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lunedì 21 ottobre 2024

Recensione in *ANTEPRIMA* "Il dio dei boschi" di Liz Moore

 Buongiorno lettori e ben ritrovati sul blog.

Oggi vi parlo di un'anteprima meravigliosa che ho avuto l'opportunità di leggere grazie a NN Editore. Si tratta del nuovo libro di Liz Moore, in uscita il 5 novembre, che si intitola "Il dio dei boschi".

Spoiler: mi è piaciuto tantissimo!!!

Buona lettura!



Puoi ordinarlo QUI

Pagine 512

Editore NN 

Nell'estate del 1975 Barbara Van Laar scompare da Camp Emerson, un campo estivo in cui ragazzi e ragazze imparano a sopravvivere nei boschi. Le ricerche iniziano subito: Barbara non è una tredicenne qualsiasi, bensì la figlia della ricca famiglia che possiede il campo. Dall'autrice di Il peso e I cieli di Philadelphia, un romanzo incalzante, dalle tinte noir: la storia di una ragazzina scomparsa e della sua ricca famiglia, già segnata in passato da una simile tragedia. Un libro corale, su segreti e ambizioni, conflitti sociali e potere, rimpianti e seconde possibilità.


"Il dio dei boschi" è un noir ipnotico che cattura l'attenzione di chi legge dall'inizio alla fine.  Per la prima volta mi sono confrontata, traendone grande soddisfazione devo dire, con Liz Moore. Non so perché si parli così poco di questa autrice. 

La narrazione, inizialmente,  può apparire confusionaria perché ci si sposta su diversi piani temporali attraverso il racconto corale di svariati personaggi. Appena si trova il giusto orientamento, però, il tutto diventa chiaro e godibile. La mole di pagine non si percepisce minimamente perché è tanta la voglia di scoprire i segreti della famiglia Van Laar.

La trama si snoda tutta intorno a questa famiglia e alle sue manie: l'apparenza per loro vale più di tutto e sono disposti a pagare qualsiasi cifra per far in modo che la loro reputazione resti immacolata. 

Il fatto che entrambi i figli siano scomparsi, a distanza di anni l'uno dall'altra, è un vero terremoto che scuote dall'interno le fondamenta dei Van Laar.

È una storia appassionante in cui le teorie, e i sospettati, si susseguono capitolo dopo capitolo fino ad arrivare ad un epilogo spiazzante e sconvolgente. 

Nel finale c'è pace, finalmente. 

C'è giustizia per chi ha subito pesanti giudizi ingiustamente. 

C'è speranza che il cerchio si sia spezzato lasciando tutti liberi di vivere come meglio credono.

La prosa di Liz Moore è una coccola per gli occhi. L'ambientazione è altamente evocativa e ci regala dei panorami meravigliosi. I personaggi sono ben tratteggiati e tutti trasmettono qualcosa. 

"Il dio dei boschi" è stata una sorpresa da ogni punto di vista. Mi è piaciuto perdermi tra le montagne e indagare insieme a Judyta, che è diventata a pieno titolo una delle mie detective del cuore. 

Un libro di segreti e bugie ma anche una storia sull'importanza di non arrendersi a ciò che gli altri decidono e si aspettano da noi.

Promosso!!




venerdì 20 settembre 2024

Recensione "Uccidere alla Stephen King" di Dimitris Mamaloukas

 Buongiorno lettori,

oggi vi parlo di un libro dedicato a tutti gli appassionati di Stephen King. L'autore greco, Dimitris Mamaloukas, firma un vero e proprio omaggio/gioiello per uno degli autori più importanti della nostra epoca.

Buona lettura!



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2 novembre 2019, New York. Una donna bella e misteriosa vende a Ray Stebbins, appassionato collezionista dei libri di Stephen King, una fotografia rara dei tempi in cui lo scrittore frequentava l’Università nel Maine. Inizia così una rocambolesca avventura sulle tracce di un manoscritto che era stato sottratto a King da un rivale, e, soprattutto, del leggendario libro tratto da quel manoscritto, di cui esiste un numero limitatissimo di copie. Le ricerche porteranno Ray e il suo migliore amico Brian a Londra e poi in Scozia, in un lugubre castello. Proprio quando tutto sembra avviato a coronare il loro sogno, ecco uno sconvolgente omicidio: comincia allora una discesa nel terrore, in un’atmosfera “alla Stephen King”, ben orchestrata dall’inventiva di Dimitris Mamaloukas, a sua volta un grande ammiratore e collezionista del maestro dell’horror americano. E infatti il lettore troverà nelle pagine riferimenti sparsi ai romanzi e ai personaggi di King (La lunga marcia, Christine. La macchina infernale, Misery, Shining, La Torre Nera, It, Quattro dopo mezzanotte, A volte ritornano…).  La mania di King. Possono i libri amati farci pensare che la nostra vita scorra replicando le pagine che abbiamo letto?


Questo libro è un vero e proprio omaggio a Stephen King e racconta la storia di quattro amici che conducono vite diverse ma sono accomunati da un'unica grande passione: collezionare oggetti e copie dei libri di Stephen King.

Ed era giunto il momento del nostro viaggio.

