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venerdì 7 marzo 2025

Recensione "Terra bruciata" di Cesar Perez Gellida

 Buongiorno lettori e ben ritrovati!

Oggi vi parlo di un thriller storico che ho *letteralmente* amato! Si tratta di "Terra bruciata", scritto dall'autore spagnolo Cesar Perez Gellida.

Buona lettura!



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Pagine 576

Estremadura, 1917. Un incendio devasta la tenuta Monterroso. La proprietaria, la misteriosa Antonia, nota come la Vedova, è scomparsa. Unico testimone, e unico indiziato, il fattore (e amante) della Vedova. A indagare giunge il tenente della Guardia Civile Martín Gallardo, veterano delle guerre a Cuba e nelle Filippine, da cui è tornato portandosi appresso una certa dose di cinismo e la dipendenza dall'oppio. Scoprirà pian piano che la faccenda è ben più grossa di quel che sembra; molti orrori dovranno riemergere prima che venga a galla qualche frammento di verità. E nemmeno lui uscirà indenne dall'incontro con quella donna. 


"Terra bruciata" è puro fuoco, e non solo in senso figurato. 

Nonostante la mole considerevole di pagine, il libro si divora con interesse e curiosità. Alla base del successo del libro di Cesar Perez Gellida ci sono, senza dubbio, i personaggi che racconta. 

Prima tra tutti, la figura de "la vedova", una protagonista eccezionale. Possiede una personalità che buca le pagine, caratterizzata alla perfezione sia fisicamente che caratterialmente, una donna che non passa di certo inosservata. Tutto ruota intorno alla sua figura e nonostante i co-protagonisti maschili siano superiori come numero, non possiedono nemmeno un decimo della sua verve. Si limitano ad essere marionette nelle sue mani.

"A quest'ora dovresti già averlo capito."

-Che cosa dovrei avere capito?

"Che se si fa terra bruciata poi niente germoglia."

È proprio questa la chiave dell'intera trama: la vedova riesce a manipolare tutti gli uomini che incrociano il suo cammino. Quello che inizia come un caso di scomparsa, si trasforma ben presto in un racconto più oscuro e carico di orrori. 

Il compito di esplorare il torbido che gira intorno alla figura di Antonia Monterroso viene affidato a Martin Gallardo, un tenente della Guardia Civile che resterà coinvolto molto più di quanto si aspetta in questa vicenda.

Pagina dopo pagina, Cesar Perez Gellida ci conduce in una storia di vendetta e rivalsa ma anche di passione e inganni senza esclusione di colpi. La penna dell'autore è ricercata e molto descrittiva, in alcuni passaggi forse anche troppo, ma nel complesso molto scorrevole.

Non mancano i colpi di scena e rivelazioni che rendono tutto molto dinamico, impossibile annoiarsi durante la lettura.

La ciliegina sulla torta di una lettura già semi-perfetta, è stata la nota d'autore alla fine del libro che mi ha regalato una rivelazione straordinaria! 

Consigliato ai lettori che amano le storie e i personaggi che lasciano il segno, sono certa che non dimenticherete la "vedova" tanto facilmente! 



mercoledì 26 febbraio 2025

Recensione "Mariano Di Gesù al Princess Hotel" di Giuseppe Sorgi

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Qualche giorno fa ho ricevuto da Salani Editore una box a sorpresa che mi invitava a mettermi comoda ed iniziare un'indagine al "Princess Hotel".

Ebbene, ho accolto l'invito con piacere e insieme a Mariano Di Gesù, che è diventato uno dei miei personaggi preferiti di sempre, sono "partita" per la Scozia con destinazione Princess Hotel.

Buona lettura!



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Pagine 229

Accompagnare i suoi genitori a Edimburgo, per festeggiare le loro nozze d’oro, non è esattamente ciò che Jole chiamerebbe una vacanza. Semmai, un supplizio. Sua madre ha un carattere complicato, e suo padre da sempre asseconda la moglie in tutto. Benché Jole sia pronta al peggio quando, dopo un volo turbolento, mette piede nell’elegante hall del Princess Hotel, non può immaginare quali imprevisti le abbia riservato il soggiorno scozzese. Poche ore più tardi, infatti, in quell’albergo avverrà una serie di decessi. Cosa unisce quelle morti? Possibile che si tratti di una fatale coincidenza, come qualcuno vorrebbe far credere? Non spetta certo a lei indagare, ma un altro ospite italiano dell’albergo, Mariano Di Gesù, straripante e ficcanaso come un incrocio tra Poirot, Miss Marple e la signora Fletcher, si è messo in testa di risolvere il caso e di coinvolgere la donna, trascinandola con sé in una serie di guai, pericoli e situazioni surreali. Portando dalla sua esperienza teatrale una formidabile gestione delle voci e dei tempi comici, Giuseppe Sorgi ha creato un giallo originalissimo e fulminante, nel quale l’imprevisto, dispettoso com’è, accade con puntualità diabolica.

Quando ho iniziato la lettura del libro, armata di morbidissime ciabattine gentilmente offerte dall'hotel e fuori porta a tema per non essere disturbata durante la lettura, non avevo idea della storia che mi sarei trovata davanti. Come faccio spesso, infatti, ho deciso di non leggere la trama e immergermi direttamente tra le pagine.

A pagina dieci ero già piegata in due dalle risate per lo stile letteralmente esilarante di Giuseppe Sorgi e il suo senso dell'umorismo al limite tra il sacro e il profano. I due protagonisti della storia sono adorabili: da una parte abbiamo Mariano, una personalità poliedrica e autoironica all'ennesima potenza; dall'altra c'è Jole, adulta disincantata e intrappolata in un'esistenza che la rende insoddisfatta e frustrata.

Per una serie di "sfortunati eventi", entrambi si ritrovano ospiti del meraviglioso Princess Hotel, un luogo elegante in cui permea un'atmosfera d'altri tempi, ma soprattutto si ritrovano indirettamente coinvolti in un caso di omicidio. Da questo momento in poi la storia si tinge di giallo con un caso dalla tematica molto interessante che, in alcuni passi, strizza l'occhio anche alle più famose spy story con complotti e segreti di stato.

Mariano e Jole si rivelano dei personaggi incredibili e una coppia assai improbabile, lo stile dell'autore è talmente vivido che vi sembrerà di vederli mentre indagano sugli omicidi, che nel frattempo si moltiplicano, e si ritrovano alle prese con fughe rocambolesche e informazioni 'sensibili' che non dovrebbero conoscere.

Italia e Scozia, due scenari, molti personaggi e risate a non finire a suon di espressioni non proprio politicamente corrette e un'ironia disarmante. Sicuramente ciò che mi porterò dietro del libro, nel tempo, sarà proprio il ricordo delle risate che mi ha suscitato anche se vorrei sottolineare la bellezza e l'interessante indagine al centro della trama.

Se siete alla ricerca di un bel viaggio da poltrona, avete trovato il titolo giusto!



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