Buon pomeriggio e ben ritrovati sul blog.
Oggi vi parlo di una delle ultime uscite di Newton Compton, che ringrazio per la copia.
Si tratta de "La città delle anime sepolte", di Sara Di Furia, un thriller che ci porta direttamente indietro nel tempo nella Napoli di metà '700.
Buona lettura!
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Pagine 288
Napoli, inverno 1769. La città viene scossa da un evento senza precedenti a memoria d’uomo: le tombe e le fosse comuni sono vuote, i cadaveri giacciono decomposti all’aperto, ma alcuni sono stati visti camminare per i vicoli. La follia dilaga e sfocia nella paura per l’imminente fine del mondo e il giudizio universale. Ad alimentare il clima di terrore, uno spietato assassino uccide le sue vittime strappando loro il cuore e lasciando al suo posto una pedina della tombola. Qual è il filo conduttore che guida la sua mano? Per porre fine all’incubo, re Ferdinando IV affida il caso al funzionario Guido Tucci, che decide di avvalersi dell’ingegno e dell’amicizia di Bastiano, un frate Bianco della Giustizia affetto da nanismo, e del suo scaltro novizio Michele. Insieme condurranno le indagini che li porteranno ad avventurarsi in un labirinto di superstizione, fede, scienza e miserie umane. La terra ha davvero ridato vita alle ombre? Riuscirà l’improbabile trio a fermare il dilagare del male?
Sara Di Furia ci regala una storia molto particolare che si muove tra diversi generi letterari. Ne "La città delle anime sepolte" siamo a Napoli, è inverno e ci troviamo in un momento storico in cui la religione e le superstizioni hanno un peso importantissimo nella vita di tutti i giorni.
Il clima si fa, da subito, surreale: le tombe dei cimiteri vengono aperte e i cadaveri non sono più al loro interno abbandonati per le strade o, addirittura, di nuovo in grado di muoversi nel mondo dei vivi. L'isteria è quasi immediata perché è difficile spiegare un fenomeno del genere e, soprattutto, fa paura pensare al motivo per il quale stia accadendo questa specie di resurrezione di massa. C'è chi pensa all'Apocalisse e chi, invece, cerca delle possibili spiegazioni nella scienza e nel raziocinio.
Ho amato moltissimo i personaggi, in particolare il duo composto dai frati Bastiano e Michele. Trattandosi di una categoria particolare, ho apprezzato il modo di condurre le indagini e i dubbi esistenziali davanti ad una situazione davvero particolare.
La parte centrale del libro è quella che ho apprezzato meno, mi è sembrata molto dispersiva e lenta rispetto ad un inizio esplosivo e un finale con un bel colpo di scena. Molto bene lo stile e la prosa di Sara Di Furia che è perfettamente consono al periodo storico, così come la ricostruzione di usi e costumi dell'epoca.
Mi è piaciuta molto anche l'ambientazione nella città di Napoli: il luogo perfetto rappresentare il forte contrasto tra la fede e tutte le credenze e superstizioni che da sempre rendono questo luogo molto caratteristico.
"La città delle anime sepolte" si è rivelato un buon thriller storico, soprattutto considerando che si tratta di un libro di esordio. Probabilmente con una gestione migliore del ritmo narrativo il risultato sarebbe stato ancora migliore.
⭐⭐⭐,5