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martedì 3 settembre 2019

Recensione "Il mondo contro" di Jacopo Olivieri

Buongiorno, lettori.
Ad Agosto ho avuto il piacere di leggere, in anteprima, "Il mondo contro", un romanzo di Jacopo Olivieri edito da Mondadori e ne sono rimasta decisamente affascinata, nonostante si rivolga ad un target di lettori di verso da quello a cui appartengo io.
Non vedo l'ora di raccontarvelo perciò non mi resta che augurarvi una buona lettura!



Questo romanzo è nato da Ce l'hai una storia?, un contest per ragazzi e ragazze sotto i 18 anni per selezionare la migliore idea narrativa per un libro. Martina Gerenich, vincitrice della seconda edizione, è stata premiata da una giuria di esperti: «Come nella serie di culto Black Mirror, l'idea di Martina descrive un futuro ispirato al mondo di oggi, che non solo potrebbe diventare realtà, ma forse lo sta già diventando. Unisce poi classici della fantascienza con temi di grande attualità. Spunti che per qualsiasi scrittore o scrittrice costituiscono una grande sfida e che, siamo sicuri, incontreranno il gusto dei giovani lettori che vogliono essere presi sul serio».

L'idea di base del romanzo fa paura perché non si allontana molto dalla realtà che stiamo vivendo e il futuro che, ahimè, stiamo costruendo per le prossime generazioni. Sara, giovane protagonista del libro, rappresenta la coscienza di tutti noi, quella voce che dovrebbe fermarci quando stiamo per commettere un errore gravissimo, come quello di cementificare ettari di terra per l'ennesimo edificio (funzionale o meno che sia). La ragazza decide di tentare il tutto e per tutto per salvare il suo orto ma, ben presto, si accorge di non essere sola in questa battaglia: sebbene tutti, intorno a lei, siano conquistati dalla tecnologia e dall'innovazione, una curiosa associazione sembra voler lottare contro le ingiustizie del mondo con mezzi fuori dal comune e ripagando la società moderna con la stessa moneta e a colpi di click.

Fa paura pensare ad un mondo senza più aree verdi, con robot ad ogni angoli e nei ruoli più svariati. E' spaventoso pensare che in un realtà non troppo lontana tutto sarà affidato all'intelligenza artificiale a discapito dei sentimenti e delle emozioni. Da questo punto di vista, l'autore ci regala tantissimi spunti di riflessione e momenti in cui la voglia di eliminare qualsiasi oggetto, dotato di microchip, sarà davvero difficile da contenere ma, almeno per ora (e per fortuna, aggiungerei) si tratta solo di una storia.

Credo sia nostro dovere fare ammenda sugli errori e la quasi totale mancanza di sensibilità con la quale viviamo. Dovremmo prendere tutti spunto da Sara e dalla sua battaglia per ciò che è giusto, anche se fuori moda e politicamente scorretto. 'Il mondo contro' è un libro che regalerei ad ogni adolescente, perché sarà l'adulto di domani e colui che, molto probabilmente, dovrà rimediare insieme a noi alle conseguenze disastrose del progresso ad ogni costo.
Il romanzo è un quadro perfetto dell'epoca che stiamo vivendo e un grido d'allarme che ci invita a cambiare rotta. 

Ho apprezzato moltissimo la storia e la protagonista, mi è piaciuto molto lo stile dell'autore e anche l'originalissima e attualissima idea di Martina Gerenich. 'Il mondo contro ha tutte le potenzialità per entrare con prepotenza nelle vite di tutti e noi e scuotere, davvero, le nostre coscienze!


mercoledì 27 marzo 2019

[Blogtour + Gadget] "Il caso dei sessantasei secondi" di Tommaso Percivale



Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di un libro carinissimo e particolare edito da Mondadori, 'Il caso dei sessantasei secondi', scritto da Tommaso Percivale.
Al termine della recensione, vi aspetta un piccolo gadget per accompagnare la lettura del romanzo.
Buona lettura!


