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venerdì 28 dicembre 2018

Recensione "Domani arriva veloce" di Silvio Governi

Buongiorno, lettori.
Come procedono le vostre vacanze? Dato il silenzio radio avrete capito che le mie vanno a gonfie vele ma, per fortuna, tra un manicaretto e l'altro sto sfoltendo la mia infinita TBR!
Oggi, infatti, vi parlo di una delle mie ultime letture, "Domani arriva veloce", un romanzo di Silvio Governi edito da Piemme.
Buona lettura!



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Giorgia ha quasi quindici anni e cerca un'emozione che valga una vita. Ha appena iniziato il liceo ed è stanca di essere trattata come una brava ragazza: è il momento di bruciare le tappe. Mentre il suo ragazzo storico diventa un peso e sua madre inizia a darle contro, la spregiudicata Asia la trascina in un mondo di trucco pesante e minigonne infilate di nascosto, bicchieri di troppo e corse in motorino fino alla discoteca più trasgressiva di Roma. Lì regna il magnetico Mattia, che attira a sé Giorgia come un buco nero a cui lei non può resistere. E tra amicizie pericolose, rave party e gare di train surfing, il confine tra il cielo e l'inferno può diventare questione di un attimo...

Quando si tratta di romanzi per adolescenti, ho la cattiva abitudine di partire prevenuta, sempre con la paura di trovare qualcosa di esagerato, sdolcinato e drammi inutili e soffocanti. Con 'Domani arriva veloce', però, è stato amore a prima pagina. Sono rimasta subito catturata dallo stile di Silvio Governi e mi sono ritrovata in ogni singolo rigo della sua storia. L'autore riesce in maniera perfetta, e senza cadere nel tranello di ergersi a giudice supremo dei suoi personaggi, a fotografare una fase molto delicata della vita: l'adolescenza. La protagonista, Giorgia, è stufa della condiscendenza perenne di tutte le persone che la circondano; non vuole più essere la ragazza prevedibile e perfetta: vuole vivere, sbagliare, cadere e poi rialzarsi. E' un personaggio controverso con il quale ho avuto un rapporto di amore e odio, non sempre ho appoggiato le sue decisioni ma, allo stesso tempo, ho ammirato la determinazione e la sua forza d'animo.

L'amore se ne frega di cosa fai o di quello che sei. Ti fa soltanto correre, sempre più veloce. E non ti domandi mai dove ti stia portando o se sia il caso di fermarti, perché è sempre lui a decidere. E le stelle e il sole non c'entrano mai niente e non stanno certo lì appese per aiutarti a capire o a rallentare. Tu corri e basta.

Il vero punto di forza della storia, risiede nella straordinaria capacità descrittiva dell'autore che permette al lettore di immedesimarsi completamente nella situazione. L'adolescenza viene rappresentata in tutta la sua complessità ed esagerazione. Nei sentimenti sfrenati, nella passione, nella totale mancanza di pudore o senso del pericolo. E' una sfida continua, con sé stessi e con gli altri. Giorgia, e i suoi amici, sono la trasposizione letteraria di tanti giovani che, ogni giorno, vagano allo sbaraglio in cerca di emozioni sempre più forti in contesti poco raccomandabili. A fare da sfondo, la città eterna, una Roma in cui i confini tra bene e male sono sempre molto labili e per nulla definiti. Come vi accennavo, mi sono follemente innamorata della prosa dell'autore e della sua capacità di rappresentare la realtà proprio così com'è: senza esasperazioni narrative o abbellimenti di nessun genere. Nonostante sia un'istantanea allarmante del mondo in cui viviamo oggi, penso che il libro sia un ottimo spunto di riflessione per adolescenti e genitori. L'ignoto fa meno paura se lo affrontiamo insieme alle persone che amiamo.
Promosso e consigliato!


lunedì 17 dicembre 2018

Recensione "Leonardo" di Massimo Polidoro

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di una biografia meravigliosa, firmata da Massimo Polidoro, dedicata alla figura di Leonardo Da Vinci in occasione dei 500 anni trascorsi dalla sua morte.
Buona lettura!


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È l'alba del XVI secolo. L'Italia è divisa in una miriade di regni litigiosi e incapaci di opporsi alle mire delle grandi potenze. Tra quelle corti soggette ai capricci della guerra si aggira un personaggio bizzarro e affascinante, che sembra uscito dalla penna di uno scrittore. È un pittore e scultore che come nessun altro riesce a catturare l'anima di ciò che raffigura. È un inventore in grado di concepire monumenti di prodigiosa bellezza, architetture così ardite da superare ogni immaginazione, macchine belliche che sembrano provenire da un futuro lontano. È uno scienziato che di ogni fenomeno dell'universo vuole indagare i meccanismi profondi: il moto dei pianeti, dell'aria e dell'acqua, il volo degli uccelli, il corpo umano. Quasi non esiste disciplina in cui non dimostri una maestria senza pari. Si chiama Leonardo da Vinci. Intorno al suo nome fioriranno leggende, miti, storie fantastiche. Eppure, sono ancora molti gli enigmi e le zone d'ombra nella sua biografia. Servirebbe una macchina del tempo o lo sguardo di un testimone oculare, per poter finalmente risolvere il rompicapo di colui che da secoli rappresenta, nell'immaginario comune dell'umanità, l'incarnazione del Rinascimento. Il libro che avete in mano è esattamente questo. 

Ci sono libri che colpiscono e affascinano sin dalla copertina e l'ultimo romanzo, della prolifica carriera di Massimo Polidoro, appartiene proprio a questa categoria. Mi sono innamorata del libro già alla prefazione dell'immenso Piero Angela, per poi trascinare queste vibrazioni positive durante tutta la lettura di questa accuratissima biografia dedicata al maestro Leonardo Da Vinci. Quest'anno mi è capitato di leggere vari libri sul personaggio ma mai, come con quello di Polidoro, sono riuscita a scorgere l'anima dell'uomo che è diventato leggenda. L'autore è riuscito a dare il giusto lustro ad una figura controversa, geniale, intelligente e affabile. Tutto, nel romanzo, è frutto di un lunghissimo lavoro di ricerca che l'autore ci consegna in una biografia coinvolgente ed interessante.

Non posso che guardare al mio maestro come a un uomo che si è svegliato nel cuore della notte, troppo presto, mentre intorno a lui tutti ancora dormivano. E, a cinquant'anni di distanza, sembra che tutti ancora dormano. Posso solo ormai sperare che, un giorno, il tempo sappia rendergli giustizia.

La voce narrante, è quella di un suo 'discepolo' Francesco Melzi, un ragazzo come tanti che riconobbe da subito il talento e il valore di Leonardo come uomo e artista e che lo accompagnò fino alla fine dei suoi giorni. Attraverso le sue parole, siamo testimoni di molte scene quotidiane ed eventi storici vissuti da Leonardo e abbiamo una ricostruzione precisa e relativamente completa dei tanti eventi di cui fu protagonista. Un progetto senza dubbio importante e difficile quello portato avanti da Massimo Polidoro che, tuttavia, non si è lasciato scoraggiare dalla mole di fonti, informazioni e voragini temporali da colmare realizzando un prodotto valido e curato nel dettaglio. 

