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venerdì 10 gennaio 2020

Recensione "La casa delle voci" di Donato Carrisi

Buongiorno, lettori.
In tantissimi mi avete chiesto pareri e consigli per quanto riguarda il nuovo libro di Donato Carrisi, così ne ho recuperata una copia e sono pronta a raccontarvelo.
Buona lettura!


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Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un'illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.

Con questo romanzo, Donato Carrisi compie un salto di qualità notevole regalandoci un romanzo molto 'teatrale' e ben strutturato. Pietro Gerber è la nostra voce narrante, un addormentatore di bambini che, attraverso la tecnica dell'ipnosi, cerca di aiutare delle povere anime innocenti vittime di abusi o testimoni di episodi di natura traumatica e violenta. 
E' un personaggio che mi ha subito affascinata ma mai quanto quello di Hanna Hall: questa donna, e la sua storia, mi ha tolto il sonno e mi ha fatto terminare la lettura nel giro di un giorno.
L'incontro con Pietro segna un punto di svolta per entrambi: come in una gigantesca parabola discendente, per Pietro, e ascendente per Hanna, la storia si fa sempre più complessa e intricata dando vita ad uno spettacolo che dimenticherò facilmente.

Per un bambino la famiglia è il posto più sicuro della terra.
Oppure, il più pericoloso.

Ma andiamo con ordine: Hanna arriva nello studio di Pietro con dei ricordi vaghi del passato e con la paura di aver commesso un terribile delitto, spera che l'ipnotista riesca ad entrare in contatto con la bambina che è in lei restituendole dei fatti che possano far luce sul suo passato.
Ben presto, come lettrice, mi sono resa conto che l'intreccio era parecchio più complesso e sono stata completamente rapita dalla vicenda, dai continui salti temporali, da una Firenze diversa e un'ambientazione misteriosa che gioca un ruolo fondamentale nel percorso terapeutico di Hanna Hall.

Lo stile di Carrisi è, come al solito, magistrale: evocativo e coinvolgente al cento per cento, è stato come guardare un film! Verso il finale, ho intuito la piega che avrebbe preso la storia e anche il possibile legame tra medico e paziente ma leggerlo è stata tutta un'altra cosa. Momenti di lettura con il cuore in gola, pelle d'oca e paura reale per un contesto affascinante e geniale.
Il passato di Hanna mi ha sconvolta e affascinata al tempo stesso, così come la perfezione con la quale tutte le tessere del puzzle alla fine convergono verso una verità agghiacciante e inaspettata.
Carrisi sa come stupire i suoi lettori e questa volta ci è riuscito alla grande.
Ho amato ogni singola pagina de 'La casa delle voci' e, se amate il genere, non potete proprio lasciarvi sfuggire questa lettura!


Altri libri dell'autore:







mercoledì 2 dicembre 2015

Recensione "La ragazza nella nebbia" di Donato Carrisi

Buon pomeriggio lettori,
oggi vi parlo di un romanzo che non mi ha convinta, nonostante l'autore sia tra i miei preferiti.
Si tratta de "La ragazza nella nebbia" di Donato Carrisi.


LA COPERTINA:



LA TRAMA:

La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l'auto dell'agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente. Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato. Eppure una cosa è certa: l'agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt'altra parte, lontano da Avechot. Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico. Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l'indagine grazie all'attenzione e alle pressioni del "pubblico a casa". Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera. Questo è il suo gioco, e questa è la sua "firma". Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, per far sì che un crimine riceva ciò che gli spetta: non tanto una soluzione, quanto un'audience. Sono passati due mesi da tutto questo, e l'agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali. Ma allora, cosa ci fa ancora lì?


LA RECENSIONE:

Una ragazza è scomparsa nel nulla... sembra essere stata risucchiata dalla nebbia dei boschi di Avechot, una piccola cittadina nel cuore delle Alpi. Il suo allontanamento dal nido familiare, appare subito come un qualcosa di sinistro: Anna Lou è una ragazza casa e chiesa nel senso letterale del termine, una ragazza che non contraddice mai i genitori, che non si ribella, chi potrebbe volerle male?
Sul posto viene chiamato l'agente speciale Vogel, specializzato in casi simili e pronto a darsi da fare per risolvere al più presto l'indagine.

"Vedete, il male è il vero motore di ogni racconto. Un romanzo o un film o un videogame in cui tutto va bene non sarebbe interessante... Ricordate: è il cattivo che fa la storia."

