Visualizzazione post con etichetta blog tour. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta blog tour. Mostra tutti i post

sabato 26 gennaio 2019

[Blogtour] "Miss Miles" di Mary Taylor

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del tour dedicato al romanzo storico "Miss Miles", un vero e proprio inno al femminismo firmato da Mary Taylor.
Continuate a leggere per scoprire cosa ne penso e per provare a vincere l'ebook del libro.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI

Yorkshire, 1830. 
Maria, Dora, Sarah e Amelia sono le protagoniste di queste storie intrecciate fra loro che, in qualche modo, riescono ad avere un comune denominatore: la forza delle donne. 
Siamo nell’Ottocento, un periodo in cui la donna deve sottostare alle regole maschili e tacere, come la buona norma impone. Maria, Dora, Sarah e Amelia però, in barba alle regole del tempo e nonostante le avversità che cercano di ostacolarle, si dedicheranno alla ricerca del loro destino. Un destino che non è già scritto, come la società vorrebbe, ma che loro stesse vogliono creare. Chi sono queste donne, caparbie e intelligenti, che sfidano le regole degli uomini? 
Quattro storie che vi faranno ricredere sulla forza di volontà femminile e che racchiudono due semplici ma grandi valori, sempre attuali: l’amore e l’amicizia.

Prima di iniziare la lettura di questo lungo e corposo romanzo ho ricevuto delle indicazioni e delle avvertenze e sono le stesse che faccio a voi. 'Miss Miles', è un'opera gigantesca scritta da Mary Taylor nell'arco di circa quarant'anni. Le numerose pagine, tuttavia, contengono errori e imprecisioni: durante una buona prima parte del libro, la prosa è difficile da seguire soprattutto perché lo stile della Taylor non vuole essere curato, laborioso ed elegante ma più diretto e scarno. Questo romanzo è un bellissimo manifesto della cultura femminista e un invito alla lotta per le pari opportunità. Leggendo una qualsiasi biografia dell'autrice, infatti, l'intera storia acquisterà una luce nuova e decisamente più chiara. Non lasciatevi scoraggiare, quindi, dall'impasse iniziale e lasciatevi trasportare da Maria, Dora, Amelia e Sarah.
Quattro donne, tutte protagoniste, e tutte alle prese con la propria battaglia personale contro il maschilismo che imperversa nell'Inghilterra di inizio '800. 

Le mie preferite sono state Sarah e Maria, hanno portato colore e brio nella storia; ho odiato letteralmente il padre di Dora, quasi al pari della famiglia di Amelia che non ha la benché minima fiducia in lei e nelle sue idee. Quello che davvero ho apprezzato, del libro, è il messaggio che l'autrice ha voluto lasciare ai posteri: una donna, qualsiasi sia la sua condizione ed estrazione sociale, non deve mai accettare con condiscendenza le decisioni prese da un uomo per lei. Maria, Dora, Amelia e Sarah sono delle eroine moderne che lottano per la propria indipendenza e per i loro sogni. Sono un esempio anche per noi che oggi abbiamo molte più libertà ma, alla fine, combattiamo ancora il pregiudizio e un diverso trattamento solo perché siamo donne. Nella sua complessità, incoerenza e prolissità, 'Miss Miles' è un inno al femminismo che non passa mai di moda e che può davvero dare qualcosa a tutte noi. Promosso!



VINCI L'EBOOK DEL ROMANZO

Segui i passaggi richiesti dal modulo e vinci una copia ebook del romanzo!


venerdì 4 gennaio 2019

[Blogtour] "Un nuovo inizio" di Monique Scisci

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare la prima tappa del blogtour dedicato a "Un nuovo inizio", di Monique Scisci. Aprite bene le orecchie, ehm, volevo dire gli occhi perché l'autrice mi ha svelato delle curiosità esclusive su Mads e Josephine.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI

Sono trascorsi sei mesi da quando Mads se n’è andato e nella vita di Josephine sono cambiate molte cose. Il suo rapporto con Ben si è di nuovo raffreddato, la sua amica Celine frequenta un biologo e ha molto meno tempo per lei. Sempre più sola, Josephine si rifugia allora tra le pareti della Maison, l’unico luogo in cui sente ancora viva la presenza di Mads e dove si lascia sedurre dal mondo della dominazione, insieme a un giovane musicista. Tuttavia, in seguito all’aggressione subita, inizia a soffrire di attacchi di panico e l’angoscia la spinge ad affidarsi a un terapeuta. Un uomo dal fascino rude, lo sguardo intenso e molti tatuaggi. Dopo un inizio di terapia estremamente conflittuale, Josephine comincia a lasciarsi andare. E in seguito alla scoperta di un oscuro segreto di famiglia, il loro rapporto diventa sempre più profondo...


'Preferisco essere piuttosto che apparire'

- Colore preferito? 
 Nero.

- Perché usa sempre dei tacchi vertiginosi? 
E' piuttosto ovvio, immagino: adoro l'effetto della gamba slanciata. Adoro le scarpe, soprattutto se laccate di rosso e molto costose.

- Un vizio? 
Il fumo, anche se mi riprometto sempre di smettere.

- Bianco o rosso?
Vino rosso e corposo, italiano è ancora meglio!


- Cibo preferito?
Il cinese, soprattutto quello del fidato Tao appena fuori l'ufficio. Amo anche i dolci, però, datemi un muffin e non rispondo di me.

- Libro preferito?
'Piccole Donne'.

- Film romantici o d'azione?
Rigorosamente d'azione, stile Mission Impossible.

- Un buon proposito per l'anno nuovo?
Mangiare sano, ritrovare la serenità e avere del tempo per prendermi cura delle persone che amo.


'Sono un uomo dai gusti difficili, non mi accontento mai!'

