martedì 8 gennaio 2019

Recensione "Il ricordo di te" di Allis B.

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di Allis B., un'autrice emergente, e del suo romanzo "Il ricordo di te". Si tratta di una storia delicata ed intensa che mi è piaciuta moltissimo.
Buona lettura!


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Rebecca ha fatto la scelta sbagliata e ora si ritrova a pagarne le conseguenze. Dopo aver messo a rischio la sua incolumità e aver perso gran parte dei suoi ricordi, si rende conto che l'unica mano amica che può tirarla fuori dal buio della sua mente è quella del detective Sanchez. Sarà lui ad aiutarla con i ricordi. Come? Iniziando a raccontare qualcosa di sé, qualcosa che possa aiutarla a conoscerlo e a distrarsi dalle mille domande a cui non riesce a dare una risposta. La vicinanza del bel detective, però, metterà Rebecca in difficoltà e, nel momento in cui lei crederà di poter ripartire da zero, qualcosa di atroce stravolgerà nuovamente la sua vita e il passato tornerà a bussare alla sua porta, strappandole dalle mani il presente e mettendola di fronte ad una scelta a cui potrà rispondere solo il suo cuore: sfuggire alla morte o correrle incontro? Sarà proprio grazie alla sua decisione coraggiosa che Becca scoprirà com'è arrivata fin lì e perché non è mai stata realmente sola.

Di questo libro mi ha colpito moltissimo il titolo e la cover: rispecchiano perfettamente la storia e la vicenda di cui è protagonista la nostra Rebecca. 'Il ricordo di te' racconta la vita di una donna, accecata dall'amore, che resta imbrigliata in una ragnatela potenzialmente letale e, pur dibattendosi con forza, non riesce a liberarsi da essa in nessun modo. Il suo è un amore malato, un amore che ha rifiutato di cogliere dei segnali abbastanza eloquenti e che le ha fatto abbassare la testa davanti a comportamenti deplorevoli adducendo giustificazioni e motivazioni discutibili. Dopo gli esiti gravissimi dell'ultima lite con il compagno, Rebecca apre gli occhi nella sua seconda vita ed incrocia, quasi subito, quelli del detective Sanchez, l'uomo che si sta occupando del suo caso. Penso che quest'ultimo sia il personaggio più bello del libro, ho ammirato il suo carattere e i suoi atteggiamenti; ho ammirato la sua 'missione' e il suo voler proteggere Rebecca ad ogni costo. Sono una coppia anomala ma che funziona.

La trama, pur sviluppandosi in un numero piuttosto esiguo di pagine, è piuttosto articolata e complessa: tante situazioni convergono verso un epilogo non scontato e molto movimentato. L'effetto finale è buono ma i vari momenti non sono ben legati e dettagliati come dovrebbero: leggendo non fila tutto perfettamente pur essendo chiaro il quadro d'insieme. Molto buona la prosa: quando si affrontano argomenti così delicati non è semplice portare avanti la narrazione senza appesantire o sminuire il focus del libro. Allis B. è riuscita a coinvolgermi completamente nella storia, mi ha fatto emozionare diverse volte facendomi appassionare alla storia di Rebecca. Il bilancio complessivo è più che positivo, considerando che stiamo sempre parlando di un'opera prima. Sono rimasta piacevolmente sorpresa per questo vi consiglio di recuperare questa lettura, soprattutto se amate le storie che racchiudono un messaggio profondo. Promosso!



lunedì 7 gennaio 2019

Recensione "Miss Miles" di Mary Taylor

Ben ritrovati per l'ultima recensione della giornata dedicata ad un romanzo storico edito dalla Darcy Edizioni. Si tratta di 'Miss Miles', un romanzo di Mary Taylor, un'intima amica di Charlotte Bronte.
Buona lettura!


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Yorkshire, 1830. 
Maria, Dora, Sarah e Amelia sono le protagoniste di queste storie intrecciate fra loro che, in qualche modo, riescono ad avere un comune denominatore: la forza delle donne. 
Siamo nell’Ottocento, un periodo in cui la donna deve sottostare alle regole maschili e tacere, come la buona norma impone. Maria, Dora, Sarah e Amelia però, in barba alle regole del tempo e nonostante le avversità che cercano di ostacolarle, si dedicheranno alla ricerca del loro destino. Un destino che non è già scritto, come la società vorrebbe, ma che loro stesse vogliono creare. Chi sono queste donne, caparbie e intelligenti, che sfidano le regole degli uomini? 
Quattro storie che vi faranno ricredere sulla forza di volontà femminile e che racchiudono due semplici ma grandi valori, sempre attuali: l’amore e l’amicizia.