Tante cose sono avvolte nel mistero.. c'è una confraternita misteriosa che somiglia più a una setta che ad un gruppo religioso, un ragazzo evidentemente disturbato che ha filmato per ore la vita quotidiana  di Anna Lou, tanti i sospetti ma nessuna prova. Non è stato trovato nulla, nemmeno una traccia di dna o il corpo della povera ragazza che sembra essersi dissolta nel nulla. 
L'agente Vogel è ormai sotto pressione, le indagini devono portare dei risultati.. non importa chi sia, ma ad Avechot, c'è bisogno di un colpevole.


IL MIO GIUDIZIO:

Sapete quanto io ami Carrisi ed i suoi romanzi, ma stavolta non ho avuto bisogno di frenare l'entusiasmo perché non è mai partito!
L'inizio è promettente, con un pò di mistero e una nebbia che avvolge la valle creando la giusta suspence. Poi tutto si arresta, la vicenda non è nemmeno lontanamente brillante rispetto a quelle cui l'autore ci ha abituati. La storia è scritta benissimo, ma nonostante tutto, l'ho letta a fatica e solo spronata dalla voglia di vedere un cambiamento che, purtroppo, non c'è stato.
Mi dispiace molto, ma stavolta non mi ha convinta.
Per me è no, a malincuore.



martedì 21 ottobre 2014

Recensione libro "L'ipotesi del male" di Donato Carrisi

Buongiorno lettori!
Ho appena terminato la lettura del libro, "Lipotesi del male" di Donato Carrisi, edito da Longanesi.
Non vedo l'ora di parlarvene perciò, buona lettura =)


LA COPERTINA:



LA TRAMA: 

C'è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato nella vita: il desiderio di sparire. Di fuggire da tutto. Di lasciarci ogni cosa alle spalle. Ma per alcuni non è solo un pensiero passeggero. Diviene un'ossessione che li divora e li inghiotte. Queste persone spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Mila Vasquez invece è circondata dai loro sguardi. Ogni volta che mette piede nell'ufficio persone scomparse dove lavora, centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza dei passi perduti, ricoperte di fotografie. Per lei, è impossibile dimenticare chi è svanito nel nulla. Forse per questo Mila è la migliore in ciò che fa: dare la caccia a quelli che il mondo ha dimenticato. Ma se d'improvviso alcuni scomparsi tornassero con intenzioni oscure? Sembrano identici a prima, questi scomparsi, ma il male li ha cambiati. Alla domanda su chi li ha presi, se ne aggiungono altre. Dove sono stati tutto questo tempo? E perché sono tornati?


LA RECENSIONE:

"Noi li chiamiamo i dormienti"
Uomini, donne, bambini sconosciuti per la cui uccisione non era stato ancora individuato un colpevole. Da anni attendevano che qualcuno si presentasse per liberarli dalla maledizione di somigliare ai vivi.

Un nuovo caso da risolvere attende l'agente del Limbo, Mila Vasquez, già nota protagonista del bestseller "Il suggeritore".
In questo nuovo capitolo della sua storia, un inquietante deja-vu , metterà sulla sua strada un nuovo nemico che deve essere fermato. Stavolta appartiene al genere dei "predicatori" e scatenerà la sua armata delle ombre in una serie di omicidi e scomparse pronti a gettare nel caos l'intero dipartimento portando alla luce vecchi misfatti.

"Hai mai sentito parlare dell'Ipotesi del male?
(..) Due opposti sono necessari per cui senza il male non esisterebbe il bene e viceversa. Il bene e il male a volte sono il risultato di una convenzione ma, soprattutto, non esistono in forma assoluta. (..) Il bene di alcuni coincide sempre con il male di altri, ma è valido anche il contrario."

Per tutta la narrazione, il lettore si interroga sull'Ipotesi del male, magistralmente argomentata dall'autore. Fino a che punto si possono giudicare le azioni altrui come "cattive"? 
Ci sono comportamenti, dettati dall'esperienza e da influenze esterne, che per quanto possano sembrare assurdi, hanno una loro logica. E' questo che ti conquista della storia, devi porti delle domande, devi ragionare insieme ai protagonisti e notare i dettagli. Un racconto che ti coinvolge in senso olistico.

"I libri erano una zavorra per rimanere incollati alla vita, perché avevano un finale. Non le importava che fosse lieto o meno, era pur sempre un privilegio che spesso le storie di cui lei si occupava ogni giorno non possedevano. (..) Ma, soprattutto, erano la sua via di fuga. Il suo modo per sparire. S'immergeva nella lettura e tutto il resto- lei stessa- cessava di esistere. Nei libri poteva essere chiunque. Il che equivaleva a non essere nessuno."