Grazie a "Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle", ho ampliato la mia conoscenza sulla vita di quest'uomo straordinario e ho potuto godere di tutte le piccole curiosità e aneddoti che, solo grazie ai racconti dei contemporanei, sono giunti fino a noi. Nulla da eccepire sullo stile curato, elegante, ricercato e descrittivo di Massimo Polidoro. Ho letteralmente divorato il libro apprezzandone ogni sfumatura. Si tratta di una storia importante che sicuramente ha arricchito il mio bagaglio culturale e che consiglio a tutti gli appassionati di storia. Perfetto per un regalo di Natale diverso dal solito.



mercoledì 5 dicembre 2018

[Review Party] "L'ultima volta che ti ho vista" di Alafair Burke

Buongiorno, lettori.
Oggi sono felice di ospitare il review party dedicato all'ultimo romanzo di Alafair Burke una scrittrice che, in questi anni, ci ha regalato delle storie davvero intense e di vario genere: dal thriller puro al noir; dal giallo al crime poliziesco.
"L'ultima volta che ti ho vista", è un mix generale che mi ha tenuta incollata alle pagine e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Metropolitana di New York. Un video sgranato, girato col cellulare da un passante, mostra una donna che salva un ragazzo da una caduta fatale sui binari. Una notizia che fa gola ai giornali locali, perché la donna, subito dopo, scompare senza lasciare traccia. Come i suoi colleghi, anche la giornalista McKenna Jordan è a caccia di storie. D'altra parte, dopo un passato da assistente procuratore distrettuale che non ama ricordare, questa è la sua vita adesso: cercare notizie barcamenandosi tra fonti inaffidabili e scoop passeggeri. Ma quando le capita tra le mani quel video, ciò che vede la lascia senza fiato. In quella donna ancora senza nome, McKenna riconosce qualcuno. Susan Hauptmann. Un nome che appartiene al passato suo e di suo marito Patrick. Una vecchia amica di cui da dieci anni non si hanno più notizie. Se è lei, e se è ricomparsa, vuol dire che forse vuole essere trovata. Per McKenna è arrivato il momento di cercarla davvero, come nessuno ha mai fatto, e di rintracciare il detective Scanlin, che all'epoca aveva velocemente archiviato il caso. Ben presto McKenna si accorgerà, però, che ci sono molte cose che non ha mai saputo di Susan. Perché non sempre sappiamo tutto di quelli che amiamo di più...

Ogni autore ha un suo tratto riconoscibile, una caratteristica o un modo di fare che lega ogni sua opera, per quanto diversa possa essere dalle altre. Dopo aver letto svariati libri dell'autrice, fin dai suoi esordi, ho notato che le sue storie sono sempre al femminile, non importa se si tratti di vittime o protagonisti, la Burke ci regala sempre degli ottimi personaggi e questo romanzo non fa eccezione. 
Ne "L'ultima volta che ti ho vista" abbiamo ben due protagoniste a contendersi la scena e far palpitare il cuore di noi lettori: due amiche, o perlomeno, questo è quello che erano un tempo prima che Susan sparisse nel nulla. Mckenna Jordan, sta ricostruendo la sua vita dopo aver voltato pagina e intrapreso un nuovo percorso lavorativo. La presenza di Susan è un lontano ricordo per questo quando la riconosce in un video sfocato la sorpresa è evidente e inquietante al tempo stesso. L'autrice gioca tantissimo con la narrazione, costruisce una trama che si snoda su due diversi piani temporali, rivelando dettagli poco a poco e garantendo una suspense sempre in crescendo.

Susan è l'altra grande protagonista, una donna eclettica e dalle mille sfumature. Una donna con una vita piena e soddisfacente che, a distanza di tempo però, rivela tutte le crepe e i difetti non visibili ad un'occhiata superficiale. Indagando sulla sua improvvisa, e presunta, ricomparsa McKenna scoprirà delle verità inaspettate e sconvolgenti, tutt'altro che facili da digerire.

C'è da perdersi attraverso le parole di Alafair Burke, mille misteri e intrighi appaiono sotto i nostri occhi. Ogni personaggio sembra capace di passare al lato oscuro e nascondere segreti inconfessabili. Nulla è come sembra in una storia che non smette di stupire, dall'inizio alla fine. Mi piace il modo accurato con cui l'autrice tratteggia i suoi personaggi e i fatti cruciali della vicenda, nonostante la mole di informazioni, è facilissimo seguire il filo del discorso mentre è più difficile riprendersi dai vari colpi di scena. Un po' deludente l'epilogo, rispetto al resto della storia ma si tratta, senza dubbio, di un ottimo lavoro. Ormai Alafair Burke è una certezza quando si parla di thriller. 
Promosso e consigliato!



martedì 30 ottobre 2018

Recensione "La biblioteca segreta di Leonardo" di Francesco Fioretti

Buongiorno, lettori.
Oggi torno a parlarvi di personaggi storici importanti con il romanzo di Francesco Fioretti, "La biblioteca segreta di Leonardo", edito da Piemme.
Buona lettura!



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Milano, 1496. Leonardo da Vinci ha atteso con ansia quel primo incontro con frate Luca Pacioli, allievo di Piero della Francesca e illustre matematico. Entrato nella cella del frate nel monastero che lo ospita, nell'attesa che questi arrivi, Leonardo si sofferma su un dipinto che ritrae lo studioso. Un insieme di allegorie e di richiami alla geometria euclidea che lo colpisce infinitamente: di certo è stato il frate a scegliere ogni dettaglio. Per Leonardo, da sempre interessato a ogni branca del sapere, la matematica, il cui studio gli era stato precluso, rimane la regina di ogni scienza. Proprio per questo aveva chiesto all'ambasciatore milanese a Venezia di invitare il francescano a Milano. Da lui, potrà finalmente apprendere quel sapere. L'incontro tra i due uomini, però, viene funestato dalla morte del vicino di cella di Pacioli, un sedicente frate, in realtà un ladro, reo di aver trafugato degli antichi testi bizantini giunti in Italia in seguito alla rovinosa crociata in Morea condotta da Sigismondo Pandolfo Malatesta. Quei volumi, scomparsi insieme all'assassino, sono di grandissimo interesse anche per Leonardo e per Pacioli. Insieme, da Milano a Venezia, da Firenze a Urbino, attraversando un'Italia ormai al tramonto della felice epoca pacifica e indipendente di Lorenzo dei Medici, degli Sforza e dei Montefeltro, i due si metteranno sulle tracce dell'assassino e dei testi rubati, e Leonardo scoprirà l'enigma nascosto nel quadro che raffigura Pacioli.

