molto coraggio, lo so, ma tu ce l'hai."

Il ritorno a casa non è come se lo aspettava. Mentre lui è stato rinchiuso nell'ospedale psichiatrico, il mondo è andato avanti. Suo fratello, l'unica famiglia che gli resta, si trasferirà presto lontano e a lui resteranno solo i rimpianti e gli incubi. L'unica persona che non lo abbandona mai, è la cara amica Caro che lo supporta, pur dicendogli sempre la verità.

Gli incubi, i lupi, un segreto inconfessabile sepolto nei recessi della mente.
Questi i punti chiave del nuovo romanzo di Wulf Dorn, pronto ad incantare il mondo.


IL MIO GIUDIZIO:

Passatemi l'espressione poco letteraria, ma questo romanzo è tanta roba!!!
Una trama diversa rispetto a quelle che conosciamo, ma un protagonista altrettanto complesso e interessante. Simon ha una personalità particolare e tutta da scoprire, ne sono rimasta colpita.
Ambientazione sempre molto suggestiva e caratteristica dei luoghi cari all'autore. Stile magistrale che si legge in maniera così scorrevole che vi ritroverete alla fine senza nemmeno accorgervene.
Mi dispiace svelarvi così poco, ma non voglio rovinarvi il piacere della lettura e un autore come Dorn non ha bisogno di troppe presentazioni o smancerie.
Vi assicuro che ci sono tutti gli elementi per un thiller da urlo, in tutti i sensi.
Da non perdere, lo consiglio!!!

sabato 21 novembre 2015

Recensione "Follia profonda" di Wulf Dorn

Buonasera lettori,
Sono pronta a parlarvi del thriller, "Follia profonda", di Wulf Dorn, edito da Corbaccio.
Buona lettura!


LA COPERTINA:




LA TRAMA:

Un mazzo di bellissime rose rosse senza biglietto. Un inquietante disegno sotto il tergicristallo dell'auto... Lo psichiatra Jan Forstner è l'oggetto delle attenzioni insistenti di una sconosciuta. All'inizio pensa si tratti semplicemente dei sentimenti innocui di una paziente. Ma quando un amico giornalista, che stava per fargli delle rivelazioni sconvolgenti che lo riguardavano da vicino, viene trovato barbaramente ucciso, Forstner comincia a temere di essere il bersaglio finale di una pazza omicida. Una stalker che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere ciò che vuole. E ciò che vuole è lui, Jan, per sempre...


LA RECENSIONE:

La rosa rossa è il simbolo dell'amore per antonomasia. Un amore delicato, come una rosa, ma forte e passionale come il colore rosso. Lo psichiatra Jan, non immagina certo che dietro il gesto di un'ammiratrice misteriosa, si celi una pericolosa mente omicida.
Perciò quello che inizia come un mistero interessante e curioso, diventa ben presto il peggiore degli incubi.

"Forse si sbagliava, e si trattava solo di uno scherzo di cattivo gusto, ma quella vista gli trasmetteva una brutta sensazione.
Una bruttissima sensazione.
Gli sembrava un segnale.
Un'invocazione di aiuto."

Siamo abituati a vedere donne perseguitate da terribili stalker che distruggono la vita delle vittime, in questo caso sarà il povero Jan a ritrovarsi come oggetto del desiderio di una mente squilibrata disposta a tutto pur di averlo.
Dorn ci accompagna in un nuovo affascinante viaggio all'interno della psichiatria e della follia che può sconvolgere la mente umana.


IL MIO GIUDIZIO:

Dopo la lettura de "La psichiatra", ho aggiunto Wulf Dorn nella lista dei miei autori preferiti.
Sicuramente questo romanzo è meno brillante rispetto al primo, ma presenta delle caratteristiche e delle tematiche che lo rendono unico e particolare. L'autore ci guida ancora una volta all'interno della mente umana che funziona secondo dei meccanismi complessi e semplici allo stesso tempo.
Basta un evento, un trauma o un'esperienza negativa a cambiare per sempre la vita di una persona.
Attraverso uno stile fluido dal ritmo serrato e carico di suspense, l'autore conquista il lettore attraverso la complessità dei personaggi costruiti alla perfezione.
La cosa più interessante è stata vedere un uomo nei panni della vittima, una cosa a cui non siamo abituati e ci dimostra che davanti alla follia siamo tutti uguali: inermi e impotenti.
Lo consiglio!


martedì 17 novembre 2015

Recensione "La psichiatra" di Wulf Dorn

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un thriller psicologico che mi ha letteralmente rapita per un giorno.
Si tratta de "La psichiatra" di Wulf Dorn.
Buona lettura!