Finale inaspettato e come spesso accade nei libri di Carrisi, finale che lascia con più interrogativi di quando si è iniziata la lettura. Un'altra brillante storia tutta italiana, da leggere con il fiato sospeso.


IL MIO GIUDIZIO:

Questo era l'ultimo libro che mancava all'appello, la mia Carrisi-dipendenza già soffre all'idea di non avere altre storie come questa da leggere.
Che dire? Un libro davvero speciale. Come accennavo prima, mi sono ritrovata a ragionare e ad interrogarmi durante la lettura.. è stato come partecipare alla storia, non come spettatrice esterna, ma come parte attiva del racconto. E' la bellezza del quadro psicologico dei protagonisti del libro a determinare il successo del racconto e che lo rende diverso dal solito thriller.
Si nota in ogni singola pagina, lo studio e l'approfondimento che c'è stato, prima di portare l'idea iniziale nero su bianco. 
Credo che tutti dovrebbero leggere le storie di questo autore perché vi stupiranno oltre ogni aspettativa!


n.b. Donato scrivi presto un'altra storia!! :'(


giovedì 16 ottobre 2014

Recensione libro "Il cacciatore del buio" di Donato Carrisi

Buonasera lettori, finalmente ho trovato i tempo per scrivere la recensione di questo libro super fantastico.
Sto parlando dell'ultimo lavoro del bravissimo scrittore, Donato Carrisi.
Buona lettura!

LA COPERTINA:



LA TRAMA:

Questo è il romanzo di un uomo che non ha più niente – non ha identità, non ha memoria, non ha amore né odio – se non la propria rabbia... E un talento segreto. Perché Marcus è l’ultimo dei penitenzieri: è un prete che ha la capacità di scovare le anomalie e di intravedere i fili che intessono la trama di ogni omicidio. Ma questa trama rischia di essere impossibile da ricostruire, anche per lui.
Questo è il romanzo di una donna che sta cercando di ricostruire se stessa. Anche Sandra lavora sulle scene del crimine, ma diversamente da Marcus non si deve nascondere, se non dietro l’obiettivo della sua macchina fotografica. Perché Sandra è una fotorilevatrice della polizia: il suo talento è fotografare il nulla, per renderlo visibile. Ma stavolta il nulla rischia di inghiottirla. Questo è il romanzo di una follia omicida che risponde a un disegno, terribile eppure seducente. E ogni volta che Marcus e Sandra pensano di aver afferrato un lembo della verità, scoprono uno scenario ancora più inquietante e minaccioso.
Questo è il romanzo che leggerete combattendo la stessa lotta di Marcus, scontrandovi con gli stessi enigmi che attanagliano Sandra, vivendo delle stesse speranze e delle stesse paure fino all’ultima riga. E non dimenticherete più.

LA RECENSIONE:

"Se non sarà fermato, non si fermerà. Non esistono indizi, ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie. E ogni morte è l'inizio di un racconto"

Abbiamo lasciato il penitenziere Marcus, già protagonista de "Il tribunale delle anime", alle prese con il suo passato e con la scoperta dell'uomo che era prima di perdere la memoria. In questo nuovo romanzo, i misteri saranno tutt'altro che risolti.
Il penitenziere dovrà risolvere un nuovo caso e confrontarsi con un mostro e la sua psiche- Anche stavolta non sarà solo, ma ritroverà una vecchia conoscenza.. la fotorilevatrice, Sandra Vega. 

"Lui era un cacciatore del buio. Non si trattava di una professione, era la sua natura"

Attraverso le indagini sia ufficiali che ufficiose, un viaggio storico ed artistico della città eterna, l'autore ci lascia con il fiato sospeso con un racconto a più narratori. Il filo della trama diviene chiaro soltanto alla fine. 

-"Potrai dire chi sei solo nel tempo che intercorre fra il lampo e il tuono"
-"Chi sono io?"
-"L'ultimo rappresentante di un ordine sacro. Un penitenziere. Tu hai dimenticato il mondo, ma anche il mondo si e' dimenticato di voi. Pero', una volta, la gente vi chiamava cacciatori del buio"

Finale che ti lascia in sospeso ma ti stupisce al tempo stesso. Il lettore ha la sensazione di aver sognato questa storia così intricata.
E' un libro che si lascia leggere, un thriller eccezionale che testimonia ancora una volta, la maestria di Carrisi.

