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lunedì 17 dicembre 2018

Recensione "Leonardo" di Massimo Polidoro

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di una biografia meravigliosa, firmata da Massimo Polidoro, dedicata alla figura di Leonardo Da Vinci in occasione dei 500 anni trascorsi dalla sua morte.
Buona lettura!


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È l'alba del XVI secolo. L'Italia è divisa in una miriade di regni litigiosi e incapaci di opporsi alle mire delle grandi potenze. Tra quelle corti soggette ai capricci della guerra si aggira un personaggio bizzarro e affascinante, che sembra uscito dalla penna di uno scrittore. È un pittore e scultore che come nessun altro riesce a catturare l'anima di ciò che raffigura. È un inventore in grado di concepire monumenti di prodigiosa bellezza, architetture così ardite da superare ogni immaginazione, macchine belliche che sembrano provenire da un futuro lontano. È uno scienziato che di ogni fenomeno dell'universo vuole indagare i meccanismi profondi: il moto dei pianeti, dell'aria e dell'acqua, il volo degli uccelli, il corpo umano. Quasi non esiste disciplina in cui non dimostri una maestria senza pari. Si chiama Leonardo da Vinci. Intorno al suo nome fioriranno leggende, miti, storie fantastiche. Eppure, sono ancora molti gli enigmi e le zone d'ombra nella sua biografia. Servirebbe una macchina del tempo o lo sguardo di un testimone oculare, per poter finalmente risolvere il rompicapo di colui che da secoli rappresenta, nell'immaginario comune dell'umanità, l'incarnazione del Rinascimento. Il libro che avete in mano è esattamente questo. 

Ci sono libri che colpiscono e affascinano sin dalla copertina e l'ultimo romanzo, della prolifica carriera di Massimo Polidoro, appartiene proprio a questa categoria. Mi sono innamorata del libro già alla prefazione dell'immenso Piero Angela, per poi trascinare queste vibrazioni positive durante tutta la lettura di questa accuratissima biografia dedicata al maestro Leonardo Da Vinci. Quest'anno mi è capitato di leggere vari libri sul personaggio ma mai, come con quello di Polidoro, sono riuscita a scorgere l'anima dell'uomo che è diventato leggenda. L'autore è riuscito a dare il giusto lustro ad una figura controversa, geniale, intelligente e affabile. Tutto, nel romanzo, è frutto di un lunghissimo lavoro di ricerca che l'autore ci consegna in una biografia coinvolgente ed interessante.

Non posso che guardare al mio maestro come a un uomo che si è svegliato nel cuore della notte, troppo presto, mentre intorno a lui tutti ancora dormivano. E, a cinquant'anni di distanza, sembra che tutti ancora dormano. Posso solo ormai sperare che, un giorno, il tempo sappia rendergli giustizia.

La voce narrante, è quella di un suo 'discepolo' Francesco Melzi, un ragazzo come tanti che riconobbe da subito il talento e il valore di Leonardo come uomo e artista e che lo accompagnò fino alla fine dei suoi giorni. Attraverso le sue parole, siamo testimoni di molte scene quotidiane ed eventi storici vissuti da Leonardo e abbiamo una ricostruzione precisa e relativamente completa dei tanti eventi di cui fu protagonista. Un progetto senza dubbio importante e difficile quello portato avanti da Massimo Polidoro che, tuttavia, non si è lasciato scoraggiare dalla mole di fonti, informazioni e voragini temporali da colmare realizzando un prodotto valido e curato nel dettaglio. 

Grazie a "Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle", ho ampliato la mia conoscenza sulla vita di quest'uomo straordinario e ho potuto godere di tutte le piccole curiosità e aneddoti che, solo grazie ai racconti dei contemporanei, sono giunti fino a noi. Nulla da eccepire sullo stile curato, elegante, ricercato e descrittivo di Massimo Polidoro. Ho letteralmente divorato il libro apprezzandone ogni sfumatura. Si tratta di una storia importante che sicuramente ha arricchito il mio bagaglio culturale e che consiglio a tutti gli appassionati di storia. Perfetto per un regalo di Natale diverso dal solito.



martedì 17 febbraio 2015

Recensione libro "Il passato è una bestia feroce" di Massimo Polidoro

Buongiorno lettori,
vi parlo di un thriller molto bello che ho avuto il piacere di leggere in anteprima!
Si tratta del nuovo romanzo della Piemme, intitolato "Il passato è una bestia feroce" scritto da Massimo Polidoro.
Buona lettura!

LA COPERTINA:



LA TRAMA:


Sono passati più di trent'anni da quando Monica Ferreri, una bambina di 12 anni, è scomparsa senza lasciare traccia. Ormai quasi tutti l'hanno dimenticata. È una misteriosa lettera, scritta da Monica la sera prima di sparire e ritrovata solo oggi, a risvegliare l'inquietudine di un mistero mai risolto. A riceverla è Bruno Jordan, cronista della rivista "Krimen", quarantenne in crisi e, tanto tempo prima, amico speciale di Monica. Quella lettera è il pretesto che serve a Jordan per allontanarsi da Milano, da una redazione dove si sente soffocare, dall'ennesima fidanzata che lo ha lasciato e, soprattutto, dalle minacce di alcuni malavitosi che lo hanno preso di mira a causa di una delle sue scomode inchieste. Con l'aiuto di Costanza Piras, giovane ma risoluta donna maresciallo, Jordan ritorna sui luoghi dell'infanzia per indagare. E più va a fondo, più quello che scopre si rivela spaventoso, facendogli capire troppo tardi che il passato è come una bestia feroce, che forse sarebbe meglio non risvegliare.

LA RECENSIONE:

"Poi ecco Monica. In quel disegno a matita, con i suoi tredici anni da poco compiuti e il sorriso radioso, sembrava rimproverarmi per averla dimenticata.
Un nodo di malinconia e rabbia mi risalì in gola"

Bruno è un affermato giornalista, famoso per aver risolto molti casi "scottanti" di cronaca e per questo, non molto simpatico a qualcuno.
In un giorno qualunque riceve una lettera che riporta alla luce un ricordo che credeva perduto.
Il caso della sua migliore amica, Monica, scomparsa trenta anni prima.

"Se non avessi cercato io di capire che cosa era successo a Monica non lo avrebbe mai fatto nessuno. La sua storia sarebbe finita definitivamente sepolta dal tempo e il suo mistero non sarebbe più stato svelato"

La curiosità è la qualità per eccellenza che un giornalista deve avere, Bruno Jordan non fa eccezione. 
Inizia così un viaggio a ritroso che lo riporterà nel suo piccolo paesino nel tentativo di scoprire la verità.
I ricordi riaffiorano via via che la sua indagine prende pieghe inaspettate e che i sospetti si allargano a persone che hanno fatto parte della sua infanzia.
Cosa è successo davvero in quel lontano 1982?

"Ma come può una persona dispensare tanto dolore senza rinsavire mai?"

"Chi può dirlo?"

Con tenacia e coraggio, Bruno riuscirà a scoprire la verità ma pagherà a caro prezzo.
Quel passato fatto di orrori e violenza è stato risvegliato e in un finale piuttosto ambiguo, preannuncia che non è ancora finita.

IL MIO GIUDIZIO:

Il thriller è un genere che apprezzo molto. La suspense e la voglia di scoprire i colpevoli dei misfatti mi trascinano nella lettura. Ho trovato la trama molto originale e ben costruita. Il finale sospeso lascia ben sperare in un proseguo della storia. Buono lo stile, scorrevole e ben curato. I personaggi sono ben caratterizzati.
Consigliato!
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