- Dolce o salato?
Direi salato. Mi piacciono i cibi dal sapore deciso, tranne quando si parla delle girelle alla cannella di Harriet.

- Una 'passione' inaspettata?
Amo cucinare, mi rilassa tagliuzzare patate e servirle insieme alle aringhe marinate, per esempio.

- Un lato distintivo del tuo carattere?
Sono svedese, e come tanti connazionali, ho un carattere freddo e poco incline ad esternazioni affettive. Ma, come molte di voi sapranno, quando voglio so essere molto passionale!

- Ti piace leggere?
Assolutamente, sì. La cultura è il bagaglio più importante che ci portiamo dietro nel corso della vita. Mi piace sperimentare e sono curioso per natura perciò non mi limito ad un solo genere. Apprezzo molto gli erotici. Dopotutto, la fantasia va stimolata.

- Musica classica o alternativa?
Sono un fanatico della buona musica e amo rilassarmi con la musica classica. Non disdegno, però, il rock in tutte le sue varianti.

- Un motto che hai 'sposato'?
Mens sana in corpore sano. Credo che il benessere sia il connubio perfetto tra una buona forma fisica e una mente rilassata e attiva. Mi impegno al massimo per essere sempre al top.


Spero che abbiate gradito le curiosità sui nostri protagonisti ma, se volete saperne di più su di loro e sul romanzo, continuate a seguire il tour!







martedì 11 dicembre 2018

[Blogtour] "La figlia sconosciuta" di Sara Recordati

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare una tappa del blogtour dedicato a "La figlia sconosciuta", un romanzo di Sara Recordati. Il mio compito? Quello di raccontarvi questa storia particolare e unica nel suo genere.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI

Francesca ha trentacinque anni, un lavoro in una casa di moda a Milano e una famiglia che ama, apparentemente perfetta: il marito Luca, che è la sua roccia, e due adorabili bambini. Però il suo aspetto dolce e ingenuo, con profondi occhi azzurri e ricci biondi, non rispecchia la sua vera essenza: Francesca è infatti oppressa da un passato tormentato carico di silenzi e dall'assenza costante del padre, un celebre pittore egoista e prevaricatore, in grado ancora oggi di spostare l'ago della sua fragile stabilità. Una promozione al lavoro sembra farle respirare aria fresca, e ancora di più l'arrivo di Matteo: con lui Francesca si sente libera di lasciarsi andare e di esprimere un'altra se stessa, più oscura e sensuale. Ma il passato non si cancella e la figura del padre continua a essere presente, sempre più ingombrante e opprimente.

Questo romanzo è un diario intenso ed emozionante nella vita di Francesca: una donna in cui è facile rispecchiarsi ed entrare in empatia. L'universo femminile è, per antonomasia, più sensibile e più soggetto a modificare la propria personalità in base ad eventi e traumi che possono accadere nel corso della vita. Per la nostra protagonista, è stato un percorso in salita sin dalla tenera età, il momento in cui si è più fragili e bisognosi di conferme e approvazione. Crescendo, il carico di insicurezze e fragilità aumenta e ognuno mette in campo dei meccanismi di difesa ben precisi per andare avanti. Francesca ci prova interpretando due tipologie di donne contemporaneamente: da un lato è una moglie e una madre modello; dall'altra, una femme fatale alla ricerca di emozioni forti. Questo dualismo costante all'interno dello stesso personaggio, costituisce una particolarità e un elemento innovativo all'interno di una storia intensa e molto intima.

Non dev'essere stato facile per la Recordati, portare avanti una storia e una personalità così complessa e articolata ma, in qualche modo, è riuscita nell'impresa rendendo il libro molto accattivante e coinvolgente già dalle prime pagine. La narrazione è scorrevole e curata, la trama è un lungo processo catartico che si chiude a cerchio intorno alla figura di Francesca che è la protagonista assoluta del romanzo. Molto ben costruiti anche i personaggi secondari che aiutano a sviluppare alla perfezione le dinamiche interpersonali della donna. Siamo di fronte ad un ottimo esordio per un'autrice che cerca di stupire il lettore con una storia semplice ma unica in cui viene palesato un bisogno che, in fondo, nasce in ognuno di noi: trovare un equilibrio tra tutte le varie caratteristiche che compongono la nostra personalità. Tutto, in questo libro, è curato nel dettaglio regalando a noi lettori un ottimo prodotto. Consigliato a tutti coloro che amano delle storie vere e autentiche.



Vi lascio il calendario per recuperare le precedenti tappe del tour:




lunedì 17 settembre 2018

[Blogtour] "Il rumore del pallone sul cemento" di Dario Santonico



Buongiorno, di nuovo, e benvenuti al secondo post della giornata dedicato al romanzo di Dario Santonico, "Il rumore del pallone sul cemento", edito da BookaBook che ringrazio per la copia.
Vi parlerò dell'infanzia ma, soprattutto, dei giochi più belli che tutti abbiamo fatto almeno una volta nella nostra vita.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI
Una piccola percentuale del tuo acquisto contribuirà a sostenere il blog.

Domenico e Giulio si conoscono da quando hanno dieci anni. Più precisamente da quando, nelle campagne della provincia romana, un pallone calciato male da Giulio unì le loro vite per gli anni a venire. Ormai adulto, Domenico ripercorre con la memoria il tortuoso percorso della loro amicizia. Dalle giornate passate a costruire casette sugli alberi alle prime gite scolastiche. Dai primi amori alle scazzottate. Dalle fughe improvvise ai ritorni inattesi. Nonostante le loro evidenti diversità, i due si ostinano a mettere in gioco la loro costante e incessante forza per tentare di colmare l'uno le rugosità dell'altro, ritrovandosi, infine, entrambi completati. Una storia che parla di una profonda amicizia, dell'evoluzione dei sogni e della riscoperta di quelle strade che sembravano dimenticate per sempre.