IL MIO GIUDIZIO:

Partendo dal presupposto che Carrisi è uno dei miei autori preferiti, posso dire tranquillamente che mi son trovata davanti un libro eccezionale! Quando leggi 401 pagine e nemmeno te ne accorgi, vuol dire che si tratta di una storia che vale!
La capacità di descrivere i misteri e le leggende antiche utilizzando riferimenti artistici sparsi per Roma, crea un'ambientazione unica. I personaggi, Marcus soprattutto, è avvolto da quel mistero che lo rende interessante e particolare. I fatti narrati sono molto reali e sono descritti così accuratamente che è impossibile non immaginare la situazione.. sembra quasi di essere sulla scena del crimine.
Un altro capolavoro firmato dal mago del thriller nostrano che vi consiglio senza ombra di dubbio!

venerdì 27 giugno 2014

Recensione libro "La donna dei fiori di carta" di Donato Carrisi

Buongiorno lettori!
Oggi due recensioni per voi sulle mie due ultime letture! Si lo so.. a volte sono un pò esagerata e divoro i libri hihihi
Bando alle ciance e..... Buona lettura!

IL LIBRO:

SINOSSI: 

Il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisiva. Ma l’eco dei combattimenti non varca l’entrata della caverna in cui avviene un confronto fra due uomini. Uno è un prigioniero che all’alba sarà fucilato, a meno che non riveli nome e grado. L’altro è un medico che ha solo una notte per convincerlo a parlare, ma che ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza. Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in realtà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fumo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle risposte a tre domande. Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l’uomo che fumava sul Titanic? Questa è la storia della verità nascosta nell’abisso di una leggenda. Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una donna misteriosa.

LA RECENSIONE:

"Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l'uomo che fumava sul Titanic?"

Questo romanzo mi è sembrata una sorta di matrioska. E' tutta una storia nella storia che si intreccia, interroga e appassiona il lettore!
Ambientato in uno scenario di guerra, un incontro che cambia la vita di un dottore da campo. Un incontro di quelli che cambiano la vita.. Inconsapevolmente il dottore diviene l'erede del testamento dei ricordi di un'anima ormai stanca della vita.

"Il rito dei fiori di poesia si ripete' per ventisette mattine di seguito...
la ragazza dei fiori di carta- così l'aveva ribattezzata"

Nel romanzo sono presenti anche delle storie d'amore intense e travolgenti. Destini uniti, uomini distrutti dallo stesso amore che gli ha permesso di realizzare imprese eccezionali.
Il tutto descritto in maniera magistrale ed in pieno stile noir da Carrisi!

"Il desiderio è il solo motivo per cui andiamo avanti in mezzo a tanto orrore. Tutti abbiamo bisogno di una passione, o di un'ossessione. Cerca la tua. Desiderala fortemente, e fa' della tua vita la ragione stessa per cui vivi"

IL MIO PARERE

Ho letto questo libro tutto d'un fiato e mi è piaciuto! Mi ha appassionato pagina dopo pagina e ho notato una variante nello stile di Carrisi. Rispetto al suo stile, sempre thriller e un pò oscuro, questa è una piacevole variante. Consiglio questo libro per  chi è alla ricerca di una lettura particolare!

PROMOSSO

mercoledì 21 maggio 2014

Recensione libro "Il suggeritore" di Donato Carrisi

Buongiorno lettori,
ieri ho ultimato la lettura di questo straordinario thriller di Carrisi.
Continuate la lettura per sapere cosa ne penso.


IL LIBRO:  


SINOSSI:

Qualcosa di sconvolgente è accaduto, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della squadra speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte facce, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio . Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi sul buio che ciascuno si porta dentro. E' un gioco di incubi abilmente celati,una sfida continua. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi tra lei e Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo...


La recensione:

"Non ti aiuta sapere come, non ti serve capire perché, non ti basta scoprire chi..
Lui è già un passo avanti"

Questa frase riassume pienamente tutta la vicenda del romanzo.
Un thriller avvincente dalla prima all'ultima pagina, dove nulla è come sembra e soprattutto dove tutti nascondono dei segreti e delle storie che non dovrebbero mai essere rivelate.

"Un killer subliminale non commette materialmente il crimine. Non è imputabile, non è punibile. Qualche psichiatra vi definisce sussurratori"

Come si fa ad incastrare qualcuno invisibile? Come si fa ad impedire ad una mente di influenzarne altre?
La Squadra si ritroverà a fare da pedina nel gioco di un suggeritore. Tutto è organizzato e nulla è lasciato al caso. Ogni crimine ne svela un altro a volte più grave e aiuta ad eliminare altri soggetti pericolosi. 

