sabato 30 novembre 2019

[Review Tour] "Il priorato dell'albero delle arance" di Samantha Shannon

Buongiorno, lettori.
Finalmente posso dirvi la mia su uno dei libri più chiacchierati dell'anno.
Si tratta del romanzo di Samantha Shannon, "Il priorato dell'albero delle arance", edito da Mondadori.
Buona lettura!


Acquistalo QUI tramite il mio link di affiliazione

La casa di Berethnet ha regnato su Inys per mille anni ma ora sembra destinata a estinguersi se la regina Sabran IX non si sposerà e darà alla luce una figlia. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra della corte. A vegliare segretamente su Sabran c'è Ead Duryan, adepta di una società segreta che, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys...

Credo che questo sia uno dei libri più attesi e chiacchierati dell'anno e non potevo certo esimermi dal leggerlo per voi e raccontarvelo. Spero di riuscire a farlo nel migliore dei modi senza rovinare il piacere della lettura.
Il volume si presenta in una edizione bellissima e curata in ogni dettaglio: le mappe e le illustrazioni presenti deliziano la vista ancor prima di scoprire la storia che raccontano.
Avvertenza: non lasciatevi spaventare dalla mole di pagine, dopo un inizio un po' in sordina la storia vi trascinerà in un mondo straordinario che farete fatica a lasciare andare.

Come vi anticipavo, l'inizio è abbastanza macchinoso e poco fluido ma è necessario per comprendere la storia, i personaggi e il loro modo di vivere. L'autrice ha fatto lavorare parecchio la sua mente, regalandoci un universo ultra dettagliato e curato fin nei minimi particolari. Non avrete mai dubbi su dove siete e in quale direzione state andando. Una volta compresa la realtà nella quale esiste il regno di Inys, sarà più semplice seguire la trama e appassionarsi alle vicende dei tantissimi personaggi e creature presenti.

Si tratta di una storia quasi totalmente a prevalenza femminile e troverete sicuramente un personaggio adatto al vostro gusto. Interessante anche l'inserimento in maniera, forse fin troppo, soft della tematica LGBT: magari sarebbe stato carino un piccolo preludio e non passare direttamente al vivo "dell'azione". Se dovessi scegliere i miei personaggi preferiti, vi assicuro che ce ne sono davvero tantissimi, direi Ead e Tenà, due donne forti anche se in maniera differente. Ci sarà bisogno di un lavoro di squadra generale per tentare di riunificare due mondi divisi da secoli di guerre e tradimenti.

Samantha Shannon ci ha regalato una bella bibbia del fantasy, oltre che un libro molto originale. Ho apprezzato il suo stile e la narrazione fantastica e super dettagliata, come piace a me, non ho gradito invece il continuo divagare su momenti che meritavano meno attenzione, mi è sembrato come se si volesse per forza 'allungare il brodo'. La mia attenzione, in certi punti, è andata scemando e ho fatto un po' fatica a riprendere il filo e a concentrarmi sulla trama vera e propria. Un'altra cosa che non mi ha aiutato, sono i numerosi personaggi presenti: la memoria mi ha ingannato più di una volta con i nomi confondendomi ancora di più. Vi consiglio di tenere a portata di mano un blocchetto per gli appunti, sono certa che vi aiuterà nella lettura e nella comprensione e mi ringrazierete!

Considerato il prezzo alquanto esoso, mi è sembrato doveroso segnalarvi quelli che, secondo me, sono stati i punti deboli del romanzo ma nel complesso, non posso negare che si tratti di un ottimo e curatissimo lavoro. Se amate il fantasy, i draghi e le storie epiche potrebbe essere un'ottima richiesta per Babbo Natale!!



mercoledì 27 novembre 2019

Recensione "Il primo vestito rosso" di Irene Malfatti

Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo del romanzo di Irene Malfatti, "Il primo vestito rosso", edito da Leucotea.
Buona lettura!


Acquistalo QUI tramite il mio link di affiliazione

Zeno, professore di liceo vicino alla quarantina, reduce dall'ennesima catastrofe sentimentale, ottiene il trasferimento a Lucca, dove incontra Ottavia, e se ne innamora immediatamente, scoprendo, perfino, di esser ricambiato. Vivono insieme e felici, finché la gravidanza di lei non mette in discussione tutto, dalle convinzioni di Ottavia a quelle di Zeno. Riusciranno ad aprirsi alla molteplicità dei possibili sentire e ad ammettere l'esistenza di pensieri scomodi propri e altrui?