Il romanzo di Santonico racconta la splendida amicizia di Giulio e Domenico e le loro mille avventure. Tutto questo mi ha riportato anche alla mia infanzia e a ripensare alle amicizie ormai perse ma che, in quegli anni, sembravano destinate a durare per sempre.

Ho avuto la fortuna di vivere in un contesto con molti spazi aperti e tanti bambini della mia età per condividerli e voglio raccontarvi i miei giochi preferiti. Oltre ad andare in bicicletta su e giù per le strade e a giocare a pallone/pallavolo, mi piaceva tantissimo giocare a campana!
C'era un non so che di magico nella precisione di tirare il sassolino nella casella e nell'equilibrio perfetto con cui saltare avanti e indietro senza mai toccare i bordi. Una confezione di gessetti durava al massimo per un paio di partite, molto meno dei litigi sulle presunte irregolarità dei vari partecipanti. 😋

https://www.pinterest.it/pin/190840102932270398/?lp=true

Un altro gioco che amavo da impazzire, anche se leggermente diseducativo se ci ripenso ora, erano le corse all'ultimo sangue nelle partite infinite a 'Guardia e ladri'. Ovviamente, nemmeno a dirlo, amavo fare la ladra, scavalcare muretti e staccionate, saltare da scale o balconi pur di non farmi prendere con la refurtiva (solitamente la merenda per tutto il gruppo). Mi manca tantissimo correre a perdifiato ma sempre con il sorriso a fior di labbra. Se dovessi provarci ora, probabilmente collasserei dopo due metri o resterei infilzata a qualche paletto, della serie "dont' try this at home" (non fatelo a casa!).

http://alimentazionebambini.e-coop.it/giochi-per-bambini/giochi-per-feste/guardie-e-ladri/

Ultimo gioco, sempre ai limiti dello spolmonamento, era 'Strega comanda colore'.
Era un gioco interessante, soprattutto se fatto al parco, circondati solo dalle varie sfumature di verde e con la strega di turno che chiamava il blu o il fucsia. Potevi correre per chilometri ma quello che avresti trovato sarebbe stato al massimo un rosso scolorito dal sole di qualche gioco. Come risolvevo il problema? Vestendomi in stile arlecchino con colori sgargianti, la vittoria era assicurata!

http://www.incredibilia.it/11-giochi-allaperto-ormai-dimenticati-ne-aggiungereste-altri/

Quali sono stati i giochi della vostra infanzia?
E, soprattutto, non era meglio correre a perdifiato all'aria aperta piuttosto che trascorrere le giornate davanti ai tablet e alla tv?

Continuate a seguire il tour e non lasciatevi scappare questo meraviglioso romanzo sull'amicizia, quella vera!








[Blogtour] "L'apprendista geniale" di Anna Dalton

Buongiorno lettori e buon inizio settimana,
oggi ho il piacere di ospitare una tappa del tour dedicato a "L'apprendista geniale" di Anna Dalton.
Curiosi di scoprire qualche estratto del libro? Allora, non vi resta che continuare la lettura!



ESTRATTO 1
"La mia postazione di osservazione è cambiata ma ciò non toglie che continuerò con immutato impegno e dedizione a raccontare i fatti e analizzare gli avvenimenti che ogni giorno si troveranno lungo il mio cammino. 
Ecco dunque a voi una nuova rubrica pensata per raccontare la realtà vista da questa sponda del mar Adriatico.
E ora vi lascio al primo numero della mia nuova rubrica fissa: Il vero significato delle parole secondo me.
Perché le parole nella mia vita sono sempre state importanti ed è giusto dare loro l'attenzione che meritano."
Fonte: https://www.tripadvisor.fr/LocationPhotoDirectLink-g187870-d235856-i280036932-Hotel_da_Bruno-
Venice_Veneto.html


ESTRATTO 2

"Ecco la verità. Io non avevo mai ricevuto porte in faccia ma solo perché non avevo mai bussato.
Avevo passato tutta l'adolescenza a guardarmi bene dalle delusioni. Avevo fatto del mio meglio, mi ero impegnata nello studio e nell'essere una brava figlia e una persona decente. Ma non mi ero mai esposta. Non avevo nemmeno cercato di fare amicizia, mi ero limitata alla cortesia, a occupare il primo banco che comunque nessuno voleva, a fare merenda sui libri... e otto anni, così, fanno presto a passare. A volte, sì, avevo desiderato di far parte del gruppo degli altri, dei miei compagni, degli autoctoni, di quelli dotati di due genitori (...) ma non mi ero mai decisa a farlo."
Fonte: https://www.oxfordlearning.com/complete-study-guide/

ESTRATTO 3

"Nessuno mi aveva mai detto che ero bella. Non capivo.
Mi guardai, guardai i miei vestiti. Avevo una felpa grigia e i jeans di Uno. Le mie vecchie sneakers a brandelli. I capelli crespi tirati su in una coda sbilenca.
Sì. Mi stava prendendo in giro. E in quel momento mi resi conto che prendermi in giro era quello che Joker aveva fatto fin dall'inizio.
Gli sguardi, le allusioni, il bacio, le cose belle che mi aveva detto.
Tutte prese in giro. Per lui ero solo un passatempo. Un giochino sempre a disposizione con cui divertirsi quando la sua modella bionda non era nei paraggi. Non aveva mai neanche pensato di lasciarla. Non aveva mai neanche minimamente pensato di parlarmi sinceramente e dirmi se provava qualcosa per me o se voleva avermi intorno solo perché facevo bene al suo ego. Non aveva mai pensato a me.
-'Fai una cosa. Lasciami in pace.' "

Fonte: https://pixers.it/carte-da-parati/ragazza-con-una-pausa-con-una-tazza-di-caffe-fresco-dopo-la-lettura-di-libri-82711893





Continuate a seguirci e a scoprire altri particolari di un romanzo carinissimo!
Grazie Garzanti Libri per la copia del libro.



martedì 12 giugno 2018

[Blogtour] "Heidi" di Francesco Muzzopappa

Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare la seconda tappa del blogtour dedicato alla nuova ed esilarante storia firmata da Francesco Muzzopappa, "Heidi".
In questo appuntamento parleremo di un tema ormai sempre più diffuso, soprattutto in ambito televisivo, il trash!
Buona lettura!


