lunedì 23 novembre 2015

Recensione "Malombre" di A.A.V.V.

Buongiorno cuori librosi, vi parlo oggi di una raccolta di storie davvero da brividi, curata da Nicola Lombardi per Dunwich Edizioni.
Si tratta di "Malombre", storie ispirate alle più famose leggende dell'orrore che conosciamo.
Buona lettura!


LA COPERTINA:




11 INCUBI DALL’IMMAGINARIO CONTEMPORANEO ITALIANO

Noi cam­biamo, e lo stesso fanno le nostre ombre; che però sono sempre lì, fedeli, ineludibili, a volte consolatorie, più spesso debilitanti, quando non devastanti. E se tanto ci piace rac­contarle, o ascoltare le loro voci, non è affatto per esorciz­zarle, per quanto non manchi chi continua a sostenerlo. Per ogni ombra che lascia la nostra fantasia un’altra ne prende immediatamente il posto. Deve farlo, perché a essere davvero intollerabile è il vuoto. (Nicola Lombardi)

Le Pietre Nere di Danilo Arona
Pezzi di Andrea Biscaro
L’Autunno dei Sospiri di Luigi Boccia
La Sposa Rubata di Cristian Borghetti
Le Tenebre del Corpo di Pietro Gandolfi
Musi Gialli di Samuel Giorgi
Prigionieri di Diego Matteucci
Tutor di Alessandro Morbidelli
Matrimonio di Sangue di Daniele Picciuti
La Baita di Simonetta Santamaria
Blocco Creativo di Christian Sartirana


LA RECENSIONE:

Questa è la versione scritta delle serate intorno al fuoco, a raccontare storie dell'orrore.
Undici autori ci fanno tremare di paura con racconti da brividi ripresi dai classici della tradizione horror: Halloween, antichi riti dei Druidi, tetri festival del rock, vampiri. Ma ci sono anche incubi più reali, come una grande fabbrica che con i suoi vapori letali ha distrutto una città, una baita misteriosa in mezzo al nulla e un bambino che affronta la paura dell'ignoto per dimostrare il suo coraggio.

"Noi cambiamo, e lo stesso fanno le nostre ombre; che però sono sempre lì, fedeli, ineludibili, a volte consolatorie, più spesso debilitanti, quando non devastanti."

Trovo che Nicola Lombardi, curatore dell'antologia, abbia fatto un ottimo lavoro nella scelta di questi racconti. Sono storie diverse tra loro, ma che sono perfettamente armonizzate nell'insieme.
In più, il bello delle antologie, è che la lettura non è mai annoiata perché, in poche pagine, si vivono decine di esperienze diverse.
Bravi gli autori, stili differenti ma trame brillanti ed originali.
Ho le mie storie preferite, ma non le rivelo. Lascio a voi il piacere della scoperta di questa curata e "spaventosa" antologia, vi assicuro che ce n'è per tutti i gusti!
La consiglio!

sabato 21 novembre 2015

Recensione "Follia profonda" di Wulf Dorn

Buonasera lettori,
Sono pronta a parlarvi del thriller, "Follia profonda", di Wulf Dorn, edito da Corbaccio.
Buona lettura!


LA COPERTINA:




LA TRAMA:

Un mazzo di bellissime rose rosse senza biglietto. Un inquietante disegno sotto il tergicristallo dell'auto... Lo psichiatra Jan Forstner è l'oggetto delle attenzioni insistenti di una sconosciuta. All'inizio pensa si tratti semplicemente dei sentimenti innocui di una paziente. Ma quando un amico giornalista, che stava per fargli delle rivelazioni sconvolgenti che lo riguardavano da vicino, viene trovato barbaramente ucciso, Forstner comincia a temere di essere il bersaglio finale di una pazza omicida. Una stalker che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere ciò che vuole. E ciò che vuole è lui, Jan, per sempre...


LA RECENSIONE:

La rosa rossa è il simbolo dell'amore per antonomasia. Un amore delicato, come una rosa, ma forte e passionale come il colore rosso. Lo psichiatra Jan, non immagina certo che dietro il gesto di un'ammiratrice misteriosa, si celi una pericolosa mente omicida.
Perciò quello che inizia come un mistero interessante e curioso, diventa ben presto il peggiore degli incubi.

"Forse si sbagliava, e si trattava solo di uno scherzo di cattivo gusto, ma quella vista gli trasmetteva una brutta sensazione.
Una bruttissima sensazione.
Gli sembrava un segnale.
Un'invocazione di aiuto."

Siamo abituati a vedere donne perseguitate da terribili stalker che distruggono la vita delle vittime, in questo caso sarà il povero Jan a ritrovarsi come oggetto del desiderio di una mente squilibrata disposta a tutto pur di averlo.
Dorn ci accompagna in un nuovo affascinante viaggio all'interno della psichiatria e della follia che può sconvolgere la mente umana.