Il romanzo della Malfatti è politicamente scorretto. E' la storia di una coppia e del loro grande amore, di una vita che sembra procedere per il meglio fino a quando una gravidanza stravolge la loro quotidianità. Di solito, in casi come questi, l'autore/autrice del caso parte con la narrazione di tanti buoni sentimenti e propositi per una rosea vita in tre mentre Irene Malfatti punta l'attenzione su un argomento tabù di cui si legge raramente: l'insofferenza della donna nei confronti della gravidanza.
Dopo l'euforia iniziale, infatti, Ottavia viene sconvolta dalla consapevolezza che tutto, in lei, sta per cambiare. Le sue priorità, il suo corpo, le sue aspirazioni.. tutto rischia di essere spazzato via da un piccolo esserino che si fa strada dentro di lei e nessuno sembra capire le sue paure, dando per scontato che ogni madre dovrebbe essere felice di annullarsi per suo figlio.

L'unica volta che mi rispose fu per dirmi che è davvero semplice teorizzare la bellezza del sacrificio, quando tocca agli altri, ma sarebbe stata molto curiosa di vedere se per ogni mese di gravidanza a ogni futuro padre si fosse accorciato il pisello di un cm, quanto tempo ci avrebbe messo ad estinguersi, il genere umano.

Ho scelto di riportarvi questa breve frase perché è emblematica: tutto il libro si snoda attorno all'incapacità di Zeno di comprendere il disagio di Ottavia, chiamata al 'martirio' e lasciata sola nelle sue paure. Lui, infatti, non riesce a comprendere quale sia il problema perché è abituato ad un'idea di donna che se ne frega dei kg in più quando si tratta di diventare madre. 
Il punto di svolta, si raggiunge quando entrambi acquistano consapevolezza della situazione e riescono a fare un passo indietro l'uno verso l'altro, cercando di recuperare il tempo perduto.

E' una storia breve che ho divorato nel giro di un pomeriggio e che fa luce su dei lati inediti del vivere una gravidanza, lati sui quali è giusto far luce per far capire che non tutte le donne sono uguali e spesso c'è bisogno di una parola e di una carezza in più quando la paura del cambiamento si fa troppo grande. Lo stile della Malfatti è molto schietto e sincero, non vuole compiacere il pubblico ma raccontare una verità 'scomoda' ai più.
Veramente una vicenda molto molto interessante e complessa che tratta l'amore e la maternità senza elementi zuccherini e melensi.




martedì 26 novembre 2019

Recensione "Morte di uno scrittore" di Hakan Nesser

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un thriller molto breve edito da Guanda Editore, "Morte di uno scrittore", firmato da Hakan Nesser.
Buona lettura!


Acquistalo QUI tramite il mio link di affiliazione

David Moerk è un traduttore che vive una vita solitaria dopo la scomparsa della moglie in circostanze misteriose e ha appena ricevuto l'incarico di tradurre l'ultimo romanzo - inedito - di un celebre scrittore, Germund Rein. Ma nel frattempo Rein è morto e non può più spiegare perché pretende che quella sua opera non venga pubblicata in lingua originale e, soprattutto, perché si debba mantenere il massimo riserbo al riguardo. Dopo le prime indagini, le circostanze portano tutti a pensare che l'uomo si sia suicidato... Traducendo quell'ultimo, enigmatico lavoro, Moerk si convince tuttavia che Rein sia stato ucciso da qualcuno a lui molto vicino. Determinato a capire cosa nascondano realmente la scomparsa della moglie e quella dell'autore, Moerk scoprirà molto presto che il contenuto di quel libro è destinato a stravolgere per sempre più di una vita. La sua, per prima.

Il libro di Nesser intreccia le storie di due uomini dando vita ad una trama inquietante e affascinante al tempo stesso. La vita di David Moerk, un traduttore dal passato ambiguo, arriva ad un punto di svolta quando gli viene conssegnato l'ultimo lavoro di Germund Rein, un famoso scrittore deceduto da poco in circostanze misteriose. La storia prende il via proprio da questo manoscritto dal valore inestimabile e che deve uscire sul mercato il prima possibile.
Proprio tra le pagine del manoscritto, le esistenze di David e Germund si incrociano in maniera inesorabile.

Le invio il mio ultimo manoscritto perché sia tradotto e pubblicato.
Proibisco qualsiasi contatto con i miei o altri editori. 
Il libro non deve per nessuna ragione uscire in lingua originale. 
Massima segretezza indispensabile. 
Distinti saluti, Germund Rein
P.s. Questa è l'unica copia. Do per scontato di potermi fidare da lei.