LA COPERTINA:



LA TRAMA:

Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...


LA RECENSIONE:

"Certe leggende parlano di luoghi che attirano il male, luoghi che sono stati teatro di tante tragedie, come se fossero affamati di terribili disgrazie."

Lavorare come psichiatra, è dura a volte. Bisogna non lasciarsi coinvolgere emotivamente, essere lucidi e razionali per risolvere i problemi del paziente, sopportare un forte e costante stress. Ellen riesce piuttosto bene nel suo mestiere, ma da un po' di tempo a questa parte, è sempre più stanca e poco lucida. L'arrivo di una misteriosa paziente che afferma di essere vittima dell'Uomo Nero, sarà la ciliegina sulla torta per una lenta discesa nei meandri della follia umana.

"Sì, gli psicopatici esistevano, pazienti che a causa di un disturbo del metabolismo cerebrale si trasformavano in mostri imprevedibili. Ora sembrava che uno di loro avesse deciso di condurre Ellen alla follia."

L'Uomo Nero esiste, ed è un pazzo psicopatico che inizia un gioco spietato con Ellen. Indizi, minacce, un libro di fiabe.. il quadro si fa sempre più confuso. E la donna misteriosa, ora ostaggio del mostro, che ruolo ha in tutto questo? E' nata nello stesso giorno e nello stesso luogo di Ellen, forse non è stata scelta a caso.

"Ci dica soltanto perché non vuole raccontarci niente di Lara Baumann, e ce ne andremo."

"Le assicuro che non le farebbe piacere saperlo. Non bisogna parlare del male quando se n'è andato. Altrimenti torna."

Una cittadina che sembra avere la bocca cucita sulla ragazza. Il mistero si infittisce in una spirale di mostruosità e pazzia. Ellen è ad un passo dalla verità, ma non sarà piacevole.


IL MIO GIUDIZIO:

Resto sempre affascinata dai thriller psicologici quando sono scritti bene. Ho finito il romanzo in un giorno e anche durante le pause di lettura, ha occupato la mia mente. Vi confesso che sono tornata un po' bambina con la storia dell'Uomo Nero. Trama bellissima, ricca di suspense fino al finale che sorprende al massimo. La protagonista è eccezionale, ricostruita, dal punto di vista mentale, con accurate descrizioni. Il ritmo è incalzante e rimane difficile staccarsi dalle pagine.
Se siete coraggiosi e non avete paura di cosa si nasconde nell'ombra, ve lo consiglio.
Per tutti gli altri, state vicino a una fonte di luce e leggetelo comunque!!

giovedì 26 marzo 2015

Recensione libro "La solitudine del lupo" di Jodi Picoult

Buongiorno lettori,
vi parlo della mia ultima lettura gentilmente offerta dalla casa editrice Corbaccio.
Si tratta dell'ultimo romanzo di Jodi Picoult, "La solitudine del lupo".
Buona lettura!

LA COPERTINA:


LA TRAMA:

Dopo anni di lontananza, Edward Warren è costretto a tornare a casa: il padre Luke, etologo esperto di lupi ha avuto un incidente gravissimo e si trova in coma irreversibile. 
Diversamente dalla sorella minore Cara, che era con il padre al momento dell’incidente, Edward è convinto che la scelta più giusta sia quella di porre fine allo stato vegetativo di Luke. Ma il conflitto con la sorella su un argomento così terribilmente difficile, risveglia in Edward anche i fantasmi del passato, i litigi con il padre, fino a quell’ultima discussione, avvenuta molti anni prima, dopo la quale non si erano più parlati, e i segreti inconfessabili che emergono sconvolgenti nel momento di maggior vulnerabilità della famiglia, che, come un branco di lupi, cerca di sopravvivere.


LA RECENSIONE:

"Papà sembra una statua. Uno di quei guerrieri di marmo che si vedono nelle sezioni dedicate all'antica Grecia nei musei: forte, intenso e completamente privo di espressione. Mi allungo verso la sua mano e gliela tocco con un dito. Lui non si muove."