IL MIO GIUDIZIO:

Dopo la lettura de "La psichiatra", ho aggiunto Wulf Dorn nella lista dei miei autori preferiti.
Sicuramente questo romanzo è meno brillante rispetto al primo, ma presenta delle caratteristiche e delle tematiche che lo rendono unico e particolare. L'autore ci guida ancora una volta all'interno della mente umana che funziona secondo dei meccanismi complessi e semplici allo stesso tempo.
Basta un evento, un trauma o un'esperienza negativa a cambiare per sempre la vita di una persona.
Attraverso uno stile fluido dal ritmo serrato e carico di suspense, l'autore conquista il lettore attraverso la complessità dei personaggi costruiti alla perfezione.
La cosa più interessante è stata vedere un uomo nei panni della vittima, una cosa a cui non siamo abituati e ci dimostra che davanti alla follia siamo tutti uguali: inermi e impotenti.
Lo consiglio!


giovedì 19 novembre 2015

Recensione "Una brava ragazza" di Mary Kubica

Buonasera lettori,
voglio parlarvi di un bellissimo thriller della Newton Compton Editori, "Una brava ragazza", scritto da Mary Kubica.
Buona lettura!


** contiene spoiler**

LA COPERTINA:



LA TRAMA:

Mia Dennett è figlia di un importante giudice di Chicago, ma ha scelto di condurre una vita semplice, lontana dai quartieri alti e dalla mondanità in cui è cresciuta. Una sera come tante, entra in un bar per incontrare il suo ragazzo ma, all’ennesima buca di lui, Mia si lascia sedurre da un enigmatico sconosciuto dai modi gentili. Colin Thatcher – questo il vero nome del suo affascinante nuovo amico – sembra il tipo ideale con cui concedersi l’avventura di una notte. Peccato che si rivelerà il peggior errore della sua vita: Colin infatti è stato assoldato per rapirla. Ma quando Thatcher, invece di consegnare l’ostaggio, decide di tenere Mia con sé e di nasconderla in un remoto capanno del Minnesota, il piano prende una piega del tutto inaspettata. A Chicago, intanto, la madre di Mia e il detective Gabe Hoffman, incaricato delle indagini, sono disposti a tutto pur di ritrovare la ragazza, ma nessuno può prevedere le conseguenze che un evento tanto traumatico può avere su una famiglia apparentemente perfetta…


LA RECENSIONE:

"E' mia figlia, però non è mia figlia. E' Mia, ma non è Mia. Le assomiglia, però indossa calzini, beve caffè e si sveglia singhiozzando nel cuore della notte."

Il rapimento di Mia Dennett sconvolge l'opinione pubblica. la ragazza sembra essere scomparsa nel nulla, eppure l'ultima volta che è stata vista non sembrava in pericolo, tutt'altro. Il detective Gabe, si fa largo a stento tra la vita di Mia. I genitori parlano poco e non sembrano nemmeno stupirsi del fatto che da giorni la ragazza non fornisca sue notizie e sia irreperibile. La faccenda assume degli strani connotati. C'è qualcosa sotto e il detective è determinato a scoprirlo.

"Conosco la sensazione che danno gli sguardi sfuggenti, o di chi ti guarda senza vedere niente. Conosco il tono sprezzante nella voce, so come ci si sente quando si è traditi e disillusi, quando qualcuno che potrebbe darti il mondo rifiuta perfino di concedertene un pezzetto. Forse non siamo tanto diversi, in fondo."

Colin aveva solo un semplice compito. rapire Mia e consegnarla ad un losco individuo che avrebbe chiesto successivamente un ingente riscatto alla famiglia. Forse per i suoi occhi azzurri o per la sua storia, decide che non la consegnerà a quell'uomo. Non sopporta l'idea che qualcuno possa farle del male. Non sa cosa succederà dopo, ma è certo che vuole tenere Mia con sé, "al sicuro".

Prigionieri in un capanno con l'inverno alle porte, impareranno a conoscersi e ad amarsi, ma quell'idillio non durerà per sempre, le ricerche di Mia avvicinano sempre più il detective alla verità e alla resa dei conti. Scelte, nuove scoperte e un colpo di scena che lascia senza fiato, questo e molto altro in un thriller spettacolare.