Pur non essendo una grande appassionata di arte, e geometria, ho un'ammirazione incommensurabile per la figura di Leonardo Da Vinci e per tutte le sue opere. In questo romanzo, l'autore riesce a dare spessore e personalità ad un mito, impresa non semplice. Ho apprezzato tantissimo la trama e la prosa dell'autore. Ho divorato il libro nel giro di una mattina, affascinata dal modo di concepire l'arte e dall'immenso intelletto di questo personaggio, capace di vedere oltre le apparenze. Il suo viaggio insieme a frate Pacioli, è emozionante e all'insegna dell'avventura. La ricerca di antichi testi scomparsi e un viaggio su e giù per l'Italia, garantisce un ritmo dinamico alla storia che non annoia mai.

L'autore inserisce, nel suo libro, anche tantissime personalità importanti dell'epoca. Leggendo il romanzo, si è come risucchiati in un altro mondo: l'epoca rinascimentale è un concentrato di idee e innovazioni che il caro Leonardo rappresenta pienamente. Attraverso vari passaggi narrativi, Fioretti ci consente anche di dare uno sguardo a quello che era la società dell'epoca in cui una famiglia importante o un protettore, potevano aprire molte porte e tenerne chiuse altre.
Forse la grandezza di Leonardo, risiede anche nell'essersi 'fatto da solo': le sue umili origini non gli hanno garantito uno status elevato e nemmeno un'istruzione completa ma, nonostante questo, è riuscito ad entrare nella storia grazie alle straordinarie invenzioni e agli studi che ha condotto.

E' evidente il grande lavoro di ricerca operato prima della stesura, l'autore è padrone dell'argomento e bravissimo nel trasmettere al lettore tutte le sue conoscenze. Potete star certi che, dopo aver letto il libro, avrete una maggiore conoscenza di questo immenso personaggio storico e di quella che è stata la sua vita anche al di là delle sue opere più famose. Non avevo mai letto nulla dell'autore, ma devo dire, di essere rimasta piacevolmente stupita dalla bravura e dal suo modo di raccontare. Mi sono appassionata moltissimo alla vicenda e ho avuto il piacere di ammirare i dettagli grafici sul cartaceo che rendono il libro davvero perfetto e curato, in ogni sua parte.
Consigliato a tutti gli appassionati del genere storico e, soprattutto, ai fan di Leonardo!


martedì 3 luglio 2018

[Review Party] "Se tu lo vuoi" di Valeria Fioretta

Buongiorno cuori librosi,
oggi partecipo al review party di uno dei libri più divertenti che abbia mai letto e di un'autrice che, d'ora in avanti, terrò d'occhio. Si tratta di "Se tu lo vuoi", il primo romanzo della blogger Valeria Fioretta, edito da Piemme.
Buona lettura!


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Margherita ha un ottimo lavoro, una folta schiera di amiche e un fidanzato con tutte le carte in regola per diventare Quello Giusto. Almeno fino al giorno in cui Quello Apparentemente Giusto la lascia senza una spiegazione, dopo sei mesi di amore folle (almeno da parte di lei), dopo averla costretta a sorbire centrifughe e tisane di ogni tipo, a rinunciare al cioccolato e ad annullare la parte più divertente di se stessa per cercare di conquistarlo ogni giorno. Sola e disperata, Margherita decide di trascorrere agosto a Torino per la prima volta da sempre. Ed è assolutamente per caso che si imbatte nella pubblicità di una onlus che aiuta i genitori costretti a lavorare d'estate a trovare compagnia gratuita per i propri figli. Così conosce Elisabetta, nove anni, intelligente, timidissima e un po' troppo abituata alla solitudine, che con le sue battute sagaci e l'innocenza che hanno solo i bambini le mostra il suo dolore sotto una luce totalmente nuova. In un'estate torinese che non avrebbe mai pensato di vivere e di potersi godere, tra picnic sul lungo Po, lezioni di frisbee, gelati al limone e libri che possono curare le ferite, Margherita ed Elisabetta costruiranno un legame molto più speciale di quanto potessero sospettare e, forse, riusciranno anche a scovare Quello Giusto Davvero per Margherita.

Sto cercando le parole giuste per farvi capire quanto sia fantastico questo libro senza sembrare di parte o uno sponsor mal riuscito. La verità è che, fino ad una settimana fa, non conoscevo Valeria Fioretta e nemmeno il suo fantastico blog, "Il Gynepraio", ma dopo aver letto questo libro mi sono appassionata moltissimo alla sua scrittura e già non vedo l'ora di leggere altre sue cose. 
La storia di "Se tu lo vuoi", è una storia semplice e molto reale: siamo nella mia città del cuore, Torino, e andiamo alla ricerca di Quello Giusto per la nostra protagonista Margherita. Ho amato ogni sfumatura di questa donna così anonima ma allo stesso tempo speciale, ho amato la sfiducia verso il futuro ma la voglia di provarci ancora perché, fondamentalmente, cerchiamo tutti la felicità. 

Le dinamiche del suo concetto di "estate in solitaria" cambiano improvvisamente quando decide di dedicarsi ad un progetto molto nobile e particolare: aiuterà una famiglia in difficoltà a prendersi cura dei figli. Ovviamente, il destino ci mette lo zampino e il genitore in difficoltà si rivela un bel fusto dal carattere scontroso e molto serio. La piccola Elisabetta, un personaggio straordinario e fondamentale per la buona riuscita della trama, sarà un ponte della felicità per entrambi proprio quando l'amore era l'ultimo dei loro pensieri.

Oltre ai personaggi fantastici e una storia tenerissima, la cosa che ho amato di più del romanzo è lo stile dell'autrice. Vi capita mai di iniziare un libro e innamorarvi di ogni parola e di ogni concetto? A me succede raramente, ma è stato così con il libro della Fioretta. Ho divorato pagine su pagine ritrovandomi alla fine con una punta di tristezza perché, probabilmente, ne avrei lette altre 600 scritte così. La prosa dell'autrice è brillante e ricercata, semplice e arguta quando serve; è una penna pungente che non ha paura di affrontare temi difficili o di cercare la giusta metafora per far comprendere meglio un concetto. Io me ne sono, letteralmente, innamorata.
A questo libro non manca proprio nulla perciò vi consiglio di entrare nella prima libreria che oggi troverete sul vostro cammino e di portare a casa con voi questa dolcissima e simpaticissima storia!



martedì 15 maggio 2018

[Review Party] "Il segreto perfetto" di Samira Hepburn




Buongiorno, lettori.
Ho il piacere di partecipare al review party dedicato a "Il segreto perfetto", un thriller entusiasmante firmato da Samira Hepburn, in uscita oggi per Piemme.
Pronti a tuffarvi tra le pagine di questo inquietante romanzo tutto al femminile?
Buona lettura!