Inizio col dirvi che è stata una lettura super spassosa in cui mi sono ritrovata al cento per cento. Amo tutto ciò che è trash, per quanto si tratti quasi sempre di programmi sciocchi e deleteri, trovo che siano divertenti e ottimali per spegnere un po' il cervello e rilassarsi davanti alla tv.
Chiara, la protagonista del romanzo, è la direttrice casting di una emittente televisiva che ha il compito di ideare e realizzare i format che ogni giorno ci fanno compagnia in tv. 
Ma perché il trash va così di moda? Perché non ne abbiamo mai abbastanza di stranezze e storie pazzesche e poco credibili? Sono sicura che, almeno una volta nella vita, sia capitato a tutti di guardare un episodio del programma trash di turno (e non provate a negarlo 😋).
Io, come vi accennavo, ho una vera e propria passione per il genere: faccio parte della fetta di pubblico che sta in lutto tutta l'estate perché Maria De Filippi se ne va beata in vacanza privandomi dei suoi programmi straordinari che sono davvero delle perle di volgarità e ignoranza. 

E' perfetto. E' esattamente ciò che chiedono i telespettatori: talenti inconsueti, malattie, cucine, parrucchieri incapaci, disturbi psichiatrici, più di quanto abbiamo fatto sinora, meglio di come abbiamo fatto sinora. La gente vuole questo e noi glielo daremo, al massimo e con tutta la nostra competenza.

Perché amiamo così tanto la tv trash?
Credo che ci siano due tipologie di spettatori che amano questo tipo di spettacolo e programmi: 

- telespettatori che cercano svago → fanno parte di questa categoria tutti quelli amano rilassarsi davanti alla tv facendosi due risate davanti a format e personaggi discutibili e fenomeni da baraccone vari.

- telespettatori che non aspirano ad altro → avete presente quelle persone tamarre, dalla parlata volgare e dal livello culturale ridotto ai minimi storici? Ecco, loro fanno parte del gruppo. Si tratta di persone che vivono in funzione di quello che dice la D'Urso il pomeriggio o che mangiano gli spaghetti al caffè perché lo dice il dottor Lemme nella sua dieta folle. 

La tv è intrattenimento ma, ormai, se non si ricorre a personaggi che fanno tendenza o storie assurde e strappalacrime è difficile fare audience e tenere milioni di spettatori di fronte alla tv (ovviamente escludiamo il duo Angela senior e junior, perché loro vincono sempre. Su tutto!). E' come se ormai tutto fosse sempre troppo ovvio, troppo normale, troppo scontato. Ricerchiamo emozioni, pericolo e violenza ovunque garantendo successo a trasmissioni di bassa lega che di sicuro non nobilitano l'uomo, ma questo è!

Nel complesso, penso che un po' di sano trash non faccia male. L'importante è non cadere troppo in basso dando visibilità ed importanza ad individui dannosi per la società e per la salute personale. 
Francesco Muzzopappa ha scelto il lato più comico ed esilarante dell'argomento mettendone in luce i limiti e le assurdità. Che siate 'Malati del pulito', 'Pazzi per la spesa' o in cerca del principe azzurro a 'Uomini e Donne', prendetela con filosofia e preparate i pop corn.
Buon trash a tutti!



Continuate a seguire il blogtour passando a leggere le tappe delle mie colleghe, vi lascio il calendario per prendere nota!



venerdì 1 giugno 2018

[Blogtour] "Ogni giorno come il primo giorno" di Giorgia Penzo

Buongiorno cuori librosi,
oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del blogtour dedicato a "Ogni giorno come il primo giorno", il nuovo romanzo di Giorgia Penzo, uno dei libri più belli che ho letto quest'anno che non vedo l'ora di raccontarvi. Alla fine della recensione, troverete anche il modulo da compilare per provare a vincere una copia di questa emozionante storia.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI

Petra e Cloe erano diversissime - una ribelle, insicura, chiusa in se stessa; l'altra solare e amata da tutti - eppure unite da un legame profondo e sincero. E, adesso che è rimasta da sola, Petra fa una promessa alla sorella: vivrà anche per lei, s'impegnerà a migliorare e a non buttare più la sua esistenza. Niente più feste sfrenate, niente più alcol, niente più brutti voti a scuola. Ma è tutto così maledettamente difficile, con la famiglia che cade a pezzi e tutto il mondo che le urla in faccia che è colpa sua se Cloe è morta in un incidente d'auto. Ma Petra non si arrende e, spinta da una forza di volontà che non sospettava di avere, affronta un percorso di rinascita, aiutata prima da Lore, una compagna di classe scozzese arrivata in Italia per uno scambio culturale, e poi da Dario, uno studente universitario che le fa ripetizioni di matematica in vista dell'esame di maturità. Dario, un ragazzo enigmatico e affascinante, che la sorprende in ogni occasione e che le apre le porte di un futuro nuovo, radioso. Ma che allo stesso tempo nasconde un passato oscuro che presto tornerà a reclamare il suo prezzo, mettendo in discussione tutto ciò che Petra ha costruito fino a quel momento... I problemi a scuola, il rapporto con i genitori, l'amore, le fughe, i traguardi, le delusioni, il bisogno di trovare il proprio posto nel mondo: per Petra, senza più Cloe ma con Dario al suo fianco, ogni giorno sarà come il primo giorno della sua nuova vita.