Luke Warren, esperto di lupi, versa in condizioni disperate in ospedale. A seguito di un incidente stradale, nel quale rimane coinvolta anche la figlia minore Cara, è entrato in coma irreversibile.
I medici sono da subito chiari: le possibilità che si desti da questo sonno profondo sono davvero scarse. Inizia così la "battaglia" tra i suoi due figli: uno che è pronto a lasciarlo andare staccando la spina, l'altra che non riesce a perdere la speranza che si tratti solo di un brutto sogno.

"Metà del mio cuore viveva con i lupi selvatici, l'altra metà viveva con la mia famiglia. Nel caso non sappiate fare il calcolo, nessuno può sopravvivere con mezzo cuore soltanto."

Inizia un lungo viaggio alla scoperta di questo controverso personaggio. C'è il personaggio pubblico, il padre, il marito e il lupo in Luke Warren. La sua vita è stato un insieme di intense emozioni  alla scoperta della natura selvaggia che ha cambiato la sua persona. Vivere come un lupo tra i lupi è semplice, fare il padre o il marito è un'altra cosa. Negli esseri umani vengono messi in atto un'infinità di stratagemmi per tenere in piedi le varie relazioni sociali, in un branco di lupi ognuno ha il suo ruolo ed i suoi compiti.

"La morte è una scelta individuale. Tutto è subordinato ai bisogni della famiglia.
Ecco perché, quando sei un lupo, vivi ogni giorno come se fosse l'unico che hai."

Tra un'amara verità e una riconciliazione con i drammi del passato, arriva l'epilogo dolce e amaro.


IL MIO GIUDIZIO:

Un romanzo particolare che affronta un tema delicato nell'ambito etico e medico: quando è giusto staccare le macchine e quando è giusto continuare a sperare. Entrambe queste posizioni vengono incarnate perfettamente dai personaggi di Edward e Cara, permettendo al lettore di scegliere da che parte stare. La narrazione ha più narratori che nel raccontare particolari vicende, ricostruiscono la trama della storia. Il personaggio di Luke Warren, pur non essendo fisicamente e mentalmente presente, è il filo conduttore attraverso i suoi insegnamenti sulla vita del branco che, in fondo, è una famiglia come le nostre. Lo stile è curato e corretto, il susseguirsi dei vari narratori tiene l'attenzione sempre alta pur confondendo inizialmente il lettore.
Come ho detto all'inizio, è una storia particolare molto intensa.
Lo consiglio!

giovedì 19 marzo 2015

Novita' Corbaccio- La solitudine del lupo di Jodi Picoult

Buon pomeriggio lettori!
Novita' interessante in casa Corbaccio.
Torna la bravissima Jodi Picoult con un nuovo romanzo, "La solitudine del lupo".

La trama:

Dopo anni di lontananza, Edward Warren è costretto a tornare a casa: il padre Luke, etologo esperto di lupi ha avuto un incidente gravissimo e si trova in uno stato di coma irreversibile. Diversamente dalla sorella minore Cara, che era con il padre al momento dell’incidente, Edward è convinto che la scelta più giusta sia quella di porre fine allo stato vegetativo di Luke. Ma il conflitto con la sorella su un argomento cosìterribilmente difficile risveglia in Luke anche i fantasmi del passato, l’ultima discussione con il padre dopo la quale aveva interrotto ogni rapporto, e l’emergere di segreti inconfessabili nel momento di maggior vulnerabilità della famiglia che, come un branco di lupi, cerca di sopravvivere. Abilissima ad analizzare le grandi domande dell’esistenza attraverso la voce dei suoi personaggi, anche questa volta Jodi Picoult coglie nel segno e offre al lettore una storia intensa e piena di pathos nella quale identificarsi.

Pagine 450, € 18,60

In libreria: 26 marzo 2015

 

mercoledì 18 marzo 2015

I consigli di Marta #3

Oggi terzo appuntamento con i miei consigli librosi.
Oggi il menu' prevede quattro libri mooolto interessanti.
Buona lettura!