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Nessun segreto dura per sempre. Quando hai una vita perfetta come quella di Gracie Dwyer, non hai neanche il tempo di chiederti: come ho fatto a ottenerla? Tra l'adorabile bimba e il marito ideale che si ritrova, con una carriera di chef decollata grazie a un libro diventato subito bestseller, in procinto di aprire il proprio ristorante, Gracie ha tutto ciò che desidera. Eppure... Eppure nella sua vita c'è spazio per l'imperfezione. Quando conosce Juliet è per caso, ma ben presto sembra che qualcosa di molto potente leghi le due donne, le cui figlie frequentano la stessa scuola. Nonostante mille differenze, Gracie e Juliet diventano amiche. L'imperfezione di Juliet è evidente: mamma single priva di mezzi, un ex marito pericoloso, un passato non limpido. Eppure Gracie sembra non poter fare a meno di lei. Ma quando a Juliet succede qualcosa di irreparabile, anche nella vita di Gracie cominciano ad apparire le prime crepe. Qual è il segreto che sta dietro quest'amicizia? E come è stato possibile immaginare di mantenerlo per sempre? Nessun segreto è perfetto. E Gracie se ne accorgerà molto presto.

Quando, in un thriller, incontriamo solo protagoniste femminili dobbiamo seriamente preoccuparci perché nulla, ve lo assicuro, è più pericoloso e, allo stesso tempo, inquietante della mente umana di queste ultime. Le donne hanno personalità molto complesse e anche quella più fragile può nascondere dei lati oscuri, in grado di rendere la persona in questione molto pericolosa solo per puro istinto di conservazione e sopravvivenza. E' il caso di Gracie Dwyer, una donna dalla vita apparentemente perfetta e felice, circondata dall'affetto della famiglia e dei fan dei suoi programmi di cucina.
Nonostante l'autrice si spenda molto in tranquillanti rassicurazioni su questo personaggio, ho fatto fatica ad inquadrarla e a comprendere alcuni lati del suo carattere. La donna è, inoltre, vittima di uno stalker che sembra essere ovunque e costituisce una minaccia alla serenità della famiglia.

L'altra grande protagonista de "Il segreto perfetto", è Juliet: un personaggio decisamente meno roseo ed equilibrato. Juliet rappresenta un mezzo fallimento per la categoria delle 'madri', è una donna vera che viene continuamente messa a dura prova dalla vita. Agli occhi degli altri, e anche del lettore, è davvero difficile comprendere l'intesa tra le due donne che non hanno punti in comune. Gracie prende a cuore la sua nuova amica e anche Juliet non disdegna le attenzioni e le premure di un personaggio così in vista ma, da entrambe le parti, è subito chiaro che questo rapporto non è del tutto interessato. L'autrice, con maestria e ingegno, intesse una ragnatela perfetta in cui tutti i personaggi si ritrovano intrappolati e incapaci di fidarsi gli uni degli altri. Poi, come in un gigantesco domino, la tensione e la suspense vanno in caduta libera mentre una verità sconvolgente si fa strada tra le pagine. 
Ci sono colpi di scena? Assolutamente, sì! E anche molti. L'autrice mi ha tenuta incollata alle pagine fino all'ultimissima riga, regalandomi uno shock dopo l'altro. E' una vicenda che assume connotati imprevedibili e inaspettati, proprio come si richiede ad un buon thriller.

La prosa della Hepburn è impeccabile, ricercata e studiata nel dettaglio. Ogni termine è inserito nel momento giusto e al posto giusto. La narrazione, con POV alternati, garantisce una visione olistica della vicenda e un pathos costante che vi guiderà in una storia inquietante e particolare.
E' un libro che mi ha colpito ed entusiasmato. Se, come me, siete appassionati del genere vi consiglio di dargli una possibilità. Promosso!



lunedì 30 aprile 2018

[Review Party] "Tua per sempre, Lara Jean" di Jenny Han

Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato all'ultimo libro della serie di Jenny Han che ha come protagonista l'adolescente coreana, Lara Jean.
Ho, letteralmente, divorato il libro e non vedo l'ora di raccontarvi cosa ne penso!


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Lara Jean sta vivendo il miglior ultimo anno di liceo che una ragazza possa sognare. È perdutamente innamorata del suo fidanzato, Peter, con cui andrà in gita a New York e poi al mare per un'intera settimana. Dopo il matrimonio di papà con la signora Rothschild, frequenterà un'università così vicina da poter tornare a casa ogni weekend a sfornare torte al cioccolato. Purtroppo, però, il destino ha altri piani, e Lara Jean, che detesta il cambiamento più di qualsiasi altra cosa, dovrà ripensare al proprio futuro. Quando il cuore e la testa dicono cose diverse, chi si dovrebbe ascoltare?

Stiamo letteralmente contando i giorni, e nel frattempo facciamo passare le ore. Tutti sanno dove andranno a studiare, e il presente sembra già superato. La vita di colpo scorre veloce e lenta allo stesso tempo. E' come ritrovarsi in due posti diversi nello stesso momento.

Dalla prima volta che ho incontrato il personaggio di Lara Jean, tra le pagine di "Tutte le volte che ho scritto ti amo", è passato qualche anno ma la sua è una storia che ritrovo sempre con piacere. La cosa che non smette di stupirmi, è la semplicità del suo personaggio che non ho mai faticato ad immaginare nella realtà, amo la sua passione per la cucina e le sue idee un po' strambe che le sono costate non pochi problemi nel corso del tempo. Come me, anche lei ama avere un progetto di vita a lungo termine e non accetta di buon grado in cambiamenti repentini che, però, non dipendono da lei direttamente. C'è normalità, fin troppa, anche nel vivere l'amore: non siamo più abituati a leggere di adolescenti normali, che hanno il coprifuoco serale e frequentano ragazzi seri e non stereotipati, è forse questa la particolarità più bella di questa serie. 

Non voglio dimenticare niente di questo momento. Il modo in cui mi guarda. Il modo in cui, quando mi bacia, ogni volta, mi vengono i brividi sulla schiena. Voglio ricordare tutto questo.

Cronache di una vita 'normale', così potremmo definire questo romanzo. Il belle delle serie, è ritrovare sempre tanti personaggi e riabbracciarli un po' come se fossero vecchi amici. Alcuni di loro, infatti, al pari di Lara Jean, sono stati una vera e propria famiglia. Peter, ad esempio, è uno dei personaggi maschili migliori di sempre. Da adolescente, avrei fatto carte false per avere un fidanzato come lui: prestante, ironico e deciso, caratteristiche non facili da coniugare in uno stesso individuo di sesso maschile, soprattutto negli anni migliori!! L'autrice regala un finale perfetto a tutti i suoi personaggi ribadendo che, stavolta, si tratta davvero di un addio. Sono seriamente dispiaciuta di questa decisione ma è pur vero che anche le cose belle devono avere una fine e, quindi, a malincuore ho salutato anche io Lara Jean, la sua strana famiglia, i suoi amici e il suo amore con il sorriso.
Jenny Han è stata una vera rivelazione, non credevo di potermi affezionare tanto ad una serie del genere dato che, come vi spiegavo, non racconta nulla di troppo trascendentale. Questa autrice è la dimostrazione che una realtà ben raccontata, anche se non sovraccaricata da cliché e forzature, può rivelarsi comunque una bellissima storia. Non ho un preferito, tra i vari libri, sono tutti particolari e interessanti, a modo loro. Nonostante siano libri prettamente indicati ad un pubblico giovanile, vi assicuro che possono conquistare anche i lettori più adulti e maturi. Grazie a Lara Jean, ho rivissuto un po' i miei ultimi anni di liceo e l'ansia per il futuro, ho vissuto un amore travolgente e riso a crepapelle con la leggerezza adolescenziale che, ogni tanto, è bello ritrovare.
Non mi resta che augurarvi buona lettura, sono certa che adorerete Jenny Han e la sua dolcissima Lara Jean.