La storia viene divisa in tre parti: la prima è una sorta di introduzione sulla vita di entrambi questi personaggi ed è anche quella un po' più statica e pesante da leggere. Nella seconda parte, si entra nel vivo della storia e della traduzione del manoscritto e i toni cambiano decisamente registro, facendo luce su una verità sconcertante. Nell'ultima parte, calano le maschere e i personaggi vengono mostrati realmente per quello che sono. Sono rimasta molto colpita dalle dinamiche interpersonali tra i vari personaggi e dalle rivelazione che l'autore si lascia sfuggire strada facendo. Tutto quello che crediamo vero, nelle prime pagine, viene radicalmente smantellato durante tutto il corso del romanzo.

La parte migliore? Un colpo di scena finale che getterà un'ulteriore nuova luce sull'intera vicenda. Le vite di questi due uomini hanno più punti in comune di quanto sembra ma affronteranno le cose in maniera diversa: Rein sceglie una condotta geniale e crudele, mentre Moerk si ritroverà con un pugno di mosche in mano. Nel complesso non posso negare che si tratti di una storia interessante, l'autore è riuscito a dosare bene la suspense e la tensione narrativa mentre ha lasciato un po' a desiderare nel momento in cui è andato a sciogliere i nodi della trama. 



lunedì 25 novembre 2019

Recensione "Purché sia amore" di Barbara Nalin

Buongiorno, lettori.
Oggi torno a parlarvi di romance con "Purché sia amore", di Barbara Nalin.
Buona lettura!


Acquistalo QUI tramite il mio link di affiliazione

Brigitte, per gli amici Bri, ha sempre creduto nell’amore e pensato che valesse la pena di donarsi interamente a un sentimento così intenso. Il problema, però, è che l’amore non sempre le ha risposto allo stesso modo. Adesso che anche la sua relazione con Emanuel è finita nel peggiore dei modi, Bri vede riaffiorare un dolore mai sopito, provato tempo addietro per un altro uomo: Niccolò, la sua vera anima gemella. Sa benissimo che tutto ciò che è venuto dopo di lui è stato solamente il tentativo di ricostruire la propria vita dopo la distruzione, di risorgere dalle ceneri. L’amore, però, così come il dolore, non è fatto per essere messo in un angolo e ha bisogno di essere affrontato, capito, vissuto. Attraverso le pagine divertenti e divertite del suo blog, Bri ripercorre la propria storia d’amore, alla ricerca del punto in cui tutto si è perduto e in cui il suo bisogno di essere amata ha avuto la meglio sul suo istinto tutto naturale di donna. Nel suo viaggio verso la propria realtà interiore, però, Bri non sarà mai sola e i consigli di una zia sempre sopra le righe e di una cugina innamorata della vita la sosterranno e guideranno, passo dopo passo, tra momenti esilaranti e attimi di sfuggente malinconia. E Niccolò è davvero irraggiungibile o i due riusciranno ad avere una seconda possibilità?

'Purché sia amore', è la storia di Bri e della sua ricerca dell'amore vero.
Finora non è stata molto fortunata ma non ha intenzione di arrendersi e dare ragione a Niccolò e alla sua visione disincantata dei rapporti a due. Devo essere sincera, non sono entrata granché in sintonia con questa protagonista ma sono riuscita a comprendere le motivazioni che ci sono dietro i suoi atteggiamenti. Mi è dispiaciuto vederla autodistruggersi e procurarsi volontariamente delle delusioni con persone palesemente inadatte ma, allo stesso tempo, ho apprezzato la voglia di reagire e di rimanere fedele a sé stessa creando un blog dei sentimenti che rappresenterà un vero punto di svolta nella sua vita. Al suo fianco, due personaggi femminili niente male: una zia e una cugina davvero strampalate che mi hanno strappato più di una risata. E' un trio femminile che funziona e si compensa e distrae un po' dalla tematica amorosa che è il perno centrale attorno al quale ruota la trama.