Ci sono i romanzi belli e poi ci sono i libri che ti entrano nel cuore e ti tolgono il respiro: il romanzo di Giorgia Penzo fa parte della seconda categoria. 
Petra è una protagonista con cui sono entrata subito in sintonia. E' una ragazza provata dalla prematura scomparsa della sorella e dalla sua 'ingombrante' assenza. Cloe era, infatti, la sorella 'normale', la figlia modello e benvoluta da tutti. Difficile reggere il confronto con una simile personalità, soprattutto per un animo confuso e tormentato come quello di Petra. Sono rimasta profondamente colpita dalla sua determinazione nel risollevare le sorti della sua famiglia. Petra ci insegna che non è mai troppo tardi per prendere in mano le redini della propria vita e rendere ogni sbaglio parte di un bagaglio personale con la scritta 'da non ripetere'. 
Il suo personaggio affronta un meraviglioso percorso di cambiamento, all'interno del romanzo, senza mai perdere i tratti più belli della sua personalità. E' come un bruco malconcio che si trasforma in una coloratissima e particolare farfalla.

Purtroppo non saprei che regalarti se non la mia sincerità.
Sei innocente, non hai colpe.
Ma per quanto ti amassi, non potevo essere te.
Ero Petra. Sono Petra. Sarò sempre Petra.
Indipendentemente dal fatto che importi a qualcuno.

Dario è il protagonista maschile di questa emozionante storia. Ricopre un ruolo ambivalente: da un lato è il ragazzo gentile che offre ripetizioni di matematica in cambio di tempo; dall'altro è scontroso, silenzioso e tormentato da segreti e da un passato scomodo di cui non vuole rendere partecipe Petra.
Come lettrice, ho fatto fatica ad inquadrarlo fino alla fine. Mi sono piaciuti molti aspetti della sua persona ma ho fatto comunque fatica a capire le sue scelte. Il fatto che abbia un cuore enorme e che sia innamorato perdutamente di Petra, invece, è chiaro e lampante come un faro nella notte.
Mi sono piaciuti da morire, mi hanno emozionato e conquistato mostrandosi per ciò che erano e senza sforzarsi di sembrare qualcos'altro. L'autrice ha messo in luce ogni loro difetto ed errore, ma sono comunque entrati nel mio cuore e da lì non usciranno tanto presto.
Vorrei spendere due parole anche su Cloe, la sorella inarrivabile di Petra, un personaggio che conosceremo indirettamente e di cui sentirete la mancanza pur non avendola mai incontrata. Il suo rapporto con Petra è uno dei temi più toccanti della storia. 

Per quanto, in quel momento, lo odiassi più di qualunque altro sulla terra, il mio cuore batteva grazie all'ossigeno che sapeva di lui.

Ho apprezzato moltissimo la scelta narrativa dell'autrice: ci si ritrova a leggere un diario in cui la protagonista si mette a nudo senza filtri e senza censure. Entriamo nella sua mente, siamo spettatori dei suoi dilemmi, dei suoi rimorsi, della sua rabbia e, infine, della sua meravigliosa rinascita. Ho fatto il tifo per Petra dall'inizio alla fine perché tutti meritano una chance, nella vita. Tutti meritano di poter essere sé stessi ed essere amati per questo. Inseguire dei modelli inarrivabili è deleterio e provoca solo un'esistenza di sofferenza. Grazie Petra per avermi insegnato che vivere è la sfida più grande ma anche l'unica battaglia che vale la pena combattere.
Grazie Giorgia Penzo per queste pagine, per la delicatezza, per la sofferenza e per tutte le altre emozioni che mi hai regalato attraverso le tue parole. 'Ogni giorno come il primo giorno' è una storia sincera, pura e poco romanzata. Una storia sui sentimenti e sulle emozioni. Una storia che ci insegna a superare i limiti perché dopo la tempesta viene sempre il sereno.
Se cercate qualcosa di magico, diverso ed emozionante regalatevi questo libro... non ve ne pentirete!
Promosso a pieni voti e con tutto l'amore che posso.


Si conclude così il meraviglioso tour dedicato a questo romanzo.
Vi lascio il calendario per recuperare le tappe precedenti e il form da compilare per tentare la fortuna e vincere una copia del libro! Per ulteriori dettagli, trovate l'evento Facebook QUI .
Buona fortuna!





venerdì 11 maggio 2018

[Blogtour + Giveaway] "Al mattino stringi forte i desideri" di Natascha Lusenti

Buongiorno cuori librosi,
oggi ho il piacere di ospitare la seconda tappa del tour dedicato al romanzo d'esordio di Natascha Lusenti, "Al mattino stringi forte i desideri", edito da Garzanti Libri.
In questo appuntamento, vi parlerò di Emilia e della sua strana abitudine di appuntare tutto. E' un personaggio che arriva al cuore e non vedo l'ora di raccontarvi qualche dettaglio in più su di lei.


Emilia si è trasferita da poco in un nuovo condominio, è una ragazza molto chiusa e introversa ma ha una capacità particolare: quando scrive, riesce a mettere l'anima tra le righe ed arriva dritta al cuore di chi legge.


Sulla bacheca degli avvisi del palazzo, cominciano a comparire delle storie che iniziano sempre nello stesso modo e vogliono portare alla riflessione su questo o quel determinato tema. Gli abitanti del condominio, un po' titubanti e un po' curiosi, si appassionano inconsapevolmente ai racconti anonimi e a lasciare le proprie impressioni. La bacheca diventa, così, uno strumento di condivisione e confronto anche per i caratteri più timidi o apparentemente poco socievoli. E' un territorio neutrale che permette a tutti di esprimersi e sfogarsi.