IL MIO GIUDIZIO:

Il thriller che non ti aspetti, quello che ti fa scendere una lacrima solitaria quando si volta l'ultima pagina.
Una trama particolare che segue solo in parte le regole e lo schema del genere.
La narrazione ha sostanzialmente tre narratori ed è divisa in due momenti temporali distinti. La "vittima", in questo caso, non è ignara ed innocente, ma è la causa stessa di tutto.
Devo dire che il finale mi ha lasciato di stucco, ho fatto delle congetture man mano che proseguivo con la lettura, ma non mi sono avvicinata nemmeno lontanamente alla verità. 
Ritmo incalzante che vi terrà incollati alle pagine.
Avevo aspettative molto alte per l'autrice e sono state pienamente soddisfatte.
Lo consiglio!




Recensione "Petali di luna" di R.M. Stuart

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo del secondo capitolo della serie "Once upon a steam", edita dalla Dunwich Edizioni.
L'autrice R.M. Stuart, ci propone una rivisitazione molto originale e toccante de "La bella addormentata nel bosco", con il romanzo 'Petali di luna'.
Buona lettura!

** può contenere spoiler **

LA COPERTINA:



LA TRAMA:


In una Londra dalle sfumature gotiche, sospesa nel tempo, un amore tormentato sboccia come un fiore lunare nel cuore della notte. Lei principessa, lui antieroe, un’unione ambigua ma tanto forte che nemmeno la magia può spezzare. Rose e Tristan, cresciuti assieme in una (ir)realtà umana, si amano, si desiderano, finché la vita chiede loro un dazio da pagare. Infatti una maledizione aleggia su Rose, una maledizione fatta di rancore e antichità, anche se Tristan veglia su di lei con incondizionata devozione. Tuttavia l’amore non è una favola, forse è una tragedia. Tristan lo scopre a sue spese, così perfino la fiera Rose che – senza speranza, senza più lacrime, senza aspettative – è vittima del sonno eterno diventando quindi “la bella addormentata”, proprio come Malefica le aveva predetto alla nascita. Sarà la morte più potente della sorte? Passione, sortilegi, viaggi inter dimensionali: un vortice di musica e sensazioni che avrà inizio e fine a Steamwood.


LA RECENSIONE:

"Non posso starle accanto come uomo, ma posso starle accanto come servitore. Alcun nemico le farà del male, alcun nemico di notte o di giorno potrà avvicinarsi a lei. La proteggerò, dovessi vivere mille e una vita da animale, dovessi dimenticare la mia voce mortale, dovessi ululare al cielo la mia disperazione per questo amore che ci unisce e ci divide."

Briar Rose è riuscita a sfuggire al sonno mortale profetizzato per lei da Malefica. Ora si trova sulla terra, in esilio, come compagni ha le fate madrine Flora e Daphne, e un fido cavaliere, Tristan. Sono cresciuti insieme, il compito di Tristan è sempre stato quello di vegliare sulla vita di Rose, di proteggerla anche a costo della vita. Questo rapporto così speciale, cresce con loro fino a sbocciare nell'amore più grande che si possa concepire.

"Mi state condannando a una vita di sofferenze, lo sapete?"

"Non io, ma il destino che ha fatto di te un guardiano. Devi accettare la tua natura e la tua missione, dimenticando qualsiasi sentimento che ti leghi alla nostra Rose. Devi vivere e morire per lei, nient'altro: non c'è spazio per l'amore, ragazzo mio."

Questo amore non porta nulla di buono. Rose è una principessa, Tristan un semplice guardiano il cui unico scopo è proteggerla quando la maledizione arriverà inevitabilmente.
Nonostante sia illogico e sbagliato, per Rose non c'è cosa più giusta da fare: ama Tristan e non vuole passare nemmeno un altro minuto lontana dal suo sguardo e dal suo cuore.
L'amore non si cura dei divieti e delle regole imposte da altri, l'amore divampa e travolge.

"Ho amato nella mia vita solo una volta, ho amato Rose da quando ho incontrato il suo sguardo battagliero e triste, e sapevo che non sarei stato il principe delle fiabe, eppure ho varcato il limite imposto dalle regole della nostra dimensione."

Si può sfuggire a qualsiasi cosa nella vita, ma non al destino. E quello di Rose e Tristan sta per compiersi, solo una cosa è certa: comunque vada, è una favola che non è destinata al lieto fine.


IL MIO GIUDIZIO:

Molto bello e intenso. Anche in questo caso la favola originale è stata rivisitata e l'elemento che regna sovrano è l'amore, ma non quello da fiaba, quello del "vissero felici e contenti", no.. è un amore struggente e fortissimo che travolge i protagonisti senza via di scampo.
L'autrice con uno stile molto elegante e un linguaggio aulico, ci conduce in questo vortice di passione al quale è impossibile opporsi. Come sempre, ritroviamo i punti chiave della favola classica, arricchita da elementi moderni e innovativi. Fa da cornice, ancora una volta, il regno di Steamwood dove è in corso una vera e propria rivoluzione di queste principesse guerriere.
Lo consiglio, soprattutto alle mie lettrici che amano le belle storie d'amore, Rose e Tristan vi conquisteranno.

mercoledì 18 novembre 2015

Recensione "Un cuore per un cuore" di Ornella Calcagnile

Buongiorno cuori librosi,
questa mattina vi parlo del primo romanzo della nuova collana firmata Dunwich Edizioni, "Once upon a steam".
Ornella Calcagnile ci porta in un mondo di fiaba moderno in un romanzo innovativo e particolare, "Un cuore per un cuore".
Buona lettura!