Data di uscita: 19 Marzo
Formato: cartaceo - ebook
Acquistalo, QUI

«Lucy Blackstone, Mei Li Bradford, Candice King, Kaja Bandhura» recitò la regina. «Per i vostri meriti sul campo, io vi nomino membri dell'ordine della Ghirlanda. Come le volpi cacciano di notte, in segreto, così anche voi andrete a caccia dei crimini più sfuggenti, dei casi impossibili, dei misteri più inspiegabili, in nome del Regno d'Inghilterra.» Il trafiletto sul "Morning Post" attira l'attenzione di Lucy, Kaja, Candice e Mei Li, quattro inseparabili amiche accomunate dalla grande passione per la ricerca della verità. Nell'annuncio, una donna che viaggia tutte le sere sulla tratta Marylebone-Aylesbury si lamenta del fatto che il treno fa una fermata non prevista in una stazione fantasma, e che questa fermata dura sempre sessantasei secondi esatti. Il caso incuriosisce le ragazze, che si mettono sulle tracce del treno di mezzanotte e finiscono dritte nei sotterranei di Londra, convocate dalla regina Vittoria in persona. Ad attenderle ci sarà un complotto in cui sono coinvolti il capo dello spionaggio inglese, il medico personale della regina, una banda di sicari internazionali e un marinaio irlandese, che le aiuterà in un'indagine degna del più celebre degli investigatori.


Questa piccola meraviglia firmata da Tommaso Percivale, è un romanzo pensato e studiato per un pubblico di giovanissimi ma anche per me, una quasi trentenne con la passione per i gialli, si è rivelata una lettura carinissima e godibile dalla prima all'ultima pagina. Il vero motore della storia, oltre al mistero dei famosi 'sessantasei secondi', sono le protagoniste: giovani, brillanti e dotate di un intuito formidabile. L'autore ci presenta un quartetto abbastanza compatto e variopinto, ognuna di loro ha un carattere diverso con una sua particolarità ma, come i pezzi di un puzzle, funzionano solo insieme.

L'ambientazione è l'Inghilterra vittoriana con la sua eleganza, opulenza e i costumi tipici dell'epoca. Mi è piaciuto il 'cameo' della regina in persona e come l'autore è riuscito ad umanizzare e a rendere molto simpatica una figura storica come quella di Vittoria che è la regina inglese per antonomasia. Percivale ha pensato ad ogni dettaglio della sua storia, regalandoci un libro ricco di descrizioni, pensieri, riflessioni e personaggi.

Mi piacerebbe raccontarvi, nel dettaglio, il caso sul quale indagano le nostre giovani amiche ma vi toglierei il piacere della lettura e sarebbe un vero peccato. Posso assicurarvi che l'autore ha dato il massimo anche sul caso misterioso e le indagini intraprese per scoprire la verità, fino all'ultimo non sono riuscita a capire il segreto nascosto nella stazione fantasma apprezzando, così, il bellissimo epilogo.

La penna dell'autore è precisa ed elegante, la prosa è scorrevolissima -ho divorato il libro nel giro di un giorno- e, anche se in maniera più semplicistica e moderna, mi ha ricordato molto i capolavori di Arthur Conan Doyle e di Agatha Christie. Se amate i romanzi gialli e leggeri, 'Il caso dei sessantasei secondi' è il libro che fa al caso vostro, perfetto per avvicinare anche i più giovani alla lettura.


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giovedì 28 febbraio 2019

Recensione "La bambina che somigliava alle cose scomparse" di Sergio Claudio Perroni

Buongiorno,  lettori.
Oggi vi parlo di una bellissima favola ideata e raccontata da Sergio Claudio Perroni, "La bambina che somigliava alle cose scomparse", in uscita oggi per La nave di Teseo.
Buona lettura!