I messaggi di Emilia sono una delicata carezza che consola nei momenti di sconforto ma, anche, una riflessione obbiettiva dei limiti e degli sbagli che ogni giorno commettiamo e rimpiangiamo. 
E' incredibile come questa ragazza riesca, a partire da un aneddoto personale, a descrivere episodi ed emozioni che ognuno può fare suoi. Spesso, sottovalutiamo il ruolo e il potere immenso che una parola può avere, in positivo e in negativo.


Attraverso le sue storie ed i suoi messaggi che, ben presto diventano una piacevole abitudine, Emilia riesce a cambiare in meglio la vita degli sconosciuti che vivono intorno a lei. In un modo e nell'altro, tutto loro traggono giovamento da semplici frasi e imparano a ritagliarsi un momento di riflessione giornaliera. Un po' come la posta del cuore, tutti i personaggi si appassionano al talento di Emilia che non è più così sola come pensava.


Non voglio anticiparvi più nulla, sull'argomento, ma vi consiglio con tutto il cuore di regalarvi la lettura di questo romanzo. Sono certa che lo apprezzerete moltissimo.
Vi lascio il calendario con le prossime tappe e il modulo da compilare se volete provare a vincere una copia del libro! 



mercoledì 18 aprile 2018

[Blogtour] "L'ultimo caffè della sera" di Diego Galdino

Buongiorno cuori librosi miei,
ho il piacere di inaugurare un blogtour a cui tengo moltissimo e al quale mi sono dedicata anima e corpo. Si tratta di un viaggio alla scoperta del nuovo romanzo di Diego Galdino, "L'ultimo caffè della sera", in uscita il 24 Aprile per Sperling & Kupfer.
In questa prima puntata, sorseggiando un buon caffè sospeso, scopriremo dove eravamo rimasti con "Il primo caffè del mattino", buona lettura!


La celebre opera prima di Galdino, "Il primo caffè del mattino", ci ha mostrato uno spaccato di quotidianità che, con semplicità e genuinità, ha conquistato moltissimi lettori.
Il 'Bar Tiberi' è una vera chicca al centro di Roma in cui Massimo, a suon di caffè, conquista clienti, amici e la bella parigina Geneviève. 
Tra un tour della città, e delle sue bellezze, e un viaggio alla scoperta della bevanda della salvezza a base di caffeina, i due si ritrovano pazzi uno dell'altra e 'vittime' di un amore di quelli che non lascia scampo!


Il romanzo terminava con un finale da favola che apriva uno scenario idilliaco e romantico davanti ai due personaggi. Ma quanti di voi si sono chiesti quale sarebbe stata la risposta di Geneviève? O come sarebbe stata la vita quotidiana di un romanticone come Massimo insieme alla sua bella francesina? Ma, soprattutto, quanti kg di caffè avrebbero consumato per le loro colazioni mattutine? 😋
Per fortuna, anche se ci è voluto qualche anno, avrete la possibilità di scoprirlo. Le vostre previsioni si riveleranno esatte?


Ho avuto la fortuna di leggere il romanzo in anteprima e, vi assicuro, che ne vedrete delle belle.
Senza perdere lo stile semplice, del popolo, che ha contraddistinto l'autore nel primo romanzo, avrete la possibilità di approfondire la conoscenza di personaggi a voi noti, di scoprire altri romantici scorci di Roma e di amare, ancora una volta, con tutto il cuore e con tutta l'anima.



Non basta un caffè per trovare la persona giusta.
Ne servono due...
Il primo del mattino e l'ultimo della sera.

Due storie, litri di caffè, ironia a profusione e un solo, immenso, cuore.
Questo il segreto del successo di un autore da migliaia di copie e tradotto in tutto il mondo.
Continuate a seguire il nostro tour per scoprire i tratti salienti di questo nuovo libro e, se non lo avete ancora fatto, correte a leggere "Il primo caffè del mattino"!!

Appuntamento a domani sul bellissimo blog, di Rose Caruso, La Fenice Magazine .
Vi aspettiamo!


martedì 20 febbraio 2018

[Blogtour] "Quando fioriranno le rose" di Giulia Dal Mas



Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del tour dedicato al romanzo di Giulia Dal Mas, "Quando fioriranno le rose", edito da Amazon Publishing.
Alla fine del post vi aspetta un dolcissimo regalino :) .
Buona lettura!


Acquistalo, QUI

Quando Sophie arriva a Perugia nasconde nell’anima un grande dolore. Decide perciò di buttarsi nel lavoro e godere degli incantevoli scorci cittadini e dell’amicizia con Nicola, il maestro cioccolatiere appena conosciuto.
Incaricata dalla casa d’aste francese Saint-Lazare, Sophie ha il compito di stimare l’eredità di Caterina Donati che, morta pochi mesi prima, ha lasciato all’avido erede villa Matilde, magione di famiglia, e la Bottega, la liuteria a cui ha dedicato tutta la sua vita.
Un giorno Sophie troverà il diario della defunta e la sua vita verrà così proiettata nel 1944, in un passato ricco di storie pungenti come rose e intense come le melodie suonate dal violino del capitano Mitchell, il soldato inglese che sconvolse il cuore della giovane Caterina.
Immergendosi in quelle pagine, Sophie scoprirà profonde e dolorose affinità tra la vita di quella ragazza d’altri tempi e la sua realtà di donna moderna.
Un segreto in particolare angoscerà Sophie, spronandola a indagare più a fondo tra le pieghe di quel passato ancora capace di dare speranza al suo presente e, forse, anche al suo cuore ferito...


