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martedì 28 maggio 2019

Recensione "L'ombra di Caterina" di Marina Marazza

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di parlarvi di un bellissimo romanzo storico che mi ha tenuta incollata alle pagine per ben tre giorni. Si tratta de "L'ombra di Caterina", di Marina Marazza, edito da Solferino.
Buona lettura!


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«Oggi è festa. Nella chiesetta del borgo battezzano il mio bambino. Io non ci potrò essere, ufficialmente: devo stare nascosta.» Comincia così il racconto di una donna che la Storia ha a lungo dimenticato: Caterina, la madre di Leonardo da Vinci. Giovane popolana, sedotta dal notaio ser Pietro da Vinci, Caterina rimane incinta di un figlio che non potrà allevare: lo allatta, ma le viene tolto dalle braccia per essere cresciuto nella casa paterna. Il suo bellissimo bambino potrà godere di molti più agi, certo, ma rimarrà sempre un bastardo: non erediterà né titoli né proprietà e dovrà vivere solo del suo ingegno. Anche la vita di Caterina non sarà facile: l'accusa di stregoneria, il matrimonio con un ex soldato di ventura, cinque figli da crescere, e sempre il rimpianto per quel primogenito perduto che può vedere solo da lontano. Leonardo si trasferisce a Firenze, entra nella bottega del Verrocchio, manifesta ingegno e talento al di là di ogni previsione, ma si trova macchiato da un'accusa di sodomia. Meglio partire per una città più grande, più libera, piena di opportunità, la Milano degli Sforza. Madre e figlio sono destinati a non rivedersi mai più? O Caterina potrà riunirsi a Leonardo, coronando il sogno di stargli vicino, che ha dato luce e senso alla sua intera vita?

Il romanzo di Marina Marazza è dedicato ad una figura storica poco nota ma che, nella sua umiltà, ha dato i natali alla mente più brillante di tutti i tempi: Leonardo Da Vinci.
L'autrice la rappresenta come una donna bellissima ma estremamente povera e, di conseguenza, senza speranza di poter contrarre un buon matrimonio con i membri delle famiglie più abbienti. La sua storia con Piero Da Vinci, sembra da un lato l'avventura di una giovane e irresponsabile contadina e dall'altra il sogno di una ragazza di fuggire dalla miseria forte del suo amore sincero per un uomo che, invece, l'ha soltanto usata.

Mi rendevo conto desolatamente di non conoscere mio figlio,
di non sapere niente di lui, niente di più di quel che mi veniva raccontato, tutto un sentito dire, filtrato dalla voce della gente e ricamato dal filo delle mie fantasie.

La vita di Caterina è un susseguirsi di lotte, interiori e non, e sofferenze: la sua unica gioia, rappresentata dalla nascita del bellissimo figlio, diventa ben presto anche la sua condanna. Nessuno in paese vorrà sposare una ragazza madre, il signorotto che l'ha sedotta è interessato solo al bambino e ben presto viene allontanata da lui per un tempo che le pare infinito. Sofferenza, rabbia e rancore si mescolano in un tumulto senza fine negli occhi e nella mente di Caterina.

E' impossibile non provare pena per lei, per la sua ingenuità e per il suo cuore spezzato per sempre. E' vissuta in un tempo molto diverso dal nostro, un tempo in cui le regole erano tutto e nessuno si sarebbe mai sognato di infrangerle, un tempo in cui l'amore era un concetto vacuo e fittizio che non poteva certo influenzare il destino di un nobile così importante.

Mi ci erano voluti più di quarant'anni per arrivare a stargli accanto. 
Una vita intera prima di sentire la sua bella voce calda chiamarmi 'madre'.
Ma ne era valsa la pena e avrei rifatto tutto quanto.
Dall'inizio.

"L'ombra di Caterina" è una storia intensa, complessa, ricca di dettagli e verità storica. Il lavoro di ricostruzione è stato imponente e il risultato è un resoconto accurato e preciso di un lato sconosciuto della storia di Leonardo. E' un viaggio affascinante nella vita di una donna che ha dedicato il suo cuore ad un uomo e ad un figlio, pagando un prezzo altissimo e vivendo nella loro ombra. 
Lo stile dell'autrice, delicato ed elegante, ha reso la lettura un'esperienza emozionante e coinvolgente. Se amate il genere, o siete appassionati della storia di Leonardo, vi consiglio di recuperare al più presto la lettura di questo libro.


Altri libri dell'autrice:


venerdì 10 aprile 2015

Recensione libro " Il segreto della monaca di Monza" di Marina Marazza

Buongiorno cuori librosi,
vi parlo oggi di un romanzo storico che da tempo stazionava nella mia wish list.
Si tratta de "Il segreto della monaca di Monza", scritto da Marina Marazza ed edito da Fabbri Editori.
Buona lettura!


