martedì 15 aprile 2025

Recensione "Un grido dall'ignoto" di A.J. Ryan

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi parliamo di una storia perfetta per tutti gli appassionati di thriller apocalittici e fantascientifici. Si tratta di "Un grido dall'ignoto", di A.J. Ryan, edito da Fanucci Editore che ringrazio tantissimo per la copia.

Buona lettura!


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Pagine 208

Un uomo si risveglia su un’imbarcazione in mezzo al mare senza ricordare né chi sia né come abbia fatto a finire lì. E con lui ci sono altre sei persone: nessuna ricorda il proprio nome, ma tutte portano le cicatrici di un recente intervento chirurgico. Non solo, ognuno di loro ha un’abilità specifica, come se formassero una squadra altamente specializzata. Sono frutto di un esperimento, certo, ma quale e perché? Quando sul computer di bordo appare una mappa, decidono di collaborare per sopravvivere e affrontare qualsiasi cosa stia per accadere. Mentre l’imbarcazione si muove autonomamente attraverso la bruma che copre le acque, il gruppo, assalito da mille domande, inizia a dividersi: chi li sta guidando? Perché hanno perso la memoria? E cosa sono le urla che si sentono al di là della nebbia? 

Non fatevi ingannare dal numero esiguo di pagine perché A.J. Ryan ha concentrato all'interno del suo romanzo di tutto e di più. La storia inizia subito, senza preamboli e senza un minimo di preparazione psicologica. Il lettore si trova a bordo di uno scafo in cui un gruppo di sconosciuti, che non hanno ricordi personali ma solo competenze tecniche, sono "intrappolati" e che li sta trasportando a Londra.

Una nebbia fitta ricopre tutto ciò su cui posano lo sguardo. Una voce misteriosa gli dà degli ordini ma si rifiuta di fornire risposte e, come se tutto ciò non fosse già un tantino destabilizzante, si iniziano a sentire delle urla in lontananza.

Man mano che la narrazione prosegue, si profila uno scenario apocalittico che trasmette inquietudine da tutti i punti di vista. Oltre all'atmosfera surreale, si fa sentire moltissimo anche la tensione psicologica perché non c'è fiducia tra gli stessi personaggi che non hanno memoria delle persone che erano e nemmeno sul ruolo che devono svolgere in questa missione a dir poco stramba 

Personalmente ho avuto il cuore a mille per tre quarti del tempo perché la situazione va di male in peggio e come in un conto alla rovescia inesorabile si arriva alla resa dei conti, alla verità e allo scopo della "missione" .

Lo stile di A.J. Ryan non si perde in convenevoli, è molto schietto e tagliente, in alcuni punti. L'unico appunto che mi sento di fare è sul finale frettoloso che non ha totalmente soddisfatto la mia curiosità e non mi ha dato tutte le risposte che cercavo. Con qualche pagina in più sarebbe stata una storia perfetta!

Ma nonostante la mancata sintonia sul tipo di finale, "Un grido dall'ignoto" resta un libro straordinario nell'ambito del genere sci-fi. Perfetto per tutti i lettori che amano le storie di Blake Crouch pubblicate sempre Fanucci!




martedì 8 aprile 2025

Recensione "Ninnananna perfetta" di Nelle Lamarr

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Il libro di cui parleremo è in uscita oggi per Newton Compton e si intitola "Ninnananna Perfetta", scritto da Nelle Lamarr. L'ho letto in anteprima per voi e non vedo l'ora di raccontarvelo!

Buona lettura.



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Pagine 320

Da quando è nata mia figlia Isa, ho vissuto dei momenti di difficoltà. Non ricordo nulla e ho la mente annebbiata. Quindi, non appena mio marito Ned mi ha suggerito di assumere una tata, ho colto al volo l’occasione. Quando entra in casa le sorrido, sollevata che sia finalmente arrivata. Poi noto i suoi occhi: il colore dell’ametista. Un ricordo mi attraversa, ma prima che riesca a comprenderlo è già scomparso... Vedo Ned che le parla all’orecchio mentre lei gli tocca il braccio. Un brivido mi percorre la schiena e cerco di scrollarmelo di dosso, certa che la mia mente mi stia giocando brutti scherzi. So che ho disperatamente bisogno dell’aiuto di questa donna. Tutto cambia il giorno in cui trovo la mia bambina rivolta a faccia in giù che fa fatica a respirare. Urlo mentre la abbraccio forte e lei piange, sotto shock. Per un attimo sono inondata dal sollievo: Isa sta bene. L’attimo dopo, però, mi paralizzo: Ned è dietro di me... Lo guardo nei suoi profondi occhi castani e me ne rendo conto subito: pensa che sia stata io. Devo capire cosa sta succedendo per proteggere la mia bambina. È tutto solo nella mia testa o qualcuno sta cercando di distruggermi?