Un lungo istante meraviglioso di Maria Daniela Raineri

Trama:

Quando a quindici anni ti prendi una cotta mostruosa per un ragazzo, c'è poco da essere lucidi. L'amore a quell'età ti fa perdere la ragione. È quello che succede a Laura il giorno in cui incontra Roberto, «forestiero» di passaggio nel suo piccolissimo paese di provincia. è l'estate del 1986 e Laura è sicura che l'amore sia proprio così: una corsa pazza tra le braccia di un ragazzo affascinante e misterioso. A tutta velocità e piena di emozioni. Lui deve essere il Primo Vero Bacio, lui quello con cui condividere sogni e paure. Con una famiglia squinternata – due genitori troppo giovani ancora in lotta con gli imprevisti della vita e un fratello innamorato della musica ma in cerca della sua identità – Laura si aggrappa a quel sentimento come fosse l'unica certezza. Poco importano le differenze sociali, la distanza, le lettere senza risposta: quando è amore, per tutto c'è una spiegazione. E non esistono ostacoli impossibili da superare. Così, mentre scorrono gli anni, le esistenze si complicano e il mondo intorno cambia, le vite di Laura e Roberto si toccano e si separano, in un continuo perdersi e ritrovarsi. Il loro legame ogni volta si rinnova e poi si sfilaccia, lasciando Laura a vacillare in cerca di un nuovo equilibrio. E la felicità rimane sempre lì, un passo troppo avanti per raggiungerla. Eppure l'amore non può restare per sempre una promessa. E se Laura avesse dato la caccia a un sogno? Ma in fondo, «i sogni in cui moriamo sono i migliori che abbiamo avuto».

Formato: cartaceo/ ebook

Prezzo: 14,37 cartaceo - 9,99 ebook

Link per l'acquisto: Amazon

Data di uscita: 24 Marzo


La solitudine del lupo di Jodi Picoult


Trama: 

Dopo anni di lontananza, Edward Warren è costretto a tornare a casa: il padre Luke, etologo esperto di lupi ha avuto un incidente gravissimo e si trova in coma irreversibile. Diversamente dalla sorella minore Cara, che era con il padre al momento dell’incidente, Edward è convinto che la scelta più giusta sia quella di porre fine allo stato vegetativo di Luke. Ma il conflitto con la sorella su un argomento così terribilmente difficile, risveglia in Edward anche i fantasmi del passato, i litigi con il padre, fino a quell’ultima discussione, avvenuta molti anni prima, dopo la quale non si erano più parlati, e i segreti inconfessabili che emergono sconvolgenti nel momento di maggior vulnerabilità della famiglia, che, come un branco di lupi, cerca di sopravvivere.

Formato: cartaceo/ebook

Prezzo: 15,81 cartaceo - 9,99 ebook

Link per l'acquisto: Amazon

Data di uscita: 26 Marzo


Forse un giorno di Colleen Hoover


Trama:

Sydney Blake, un’aspirante musicista di vent’anni, ha una vita invidiabile: frequenta il college, ha un buon lavoro, è innamorata del suo meraviglioso ragazzo Hunter e convive con la sua migliore amica Tori. Ma tutto cambia quando scopre che Hunter la tradisce con Tori. Ora Sydney deve decidere che ne sarà della sua vita.
È attratta da Ridge Lawson, il suo misterioso vicino. Non può staccargli gli occhi di dosso e non può fare a meno di starsene ad ascoltarlo mentre suona la chitarra sul balcone della sua stanza. La sua musica le dà armonia e vibrazioni. E anche Ridge non può far finta di ignorare che c’è qualcosa in Sydney: a quanto pare, ha trovato la sua musa. Quando, finalmente, si incontrano, scoprono di avere bisogno l’uno dell’altra..

Formato: cartaceo/ebook

Prezzo: 9,90 cartaceo - 4,99 ebook

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Gioco senza regole di Jaci Burton

Trama:

Quasi tutti giocano secondo le regole. Ma Gavin e Liz non sono come gli altri...
Vincere a ogni costo. Questo è sempre stato il mantra dell’agente sportivo Liz Darnell. Ora ha tirato le cose troppo per le lunghe e rischia di perdere il cliente più importante: il giocatore professionista di baseball Gavin Riley. Liz sa che avrà bisogno di alcuni inning extra per riconquistarlo e che potrebbe non essere facile, perché ha una cotta per lui da quando l’ha visto per la prima volta. Eppure l’attrazione sembra reciproca. 
Gavin infatti è sul punto di cedere... soprattutto quando Liz si offre come parte dell’accordo. Ma per rendere più eccitante la sfida, decide di lanciarle una palla curva per vedere cosa è disposta a fare pur di tenerlo come cliente.
E quando l’amore all’improvviso entra in campo, né Liz né Gavin sono pronti per lo schema di gioco più importante e coinvolgente.

Formato: ebook

Prezzo: 4,99 

Link per l'acquisto: Amazon


venerdì 16 gennaio 2015

Novita' Corbaccio Editore

Buon pomeriggio!
Vi parlo dell'ultimo libro in uscita per Corbaccio Editore.
Buona lettura!