mercoledì 14 marzo 2018

[Review Party] "Più profondo del mare" di Melissa Fleming

Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare il review party di un romanzo eccezionale che mi ha commossa ed emozionata profondamente.
Si tratta di "Più profondo del mare" di Melissa Fleming.
Buona lettura!


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L'esile salvagente intorno alla vita tiene a galla Doaa e due bambine, una di pochi mesi, l'altra di nemmeno due anni, a lei affidate dai genitori prima di scomparire per sempre nelle acque, come altre centinaia di persone. Doaa ha paura, lei ha sempre odiato l'acqua, sin da piccola, e solo la guerra e la disperazione che l'accompagna l'hanno convinta a lasciare la sua famiglia e la sua casa in Siria e mettersi su quel barcone. Aveva tanti ricordi felici e tanti sogni da realizzare, che ora galleggiano intorno a lei insieme ai relitti dell'imbarcazione e ai pochi superstiti dei 500 che si erano messi in viaggio. Erano quasi arrivati, solo poche ore di mare li separavano dall'Italia, risate liberatorie cominciavano a levarsi dal ponte, quando un peschereccio si dirige contro di loro, una, due volte. Per farli affondare. Il barcone non regge e tutti si gettano in acqua. Molti annegano subito. Anche Doaa non sa nuotare e solo il salvagente che le porta il marito la tiene a galla. E lo farà per i successivi quattro giorni, in cui le voci e i lamenti intorno si spengono uno dopo l'altro. La tentazione è di lasciarsi andare, ma le due bambine che si aggrappano a lei reclamano la vita. Per loro deve lottare e resistere un'ora di più, poi un'altra, e cantare, e pregare, fino a quando qualcuno arriva. Solo undici vengono tratti in salvo. Doaa ha diciannove anni, ma la sua vita comincia da quei quattro giorni alla deriva. Perché la prima volta nasci al mondo, ma è quando capisci quanta forza si cela in te, e quanto la speranza può avere la meglio sulle circostanze più tragiche, che nasci a te stesso.

Dopo aver letto le prime pagine di questo libro, ho capito subito che non sarebbe stata una lettura come tante.. una di quelle che lascia indifferenti una volte chiuse e riposte sullo scaffale della libreria. Melissa Fleming mi ha regalato una storia che porterò nel cuore per sempre, insieme a Doaa e alla sua famiglia. Doaa non è una ragazza come le altre, è una ragazza siriana innamorata del suo paese e della libertà: due cose impossibili da conciliare. L'autrice racconta, con delicatezza, l'inizio della fine di un'epoca per il popolo siriano e il lungo esodo alla ricerca della salvezza e di una vita migliore. Grazie a Doaa ho conosciuto un lato diverso della vita e delle persone che, ogni giorno, arrivano nel nostro paese. La sua esperienza mi ha aperto gli occhi su un fenomeno che, visto in televisione, non riesce a rendere la reale portata di questa tragedia umanitaria. Ho apprezzato ogni sfumatura di questa ragazza, ho amato il suo coraggio e la sua voglia di avere di più, quel lato ribelle che non le ha mai fatto perdere la voglia di lottare per un bene superiore e quell'amore per la patria così raro, di questi tempi.

Acettò suo malgrado di rimanere a casa,
ma la sua obbedienza non sarebbe durata,
il suo cuore restava con la rivoluzione.

La tematica attuale del libro, è un monito per tutta l'umanità a non voltarsi dall'altra parte e a prestare il giusto valore alle cose che troppo spesso diamo per scontate. Non dev'essere stato facile ricostruire l'escalation di odio e violenza che ha portato la guerra in Siria, l'autrice ne parla in un modo delicato ma veritiero senza tralasciare la crudeltà e il clima di oppressione in cui queste persone vivono e da cui cercano disperatamente di scappare. I sentimenti e l'umanità del popolo siriano sono al centro del romanzo e trovano voce grazie a Doaa e agli altri personaggi. Ognuno vive questa situazione a modo suo, ma il denominatore comune è l'ingiustizia di cui sono vittime, la paura di affrontare un nuovo giorno e di non vedere i propri cari tornare a casa. La sicurezza e la libertà sono beni che non hanno un prezzo. Il mio cuore si è fatto piccolissimo, in alcuni momenti, in quanto si è ritrovato alle prese con i pensieri superficiali che di solito faccio quando penso a cose così lontane dal mio mondo e la verità, nuda e cruda, che l'autrice mi ha messo di fronte. Sinceramente faccio fatica a trovare le parole per raccontarvi una storia del genere, a spiegarvi la profondità di un personaggio come Doaa e l'importanza di diffondere storie come la sua. I paesaggi e i dettagli di una narrazione struggente mi hanno rapita completamente e mi hanno mostrato l'altra faccia del problema dell'immigrazione... il lato umano. Se cercate storie leggere per trascorrere il tempo, non è un libro che fa per voi. Ma se cercate una storia vera, autentica ed emozionante sono certa che amerete profondamente questo romanzo.  Mi sembra superfluo dirlo ma, per me, è stata una delle letture più belle dell'anno.



giovedì 14 settembre 2017

Recensione "Se basta un fiore" di Giulia Blasi

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di uno dei miei tantissimi arretrati.
Si tratta del romanzo, "Se basta un fiore", di Giulia Blasi edito da Piemme.
Buona lettura!


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Le famiglie De Santo e Bertelli vivono a pochi metri l'una dall'altra, in due ville dai giardini confinanti in zona Giustiniana. Adriano De Santo è un palazzinaro rampante e senza scrupoli che con la sua impresa edile ha cementificato mezza Roma; peccato che nessuno dei suoi figli abbia voluto seguire le sue orme né tantomeno adeguarsi al suo stile di vita. Ora tutte le speranze sono riposte in Max, diplomato a pieni voti al Liceo Scientifico, ingegnere in pectore ed erede designato. Il taciturno Max però nutre una passione segreta per la cucina e per la bella e disinibita vicina di casa, Clara, che spia da anni senza avere il coraggio di parlarle. Clara Bertelli è cresciuta come figlia unica, viziata e privilegiata, di due intellettuali radical chic che lavorano nel mondo del cinema. All'inizio dell'estate, però, due persone entrano nella sua vita per sconvolgerla: Gloria, la sorellastra nata da una relazione del padre prima del matrimonio, e un vicino di casa più interessante di quel che sembra. Il figlio del palazzinaro e la figlia dei cinematografari scopriranno, nel rapporto con l'altro, una parte di se stessi che non credevano esistesse, e nelle azioni di guerrilla gardening organizzate dal gruppo di Gloria una scelta di libertà e rivoluzione pacifica. Le voci intrecciate di Max e Clara raccontano un momento di passaggio per due famiglie vicinissime e lontanissime, costrette a confrontarsi con il passato e a ricostruire il futuro.