So che esiste un giovane uomo intelligente e pieno di talento di cui, in un altro posto e in un altro momento, mi potrei innamorare. Ma quella non è la realtà, i sentimenti che mi hai fatto provare, la passione con cui parli della tua musica, sono solo finzione. Qui non c'è posto per queste cose: la guerra non concede sconti, James. A nessuno. E non importa quanto siano alti i tuoi ideali e quanto profonde le tue convinzioni: lei vince sempre.

Adoro i libri in cui si racconta una storia nella storia.
Ho apprezzato moltissimo la parte dedicata a Caterina e al capitano Mitchell, una storia difficile ambientata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, un momento critico per tutti coloro che avevano appoggiato la figura del Duce, ormai sconfitto.
Il clima generale non è, però, meno opprimente perché anche i 'liberatori' si dimostrano spietati. Il capitano salva Caterina in tutti i modi possibili, è stato il mio personaggio preferito in assoluto.
Ho apprezzato molto anche Caterina, una ragazza altruista, coraggiosa e con le idee molto chiare.
La sua passione per le erbe officinali è interessante e costituisce una tematica originale per distogliere l'attenzione del lettore dai temi principali. Anche la musica ha la sua importanza: è, infatti, il passatempo e la passione preferita del capitano e, il suo violino, sarà proprio il punto di congiunzione con il presente e la vita di Sophie.

26 Agosto 1944.
Voglio che tu pensi a questa notte, ogni volta che ti sentirai sola, ogni volta che ti sembrerà che il tempo non passi mai. Io lo farò e per questo tornerò.

(...) Quando fioriranno le rose.

La ragazza, impiegata in una casa d'asta, si ritroverà coinvolta inaspettatamente nella storia di Caterina, prendendola a cuore così come il lettore.
Non avevo mai letto nulla dell'autrice ma sono rimasta piacevolmente stupita dalla prosa elegante e ricercata. Ho divorato il libro nel giro di poche ore e non vedo l'ora di scoprire il futuro di una serie che sembra molto promettente.
Se amate i romanzi intrisi di sentimenti, storia e bellissime ambientazioni, il romanzo di Giulia Dal Mas fa al caso vostro.
Lo consiglio!


Recupera le tappe precedenti:



Vinci una copia del libro partecipando al giveaway!

sabato 10 febbraio 2018

[Blogtour] "Night Whispers" di J.D. Greene


Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare una tappa del tour dedicato a "Night Whispers" di J.D. Greene.
Il romanzo fa parte della serie che ruota attorno al personaggio di Candance Brewer, iniziata con il libro "The dark rose".
Il mio compito sarà quello di parlarvi degli Alfa, una categoria di persone molto particolare alla quale appartengono tutti i protagonisti del libro.
Buona lettura!