"Il dolore non esiste. Come tutta la gamma delle emozioni umane d'altronde. E' solo questione di chimica. L'amore è solo questione di endorfine. Con una siringa di Pentothal posso toglierti ogni esigenza affettiva. Siamo solo macchine di carne"

E' tutto un gioco di psicologia, un viaggio nella mente umana alla scoperta di noi stessi.
E' lì che si cela il male. E' questa la chiave per scoprire un serial killer. Sapere come ragiona,come pensa, cosa lo ha portato ad uccidere.
Il lettore non potrà che rimanere affascinato e conquistato da questo brillante thriller!


IL MIO GIUDIZIO:

Donato Carrisi è entrato ufficialmente nell'albo d'oro dei miei scrittori italiani preferiti. Il suo modo di scrivere, l'evolversi dei suoi romanzi ed i colpi di scena sono eccezionali. E' come guardare una puntata di "Criminal Mind". Non si tratta del classico thriller/poliziesco, si parla dei giochi della mente e non si può far altro che rimanerne affascinati.
Ve lo consiglio vivamente!


A presto lettori!




venerdì 16 maggio 2014

In partenza "never without book"

Buongiorno lettori!
Sono in partenza e mi accompagna un nuovo thriller di Donato Carrisi "Il suggeritore"
Buon week end dalla vostra Marta!

Coooming soon...

La prossima settimana in arrivo due recensioni di nuove proposte:

- Prima che ci incontrassimo di Daniela Montanari

-Cioccolato fondente extra di Grazia Cioce

A presto lettori!

lunedì 7 aprile 2014

Recensione libro "Il tribunale delle anime" di Donato Carrisi

Buonasera a tutti!
Ieri ho ultimato la lettura di questo favoloso romanzo dell'autore italiano Donato Carrisi.
Continuate a leggere per sapere cosa ne penso!
Buona lettura!


-IL LIBRO

-LA TRAMA:

Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo. Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L'altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c'è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell'impresa a pochi mesi dall'incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Anomalie. Dettagli. Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall'obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c'è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona. Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte. Perché quando la giustizia non è più possibile, resta soltanto il perdono. Oppure la vendetta. Questa è la storia di un segreto invisibile...


-LA RECENSIONE

"C'è un luogo in cui il mondo della luce incontra quello delle tenebre. E' lì che avviene ogni cosa: nella terra delle ombre, dove tutto è rarefatto, confuso, incerto. Noi siamo i guardiani posti a difesa di quel confine. Ma ogni tanto qualcosa riesce a passare. Il mio compito è ricacciarlo indietro"

Questo è il vademecum di ogni penitenziere. Di cosa si tratta? Chi sono i penitenzieri? Perché nessuno sa della loro esistenza? Questi sono solo alcuni dei mille interrogativi che circondano il lettore. Tanti eventi apparentemente non connessi tra loro, tempi di narrazione a sbalzi che mantengono viva l'attenzione anche dopo aver letto 100 pagine di seguito. Un thriller ben riuscito carico di storia, cultura, arte e mistero.

" Conosceva cose che non avrebbe voluto sapere. Cose sugli uomini e sul male che riescono a fare...
Guardava le persone intorno a sé vivere senza quel fardello di consapevolezza e le invidiava. Clemente l'aveva salvato. Ma la sua salvezza era coincisa con l'ingresso in un mondo di ombre."

Il male. Uno dei temi cruciali di tutto il libro. Il male da sorvegliare, il male da scovare, la portata del male che un solo uomo può fare e allo stesso tempo può evitare. Una corsa contro il tempo per salvare un'innocente dalle ombre. Una lotta interiore contro le tenebre della vita. Sarà battaglia fino all'ultimo sangue. Né vincitori né vinti, solo persone alla scoperta del proprio io più profondo e nascosto.

Il Tribunale delle Anime dove le anime dei peccatori più letali giungono al giudizio supremo e hanno un'ultima possibilità per pentirsi.
Due storie separate che alla fine collideranno con un finale che lascia a bocca aperta. 
Leggere per credere!

IL MIO GIUDIZIO

Questo è stato, senza ombra di dubbio, uno dei libri più belli che abbia mai letto! Col fiato sospeso dall'inizio alla fine, colpi di scena a non finire il tutto condito da una giusta dose di nozioni storiche e artistiche che non guastano. 
Non sono solita dare voti ai libri ma su questo credo farò uno strappo alla regola dando un bel 10+ !


A presto lettori!
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