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lunedì 30 gennaio 2023

Recensione "Un giorno di festa" di Joyce Maynard

 Buongiorno lettori. 

Oggi vi parlo di un libro che ho adorato, sebbene inizialmente lo abbia trovato un po' eccentrico e assurdo. 

Si tratta di "Un giorno di festa", di Joyce Maynard, edito da NN Editore. 

Buona lettura!



A tredici anni, Henry si sente separato dal mondo. Vive con sua madre Adele, una donna bella e triste, che dopo un divorzio difficile si è chiusa in se stessa; ha poche occasioni di svago e nessun amico, finché nel fine settimana del Labor Day un uomo dai vestiti sporchi di sangue lo avvicina al supermercato, chiedendogli aiuto. Si chiama Frank e rivela di essere evaso dall’infermeria del penitenziario, ma nonostante il rischio Henry e Adele non esitano ad accoglierlo in casa con loro. E in pochi, intensissimi giorni, la loro vita cambia radicalmente: Adele riscopre la passione con Frank, che cerca di redimersi da un tragico errore; Henry trova finalmente una gura paterna, con cui imparare a giocare a baseball, a cucinare una torta perfetta, a confrontarsi con la gelosia e l’amore. Così, mentre fuori la polizia dà la caccia a Frank, in casa il tempo sembra scorrere lento, racchiuso nell’intimità di una famiglia ritrovata. "Un giorno di festa" parla di un ragazzo che affronta la difficoltà di crescere, di un pericolo che si trasforma in rinascita, di destini che si intrecciano all’improvviso per un gesto di fiducia.

Vi è mai capitato di aprire un libro, leggere qualche pagina e aggrottare le sopracciglia per la confusione? Di scorrere velocemente parole e righe in preda alla sensazione che è una storia assurda e dai connotati un po' forzati? Queste sono state le mie prime impressioni su "Un giorno di festa" e la tentazione di abbandonare la nave è stata più forte che mai.

Per fortuna non l'ho fatto e nonostante i forti dubbi ho continuato perché mi sarei persa una storia che ho finito per amare!

La vicenda inizia con una madre e un figlio che vivono ai margini della società, quasi reclusi tra le mura di casa. Senza uno scopo e senza sogni e obiettivi. Tutto cambia in un giorno qualunque mentre sono in un supermercato: un uomo dall'aspetto losco si avvicina e chiede aiuto, in barba a qualsiasi istinto di conservazione, lo accolgono in casa loro. 

Da qui si accavallano momenti che sembrano sospesi nel tempo fatti di parole sussurrate, torte profumate preparate tutti insieme, un'intimità inaspettata che li fa sembrare una famiglia  felice...se non fosse che Frank, il misterioso sconosciuto, è un prigioniero evaso e fuori da questo quadretto felice ci sono squadre di poliziotti che lo cercano ovunque.

Adele e Frank si uniscono in un legame fortissimo di quelli che capitano solo una volta nella vita mentre nella mente del giovane Henry si fanno strada domande, dubbi e paure. Ognuno di questi tre personaggi attraversa un percorso di crescita e di riscatto verso una versione migliore di sé stessi. 

Lo stile della Maynard è dolce e delicato, nonostante la storia e alcune tematiche forti. L'autrice è riuscita a racchiudere in un numero esiguo di pagine tre vite totalmente stravolte da un singolo evento che cambierà per sempre le loro vite. L'epilogo che regala al lettore è una carezza leggera sul cuore dopo pagine di sofferenza e dolore.

Se siete alla ricerca di una storia che vi travolga,  in cui romance e crime si mescolano alla perfezione, l'avete trovata!




mercoledì 23 settembre 2015

Recensione "Dopo di lei" di Joyce Maynard

Buongiorno cari lettori,
oggi vi parlo di un romanzo interessante edito dalla Harlequin Mondadori, firmato da Joyce Maynard.
Si tratta del libro, "Dopo di lei", la storia di un legame indissolubile di due sorelle e di un'avventura che non avrebbero mai dimenticato.