L'inizio del libro sembrava una barzelletta, a partire dai nomi scelti e dai dialoghi.
Per una buona prima parte ho pensato di avere tra le mani una storia senza né capo né coda poi, contro ogni aspettativa, mi sono appassionata alle vite adolescenziali di Max e Clara.
I due hanno un background completamente opposto, così come il carattere. Clara è espansiva e socievole, anche troppo, mentre Max si aggira per il quartiere spaurito e con l'aria di un super nerd che, però, invece di dedicarsi a giochi e pc, si diletta ai fornelli.

L'ho sempre guardata da lontano, 
senza darle confidenza, sperando che fosse lei a venire da me,
e invece era persa nei suoi giri, fra le sue amiche, con i ragazzi con cui 
stava di volta in volta.

Ho apprezzato entrambi i personaggi, li ho trovati spontanei e veri al cento per cento. L'autrice non fa nulla per abbellire le loro storie e le loro personalità. Ci vengono mostrati sotto ogni sfaccettatura, con pregi e, soprattutto, difetti. In un certo senso sono vittime di un sistema che li circonda, famiglie in primis. I vari giri di amicizie non fanno che accentuare alcune sfumature caratteriali in positivo e in negativo. In un primo momento, ho trovato strano leggere dei dialoghi quasi interamente in dialetto romano (che amo, sia chiaro) poi tutto sommato, mi sono resa conto che la scelta contribuisce a rendere la storia ancora più vera e reale.

Dove vuoi andare?

- Da qualsiasi parte.

'Se basta un fiore' è la cronaca della vita di due ragazzi della Roma bene, alle prese con scaramucce e tematiche più grandi di loro. Sono, fondamentalmente, due anime sole che fanno squadra per affrontare un mondo di pregiudizi in cui sembrano essere condannati a pagare per gli errori degli altri.
Sono un'accoppiata vincente, per quanto improbabile. 
L'autrice è dotata di un sarcasmo velato e un'ironia travolgente ma non eccessiva. E' riuscita a conquistarmi con una storia semplice e senza fronzoli in cui l'umanità è il soggetto principale.
E' stata una lettura diversa che ho apprezzato molto.
La consiglio!



venerdì 28 luglio 2017

Love is... FOREVER - In giro per le librerie più romantiche del mondo

Buongiorno lettori,
anche questa estate si tinge di rosa con la collezione ebook 'Forever' che ripropone tutti i titoli più romantici di Piemme e Sperling & Kupfer ad un prezzo piccolissimo.
Oggi vi presento "Un libraio molto speciale", trovate la recensione QUI, e vi porto in giro per le librerie più belle e romantiche del mondo!



Ti è mai successo di innamorarti del tuo migliore amico? Ovviamente no: lui è quello con cui fai grasse risate mangiando schifezze davanti alla tv, o al massimo ti aiuta a soffiarti il naso quando il tuo fidanzato ti ha mollata e, magari contestualmente, hai perso il lavoro. Così la pensa Lena, cui entrambe le cose sono appena successe, e che con Ben - questo è certo - ha solo una solidissima amicizia.

In cerca di lavoro dopo l'improvviso licenziamento, Lena non trova di meglio che un posto di commessa in una libreria di libri usati. Peccato che in quella libreria ci sia un problema: il libraio. Il vecchio Otto non solo è bizzoso e disfattista, ma sembra odiare tutto e tutti - i libri, i clienti, e forse il negozio stesso. Al massimo, sopporta i suoi gatti, che ogni tanto si addormentano su questo o quel bestseller. Eppure, pian piano Lena conoscerà meglio il suo strano datore di lavoro, e capirà che a volte dietro le apparenze si nascondono storie che spezzano il cuore. Non solo: mentre si abitua alla nuova vita da single, si ritroverà a cambiare alcune opinioni - sui libri, sugli uomini, e anche su Ben... chi ha detto che dev'essere solo l'amico con cui soffiarsi il naso?


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LE LIBRERIE PIU' ROMANTICHE DEL MONDO


El Ateneo, Buenos Aires.

La struttura nasce come teatro e ne conserva l'architettura.
Oggi ospita una delle librerie più belle e particolari del mondo. 
La disposizione dei libri, le luci e i bellissimi affreschi alle pareti, la rendono romantica ed eterna.
Il sogno segreto di ogni bibliofilo che si rispetti, e poterla visitare almeno una volta nella vita.



Hay On Wye, Galles

Un'intera città dedicata ai libri usati. Se ne trovano in ogni angolo, regalando degli scorci spettacolari e romantici, come quelli del castello. La struttura richiama moltissimo le ambientazioni Bronteane e della Austen ed è circondata dai libri.
Una location suggestiva al massimo.


Admont Abbey Library, Austria

Un monastero benedettino che nasconde un tesoro dal valore inestimabile.
La libreria contiene circa 200.000 volumi ed è un capolavoro di arte barocca.
E' un luogo che lascia a bocca aperta, su questo non c'è dubbio.



Acqua Alta, Venezia

Tra le librerie più romantiche e belle del mondo, non possiamo non citare la nostrana "Acqua Alta" un vero luogo imperdibile per tutti i turisti che passano da Venezia.
Ho avuto la fortuna di vederla con i miei occhi e vi assicuro che si tratta di un luogo davvero magico!



Atlantis Books, Santorini

L'isola dell'amore per eccellenza, ospita un libreria deliziosa che incanta il cuore e la vista.
Un vero paradiso sulla terra!



Bookworm, Pechino

La nostra carrellata di librerie romantiche si conclude a Pechino alla Bookworm!
Le candele e gli arredamenti accoglienti, sono la cornice perfetta per le storie d'amore migliori.



giovedì 27 luglio 2017

Recensione "Un libraio molto speciale" di Petra Hulsmann

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo moolto libroso e molto romantico.
Si tratta di "Un libraio molto speciale", un libro di Petra Hulsmann edito da Piemme.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Non credo che al mondo esista una persona così stupida da volere sposare proprio te."

(...)" A quanto pare abbiamo lo stesso problema!"

Colpita e affondata.