Nelle Lamarr ci regala un thriller che coniuga le tematiche e dinamiche del genere domestico con le paure, le ansie e i cambiamenti della maternità. Le protagoniste sono sostanzialmente due e con delle personalità importanti che si sfidano in un duello incessante che si svolgerà dalla prima all'ultima pagina, in più riprese.

Da un lato abbiamo la neomamma, moglie di un ricco produttore e incapace di gestire i cambiamenti improvvisi e la nuova arrivata, dall'altra una tata praticamente perfetta in grado di destreggiarsi in qualsiasi situazione. Una delle due mente e, come una pericolosa tarantola, inizia a tessere la sua tela di bugie per intrappolare la preda e lasciarla senza via di scampo.

Dopo un inizio piuttosto banale e già visto, inizia a farsi predominante anche l'elemento psicologico che cattura l'attenzione sui non detti e, soprattutto, sui segreti che nasconde questa super tata che, ormai, sta prendendo possesso della scena e della vita dei coniugi.

L'infermiera Marley Manners è disponibile. E può cominciare stasera.

Che fortuna incredibile!

Bacio la testolina di Isa, con il cuore traboccante di gioia e amore.

La tata notturna salverà dalla mia famiglia.

Dalla metà in poi il ritmo della storia diventa incalzante, impossibile abbandonare lo scontro tra le due donne che inizia a diventare spietato e senza esclusione di colpi. L'idea iniziale che si tratti di un tentativo di 'furto di identità' da parte della tata è inesatta perché la vicenda rivela in realtà una storia assai più complessa e oscura in cui tutto inizia ad essere collegato in maniera totalmente inaspettata.

Una storia dinamica che non smette di stupire fino all'ultima pagina, probabilmente con una parte iniziale più incisiva e meno scontata sarebbe stato un libro perfetto ma resta comunque un ottimo thriller domestico con sfumature psicologiche interessanti.

⭐⭐⭐,5 

lunedì 7 aprile 2025

Recensione "Omicidio in versi" di Kate Carlisle

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog,

oggi parliamo di un libro adatto anche ai non appassionati di thriller che non disdegnano i misteri.

Si tratta di "Omicidio in versi", di Kate Carlisle, edito da Leggereditore che ringrazio per la copia.

Buona lettura!



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Pagine 240

Brooklyn Wainwright è un chirurgo esperto. Certo, i suoi pazienti possono puzzare di muffa e avere il dorso di cuoio, ma nessun libro malato morirà tra le sue mani attente. Non si può dire lo stesso di Abraham Karastovsky, amico ed ex datore di lavoro di Brooklyn. Alla vigilia di una festa per il restauro del suo ultimo libro, Brooklyn trova il suo mentore disteso in una pozza del suo stesso sangue. Con un ultimo respiro Abraham lascia a Brooklyn un messaggio criptico, “Ricordati del Diavolo”, e le consegna una copia inestimabile – e presumibilmente maledetta – del Faust di Goethe per essere custodita. Brooklyn si ritrova improvvisamente accusata di omicidio e furto grazie a Derek Stone, l’agente di sicurezza fastidiosamente attraente, privo di senso dell’umorismo ma dall’accento rigorosamente british che l’ha trovata inginocchiata accanto al corpo. Ora deve mettere insieme gli indizi lasciati dal suo mentore se vuole fare trovare il colpevole e scagionarsi.

Come vi accennavo all'inizio di questo post, il libro di Kate Carlisle è una storia capace di coinvolgere un'ampia fetta di lettori, in quanto, non si tratta di un thriller nel senso più puro del termine. Inoltre, se apprezzati i "libri sui libri", qui troverete un vero e proprio paradiso perché è un romanzo che celebra, a modo suo, tantissimi argomenti cari a noi bibliofili.

La protagonista è Brooklyn Wainwright e si occupa del mantenimento e del restauro di libri antichi, l'argomento è piuttosto centrale all'interno della storia e sicuramente farete tesoro dei vari trucchetti sul buon mantenimento dei libri che vengono sciorinati da Brooklyn. 

