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giovedì 24 maggio 2018

[Review Party] "Il giardino delle rose" di Dot Hutchison

Buongiorno cuori librosi,
esce oggi il nuovo thriller di Dot Hutchison di cui, sicuramente, molti di voi avranno letto il primo romanzo, "Il giardino delle farfalle" (trovate la mia recensione, QUI). In questo secondo libro, sono molti i richiami alla storia precedente perciò, se non lo avete fatto, vi consiglio assolutamente di recuperarla. Ma, ora, bando alle ciance. Un nuovo e inquietante giardino ci aspetta!


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Sono passati quattro mesi dall'esplosione al Giardino, il posto dove giovani donne chiamate "le farfalle" erano tenute prigioniere. Gli agenti dell'FBI devono ancora fare i conti con le conseguenze del trauma, aiutando le sopravvissute a ricostruirsi una vita. Con l'inverno che sta per volgere al termine, per le farfalle si prospettano giorni più lunghi e più caldi per riprendersi. Per gli agenti, invece, l'imminente arrivo della primavera viene annunciato da una scoperta raccapricciante, uno schema che si ripete: giovani donne trovate morte in chiesa, con uno squarcio all'altezza della gola e il corpo interamente circondato da fiori. La sorella di Priya Sravasti è stata una delle vittime, anni prima. Adesso Priya e sua madre vivono da fuggiasche, spostandosi ogni pochi mesi alla ricerca di un nuovo inizio. Ma quando la ragazza finisce nel mirino del maniaco, la ricerca degli agenti diventa una corsa contro il tempo. Purtroppo l'unico modo per catturare l'assassino è farsi aiutare da Priya, anche se ciò significa mettere a repentaglio la sua vita.


Dopo aver letto "Il giardino delle farfalle", non credevo che l'autrice potesse fare di meglio e, in certo senso, è stato così. Questo nuovo romanzo non ha avuto, su di me, l'impatto del primo ma credo sia dovuto al fatto che conoscessi già i personaggi e lo stile inconfondibile dell'autrice. Ero consapevole della sua naturale capacità di lasciare tutti a bocca aperta, della sua narrazione che si estende su più livelli temporali e diversi narratori, conoscevo il modo di impostare la trama come un cerchio che si chiude o come un domino in cui tanti eventi si concatenano tra loro ma rivelano il progetto finale solo alla fine. Quello che non sapevo, però, era che di storie come le sue non ne ho mai abbastanza. Dei quadri psicologici intricati e al limite della follia non ci si stanca mai ed è stato impossibile staccarsi dalle pagine de "Il giardino delle rose". L'autrice ci ha regalato altri tasselli dei suoi agenti, che mi ha fatto molto piacere ritrovare; ci ha raccontato gli sviluppi del caso precedente che è lontanissimo dall'avere una conclusione e che sarà strettamente collegato alle nuove indagini. C'è un nuovo serial killer, in città, ma le sue vittime non vengono nascoste e conservate in luogo sicuro: vengono mostrate, coperte di sangue e di una particolare specie di fiori, nei luoghi più sacri e sicuri del mondo: le chiese. 

Non importa perché l'hai fatto, perché hai scelto loro, hai scelto noi, hai scelto me. Non importano le tue giustificazioni, perché in ogni caso le tue risposte non potrebbero avere senso per nessun altro. Erano le tue risposte. Ed erano sbagliate. Sono sempre state sbagliate.