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"Ma a che ti serviva la nuvola?" Si chiama Pulce e risolve problemi. Per farlo, ricorre all'antico e desueto stratagemma di porre domande. Interroga chi incontra sul motivo di una paura inspiegabile, di una particolare malinconia, di una speranza tradita. Gira e rigira, le risposte sono altre domande: d'amore o d'amicizia, di protezione o di salvezza. "Mi serviva a nascondermi," le risponde il passero, terrorizzato dal falco che lo insegue. Detto, fatto: il volto di Pulce diventa la nuvola in cui rifugiarsi! È scappata di casa, Pulce. Si è presa una vacanza dalle lamentele della mamma e del papà per quello che fa o non fa, per ciò che è o non è. Ha sette anni, gli occhi color tatuaggio e un'energia visionaria. In un battibaleno è capace di trasformarsi in chiunque e in qualunque cosa: un ruscello, un affetto perduto, una stella cadente, una madre scomparsa, un paio di occhioni blu... E così, facendo da ponte tra quello che c'era e quello che non c'è più, rimedia di volta in volta alla perdita di cui soffrono i personaggi in cui si imbatte. Per riuscirci, attinge all'esperienza che zampilla dalle sue "fonti", un popolo buffo e saggio raccontato in parallelo dalle geniali note a piè di sogno. 


Quando mi è stata proposta la lettura di questo libro ho accettato senza esitazioni conquistata dal titolo e dalla trama. Sergio Claudio Perroni ci regala una bellissima favola per adulti che mi ha emozionato più volte, tra un episodio e l'altro.
La piccola protagonista, Pulce, è un personaggio unico e raro.. speciale! È una bambina di sette anni stufa di non essere all'altezza delle aspettative degli altri che decide di scappare di casa. Lungo il cammino incontra le personalità più svariate che, come lei, hanno un'aria davvero triste e sconsolata. Ognuno di loro, infatti,  ha perso qualcosa o qualcuno e, attraverso Pulce, riesce a ritrovare la serenità. La nostra piccola protagonista ha un dono speciale: può trasformarsi in qualsiasi cosa aiutando gli altri a ritrovare sé stessi.

Una nota speciale che, a mio avviso, dona un valore aggiunto al libro è l'arte di Leila Marzocchi. Le illustrazioni della celebre fumettista rendono la lettura ancora più speciale e unica. Il risultato finale, infatti, è una storia speciale che conquista il cuore e la mente attraverso la forza delle emozioni e dei sentimenti.
L'autore racconta i temi più svariati con una delicatezza rara e coinvolgente. Ho amato ogni singola pagina della storia: ogni parola, ogni concetto, ogni immagine e ogni emozione. Era dai tempi de "Il piccolo principe" che non mi capitava di apprezzare così tanto un libro per ragazzi.
Non capita spesso di incontrare storie del genere e, vi assicuro, che resterete colpiti dal libro, dalle bellissime immagini in esso racchiuse e dalla dolcissima Pulce che entra di diritto tra i miei personaggi preferiti di sempre!
Lettura super promossa!


lunedì 29 ottobre 2018

Recensione "Misteriosa" di Elisabetta Gnone

Buongiorno, lettori.
Esce oggi, per Salani editore, un nuovo capitolo delle storie di Olga di carta, serie di successo firmata dalla penna di Elisabetta Gnone.
Questo nuovo, e coloratissimo, capitolo affronta una delle più grandi paure dell'uomo: crescere.
Buona lettura!


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Cosa significa diventare grandi? E come si fa? «Crescere è una faccenda complicata» direbbe il professor Debrìs, e Olga lo sa bene: per rassicurare una giovane amica, che di crescere non vuole sentire parlare, le racconta la storia di una bambina a cui i vestiti stavano sempre troppo grandi, anche se l'etichetta riportava la sua età, o la sua taglia, e che saltava nei disegni per fuggire dalla realtà. La storia di Misteriosa è la storia di chi fatica a trovare il proprio posto nel mondo, fugge da responsabilità e doveri, incapace di assumersene il carico, e combatte strenuamente per restare fanciullo. È anche, però, la storia di una bambina che non si arrende. Una storia che farà ridere, pensare e spalancare gli occhi per lo stupore; e che rassicurerà Olga, i suoi amici e i lettori di tutte le età su un punto, che è certo: per diventare splendidi adulti occorre restare un po' bambini. 

