Buon pomeriggio e ben ritrovati sul blog.
Oggi vi parlo di un libro uscito da poco per Newton Compton. Si tratta del thriller psicologico "Profilo K", scritto dall'autrice Helen Fields.
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Pagine 320
Midnight Jones lavora per la Necto, una potente multinazionale all’avanguardia nello sviluppo di biotecnologie applicate allo studio della mente umana. La specializzazione di Midnight è tanto affascinante quanto inquietante: analizza i dati psicologici e redige i profili di potenziali candidati per conto di aziende e università. Tutto cambia quando si imbatte in un dossier fuori dal comune: il misterioso Profilo K. I test psicologici rivelano una psiche disturbata e perversa, deviata al punto da sembrare disumana. Intanto, in un quartiere periferico di Londra, dei brutali femminicidi sconvolgono l’opinione pubblica per la loro estrema violenza. Midnight percepisce un legame inquietante tra quei crimini e il Profilo K, e decide di indagare. Ma per scoprire la verità e fermare l’assassino prima che colpisca ancora, sarà costretta a mettere in gioco tutto: il suo lavoro, la sua famiglia e la sua vita. E non dovrà guardarsi solo dal killer.
Helen Fields ci regala un romanzo che è un mix tra il genere psicologico e quello distopico.
La protagonista della storia, Midnight Jones, lavora per una società in grado di profilare le persone per le aziende e per le università. Attraverso un test che mostra immagini, si registrano le reazioni del candidato e si crea un un profilo che ha determinate caratteristiche. Si tratta di un concetto molto affascinante e che è l'assist perfetto per la seconda parte del libro.
Durante una sessione di lavoro, infatti, Midnight trova un profilo K, una cosa talmente rara da essere scambiata per un errore di sistema perché è umanamente impossibile che una persona non reagisca a certi tipi di stimoli.
Non bisognava fare scelte sbagliate. Non bisognava incoraggiare o mettersi in pericolo. E lei non lo aveva fatto. Non l'aveva fatto. E tuttavia, il pericolo - un pericolo che sospettava fosse letale - era venuto lo stesso a cercarla.
Contemporaneamente c'è un assassino in città, un assassino piuttosto folle che sembra avere una vera e propria sublimazione per il sangue. Il legame tra le due cose, che solo Midnight può cogliere, è fulcro dell'intera vicenda.
Ma Helen Fields non si ferma qui inserendo anche altre sottotrame ed elementi interessanti da esplorare.
"Profilo K" è una storia che esplora una tematica che mi è già capitato di trovare nei libri e che mi lascia sempre molto perplessa: è possibile, attraverso suoni e immagini selezionate, spingere determinati soggetti ad agire in maniera crudele e devastante?
Ma l'impiego di stimoli psicologici per creare macchine assassine umane è una cosa che dittatori e banditi pagherebbero fior di quattrini.
Un'altra cosa che ho apprezzato molto, è una sorta di solidarietà femminile che si instaura tra tutte le protagoniste una volta che le trame convergono verso un unico punto. Uno spiraglio di positività in una storia molto intensa e "malvagia".
Se avete amato "L'osservatore" di Thilliez, potrebbe fare al caso vostro!
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