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martedì 22 ottobre 2024

Recensione "Nel nulla" di Sarah Pearse

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog,

in questo post parliamo del nuovo libro di Sarah Pearse, "Nel nulla", disponibile da oggi per Newton Compton Editori. 

Buona lettura!



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Traduzione Laura Miccoli

Editore Newton Compton 

Pagine 416

Kier Templer vive la sua vita on the road. Soprannominata “la figlia del mostro” dopo l'efferato crimine della madre, si è lasciata alle spalle la sua città natale e il suo gemello. Una cosa, però, la lega ancora al fratello: le mappe dei luoghi in cui è stata, che crea e gli invia a ogni nuovo viaggio. Un giorno di lei si perdono le tracce nel parco nazionale del Portogallo. La detective Elin Warner giunge nello stesso parco insieme a suo fratello Isaac, in un viaggio per ritrovare il loro rapporto, ma quando scoprono l'ultima e inquietante mappa di Kier, capiscono che la donna non è scomparsa volontariamente. I pochi sconosciuti che si trovano nell'isolato campeggio cominciano a serrare le fila di fronte alle loro domande, e la bellezza selvaggia del parco inizia a diventare sinistra. Elin e Isaac devono districare gli indizi per scoprire cosa è realmente successo a Kier. Quando si segue una pista, però, bisogna stare attenti a guardarsi le spalle... Se ti perdi in questi boschi oscuri, una mappa non basterà per tornare indietro...


Siamo giunti al terzo capitolo della storia della detective Elin Warner, già incontrata ne "Il sanatorio" e ne "Il santuario", che in questo nuovo libro ritroviamo in una fase di convalescenza sia a livello personale che lavorativo. 

Insieme al fratello Isaac, si reca in uno splendido parco naturale in Portogallo con il duplice obiettivo di ritrovare sé stessa e il rapporto con tutto ciò che le resta della sua famiglia. 

Dopo pochi giorni, anche Isaac le rivela il secondo fine di quel viaggio: indagare sulla scomparsa di Kier, la sorella di un amico di cui non si hanno notizie certe da un po'. La vicenda richiama molto un caso true crime molto note che si svolse con delle modalità analoghe, non vi cito il nome per non rovinare la lettura ma se ne avete sentito parlare sicuramente non farete fatica a fare due più due.

Il fulcro della storia resta comunque quello di puntare l'attenzione sulla violenza sulle donne e l'importanza di troncare i rapporti tossici. Con una narrazione sfalsata nel tempo e in cui si alternano i pensieri di Elin e Kier, si arriva all'epilogo carico di emozioni e significato. 

Stavolta Sarah Pearse abbandona parzialmente lo schema a camera chiusa anche se l'ambientazione è comunque molto remota e isolata. L'autrice gioca tanto con i personaggi lasciando intendere cose per poi ritrattare, in questo modo è difficile capire chi sono i buoni e chi i cattivi. 

Nonostante la scrittura scorrevole e la tematica importante, questo libro non è riuscito a far breccia. Quella che è mancata è stata la suspense e la tensione psicologica. Forse proprio per il forte richiamo al caso vi accennavo sopra, e di cui volutamente non vi ho dato dettagli, mi sono auto rivelata come sarebbe andata perdendo così anche quel minimo interesse che stavo provando.

Mi è mancato il clima claustrofobico de Il santuario, così come i personaggi incisivi de "Il sanatorio". Unico elemento che mi ha convinta è stata l'ambientazione suggestiva e misteriosa.

Sicuramente poteva andar meglio! 

📚📚📚


Trovi la recensione del libro precedente ➡️ QUI

martedì 4 ottobre 2022

Recensione "Il Santuario" di Sarah Pearse

 Buongiorno lettori, 

da oggi in libreria potete trovare il nuovo thriller di Sarah Pearse, "Il santuario", edito da Newton Compton Editori. Ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima e non vedo l'ora di raccontarvelo perché, a differenza de "Il sanatorio", mi ha conquistata. 

Buona lettura!



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L'apertura di un esclusivo centro benessere su un'isola al largo del Devon ha richiamato l'attenzione dei media di tutta l'Inghilterra e dei turisti più facoltosi. Viene pubblicizzato sulle riviste di settore come un'oasi di pace, una sorta di lussuoso santuario del wellness, il luogo ideale per chi desidera allontanarsi dal caos della città e ricaricarsi di nuove energie. Ma l'area su cui sorge la struttura, conosciuta come Reaper's Rock, sembra nascondere una storia oscura. Quando una giovane donna viene trovata morta sugli scogli sotto lo splendido padiglione yoga del centro, la detective Elin Warner, chiamata a indagare, non crede che sia stato un semplice incidente. E i suoi sospetti si trasformano in certezza quando scopre che la vittima non era un'ospite e non avrebbe dovuto trovarsi lì. Altri incidenti portano Elin a temere che la leggenda nera di Reaper's Rock non sia soltanto frutto della superstizione. Dovrà perciò misurarsi con la mente contorta di un assassino spietato e perverso, in una corsa contro il tempo in cui la posta in gioco è la sopravvivenza.

Quando ho girato la prima pagina di questo thriller ho provato un misto di curiosità e pregiudizio: non avendo particolarmente apprezzato la protagonista nel libro precedente, "Il sanatorio", sono partita prevenuta verso di lei ma sono felice di averle concesso una seconda possibilità perché ho divorato questo nuovo thriller della Pearse.

Il "modus operandi" dell'autrice è sempre lo stesso: un luogo isolato, un caso intricato da risolvere e condizioni meteo proibitive che isolano totalmente i personaggi per tutta la durata delle indagini. In questo libro, Elin lascia da parte le sue ansie e paure e finalmente mostra di che pasta è fatta e le sue abilità di detective. Il caso non è semplice: una scia di omicidi che potrebbe essere collegata a un caso precedente e avere un movente quasi soprannaturale. Sull'isola, infatti, aleggia l'ombra del Mietitore, una roccia particolare che richiama alla mente proprio la figura della morte con tanto di cappuccio e falce.

Adesso la parte inquietante: la storia di questo posto è da brividi. È la sporgenza rocciosa sul lato dell’isola, anche se da qui la vedete male, a dare all’isola il suo soprannome: la Roccia del Mietitore. Ve lo dicevo che era inquietante. E secondo la leggenda locale, l’isola è maledetta.

In un crescendo di tensione e crimine, Elin deve far lavorare velocemente la mente e cercare tutti i possibili collegamenti e dare un nome e un movente ai sospettati. L'impresa sembra semplice considerando l'ambiente circoscritto e isolato ma, in realtà, la situazione è più complicata del previsto dato che ci sono in ballo anche false identità e segreti torbidi di parecchi personaggi. 

La Pearse non ci fa annoiare, questo è un libro che si divora con curiosità e che regala non pochi colpi di scena. C'è sempre una parte importante della vita privata della detective e un mistero che ancora non è stato svelato e che la riguarda molto da vicino: una presenza che continua a seguirla a distanza e che non sembra avere buone intenzioni. Finale che apre le porte alla prossima avventura che aspetterò, stavolta, molto più fiduciosa!



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