Sono una grande fan di Elisabetta Gnone: le sue storie, nonostante siano rivolte ad un pubblico decisamente più giovane di me, hanno il potere di farmi estraniare dalla realtà e di farmi riflettere attraverso messaggi semplici ma diretti. 'Misteriosa' è la nuova avventura raccontata da Olga, la protagonista di questa serie, maestra nel raccontare storie. In questa nuovo romanzo ci troviamo di fronte ad una bambina particolare, con i vestiti sempre grandi e un dono speciale: saltare in quadri e disegni per allontanarsi dalla realtà e andare alla scoperta di altri mondi.

Questa sua capacità non è altro che una bellissima metafora di una delle paure più grandi dell'uomo: la paura di crescere, di affrontare le responsabilità delle nostre azioni e di ottemperare agli obblighi che ci vengono richiesti. Alzi la mano chi non ha mai desiderato di scomparire prima di un esame tosto o prima di una giornata lavorativa cruciale per la carriera. Ci sono momenti in cui la vita diventa pesante, già da quando siamo bambini. Nessuno perde del tempo a spiegare alle giovani menti la bellezza e l'impegno del diventare grandi e, di conseguenza, si genera una grande paura verso l'ignoto e verso il mondo degli adulti.

L'autrice ci guida in questo viaggio oltre la paura attraverso una narrazione semplice, curata e ricca di metafore. I suoi disegni sono meravigliosi e fanno da cornice ad una storia magica in cui fantasia e realtà diventano una cosa sola. I protagonisti sono stati tutti carinissimi e ben costruiti, ho ritrovato con piacere alcuni personaggi già incontrati nei libri precedenti e apprezzato, ancora di più, la figura di Olga e il suo mondo fatto di storie e insegnamenti. Pur non essendo più una bambina, ho trovato questa lettura molto gradevole e interessante, credo che possa dare un insegnamento importante anche a noi adulti. La consiglio!



mercoledì 24 ottobre 2018

Recensione "La BandaCadabra" di Neil Patrick Harris

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di magia e di un libro che mi è piaciuto moltissimo!
Si tratta de "La BandaCadabra", un romanzo di Neil Patrick Harris, edito da Il Castoro.
Buona lettura!



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Quando Carter, un giovane mago di strada, scappa da uno zio più imbroglione che amorevole, non si aspetta certo di trovare amici e magia in una piccola e apparentemente tranquilla cittadina del New England. Ma, come in ogni trucco che si rispetti, le cose cambiano all'improvviso quando in città arrivano l'avido B.B. Bosso e la sua banda di mascalzoni, pronti a mettere a segno il colpo della vita: rubare il diamante più grande del mondo! Dopo il fatidico incontro con Dante Vernon, illusionista e proprietario del negozio di magia della città, Carter si unirà ad altri cinque ragazzini con abilità straordinarie, per salvare la città dalle grinfie del perfido B.B. Bosso. Con grande lavoro di squadra e un pizzico di magia, la BandaCadabra vivrà un'avventura incredibile!

Quando mi rapporto con un libro per ragazzi, ho sempre paura di non riuscire ad apprezzarlo in pieno: di ritrovare una trama troppo semplice, un linguaggio poco curato e, in generale, una storia troppo lontana dalla realtà. "La BandaCadabra", è stato una bellissima scoperta. Mi è capitato raramente di appassionarmi così ad un libro per bambini. L'ho divorato in un giorno, conquistata da Carter e dagli altri membri della banda. Questi ragazzi mi hanno insegnato tanto, nonostante siano così giovani, hanno le idee molto chiare sul mondo e sulle persone che vogliono essere.
La storia è un inno all'onestà e alla voglia di cambiare il mondo anche quando si hanno mezzi molto scarsi a disposizione. Carter è un bambino di straordinaria intelligenza che ha sempre vissuto in un contesto sfortunato e deviante, l'incontro con gli altri membri della banda gli mostra che esiste un altro modo per vivere e per sfruttare le sue straordinarie capacità.