LA COPERTINA:


LA TRAMA:

A Steamwood, nel piccolo regno di Enchanted Forest, Biancaneve e il suo principe hanno conseguito il tanto meritato lieto fine dando persino alla luce una bambina, riflesso della madre: Biancabrina.
Una felicità raggiunta a discapito però della “povera” Grimilde che, sopravvissuta, si è nascosta nella cittadina di Steamgrow e ha ordito una tremenda vendetta a danno della figliastra, lanciando nel momento più opportuno una maledizione sul regno, un sortilegio a cui, per sua sfortuna, Biancabrina è riuscita a sottrarsi.
Tra elementi della fiaba classica e quelli innovativi dello steampunk, una nuova improbabile principessa tenterà di riconquistare il regno che le spetta di diritto e apporre la parola fine sulla sua “nonnastra”. Nell’impresa non sarà sola, ma accompagnata dal fidato amico Dopey e i suoi mecha-nani.
Biancabrina riuscirà a guadagnarsi il lieto fine e portare a compimento la sua vendetta o sarà ostacolata dalle creature di Steamwood e dal Narratante, sommo signore di quelle terre?
Tra ferro e vapore, magie e pozioni, ottone e marchingegni, tutto ha inizio con… Once Upon a Steam




LA RECENSIONE:

"Forse li accomunava il sentirsi pesci fuor d'acqua in contesti che, anche se in modi diversi, esercitavano su di loro una certa pressione. Lei, ereditiera con il compito di essere all'altezza dei genitori; lui con il peso del lavoro sulle spalle e una tradizione in miniera da rispettare."

Vi ricordate la favola di Biancaneve? Bene, in questa fiaba moderna ci ritroviamo alle prese con sua figlia, Biancabrina. Diversa in tutto dalla madre, tranne che nell'aspetto, la ragazza non riesce ad inserirsi nella vita del regno. Non ha grazia né buone maniere, non aspetta il principe azzurro e i cavalli bianchi le danno la nausea. Possiamo definirla un'anti principessa. Il suo unico amico è il nano Dopey, l'unico che riesce a vedere un briciolo di umanità e bontà in lei.

"Non possiedo più una famiglia o degli amici. Il mio regno non esisterà neanche più. Perché fuggire?"

"Per vivere davvero e non in un sogno. Lì fuori c'è un mondo eccitante: cavalli meccanici, case su ruote, nani con corpi ferrosi, alberi dispettosi che si muovono... devi vedere tutto questo!"

Dopo un maleficio di Grimilde, Biancabrina è l'ultima speranza per il suo regno. Deve trovare la strega e ucciderla una volta per tutte, anche se così facendo, condannerà per sempre il suo cuore all'oscurità. 

"Sulle mensole spiccavano vasi e giare, più o meno grandi. In alcuni vi erano ciocche di capelli, in altri cuori di diverse creature. In quell'arcana e discutibile esposizione non si poteva fare a meno di notare lo splendore di lunghe ciocche d'oro e la particolarità di un cuore, in parte nero e in parte rosso vivo, un cuore velato d'ombra, ancora incerto sulla strada da seguire."

Pur non avendo mai dimostrato bontà e amore verso nessuno, la ragazza si ritroverà a compiere una difficile scelta per salvare coloro che più ama. Il perfido narrante le proporrà uno scambio tutt'altro che equo, ma se c'è una cosa che contraddistingue Biancabrina, è proprio il coraggio.


IL MIO GIUDIZIO:

Se dovessi definire questo romanzo con un solo aggettivo, sceglierei "geniale"!
L'idea è splendida e portata avanti con maestria dall'autrice. Ci sono richiami importanti alla favola originale, ma c'è un mondo tutto nuovo da scoprire con una protagonista che spacca. Ho apprezzato moltissimo le descrizioni di Steamwood e delle curiose creature che abitano questa terra. Stile scorrevole e molto curato. Il finale è stato inaspettato e non nego che avrei voluto avere il numero dell'autrice per saperne di più. 
Non posso che consigliarlo, questa anti principessa vi conquisterà ( e poi diciamocelo, Biancaneve e tutta la sua bontà hanno stufato :-P )