LA COPERTINA:



LA TRAMA:

È l'estate del 1979 a Marin, California. Rachel e la sorellina Patty esplorano indisturbate la montagna dietro casa, lasciate un po' a loro stesse da un padre detective di polizia, affascinante e molto impegnato, e da una madre triste e depressa, che si occupa di loro un po' da lontano. Possono sperimentare la libertà, i giochi di un'infanzia senza confini, inventarsi le giornate senza seguire alcuna regola in particolare. Finché un giorno delle giovani donne iniziano a essere uccise su quella montagna. Il padre di Rachel viene incaricato del caso, il più importante e difficile che gli sia mai stato affidato. Ma la sua grande occasione si trasforma presto in un fallimento, quando tarda a trovare il Killer de Tramonto. Per aiutarlo Rachel e Patty decidono allora di lanciarsi nel gioco più pericoloso che abbiano mai azzardato: iniziano a investigare, mettendo a rischio se stesse e compromettendo per sempre la carriera del padre.
Sono passati trent'anni da quell'estate, e Rachel, ora affermata scrittrice, non è ancora riuscita a dimenticarla ed è per liberarsene per sempre che decide di raccontarla.

LA RECENSIONE:
"Provai un fremito di orgoglio nell'udirlo parlare di noi a quel modo: pensava a noi, badava a noi. Di tutti i padri, di tutti i poliziotti, e anche di tutti gli ispettori, avevano scelto lui per rassicurare la popolazione, perché era il più forte e il migliore. Ed era tutto nostro."
Siamo agli inizi degli anni Ottanta, in una piccola cittadina ai piedi di una montagna. Qui, come in ogni piccolo centro, non succede mai nulla e tutti vivono tranquilli e sereni le loro esistenze. Rachel e Patty sono due sorelle inseparabili, da quando i genitori hanno divorziato vivono abbandonate a loro stesse: non hanno divieti, non ricevono raccomandazioni, sono libere di fare ogni cosa. Amano trascorrere il tempo in montagna e inscenare giochi strani per passare il tempo. Tutto cambia il giorno in cui, sulla loro montagna, vengono commessi una serie di brutali omicidi.
"Era come se il mondo intero stesse crollando a pezzi, e tutto ciò che desideravo era rimanere stretta all'unica persona che non se ne sarebbe andata via. Per tutta la vita avevo pensato che ci sarebbe sempre stato nostro padre a salvarci, invece ora cominciavo a rendermi conto che era lui ad avere bisogno di noi."
Le due ragazze hanno sempre visto il padre come un eroe e quando viene messo a capo delle indagini sul "killer del tramonto", non possono che provare un moto di orgoglio verso di lui. Più il tempo passa, più aumentano le vittime, il killer non lascia indizi e la polizia brancola nel buio. Per aiutare suo padre, Rachel coinvolge Patty in una indagine personale per scoprire chi si cela dietro questi omicidi seriali.
Aveva la straordinaria capacità di arrivare alla verità delle cose. "Sono la tua migliore amica, non ne troverai mai un'altra come me."
"Lo so."
Una cosa è certa, il legame di queste due sorelle supererà il dolore, la paura, la perdita.. potranno sempre contare l'una sull'altra perché sono due metà di una cosa sola.

IL MIO GIUDIZIO:
Il romanzo è diviso in tre parti narrate in prima persona dalla protagonista della storia. A metà tra un thriller e un diario, il libro è incentrato sul legame profondo di queste due sorelle che possono contare solo su loro stesse. Entrambi i personaggi sono ben costruiti e caratterizzati, sono due personalità diametralmente opposte che insieme funzionano alla grande. La narrazione è lineare nel tempo, partendo dal passato e arrivando al presente. Lo stile dell'autrice è fluido e abbastanza scorrevole. Sarebbe stato bello avere una parte scritta dal POV di Patty che appare sempre come una figura taciturna e protettiva nei confronti dell'intraprendente Rachel. Nel complesso la storia mi è piaciuta, soprattutto per la trama non scontata che stupisce il lettore, non accade nulla di quello che ci si aspetta, ma tutto il contrario. Consigliato!

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