La magia sta negli occhi di chi guarda e, anche se sono sempre molti gli scettici, questo libro insegna ad andare oltre le definizioni e a cercare l'elemento magico in tutto ciò che ci circonda. Ho imparato molto grazie agli inserti dedicati ai trucchi di magia (non ho ancora smesso di propinare a tutti il trucco per indovinare un numero!), e mi sto impegnando molto per riuscire a fare quello della monetina. Vi assicuro che non c'è niente di ridicolo in questo romanzo, parola di una quasi trentenne.
L'autore si racconta in prima persona, rapportandosi direttamente con il lettore e coinvolgendolo in tutte le parti del libro con esperienze, giochini da scoprire e indovinelli da risolvere. Lo definirei un libro 'interattivo' che riesce a suscitare curiosità e stupore anche in noi adulti.

La storia, poi, è molto dolce e, a tratti, triste. Harris riesce a nascondere dietro la costante positività una storia fatta di dolore, abbandono e mancanza degli affetti più semplici. Il libro è curato in ogni dettaglio, troverete delle bellissime illustrazioni in ogni pagina. Riderete di gusto, resterete a bocca aperta per gli aspetti magici della storia e vi appassionerete tantissimo al gruppo. Già mi mancano e spero di leggere, presto, una loro nuova avventura! Promosso a pieni voti e consigliato a grandi e piccini.


sabato 26 agosto 2017

[Baby's Book] "Flox sorride in autunno" di Elisabetta Gnone

Buongiorno lettori,
oggi si torna bambini col il terzo libro della serie de 'I quattro misteri di Fairy Oak', di Elisabetta Gnone.
Buona lettura!


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Succede sempre così, un giorno di settembre, qualcuno commette una stranezza più strana delle solite stranezze, e da quel momento, per un mese, a volte due, da Fairy Oak è bandita la normalità. La chiamano "La danza delle follie di stagione". È esilarante quel che avviene in quei giorni e bellissimo, perché ciascuno sembra dare davvero il meglio di sé quanto a fantasia, forza, abilità e... stravaganza. Anche gli alberi non scherzano, l'intera Valle sembra stregata. E Flox ha una teoria al riguardo: basta guardare gli occhi di chi danza per capire che... Lasciamolo dire a Flox, questo mistero lo svelerà lei, la ragazza arcobaleno, l'amica del cuore di Vi e Babù. Questa storia è dedicata a lei e all'amicizia, quella che ovunque ti volti te la ritrovi davanti e qualche volta ti lascia i lividi. E non solo sulla pelle...



Come tutti sapete, adoro Elisabetta Gnone e la magnifica serie di Fairy Oak.
Il viaggio nei quattro misteri sta per finire ma, intanto, possiamo goderci questa terza incredibile storia di amicizia e ironia.
Flox è il personaggio centrale del libro, ho amato il suo estro creativo e la simpatia dirompente.


I ragazzi di Fairy Oak ne combinano sempre una e l'autrice ha una prosa appassionante e coinvolgente. Rispetto ai due volumi precedenti, mi ha coinvolto molto di più per la storia e l'inimitabile Flox.


L'edizione è curatissima, colorata e una vera delizia per gli occhi.
Ho terminato il libro con un velo di tristezza perché so che, ormai, siamo quasi alla fine di questa nuova serie, ma è una lettura che merita assolutamente e ci permette di viaggiare con la fantasia.
Non è facile restare coinvolti con storie di fate e magia, ma il potere della Gnone non conosce età.
Non lasciatevi ingannare dall'apparenza, amerete questa serie anche da 'adulti'! :)



martedì 11 luglio 2017

Recensione "Wonder" di R.J. Palacio

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di una storia davvero eccezionale che tutti dovrebbero leggere.
Si tratta di 'Wonder', di R.J. Palacio.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Come un agnello al macello: Si dice di qualcuno che va in un posto con la tranquillità di chi non sa che in quel posto gli accadrà qualcosa di molto spiacevole."