Io, Christine e Brian ce ne andammo, dandoci appuntamento al mattino successivo. Era finalmente l'ora, e io mi sentivo prontissimo.

Cominciava la caccia alle copie Shooter.

La voce narrante è quella di Ray Stebbins che, da anni, è alla ricerca di un libro rarissimo del suo autore preferito, una copia leggendaria che non è mai stata pubblicata se non in maniera indipendente da un amico di King. Quello che non sospetta minimamente, è la tragedia che aleggia intorno a queste fantomatiche 'copie Shooter' che catapulterà lui e i suoi amici direttamente in un girone dell'inferno che somiglia molto alle trame horror e thriller del Re.

“Sentivo che il motivo del mio malessere non era soltanto la fobia di volare. Si trattava di qualcos’altro che non ero in grado di intendere né di definire. Qualcosa di ostile, di negativo, simile a una malattia fatale che avvolgeva me e ciò che mi stava attorno.”

L'opera di Dimitris Mamaloukas è curata nei minimi dettagli e trasuda amore per Stephen King. Dai capitoli contrassegnati con il contachilometri dell'auto 'Christine', ai nomi di tutti i personaggi, dai richiami di ogni scenario e location ai libri di King. E' una storia che solo i fan del celebre scrittore possono apprezzare perché tutto ruota intorno a questo universo.

Nonostante questo la trama in sé è coerente, ben elaborata e sviluppata e con il giusto livello di suspense che tiene il lettore con il fiato sospeso. "Uccidere alla Stephen King" è un libro geniale e costruito alla perfezione, probabilmente la parte migliore è l'epilogo e la riflessione importante e toccante di Ryan che è triste ma carica di rancore allo stesso tempo, lascio a voi scoprire perché.

Mi sono allontanato con passo veloce, come inseguito.

Ho avvertito gli occhi di Lui sulla mia schiena, che mi guardavano in modo beffardo dalla quarta di copertina.

Se siete alla ricerca di un libro originale, pieno di tematiche e che abbraccia diversi generi letterari questa storia è perfetta per voi.

N.B. è praticamente imprescindibile conoscere almeno a grandi linee i libri più importanti di King per apprezzare il libro al 100%.



lunedì 11 settembre 2023

Recensione "La gabbia delle scimmie" di Victor Gischler

 Buongiorno lettori e buon inizio settimana. 

Nel post di oggi vi parlo di un libro che mi è piaciuto tantissimo e che ho divorato nel giro di due giorni. Si tratta del thriller di esordio di Victor Gischler, "La gabbia delle scimmie", pubblicato il 1 settembre da Timecrime.

Buona lettura!


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Il romanzo d’esordio di Victor Gischler, La gabbia delle scimmie, racconta la storia di Charlie Swift, fedele sicario di un boss mafioso della Florida centrale, che dovrà fare i conti con un gangster rivale che uccide tutta la sua banda, con la scomparsa improvvisa del suo capo, con l’FBI che si accanisce sulla scena del crimine e con un gruppo di killer che gli dà la caccia con ogni mezzo. Nessuno è più veloce di Charlie Swift nel premere il grilletto, ma sarà abbastanza scaltro da uscirne vivo anche questa volta?

Victor Gischler ci porta in Florida in un momento carico di tensione in quanto due boss mafiosi si contendono il territorio in una guerra senza esclusione di colpi. La vicenda si concentra sulla figura del protagonista,  Charlie Swift, che pur non impersonando il ruolo dell'eroe buono ha una sua coerenza e un suo codice d'onore. Personalmente mi ha fatta innamorare anche se si tratta pur sempre di un sicario senza cuore (almeno sulla carta). In realtà, con uno stile molto sintetico e con pochi fronzoli, l'autore ci mostra tutta la sua umanità che non intacca minimamente il suo ruolo da pericoloso mercenario.

"La gabbia delle scimmie" è il punto di ritrovo della banda, nel retro di un bar dall'aspetto decisamente poco raccomandabile. Grazie alle brevi ma precise descrizioni sembra di essere lì con Charlie, Novellino e gli altri tra tequila e fumo di sigari e sigarette.

Il ritmo della storia è adrenalinico e la tensione è palpabile. Scorrendo le pagine anche il lettore si sente braccato da pericolosi killer della mala e l'FBI mentre la sintonia con Swift cresce e ci si ritrova a fare un tifo sfrenato per lui. Gli amanti del noir e dei polizieschi in stile Michael Connelly si sentiranno a casa in questo libro perché è una storia in cui non manca nessun elemento di questi generi. 

Nonostante l'autore abbia uno stile molto sintetico, l'intera vicenda si sviluppa in sole 240 pagine, è stata un'esperienza di lettura totalmente immersiva in cui non ho sentito la mancanza di ulteriori spiegazioni o dettagli. 

A distanza di qualche giorno da quando ho terminato il libro, sento ancora scorrere l'adrenalina degli inseguimenti e trattengo il respiro pensando ai momenti di tensione altissima prima dei vari blitz armati e potenzialmente mortali che troverete in queste pagine. Non ho nessun appunto da far sul libro e non vedo l'ora di vedere il film al cinema!

Ve lo consiglio ad occhi chiusi!




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