venerdì 21 luglio 2017

[Blogtour] "Plugged" di Jill Cooper

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di "Plugged", il secondo capitolo della serie 'Rewind Agency', firmata da Jill Cooper e pubblicata dalla Dunwich Edizioni. Se avete perso la recensione del primo libro, la trovate QUI .
Sono prontissima a parlarvi del libro e anche a svelarvi cosa farei se potessi tornare indietro per 15 minuti.
Buona lettura!



LA RECENSIONE:

"Non posso credere più a niente, tranne che all'orologio. 
Le lancette sono normali. Non girano al contrario. E questo significa che sono nella vita reale. Anche se la cosa mi spezza il cuore, almeno è il mondo vero."

Lara è imprigionata nella sua mente. I suoi carcerieri vogliono trasformarla nell'assassina perfetta, in grado di manipolare il tempo e scomparire a suo piacimento. E' l'unica ad aver superato le prove, l'unica a non aver perso la testa, almeno finora. Tuttavia, ogni giorno che passa, trova sempre maggiori difficoltà a capire cosa è reale e cosa no. Sta perdendo la propria identità, il suo passato e il ricordo delle persone che ha amato. Deve fermare tutto questo e liberarsi della prigione virtuale in cui è rinchiusa. 

"Tutto sembra così reale, ma nel mio cuore so che non è così. Non importa cosa dica o faccia, non posso uscire da questo posto. Posso solo resistere. 
Niente di ciò che farò importa."

La sua prigione è molto diversa da quelle che notoriamente conosciamo. Nella realtà virtuale la sua vita è perfetta, proprio quella che ha sempre desiderato. Sarebbe facile abbandonarsi a quel mare di bugie, cedere ai ricatti di Rex ma, poi, piccoli flash le ricordano la verità e ciò per cui sta lottando con le unghie e con i denti. Ha percorso troppa strada per fermarsi ora, i viaggi nel tempo, i loschi affari della Rewind Agency.. solo lei può porre fine a tutto questo ed è determinata più che mai a portare a termine la missione, anche a costo di perdersi per sempre.

Questo secondo capitolo, è ancora più complesso/intricato/articolato del precedente.
E' necessario porre tutta l'attenzione possibile nella lettura, altrimenti rischiamo di perderci anche noi, tra un viaggio e l'altro. Lara si conferma un personaggio unico e forte. Non so ancora come abbia fatto a sopravvivere, senza impazzire, alle torture di Rex. Il ritmo narrativo è molto veloce, il libro si legge nel giro di qualche ora, un po' per curiosità e un po' perché l'autrice ha una prosa scorrevolissima. L'epilogo mi è piaciuto, ma non sono certa che sia conclusivo al cento per cento. In ogni caso, si tratta di una serie che appassiona e coinvolge. Non è facile riuscire a portare avanti una trama del genere, senza incappare in errori o contraddizioni. Il lettore vive al cento per cento l'esperienza di Lara, viaggiando nel tempo e sforzando la mente per capire quando si è nella realtà vera e quando in quella virtuale. E' una lettura che metterà alla prova la vostra mente. Abbandonate ogni concezione logica del tempo e dello spazio e tuffatevi tra le pagine di 'Plugged'. Promosso!




Cosa faresti se potessi tornare indietro per 15 minuti?

Ho pensato molto a come rispondere a questa domanda. Se in modo serio o in modo fantasioso, a chi non piacerebbe tornare indietro nel tempo, anche se per poco?
In linea con la mission del blog, ho deciso di rispondere in maniera semi seria.
Se potessi tornare indietro nel tempo e vivere 15 minuti del passato, vorrei farlo nella Vienna Imperiale, all'epoca della mia amatissima, quanto sfortunata, Principessa Sissi. 
Sarebbe bellissimo conoscerla di persona, indossare un meraviglioso abito e passeggiare con lei nel palazzo reale.

giovedì 20 luglio 2017

Recensione "Fangirl" di Rainbow Rowell

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un libro che ho avuto finalmente il piacere di leggere.
Si tratta di "Fangirl", di Rainbow Rowell, edito da Piemme ed è una storia che ogni lettrice che si rispetti non potrà fare a meno di apprezzare.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI

LA RECENSIONE:

"Non mi fido di nessuno. Nessuno. 
E più mi affeziono alle persone, più sono sicura che queste si stancheranno di me e mi abbandoneranno."