Molto bene anche per quanto riguarda la questione stilistico/narrativa: la divisione dei capitoli, lo stile abbastanza dettagliato e curato aiutano a comprendere la vicenda fino in fondo anche se manca un po' una voce maschile che mostri un po' un punto di vista differente. Lo stile è frizzante, energico ma anche più riflessivo e raccolto a seconda del momento, come i sentimenti raccontati.
Mi è piaciuta moltissimo l'ambientazione e il modo in cui l'autrice la descrive permettendo a chi legge di immaginare ogni particolare. Barbara Nalin sa dare il giusto valore ad ogni elemento: non perde tempo a romanzare troppo la vicenda e nemmeno caricare eccessivamente i suoi personaggi, rendendo tutto molto realistico, caratteristica non scontata quando parliamo di romance. 
Non sono un'appassionata del genere ma sono riuscita comunque ad apprezzare le mille sfumature della storia di Bri! Se amate i libri romantici, ma non troppo, vi consiglio di dare uno sguardo al lungo viaggio introspettivo di Brigitte.


venerdì 22 novembre 2019

Recensione "Il manoscritto" di Franck Thilliez

Buongiorno, lettori.
Finalmente sono riuscita a riordinare le idee e sono pronta a raccontarvi "Il manoscritto", una delle letture più belle dell'anno!!!
Buona lettura!


Acquistalo QUI tramite il mio link di affiliazione

Léane Morgan è considerata la regina del thriller, ma firma i suoi libri con uno pseudonimo per preservare la propria vita privata, che ha subito un profondo sconvolgimento: sua figlia Sarah è stata rapita quattro anni prima e la polizia ha archiviato il caso come omicidio a opera di un noto serial killer, pur non essendo mai stato ritrovato il corpo della ragazza. Dopo la tragedia, del suo matrimonio con Jullian non è rimasto che un luogo, la solitaria villa sul mare nel Nord della Francia che Léane ha ormai abbandonato da tempo; ma quando il marito viene brutalmente aggredito subendo una perdita di memoria, lei si vede costretta a tornare in quella casa, carica di ricordi dolorosi e, adesso, di inquietanti interrogativi: cosa aveva scoperto Jullian, perso dietro alla ricerca ossessiva della verità sulla scomparsa della figlia? Intanto, nei dintorni di Grenoble, viene ritrovato un cadavere senza volto nel bagagliaio di una macchina rubata: potrebbe forse trattarsi di un'altra vittima del presunto assassino di Sarah. Le intuizioni del poliziotto Vic, dotato di una memoria prodigiosa, permetteranno di incastrare alcuni tasselli del puzzle, ma altri spaventosi elementi arriveranno a confondere ogni ipotesi su una verità che diventa sempre più distante, frammentaria e, inevitabilmente, terribile.

Se non amate le storie intricate e non avete voglia di mettervi a ragionare, 'Il manoscritto' non è il libro che fa per voi. Quello che Thilliez ha pensato per il suo lettore, è una indagine interattiva e costante che durerà per tutta la lettura e che sarà portata avanti anche una volta conclusa quest'ultima.
Si tratta di un libro a matrioska che contiene più di una storia al suo interno.

Si parte da una bravissima autrice di thriller che scrive sotto pseudonimo, dalla scomparsa di sua figlia, il ritrovamento di un cadavere senza testa e un'aggressione alquanto misteriosa all'ex marito dell'autrice e padre della ragazza scomparsa. Il bello del libro inizia quasi subito perché già dopo poche pagine è impossibile abbandonare la lettura e continuare a leggere diventa un bisogno impellente. Durante la lettura, ho approfittato di ogni momento libero per leggere qualche pagina perché DOVEVO sapere.
Vic, è uno dei pochi personaggi centrali che non è legato con il nucleo familiare e mi è piaciuto moltissimo come personaggio, soprattutto per la sua formidabile memoria.

Lèane e Jullian, invece, sono stati due protagonisti ambigui dall'inizio alla fine: man mano che le indagini sulla sparizione della figlia, l'aggressione e il ritrovamento del cadavere proseguono, vengono alla luce dei segreti sulla loro vita che vi faranno dubitare dei due fino alla fine.
La storia nella storia raggiunge il suo apice negli ultimi capitoli portando alla confusione più totale e ad un epilogo che mi ha lasciata di stucco, nel senso letterale del termine.

E' un libro che va digerito, meglio se in compagnia di qualcuno che lo ha letto, perché si arriva a congetture e verità davvero pazzesche e sconcertanti solo dopo averlo finito e averci ragionato un po'.
Vi lascio il link della sezione spoiler di Silvia de "Il piacere della lettura" QUI che mi ha aiutata a decifrare gli ultimi passaggi che ancora non mi erano chiari. 

Che dire di questo autore? Che è stato davvero di una bravura immensa, raramente mi capita di restare a bocca aperta con un libro ma, in questo caso, mi inchino di fronte a tanto genio.
E' un thriller straordinario, soprattutto se amate il genere. Amato in ogni sua parte, dall'inizio alla fine e super consigliato!!



Utilizzando questo sito si accettano e si autorizzano i cookies necessariOK