Lena e Ben hanno un rapporto di amore e odio che vive sempre sul filo del rasoio. Amici di vecchia data, non perdono mai l'abitudine per punzecchiarsi, il più delle volte anche in modo piuttosto pesante e crudele. Così quando Lena perde in un colpo solo un (quasi) marito, il lavoro e l'alloggio, Ben ne approfitta per rincarare le dose di sarcasmo. Vivere sotto lo stesso tetto si rivela, da subito, una situazione insostenibile ma per Lena è una manna dal cielo. Non può permettersi alcuna spesa extra finché non troverà un'altra occupazione. 

"Sei una delle persone più importanti della mia vita. E' sempre stato così e lo sai. So perfettamente che certe volte mi comporto con te come un perfetto idiota. Ma non ti pianterei mai in asso. Mai."

Quando ha perso ormai ogni speranza di riacquistare la propria indipendenza, viene assunta come commessa in una libreria trasandata che sembra aver visto tempi migliori. Il proprietario, il vecchio e burbero Otto, sembra non sopportarla ma per qualche e inspiegabile motivo, continua a tenerla come dipendente. Tra i due si instaura, pian piano, un rapporto di stima e rispetto reciproco e, per Lena, il vecchio libraio diventa una figura di riferimento e una persona di famiglia.
Gli affari di cuore non vanno ancora bene e, quando si rende conto di provare qualcosa di più per Ben, la situazione non può che peggiorare. In nessun universo parallelo esiste una versione in cui loro due possono essere una coppia. Sono troppo diversi, troppo distanti e poco propensi alle favole a lieto fine. Ma gli amori più belli non nascono, forse, da storie impossibili?

Questo romanzo si è rivelato di una dolcezza unica e disarmante. Non vi nascondo di aver versato qualche lacrima nell'epilogo e di essermi emozionata più di una volta. Lena è una vera 'survivor'! La sua vita viene disintegrata completamente nel giro di un paio di giorni e non so come abbia fatto a non affogare in un barattolone gigante di cioccolato. E' l'antitesi della ragazza perfetta, ma i suoi difetti la rendono reale e vera. Un aggettivo per descrivere Ben? Un vero S.... (esatto, quell'aggettivo tanto carino che inizia per esse!). Per i tre quarti del romanzo avrei voluto strozzarlo, ma devo ammettere che è riuscito a farmi cambiare idea in corso d'opera. I miei personaggi preferiti sono però Otto, il libraio, e il Knut, un personaggio tutto da scoprire. Nonostante sia un romanzo, mi è piaciuta la trama e l'intenzione dell'autrice di mettere i bastoni tra le ruote fino alle fine. Nulla è scontato, ma l'epilogo riserva non poche emozioni. La libreria di Otto è un vero e proprio paradiso per Lena e per noi lettori, è sempre bello leggere romanzi sui libri. La prosa dell'autrice è semplice ma piacevole da leggere. E' una storia perfetta per le lettrici più romantiche, ideale per trascorrere qualche ora piena d'amore sotto l'ombrellone.
La consiglio!



sabato 22 luglio 2017

Recensione "L'altra donna" di Susan Crawford

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un thriller molto interessante edito da Piemme.
Si tratta de "L'altra donna", di Susan Crawford.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Per un istante non ci sono rumori. Non c'è spazio. Non c'è vita.
Per un istante il mondo smette di girare sul suo asse, ci sono solo neve e oscurità che si espandono all'infinito."

Una macchina finisce fuori strada. Fuori è buio e freddo. L'uomo alla guida è spacciato e la donna, vicino a lui, deve correre via, il più lontano possibile. Non dovevano essere lì. Non dovevano essere insieme. La loro relazione, clandestina, non era più al sicuro.
Perché hanno tentato di ucciderli? Chi conosce la verità?

"Si sente osservata, c'è qualcuno dietro di lei. Avverte qualcosa di strano: un rumore di passi, un movimento quasi impercettibile dell'aria. Dorrie si alza e corre verso l'ascensore. E' piuttosto buio lì sotto. La luce è fioca, intermittente. Con le mani che tremano preme il pulsante dell'ascensore - una, due, più volte -, mentre dal lato opposto del parcheggio la porta di uscita si apre e si richiude con un acuto lamento."

Da quando Joe è stato ucciso, e su questo non ci sono dubbi, la vita di Dorrie diventa un inferno.
Sente di avere continuamente qualcuno che la osserva, strani episodi, pericolosi e inquietanti, rischiano davvero di minare la sua sanità mentale. Non può parlarne con nessuno. Né con il marito, né con qualche collega di lavoro. Nessuno era a conoscenza della sua storia con Joe e non può rischiare che la cosa venga alla luce proprio adesso. 
Karen, la moglie di Joe, vive una situazione analoga e, seguendo vari indizi, scopre che c'era un'altra donna nella vita di suo marito, la stessa donna che, probabilmente, è stata l'ultima a vederlo vivo.

"E' stupenda, ma c'è dell'altro. Elegante, ma non solo. Umana? Vulnerabile?
Per la prima volta Dorrie capisce cosa Joe amava di questa donna, al di là dei problemi e delle divergenze. Seduta al suo tavolino in penombra, Dorrie si rende conto che Joe non avrebbe mai lasciato sua moglie per lei."

Due donne sono in pericolo, per motivi diversi. Due donne che hanno molto in comune, anche se non ne erano a conoscenza. Unite e divise dallo stesso uomo, minacciate per l'amore che hanno provato per lui. Resta solo da capire chi e perché ha distrutto le vite di entrambe.

'L'altra donna' è un thriller tutto al femminile. Dorrie interpreta perfettamente il suo ruolo di amante, riesce ad ingannare proprio tutti, quasi fino alla fine. Karen è la moglie perfetta, quella che non sbaglia mai, con la casa sempre in ordine e mai con un capello fuori posto.  Le due costituiscono il perno centrale del libro. L'autrice le descrive alla perfezione, sotto ogni aspetto. La parte migliore, quella che viene approfondita, è quella psicologica. Entriamo completamente nelle mente di queste donne per carpirne il più piccolo dettaglio o segreto. Mi è piaciuto anche l'approccio con Joe, il marito fedifrago, che non viene totalmente demolito, pur interpretando una parte difficile e facile da giudicare. Anche Maggie, un'ex poliziotta, interpreta un ruolo determinante e aiuta a fare luce su quanto accaduto. La trama è ben articolata e intricata al punto giusto. Avevo altri sospetti, ma l'autrice mi ha stupito con una scelta meno ovvia perciò ho potuto apprezzare meglio l'epilogo.
La prosa è un altro punto forte del libro, si legge in un lampo. E' una storia coinvolgente, a tratti inquietante. Mi è piaciuta moltissimo e la consiglio.



giovedì 20 luglio 2017

Recensione "Fangirl" di Rainbow Rowell

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un libro che ho avuto finalmente il piacere di leggere.
Si tratta di "Fangirl", di Rainbow Rowell, edito da Piemme ed è una storia che ogni lettrice che si rispetti non potrà fare a meno di apprezzare.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Non mi fido di nessuno. Nessuno. 
E più mi affeziono alle persone, più sono sicura che queste si stancheranno di me e mi abbandoneranno."