Il sogno di ogni diciottenne americano che si rispetti è di andare al college e vivere gli anni più scatenati e folli della propria vita. Per Cath non è così. Vorrebbe vivere la cosa nel modo più soft possibile, ma non è questo il suo destino. Cath ama scrivere, fanfiction per lo più. Le sue storie sono così seguite che il suo nome brilla nel firmamento delle fangirl. Sta per uscire il capitolo finale della storia che la appassiona da sempre e di cui riscrive le parti, se non altro, avrà la mente impegnata durante tutto il suo primo anno di college.

"Solo... non è permesso arrendersi, a volte?
Dire 'questo fa male, smetterò di farlo'?"

"E' un precedente pericoloso."

"Per evitare il dolore?"

"Per evitare la vita."

A fatica, la giovane Cath inizia ad ambientarsi ai ritmi frenetici del college. Sua sorella gemella, Wren, invece adora questa nuova vita in cui sembra non esserci più posto per Cath.
Il mondo sta andando avanti, si evolve e si trasforma, allora perché lei rimane indietro?
Perché preferisce rifugiarsi in un mondo fantastico piuttosto che gettarsi a capofitto nella vita reale?
Forse la scrittura è la spinta giusta per emergere e trovare il suo posto nel mondo.

"Mi manchi."

"E' stupido (...) Ti ho visto stamattina."

"Non è il tempo. E' la distanza."

Levi si insinua a poco a poco nella sua vita. Cath scrive d'amore, e anche piuttosto bene, ma non ha mai provato nulla di questa meravigliosa emozione. Tra una pagina e l'altra, la nostra fangirl dovrà fare i conti con la vita vera e le problematiche, più o meno gravi, ad essa collegate scoprendo che la magia si nasconde anche dove meno ce l'aspettiamo. 

Avevo il libro in wish list da una vita, finalmente mi sono decisa ad acquistarlo e leggerlo e devo dire che l'ho trovato molto carino. Diciamo che per una ragazza che ama leggere e dare di matto per questa o quella ship, è il libro giusto. Il personaggio di Cath, quello principale, è molto spiritoso e divertente ma, al tempo stesso, serio e un pizzico noioso. Per essere felice ha bisogno di poche cose: un laptop e una fantasia sconfinata con cui far rivivere i personaggi della sua serie preferita. Gli altri protagonisti, rappresentano i vari target di teenager e, nell'insieme, danno una visione perfetta della società giovanile e i suoi ideali. Mi è piaciuto lo stile narrativo adottato dall'autrice e l'intervallare la trama principale con quella della storia dei maghetti/vampiri Simon e Baz, ha contribuito a snellire una lettura parecchio lunga senza annoiare il lettore. Prosa scorrevole e piacevole da leggere.
E' una lettura fresca e briosa adatta soprattutto ad un pubblico giovanile, ma anche per i lettori che hanno qualche anno in più. In fondo, in ognuno di noi si nasconde un/a piccolo/a fanboy/fangirl!
Corro a recuperare 'Carry On', capirete perché una volta letto il libro =)
Consigliato!



mercoledì 19 luglio 2017

[Blogtour] "Storie di matti" di Arianna Porcelli Safonov

Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del tour dedicato a "Storie di matti" di Arianna Porcelli Safonov, un romanzo edito da Fazi.
Ho avuto il piacere di intervistare l'autrice e non vedo l'ora di farvi leggere le sue risposte.
Buona lettura!


Raccontaci un po' come è nata l'idea per questo romanzo.

Questo libro, nasce come tutte le mie produzioni, nel momento in cui decido che è arrivato il momento di prendersi un po’ di tempo per scrivere.
I miei monologhi, così come i libri, nascono dall'osservazione  famelica della società nelle sue posizioni più ordinarie e, allo stesso tempo, bizzarre.

In sintesi: con Fottuta Campagna ho guardato, individuato e circumnavigato le mie e altrui inadeguatezze di fronte alla vita solitaria e comunitaria in zone selvagge e incontaminate. Coi Matti ho fatto la stessa cosa nella zona borghese, selvaggia e contaminata della mentalità urbana.


   Ironia e denunce sociali: quanto sono importanti nelle tue storie?

Le mie storie vogliono essere denuncia sociale, come fosse una missione.


   Secondo te, siamo tutti un po' matti?

E’ una domanda che invito tutti a porsi. La risposta per me è immediata: certo che si e meno male, se la follia è intesa come spunto a seguire le proprie intuizioni, anche quando agli occhi degli altri sembrano utopie o idiozie; certo che no, se la follia è intesa come nel libro ossia come risposta alle feroci pressioni sociali del nostro tempo.