August è sempre stato un bambino speciale, e non per meriti caratteriali o scolastici. Perlomeno, non solo. E' nato con una gravissima deformazione facciale che lo rende strano, diverso, orribile, agli occhi di chi lo vede per la prima volta. Dopo aver subito diversi interventi, la situazione si è più o meno stabilizzata, ma il suo viso no e non lo farà mai. I suoi genitori lo proteggono da sempre permettendogli di studiare a casa, ma quest'anno vorrebbero che frequentasse una scuola, una vera.
Per Auggie non c'è prospettiva più spaventosa, ma dovrà fare uno sforzo.

"Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile."

L'impatto con questo nuovo mondo non è per nulla semplice. Auggie è abituato agli sguardi della gente, alle occhiate, alle prese in giro e agli epiteti orribili che gli vengono rivolti, ma la vita a scuola è davvero dura. I suoi compagni si dividono sostanzialmente in due categorie: quelli che lo evitano e quelli che cercano di fare uno sforzo per stargli vicino. Nessuno sembra volergli concedere la possibilità di farsi, almeno, conoscere.
Poi un giorno, a pranzo, tutto cambia. Summer, una ragazza normale, molto carina e simpatica, si siede al suo tavolo deserto: è l'inizio di una nuova vita.

"Il modo migliore per misurare quanto siete davvero cresciuti non è in centimetri o contando il numero di traguardi che avete varcato lungo il percorso (...) Ma da ciò che avete fatto del vostro tempo, dal modo in cui avete trascorso le vostre giornate e dalle persone che avete conosciuto quest'anno. E' questa, a mio parere, la più grande misura del successo."

Dopo un anno di delusioni, ma anche di amicizia e di speranza, Auggie capisce che, anche se non sarà mai normale, non tutti lo giudicheranno per il suo aspetto e, queste, saranno le persone migliori.

Non capisco perché abbia aspettato così tanto per leggere questo libro. Ma, in questi casi, vige il proverbio del 'meglio tardi che mai'. Ho amato ogni cosa di questo romanzo: la copertina, il titolo, i personaggi, il messaggio, i precetti.. tutto. August è un ragazzo che mi è entrato nel cuore con la sua passione sfrenata per 'Star Wars', la sua dolcezza infinita e la voglia di essere normale. L'autrice descrive perfettamente ogni stato d'animo o pensiero di Auggie e, per questo, è ancora più facile entrare in empatia con lui. Mi è piaciuto molto il ruolo rivestito dalla famiglia che cerca di proteggerlo in ogni modo, ho apprezzato la sincerità di Via, la sorella, che toglie un po' quell'apparenza di famiglia del Mulino Bianco, ponendo l'attenzione sui problemi reali che tutti loro devono affrontare. I compagni di scuola rivestono un ruolo fondamentale, nel bene e nel male, permettono ad August di fare un enorme passo avanti nel processo di accettazione di sé. 
Auggie è perfetto così com'è, non importa quello che dicono gli altri. 
L'autrice lancia un importantissimo messaggio sociale rivolto ad un pubblico di ragazzi che spesso non si rendono conto della cattiveria che usano ogni giorno verso compagni che reputano diversi o strani. Lo fa con una dolcezza disarmante, ma schietta. Quando si parla di certe tematiche, è inutile nascondersi dietro un dito. Bisogna dire le cose come stanno, belle o brutte che siano.
La narrazione è scorrevolissima e ci accompagna fino all'epilogo straordinario in cui ognuno avrà il posto e il ruolo che merita.
E' una storia che vi consiglio con tutto il cuore, non importa l'età che avete.
Fa bene a tutti, ve lo garantisco.



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