LA COPERTINA:



LA TRAMA:

Milano, XVII secolo. La città è sotto il dominio della cattolicissima Spagna, che punisce con inaudita ferocia ogni forma di eresia. Mentre nelle piazze si accendono i roghi, l’Inquisizione estorce confessioni sotto tortura e nessuno può ritenersi immune dal fanatismo religioso. Nemmeno tra le austere mura di un monastero. Del resto, persino lì si annida la più pericolosa delle eresie: l’amore, quello che accende i sensi, travolge la ragione e spinge a gesti folli. Marianna lo sa bene: costretta dal padre a monacarsi giovanissima, da anni vive prigioniera nel convento di clausura di Monza. Ma né le grigie celle né le ore trascorse in preghiera sono riuscite a spegnere i suoi sogni, i suoi desideri più inconfessati. Finché un giorno, al di là del muro del giardino, vede lui, Paolo. La passione tra i due è immediata, intensa, sfrontata. Si consuma ogni notte, tra la silenziosa complicità di alcune consorelle, l’invidia di altre, le voci maligne che cominciano a circolare fuori dal convento. Pur di farle tacere, i due amanti sono pronti a qualsiasi intrigo e sortilegio. Anche a versare sangue innocente. E mentre si stringe la morsa dell’Inquisitore, i sospetti si fanno pressanti e le verità più torbide. Un romanzo formidabile, dove la lussuria si intreccia all’orrore, e dove la realtà dei documenti storici supera la finzione. Una grandissima storia d’amore e di tormento, il grido straziante di libertà di una donna irrimediabilmente divisa tra obbedienza e trasgressione.
LA RECENSIONE:
"Ma sapeva, aveva sempre saputo, di non avere alcuna vocazione. La chiamata, lei, non l'aveva mai sentita. Ad attrarla era il mondo, la vita secolare, l'idea di amare un uomo, di farsi una famiglia, di avere dei figli, di allevarli dando loro quell'amore che lei non aveva mai conosciuto."
La protagonista di questo romanzo è Marianna de Leyva, passata alla storia come "la monaca di Monza",noto personaggio de "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni. La figura di Marianna, costretta a monacarsi molto giovane e non certo per volontà divina, viene svelata in tutta la sua complessità dagli albori della sua vita. Prima di diventare "la Signora" di Monza, altro non era che una giovane ragazza con tanti sogni e il disperato bisogno di amare ed essere ricambiata.
"Comunque fosse andata a finire, ne sarebbe valsa la pena perché erano nati l'uno per l'altra. Il Signore da lassù non poteva non vederlo. Il Signore da lassù buono e misericordioso, è giusto e ama i suoi figli, anche quelli più sventurati."
Costretta a condurre un' esistenza priva di gioia in un convento di clausura, madre Virginia non resisterà alla tentazione lanciata da un giovane cavaliere. Il suo bisogno di amore la spingerà oltre i limiti della decenza, oltre quel voto fatto anni prima, oltre ogni cosa. Per anni, lei ed il suo cavaliere vivranno di fugaci attimi di passione, spalleggiati da servitori più o meno fedeli. Ma si sa che il silenzio ha un prezzo e presto non basteranno più flebili minacce o qualche moneta per mettere a tacere i sempre più crescenti pettegolezzi.
"Sono stata l'amante di quel bastardo traditore, avrebbe voluto dire. Per lui ho mancato ai miei voti, ho abortito, sono stata complice di un assassinio, ho disonorato il mio nome e il mio monastero."
Torturata e interrogata per scoprire un'atroce verità, suor Virginia confesserà tutto ciò che è stato e verrà condannata alla più terribile delle pene: sarà murata viva per espiare tutti i suoi peccati.

IL MIO GIUDIZIO:
I romanzi storici non sono mai stati il mio genere ma, per questo libro, ho fatto un'eccezione. La figura della famosa "monaca di Monza", murata viva per gli innumerevoli peccati commessi, mi ha sempre affascinata e grazie a questo romanzo, sono riuscita a scoprire uno scorcio più ampio e completo della sua esistenza. L'autrice mostra con un linguaggio ricercato, la figura così controversa di suor Virginia de Leyva, vittima delle sue passioni carnali. Alcune immagini sono descritte con vivido realismo, come gli anni di prigionia nella sua cella. Sembra di essere lì insieme a lei, tra sofferenza e rimpianti. Lo stile è consono all'epoca narrata con l'utilizzo di termini specifici e aurici. L'elemento romanzato non è predominante, ma abbellisce la vicenda storica. E' stata una lettura intensa ed emozionante che mi ha colpito moltissimo. Non posso che consigliarlo.

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