    Perché un lettore dovrebbe leggere il romanzo?

Non scrivo per arricchirmi ma nel tentativo di arricchire chi legge, penso che i miei matti siano un punto di partenza per una riflessione, per una sincera indagine sociale intorno al buco nero in cui ci siamo ficcati con tutti i nostri abiti firmati.


   I social, e il loro uso smodato, rendono matte le persone o le rivelano tali?

Non credo che i social rendano matti, piuttosto sono un elettrocardiogramma di come sta la nostra società quindi un buon termometro di essa.


    Un libro che avresti voluto scrivere e perché.

Ultimamente direi alcuni libri di Giorgio Boatti (un paese da coltivare/portami oltre il buio/sulle strade del silenzio) non perché avrei voluto scriverli (non sarei stata in grado, forse!) ma perché scrivere e viaggiare sono due attività che, se fatte contemporaneamente, mi rendono felice all'ennesima potenza. 


Se avete perso le altre tappe di questo 'folle' tour, vi allego il calendario con blog e argomenti.
Buona lettura!


martedì 18 luglio 2017

[Review Party] "Schegge di ricordi" di Monica Lombardi

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlerò del nuovo libro di Monica Lombardi, "Schegge di ricordi".
Buona lettura!



LA RECENSIONE:

"Il mondo non era affatto un luogo meraviglioso, non per lei, non più.
Il mondo era abitato da mostri, che afferravano, distruggevano. E per quale motivo, poi?
Solo perché godevano nel farlo."

Livia e Giulia sono due sopravvissute. Tra le due, la prima è quella che ha pagato il prezzo più alto.
Quella che è rimasta tra le mani del mostro e ha rischiato di non abbandonarle più.
Livia ha provato su di sé una vasta gamma delle emozioni più intense e paurose che una donna possa provare in tutta la sua vita.
E' viva, certo. Ma non è più la stessa e non lo sarà mai.
E' sopravvissuta all'inferno ma, ora, lo porta con sé.

"Ho paura di me, dei miei ricordi, di quello che non riesco a dimenticare. Ho paura che mi scattino in testa da un momento all'altro e che tu possa ritrovarti tra le braccia una donna in preda a un attacco di panico. Ho paura di rifiutarti quando ti ho cercato io. Quando sono io ad avere bisogno di te, e non il contrario."

Il post trauma è un momento drammatico e delicato. Livia non deve affrontare tutto da sola. C'è Giulia, Andrea, la polizia e un commissario speciale che non la perde mai di vista.
Ma ogni volta, ogni istante, in cui le cose sembrano andare meglio, i ricordi riaffiorano con una potenza devastante trascinandola di nuovo a fondo.
E' un qualcosa impossibile da controllare, anche se tenta di farlo con tutte le sue forze.
L'attrazione, inspiegabile, per Claudio le dà speranza. Forse, non tutto è perduto.

"Non hai bisogno di me per rimetterti del tutto in piedi. 
Non hai bisogno di me, ma vorrei tanto esserci."

Anche per Claudio non è facile coniugare il suo mestiere di poliziotto con il suo lato più umano che si sta perdutamente innamorando di Livia. Avrebbe voluto conoscerla prima dell'incubo, prima che un mostro la facesse a pezzi, ma non si può tornare indietro e non può far altro che farsi strada tra le schegge della sua esistenza.

Se ho apprezzato molto il primo libro, stavolta sono tentata di fare una standing ovation per un'autrice che si è dimostrata capace di destreggiarsi alla grande con un genere difficile e complicato come il thriller. In 'Schegge di ricordi' conosciamo finalmente Livia, una protagonista eccezionale sotto ogni punto di vista. Mi è piaciuta moltissimo, l'autrice non si risparmia e ne caratterizza ogni aspetto in modo molto particolareggiato. Il suo quadro psicologico viene ampiamente sviluppato e il lettore non può fare a meno di entrare in empatia con lei. Anche il commissario Sereni è un ottimo personaggio, ho apprezzato la delicatezza e la cura con cui si avvicina a Livia, cercando di fare il possibile per guarirla. La dinamica romantica, tra i due, costituisce un ottimo diversivo in un genere che è spesso sprovvisto della componente romance. La prosa, inconfondibile, dell'autrice è precisa e in tema con il genere, si nota il lavoro di ricerca degli argomenti trattati, anche quando si parla di indagini di polizia o argomenti prettamente psicologici. E' un libro completo che rapisce e coinvolge il lettore. Divorato in un giorno scarso e apprezzato, forse, più del primo.
Epilogo che accontenta i fan della serie, ma apre un mondo sul futuro di tutti i personaggi.
Non è escluso che sentiremo ancora parlare di loro. Adatto agli appassionati del genere, ma anche alle lettrici più romantiche che vorrebbero sperimentarne la lettura. Questa serie è il connubio perfetto di queste due grandi categorie.
Non ho nessun appunto da fare e lo promuovo a pieni voti. 