Romagna, estate 1967:

Una villa nell’entroterra romagnolo.

Un’estate in vacanza con la nonna.

Una soffitta piena di segreti.

Silvia ha dieci anni e mezzo e tutto sta per cambiare nella sua vita…

LA CASA DI TUTTE LE GUERRE
Di Simonetta Tassinari

Sinossi:

Quando le estati erano lunghe e le vacanze duravano quattro mesi, Silvia le trascorreva a Rocca, in Romagna, insieme alla nonna inglese, che benché avesse sposato un notabile del luogo e vivesse da mezzo secolo nella villa più bella e più antica del borgo, era ancora «la signora» per tutti gli abitanti, altera e un po’ temuta fuorché dalla nipote che amava, teneramente ricambiata. Giornate belle e tutte uguali, scandite dai giochi con i ragazzini del paese, le chiacchiere con la nonna e la governante, l’attesa dei genitori nel weekend, le letture nell’immensa soffitta piena di segreti… Ma l’estate del ’67 è destinata a rimanere per sempre impressa nella memoria: Silvia, dieci anni e mezzo, fa amicizia con Lisa, la figlia del balordo del paese, selvatica e ribelle, e insieme faranno una scoperta sconvolgente che cambierà per sempre la loro vita e il loro sguardo sul mondo di adulti che le circonda…

Data di uscita: 15/01/2014
Formato: cartaceo
Prezzo: 14,90 euro

venerdì 3 ottobre 2014

Novità Corbaccio > "Il libro dei ricordi perduti"

Buongiorno anime librose!
Oggi vi segnalo un'uscita interessante della Corbaccio!
Vediamo di cosa si tratta.



LA COPERTINA:


LA TRAMA:

Roberta lavora nella libreria Old and New. I libri per lei hanno un suono e un odore tutto loro e, soprattutto, parlano: raccontano storie che vanno oltre quelle stampate e Roberta ama riporli con cura negli scaffali e raccogliere le foto, le lettere e le cartoline che trova nascoste all’interno di quelli usati. Un giorno il padre le porta una valigia con dei vecchi libri di Dorothea, la nonna di Roberta, e lei trova una lettera firmata dal nonno Jan, che apparentemente non sembra avere molto senso. È indirizzata a Dorothea, che da due anni vive in una casa di riposo, ma contiene elementi che non coincidono con quello che Roberta ha sempre saputo della famiglia del padre. Cercando di dare un senso a quelle parole e all’oscuro segreto che custodiscono, Roberta rivive la tormentata storia d’amore della nonna ai tempi della seconda guerra mondiale senza rendersi nemmeno conto che sta mettendo ordine nella sua stessa vita. Lei, che ama guardare nelle vite degli altri, adesso è costretta a guardare nella propria e ad aprirsi agli altri mettendo a nudo la sua sensibilità, il suo dolore, la sua rabbia. Adesso Roberta vuole conoscere la verità, vuole dipanare ogni dubbio e vivere pienamente la propria vita senza la zavorra di cose non dette, passioni mai dichiarate, segreti che possono restare intrappolati in noi.


L'AUTRICE:

Louise Walters è nata nell’Oxfordshire nel 1967, si è laureata all’Open University nel 2010, e vive nel Northamptonshire con il marito e i cinque figli. Autrice di poesie, Il libro dei ricordi perduti è il suo primo romanzo che ha subito suscitato l’entusiasmo degli editori di tutto il mondo. Oltre che in Italia,Il libro dei ricordi perduti verrà pubblicato in Germania, Paesi Bassi, Serbia, Svezia, Francia, Polonia e Stati Uniti.

UN ASSAGGIO....

«Ripulisco i libri. Spolvero i dorsi, le pagine, a volte una per una. Recupero le cose nascoste dentro: fiori secchi, scontrini, fotografie, cartoline, biglietti di ogni genere. Lettere personali scritte da persone comuni; lettere d’amore, lettere piene di segreti o di discorsi banali. E non riesco a disfarmi di frammenti di vita che un tempo hanno significato tanto per qualcuno, e magari significherebbero tanto ancora oggi.
Sono entrata alla libreria Old and New come cliente undici anni fa e ci sono tornata il giorno successivo come sua prima impiegata. Il proprietario apprezzava il mio amore per i libri e il fatto di saperci fare con la gente. Lui sosteneva di trovarla ‘difficile’.»

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