La cosa che ho amato di più, del libro, è stato il poter entrare nella mente del killer, carpire ogni suo piccolo pensiero e rendersi conto della logica follia che lo spinge a compiere un omicidio dietro l'altro. E' stato un viaggio affascinante e sconvolgente, la trama è intricata e mai scontata. Il livello di suspense va in crescendo, l'autrice  non si sbilancia fino alla fine lasciando il lettore libero di fare congetture e supposizioni insieme agli agenti che si muovono alla cieca, alla ricerca di un fantasma.
A differenza dell'altro libro, non si scende nel dettaglio del tema scelto, i fiori, l'autrice si limita a nominarli e a fornire brevi significati, sicuramente un lavoro non paragonabile alla mole di dettagliate informazioni presenti ne 'Il giardino delle farfalle'. La Hutchison ha una prosa coinvolgente al massimo e molto accurata. Non è difficile immaginare luoghi e personaggi, così come le scene del crimine. E' un libro che si divora e che ha una forte componente psicologica che mi ha intrappolato la mente. Una volta iniziato, è difficile da lasciare perché la curiosità diventa incontenibile. 
Questo libro è una conferma della bravura dell'autrice che è, a tutti gli effetti, nella top ten delle mie scrittrici di thriller preferite. Sono già in astinenza dalla serie "The Collector" e non vedo l'ora di leggere il prossimo libro! Se amate i thriller, non fatevi scappare i libri della Hutchison, creano dipendenza!



sabato 16 dicembre 2017

Recensione "Il giardino delle farfalle" di Dot Hutchison

Buon pomeriggio lettori,
voglio parlarvi di un thriller uscito qualche tempo fa per Newton Compton e che ho avuto modo di recuperare ieri durante un viaggio in treno. Si tratta de "Il giardino delle farfalle", di Dot Hutchison.
Buona lettura!


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Vicino a una villa isolata c’è un bellissimo giardino dove è possibile trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un’ombra gentile e... una collezione di preziose “farfalle”: giovani donne rapite e tatuate in modo da farle assomigliare a dei veri lepidotteri. A guardia di questo posto da brividi c’è il Giardiniere, un uomo contorto, ossessionato dalla cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il giardino viene scoperto dalla polizia, una delle sopravvissute viene portata via per essere interrogata. Gli agenti dell’FBI Victor Hanoverian e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza, che si fa chiamare Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni forma di crudeltà e privazione sembravano essere all’ordine del giorno in quella serra degli orrori, ma nella deposizione della giovane donna, che ha delle ali di farfalla tatuate sulla schiena, non mancano buchi e reticenze... Più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di nascondere...

Ci sono libri che rapiscono e che sono impossibili da metter giù. "Il giardino delle farfalle" è uno di questi. L'autrice ci ammalia con una storia inquietante, drammatica e crudele. Il Giardiniere è una figura avvolta nell'ombra, ma onnipresente, egli cura con amore malato le sue farfalle, tanto che non se ne separa mai, nemmeno dopo la morte. Il suo gioco è stato ormai scoperto e la storia si apre con Maya, una protagonista che ho fatto fatica ad inquadrare, fino alla fine. E' un personaggio chiave, nel libro, è grazie a lei e ai suoi racconti terribili, che l'FBI tenta di ricostruire la storia del giardino e delle sue farfalle. Alcune storie fanno davvero paura per la crudeltà e la violenza che racchiudono. E' impressionante vedere un netto contrasto tra la voglia di creare una qualcosa di bello e affascinante e la verità, cruda e violenta, su cui si basa l'intero equilibrio del giardino. 
Man mano che Maya racconta, ci si interfaccia con nuovi personaggi e nuovi orrori. La pressione psicologica è alle stelle ma la mente di Maya è come avvolta in una nebbia di calma e tranquillità: non traspaiono emozioni dalle sue parole e, per questo, è difficile capire il suo ruolo in tutta la vicenda. A differenza degli altri personaggi, solo alla fine riusciremo ad inserirla in una delle due categorie in cui si dividono tutti i protagonisti: vittime e carnefici.
La prosa dell'autrice è molto scorrevole e ben sviluppata, mi costa ammetterlo ma il Giardino è, quasi, affascinante agli occhi di chi legge. I colori, le ali tatuate, le teche con le farfalle.. tutto il mondo del giardiniere è attraente agli occhi del lettore. La trama è originale e brillante, tutti gli elementi del libro si incastrano perfettamente creando un thriller a dir poco perfetto che ho divorato in poche ore. Non ho davvero nulla da aggiungere o recriminare al libro, spero presto di leggerne altri perché l'autrice è molto promettente.
Se siete appassionati del genere, non fatevelo sfuggire vi assicuro che non ne resterete delusi!


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