lunedì 17 luglio 2017

Recensione "Tutto il tempo che vuoi" di Francesco Gungui

Buon pomeriggio lettori,
volevo parlarvi di una storia che mi è piaciuta moltissimo e mi ha stupita oltre ogni aspettativa.
Sto parlando dell'ultimo romanzo di Francesco Gungui, "Tutto il tempo che vuoi", edito da Giunti.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Non ce l'ho un piano B. Non l'ho mai avuto.
Ho sempre pensato che non avesse senso coltivare ipotetiche vite alternative quando si ha la possibilità di vivere quella che si vuole. Così come non ha senso accantonare il proprio piano A di fronte a un ostacolo, per quanto insormontabile possa sembrare."

Franz ha trentasei anni, un lavoro come editor che lo soddisfa in pieno, una compagna e l'intenzione di allargare la famiglia. I giusti presupposti ci sono e l'idea che le cose possano non essere così semplici non lo sfiora nemmeno minimamente. Ma i guai arrivano per tutti e non arrivano mai da soli. Come in un gigantesco domino della sfiga, Franz perde tutto. L'amore, il lavoro e quel futuro radioso che stava già pregustando. Cosa fare ora? Non può starsene con le mani in mano e il mutuo non si paga da solo, l'amore per la cucina potrebbe essere un nuovo mondo da esplorare e un'ancora di salvezza.

"L'ideale per me sarebbe poter vivere tutta la vita due volte. La prima volta è la brutta, giusto per definire gli eventi principali e abbozzare i dialoghi, poi si fa la bella."

Lavorare come chef a domicilio, dà le sue soddisfazioni e risolleva momentaneamente le sue finanze.
Ma, nonostante il brusco approccio con la realtà, Franz non smette di sognare i suoi amati libri e spera segretamente di avere un lieto fine anche lui, ora che le cose procedono di nuovo nel verso giusto. Ora ha una compagna e un lavoro, cosa potrebbe andare storto?

"Volevo una famiglia felice, un lavoro che mi realizzasse, una casa dove invitare i miei migliori amici. E' un'immagine banale, forse lo è, ma la felicità è banale, perché è fatta di sorrisi, traguardi, soddisfazioni, quando la vita è molto probabilmente tutt'altro."

Affrontare i propri demoni, non è mai semplice, come non lo è fare i conti con la realtà delle cose e la consapevolezza che, magari, non realizzeremo mai un sogno per cause che non dipendono da noi e che non possono cambiare. Cosa fare in questi casi? Vivere sapendo che non siamo in un libro, dove il lieto fine c'è sempre per tutti, e cogliere il meglio da quello che abbiamo.

Mi sono appassionata molto alla storia di Franz, l'autore ha un che di diabolico mentre distrugge, pezzo dopo pezzo, il suo protagonista principale. Forse è proprio questa la caratteristica che mi ha fatto apprezzare il libro maggiormente: vedere, per una volta, un personaggio normale e sfigato come la maggior parte di noi. Mi è piaciuto il percorso tutto in salita, le batoste difficili da superare... Franz è uno di noi e, come tale, è impossibile non affezionarsi alla sua storia.
La trama è un connubio tragicomico perfetto, la narrazione scorrevole contribuisce a rendere la lettura briosa e spensierata. E' un libro che si legge volentieri e tutto d'un fiato. Non ci sono molte descrizioni su ambientazione e luoghi, ma i personaggi vengono caratterizzati alla perfezione, sotto ogni aspetto. L'autore ha voluto puntare l'attenzione su temi importanti e lo ha fatto in modo leggero e delicato, senza appesantire la leggerezza che caratterizza tutta la storia.
Franz è l'esempio concreto che possiamo sopravvivere a tutte le delusioni e rinascere un po' più forti e coraggiosi. E' una lettura semi seria che, tra una prelibatezza culinaria e l'altra, vi regalerà la storia vera di un uomo che non si arrende al suo destino.
Un libro assolutamente da leggere, non ve ne pentirete!



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