Avete presente l’amica bellissima a cui tutto sembra riuscire perfettamente, quella che tutti amano e seguono incondizionatamente? Il capo che vi mette in soggezione, che conduce i suoi affari in modo implacabile, e fareste di tutto per soddisfare?
Queste sono le caratteristiche essenziali di un alfa. Ma c’è molto, molto, di più.
In un’epoca che si perde agli albori della comparsa dell’uomo, gli istinti avevano ancora una forte connotazione animale e i primi gruppi si associavano intorno a dei capi naturali, come avviene tra i lupi in un branco.
I loro tratti più caratteristici erano, e sono rimasti, l’associazione della loro presenza a un colore, riconducibile soprattutto a quello dei metalli (l’acciaio per Lucien e l’oro per Candance, ad esempio) e le sensazioni in cui il loro potere si traduce nelle menti delle persone che plagiano (sempre nel caso di Lucien e Candance, abbiamo rispettivamente il buio/il baratro e la luce intensa, in cui tutto si dissolve).
Riconoscendo questo vantaggio i primi alfa lo hanno consolidato costruendo delle stirpi, che hanno rafforzato accoppiandosi con individui aventi la stessa caratteristica. Non hanno patria, non fanno distinzioni di sesso (ad esempio nella trasmissione del potere alla discendenza), non sono affezionati a un simbolo o a un cognome: il loro unico scopo è quello di perpetrare il dominio e sono consapevoli di quanto tutto il resto non conti nulla, contrariamente a quanto avviene per gli altri esseri umani, le cui lotte in nome di patria, diritti di successione, vessilli e idee loro manipolano con sapienza.
Mentre nel resto degli esseri umani l’istinto animale si è sopito, lasciando solo la capacità di percepire in modo inquietante la presenza di un alfa, loro hanno affinato le proprie capacità di controllo e comando, costruendo degli imperi, privi di contorni geografici definiti, che hanno determinato il corso della storia così come lo conosciamo. Non leggeremo mai i loro nomi in un libro o sui giornali, ma tutte le vicende umane sono piegate ai loro interessi.
Epppure sono degli esseri umani come noi. Per giustificare il dominio dell’uomo sull’uomo, chi subiva le nefaste influenze di un alfa ha inventato figure mitologiche e leggendarie: divinità, elfi, vampiri e via dicendo, sono tutte trascrizioni letterarie dei poteri degli alfa. E loro hanno lasciato che la fantasia coprisse le tracce e confondesse le acque sulle proprie vicende, così come hanno permesso accadesse per quanto riguarda i più antichi circoli massonici, con il loro simbolismo, e le attuali teorie complottistiche sul dominio del mondo.
In Night Whispers scopriremo che, se manca una bibliografia che ne attesti l’esistenza, loro hanno consistenti fonti letterarie nelle cronache che ogni membro di ciascuna famiglia trasmette agli eredi. Diari in cui appuntano ogni trama, ogni piano, ogni vicenda in modo che, chi succederà loro possa portarli a compimento o trarne ispirazione. Sono soprattutto i segreti a permettere loro di esplicare il proprio dominio e di manipolare le proprie vittime.
Diari e cronache sono stati il bottino agognato in ogni guerra tra famiglie di alfa, nel corso dei millenni. Protetti e difesi, quindi, come l’unico, vero, tesoro di famiglia.
In epoche precedenti alla fine del Medio Evo, infatti, le famiglie erano molte di più. Le condizioni createsi con la scoperta delle Americhe, le nuove scoperte geografiche e i progressi scientifici, hanno creato le condizioni perché alcune famiglie avessero il sopravvento sulle altre e le sconfiggessero, attuando nei loro confronti una pulizia etnica che eliminasse ogni potenziale minaccia da parte dei superstiti. Una sorte a cui si potevano sottrarre solo i figli illegittimi, di cui non era conosciuta l’esistenza.
È, ad esempio, quanto avvenuto alla famiglia da cui discende la stessa Candance, i Lumismann: soppressi per merito dell’allora clan Roddrik, antico nome della famiglia Rosebelt, se ne è salvato solo un membro bastardo che ha permesso di continuare la trasmissione del gene attraverso generazioni ignorate dalla storia.
La feroce rincorsa alla supremazia ha portato il progresso scientifico di cui gli uomini hanno beneficiato (lo stesso Lucien possiede strumenti le cui capacità sono oltre quanto può essere considerato all’avanguardia) e alla costruzione degli arsenali che minacciano il pianeta.
Sotto quest’ultimo aspetto, un uomo in particolare ha avuto un peso importante, influenzando il corso del ‘900 in modo significativo: Lucien Rosebelt Sr, il nonno di Lucien e Francis.
Lucien Sr è una figura che ricorrerà, con la sua storia personale, in tutto il corso della saga. Ammirato profondamente dal nipote, che vuole superare col proprio dominio il suo, è stato l’artefice della supremazia dei Rosebelt sulle altre famiglie e la causa principale di quella che passerà alla storia come Guerra Fredda. Cosa c’è dietro l’evento che ha condizionato tutta la seconda metà del secolo e che ancora influenza il nuovo millennio? Una vendetta per amore, la cui storia emergerà in seguito...
Sarà Pierce Rosebelt, il figlio di Lucien Sr e quindi il padre di Lucien e Francis, a scendere a patti con le altre tre famiglie superstiti per far terminare le ostilità, perdendo buona parte del potere che la famiglia Rosebelt aveva conquistato. Questo sarà il motivo per cui Lucien non nutrirà mai grande stima per il proprio padre, colpevole di essersi mostrato debole e non aver perseguito l’egemonia totale.
Il grande disegno di rimanere l’unica famiglia di alfa a dominare il mondo è, comunque, un progetto che comporta una grave conseguenza per tutti loro, tanto che nessuno dei capifamiglia ci si applica con particolare aggressività.
Infatti, il ridursi del numero delle famiglie, e le persecuzioni perpetrate ai danni dei loro membri superstiti, ha ridotto significativamente il numero di individui con il gene dell’alfa. Questo ha comportato una riduzione delle possibilità di accoppiamento al di fuori delle strette cerchie di consanguinei, indebolendo la salute delle famiglie superstiti. Un risvolto emerso in tutta la sua gravità solo nelle ultime generazioni e che ha portato a riconsiderare il valore delle famiglie estinte, di ciò che è sopravvissuto dei loro rami collaterali o dei discendenti dei figli illegittimi, tra cui affiora occasionalmente un alfa puro.
Al primo caso appartiene il matrimonio tra Pierce Rosebelt e la madre di Lucien e Francis, Charléne, che pur non trattandosi di una alfa era una buona candidata al matrimonio con Pierce, perché ritenuta portatrice del gene recessivo con ottime possibilità di successo. La valutazione degli individui più idonei all’accoppiamento è la ragione che ha spinto in avanti la ricerca scientifica sul genoma umano negli ultimi decenni.
Al secondo caso, invece, appartiene Candance. Lei è una alfa pura e, per giunta, dal potere molto intenso, slegata da qualsiasi famiglia: un giocatore libero la cui esistenza interesserà molti sotto questo punto di vista. E sarà molto interessante scoprire a cosa saranno disposte le altre famiglie pur di averla e come questo impegnerà Francis, ma soprattutto Lucien, nel proteggerla dalle mire degli altri capifamiglia.
Un’ultima nota caratteristica degli alfa è il loro circondarsi di una ristretta cerchia di guardie armate. In The Dark Rose abbiamo già conosciuto K e Y, le due guardie del corpo di Lucien. In Night Whispers sarà lui stesso a spiegarci la loro funzione: gli alfa hanno scoperto che il lungo contatto con individui la cui mentalità sia fortemente improntata alla vita militare (tradizionalmente orientata a una ferrea disciplina, alla rigida obbedienza al vertice e a un cameratismo tipico del branco) ne annulla completamente la volontà.
Questi individui saranno sempre disposti a tutto pur di obbedire agli ordini del proprio alfa di riferimento, restando immuni anche alla volontà di altri alfa. Un asservimento completo che perdura nonostante la distanza con il proprio capo e che, quindi, li rende idonei a svolgere le missioni più delicate per suo conto. Missioni che, molto spesso, si rivelano essere mortali e che implicano, di conseguenza, un rapido ricambio di persone in quel ruolo. Per questo motivo, Lucien chiama i suoi due uomini di fiducia K e Y, ostinandosi a ignorarne i veri nomi.


Curiosi di scoprire la storia di Candace, Lucien e Francis?
Non vi resta che regalarvi i libri di questa serie misteriosa e romantica.

Continuate a seguire il tour per saperne di più su "Night Whispers".


Utilizzando questo sito si accettano e si autorizzano i cookies necessariOK