Il sogno di ogni diciottenne americano che si rispetti è di andare al college e vivere gli anni più scatenati e folli della propria vita. Per Cath non è così. Vorrebbe vivere la cosa nel modo più soft possibile, ma non è questo il suo destino. Cath ama scrivere, fanfiction per lo più. Le sue storie sono così seguite che il suo nome brilla nel firmamento delle fangirl. Sta per uscire il capitolo finale della storia che la appassiona da sempre e di cui riscrive le parti, se non altro, avrà la mente impegnata durante tutto il suo primo anno di college.

"Solo... non è permesso arrendersi, a volte?
Dire 'questo fa male, smetterò di farlo'?"

"E' un precedente pericoloso."

"Per evitare il dolore?"

"Per evitare la vita."

A fatica, la giovane Cath inizia ad ambientarsi ai ritmi frenetici del college. Sua sorella gemella, Wren, invece adora questa nuova vita in cui sembra non esserci più posto per Cath.
Il mondo sta andando avanti, si evolve e si trasforma, allora perché lei rimane indietro?
Perché preferisce rifugiarsi in un mondo fantastico piuttosto che gettarsi a capofitto nella vita reale?
Forse la scrittura è la spinta giusta per emergere e trovare il suo posto nel mondo.

"Mi manchi."

"E' stupido (...) Ti ho visto stamattina."

"Non è il tempo. E' la distanza."

Levi si insinua a poco a poco nella sua vita. Cath scrive d'amore, e anche piuttosto bene, ma non ha mai provato nulla di questa meravigliosa emozione. Tra una pagina e l'altra, la nostra fangirl dovrà fare i conti con la vita vera e le problematiche, più o meno gravi, ad essa collegate scoprendo che la magia si nasconde anche dove meno ce l'aspettiamo. 

Avevo il libro in wish list da una vita, finalmente mi sono decisa ad acquistarlo e leggerlo e devo dire che l'ho trovato molto carino. Diciamo che per una ragazza che ama leggere e dare di matto per questa o quella ship, è il libro giusto. Il personaggio di Cath, quello principale, è molto spiritoso e divertente ma, al tempo stesso, serio e un pizzico noioso. Per essere felice ha bisogno di poche cose: un laptop e una fantasia sconfinata con cui far rivivere i personaggi della sua serie preferita. Gli altri protagonisti, rappresentano i vari target di teenager e, nell'insieme, danno una visione perfetta della società giovanile e i suoi ideali. Mi è piaciuto lo stile narrativo adottato dall'autrice e l'intervallare la trama principale con quella della storia dei maghetti/vampiri Simon e Baz, ha contribuito a snellire una lettura parecchio lunga senza annoiare il lettore. Prosa scorrevole e piacevole da leggere.
E' una lettura fresca e briosa adatta soprattutto ad un pubblico giovanile, ma anche per i lettori che hanno qualche anno in più. In fondo, in ognuno di noi si nasconde un/a piccolo/a fanboy/fangirl!
Corro a recuperare 'Carry On', capirete perché una volta letto il libro =)
Consigliato!



giovedì 13 luglio 2017

[Review Party] "La donna della pioggia" di Marina Visentin

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo de "La donna nella pioggia", un thriller psicologico di Marina Visentin edito da Piemme. Buona lettura!


LA RECENSIONE:

"Per tanto tempo ho pensato al mio angolo di mondo come al più confortevole dei nidi, un luogo sicuro, dove essere felici, sentirsi al riparo.
Pensavo di conoscere il posto di ogni cosa, il nome di ogni strada, la mappa della mia vita.
Invece."

Stella Romano è un'illustratrice di successo, mamma felice di due bellissime bambine e moglie di Mattia, l'uomo che le è accanto da una vita. La sua esistenza scorre placida e serena, nulla sembra scalfire l'equilibrio perfetto in cui vive, fin quando non inizia ad avere vuoti di memoria e momenti di smarrimento totale che arrivano improvvisi e inaspettati. Forse è colpa dello stress, forse dovrebbe chiedere aiuto prima di arrecare danni seri a sé stessa e a coloro che la circondano.
Ma, ammettere di aver bisogno di aiuto, è più difficile del previsto.

"Per qualche secondo, una manciata di minuti, a volte un'ora intera, io smetto di esserci.
Non sono più qui. Non sono più da nessuna parte.
E ogni volta tornare indietro, ritornare alla realtà, è più difficile, più penoso."

Quando affiora l'ipotesi di una familiarità con patologie mentali, i ricordi tornano a galla portandosi dietro i mille interrogativi ai quali nessuno ha mai risposto. Chi era suo padre? Quale verità si nasconde dietro la misteriosa e brutale morte di sua madre?
Stella è stufa di vivere circondata da bugie, da una vita che non vuole e che, forse, non ha mai voluto. Alla soglia dei quarant'anni, vuole scoprire le sue origini e la verità sui suoi veri genitori.

"La verità.
C'è chi dice che rende liberi.
E' una menzogna.
La verità è una prigione. Un dolore senza fine. Una voragine che inghiotte ogni cosa. Un abisso nero che riflette solo la tua disperazione."

Un viaggio lungo quello verso la verità. Un percorso che la porterà dall'altro capo del mondo per affrontare i mostri del passato e tematiche sociali importanti che hanno fatto la storia.
La strada è piena di ostacoli e pericoli, la verità non sempre è la cosa migliore da ricercare. Non sempre porta alle soddisfazioni sperate, a volte, la verità distrugge ogni cosa.

Storia interessante quella che ci ha raccontato Marina Visentin.
Il personaggio di Stella si rivela, da subito, complesso e articolato, il quadro psicologico della donna è stato caratterizzato ed esplorato alla perfezione. I suoi momenti di black out contribuiscono ad aumentare la tensione narrativa che procede in crescendo fino all'epilogo. Gli altri protagonisti della vicenda, sono fatti di luci e ombre, e si rivelano, quasi sempre, persone bugiarde e inaffidabili. La protagonista deve, letteralmente, lottare contro tutto e tutti per venire a capo dell'intricato labirinto di segreti e bugie. Ho apprezzato l'inserimento di un tema storico che ha avuto una certa rilevanza sociale, ha contribuito a rendere particolare la trama e a conferire un ulteriore tocco di mistero e suspence. E' stato bello viaggiare da una parte all'altra dell'Italia e del mondo, seguendo flebili tracce e piccoli indizi. E' impossibile non appassionarsi alla ricerca di Stella.
Il finale l'ho trovato un po' troppo affrettato e, nonostante abbia ricavato la mia dose di risposte, ha lasciato la storia insoluta, in parte. La prosa dell'autrice è accattivante e coinvolgente. Ho terminato la lettura  nel giro di pochissimo spinta anche dalla curiosità crescente di scoprire la conclusione.
Nel complesso, è stata una buona lettura ma avrei preferito un finale diverso.


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