Il mio maestro mi diceva sempre che per salvare un paziente bisognava prima di ucciderlo. 

Di certo non il modo migliore per insegnare l'arte del restauro a un'apprendista di otto anni, ma funzionò. 

Sono cresciuta decisa a salvare ogni libro.

Il giallo ideato da Kate Carlisle è piuttosto interessante e prevede un avvertimento alquanto criptico e inquietante e un vecchio e prezioso tomo che ha una fama piuttosto nefasta dato che chiunque ne entra in possesso fa una brutta fine.

Gli elementi per una storia interessante ci sono tutti e aggiungo anche che la prosa della Carlisle, molto briosa e leggera, rende tutto molto dinamico e scorrevole. Ho terminato la lettura nel giro di poco tempo, confermando la mia generale opinione positiva.

Essendo una grandissima fruitrice di libri sull'argomento, non mi ha conquistato al cento per cento perché sono abituata ad emozioni più 'forti'. Sicuramente chi ama storie più soft a base di misteri lo apprezzerà tantissimo!



giovedì 3 aprile 2025

Recensione "Luci nel bosco" di Massimo Gardella

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi vi parlo di una delle ultime uscite della casa editrice Tre60, che ringrazio per la copia. 

Si tratta di "Luci nel bosco", di Massimo Gardella.

Buona lettura!



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Pagine 304

Il corpo di una donna viene trovato nei boschi di Piazzatorre, una località montana della Val Brembana non distante dal valico che conduce in Valtellina. È disteso sopra un masso piatto, con i polsi tagliati e il sangue sparso sul terreno tutto intorno. Il capitano dei carabinieri Fernando Pavone è stato trasferito da poco al comando di Piazza Brembana, il suo ultimo stanziamento prima della pensione. Non avvezzo alla montagna, introverso e piuttosto pragmatico, Pavone si ritrova a indagare sull'inquietante delitto che, in base ai rilievi preliminari, porta con sé le caratteristiche di un omicidio rituale. Ad assisterlo nelle indagini ci sono Stefano Milesi, giovane brigadiere con uno spiccato senso della giustizia, e Marzio Bottazzi, un ottantenne dai modi stravaganti e provocatori, ex professore di antropologia ed esperto di storia locale ed esoterismo. Ma chi poteva avere interesse a uccidere una giovane donna senza alcun apparente legame con il territorio? E cosa nascondono gli enigmatici aspetti rituali che caratterizzano il trattamento del corpo?

Massimo Gardella ci regala una storia che è un inno alla natura e alla sua "sacralità". Una vicenda tutta italiana ambientata tra le valli e le montagne della Val Brembana dove il cadavere di una donna è stato appena ritrovato in un luogo insolito e ucciso con un modus operandi ancora più anomalo.

Il corpo giace, infatti, adagiato su un masso e completamente dissanguato. La scena fa pensare ad una sorta di rituale per questo i carabinieri si orientano subito verso questa pista andando ad analizzare anche l'eventuale presenza di una setta o l'influenza di antiche leggende del luogo che hanno ancora molta credibilità tra la popolazione.

L'indagine, dopo poco, si fa confusa e ogni pista sembra condurre ad un vicolo cieco ma ciò che inquieta, forse anche di più, è l'incertezza generale che si respira tra le pagine. Anche tra i protagonisti "buoni" infatti, c'è sfiducia e sospetto. Forse questo omicidio, in realtà, non è che la punta di un iceberg di una situazione più terrena che ultraterrena.

La figura più interessante è senza dubbio quella di Marzio Bottazzi, "padrone" del paese ma soprattutto della sua storia. Una figura controversa che ho rivalutato diverse volte durante la lettura ma che, nel finale, ho apprezzato molto.

Altro elemento che ha catturato il mio interesse è l'ambientazione così ben inserita e raccontata. Anche per chi non ha dimestichezza con questi luoghi, non è difficile immaginare le atmosfere.

Cosa avrei cambiato? Probabilmente il protagonista, Pavone. Una figura poco incisiva, con una morale discutibile e una personalità neutra che mal di adatta al ruolo centrale che gli è stato riservato. In generale, il comparto personaggi, ad esclusione proprio di Bottazzi, non riesce a fare breccia e a fare appassionare alla vicenda.

Se amate le storie a base di indagini e leggende, potrebbe essere la lettura che fa al caso vostro!

⭐⭐⭐

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