Prima di iniziare la lettura di questo lungo e corposo romanzo ho ricevuto delle indicazioni e delle avvertenze e sono le stesse che faccio a voi. 'Miss Miles', è un'opera gigantesca scritta da Mary Taylor nell'arco di circa quarant'anni. Le numerose pagine, tuttavia, contengono errori e imprecisioni: durante una buona prima parte del libro, la prosa è difficile da seguire soprattutto perché lo stile della Taylor non vuole essere curato, laborioso ed elegante ma più diretto e scarno. Questo romanzo è un bellissimo manifesto della cultura femminista e un invito alla lotta per le pari opportunità. Leggendo una qualsiasi biografia dell'autrice, infatti, l'intera storia acquisterà una luce nuova e decisamente più chiara. Non lasciatevi scoraggiare, quindi, dall'impasse iniziale e lasciatevi trasportare da Maria, Dora, Amelia e Sarah.
Quattro donne, tutte protagoniste, e tutte alle prese con la propria battaglia personale contro il maschilismo che imperversa nell'Inghilterra di inizio '800. 

Le mie preferite sono state Sarah e Maria, hanno portato colore e brio nella storia; ho odiato letteralmente il padre di Dora, quasi al pari della famiglia di Amelia che non ha la benché minima fiducia in lei e nelle sue idee. Quello che davvero ho apprezzato, del libro, è il messaggio che l'autrice ha voluto lasciare ai posteri: una donna, qualsiasi sia la sua condizione ed estrazione sociale, non deve mai accettare con condiscendenza le decisioni prese da un uomo per lei. Maria, Dora, Amelia e Sarah sono delle eroine moderne che lottano per la propria indipendenza e per i loro sogni. Sono un esempio anche per noi che oggi abbiamo molte più libertà ma, alla fine, combattiamo ancora il pregiudizio e un diverso trattamento solo perché siamo donne. Nella sua complessità, incoerenza e prolissità, 'Miss Miles' è un inno al femminismo che non passa mai di moda e che può davvero dare qualcosa a tutte noi. Promosso!



[Review Party] "La ragazza nell'acqua" di Robert Bryndza



Ben ritrovati, lettori.
Nella seconda recensione di oggi vi parlo del nuovo thriller di Robert Bryndza, "La ragazza nell'acqua", edito da Newton Compton Editori.
Buona lettura!


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Il detective Erika Foster ha appena ricevuto una soffiata che le indica il luogo in cui è nascosta la prova per sventare un grosso traffico di droga. Seppure sospettosa, ordina la perquisizione di una cava in disuso alla periferia di Londra. Quello che non si aspetta è che, scavando nel fango, oltre alla droga venga ritrovato un piccolo scheletro, subito identificato. Si tratta di Jessica Collins, scomparsa ventisei anni prima all’età di soli sette anni. Il caso fece un grandissimo scalpore e il mistero dietro la scomparsa di Jessica non venne mai risolto. Cominciando a indagare grazie alle nuove prove, Erika si addentra in un caso difficilissimo, in un costante alternarsi di passato e presente. Dovrà fare i conti con i segreti della famiglia Collins, i rimorsi del detective divorato dal senso di colpa per non aver mai ritrovato Jessica, e un altro omicidio avvenuto vicino alla cava. Chi conosce la verità? E perché qualcuno non vuole che il caso venga finalmente chiuso?

Siamo ormai giunti alla terza indagine della detective Erika Foster e con Robert Bryndza è un rapporto di amore e odio. Ho apprezzato molto 'La donna di ghiaccio', ho odiato 'La vittima perfetta' e ora mi ritrovo di nuovo alle stelle dopo aver terminato "La ragazza nell'acqua". In questo libro, infatti, ho ritrovato molti elementi che mi avevano fatto apprezzare l'autore al suo esordio: una buona trama, un discreto livello di suspense e una storia che crea aspettative e curiosità. Erika Foster, personaggio principale, ritrova un po' di umanità senza perdere il mordente che la rende una super professionista: nel suo lavoro è implacabile e instancabile. La sua voglia di giustizia e la ricerca della verità a spingono ad andare oltre le indagini, spinta da un sesto senso che difficilmente delude. Il caso che viene preso in esame, nel libro, è in realtà un 'cold case' nel quale la Foster si imbatte per caso. Ha, infatti, ritrovato i resti di una bambina scomparsa venti anni prima rimasto irrisolto a causa di indagini frammentarie e inquinamenti di prove. 

La narrazione ha un ritmo incalzante e tutto cambia e si evolve in maniera molto rapida e accattivante. L'autore ci porta verso un epilogo già segnato per poi spiazzare con una verità inaspettata che dà un tocco in più all'intera storia. Lo stile di Bryndza è molto sintetico e diretto, adatto al genere trattato. Amo la cura che ha per i suoi personaggi ma anche per le parti più tecniche delle indagini. "La ragazza nell'acqua" è una storia di mistero, intrighi, segreti familiari, fanatismo religioso; esce fuori la parte più istintiva dell'uomo disposto a tutto per salvare sé stesso, anche a discapito degli altri. Insomma, questa volta Robert Bryndza mi ha davvero convinta e spero che continuerà su questa strada! Promosso!



[Review Party] "La figlia del mercante di fiori" di Kayte Nunn



Buongiorno, lettori.
In questa prima recensione di giornata voglio parlarvi di un romanzo dal carattere esotico e molto avventuriero. Si tratta de "La figlia del mercante di fiori", di Katye Nunn, edito da Newton Compton Editori.
Buona lettura!


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Cornovaglia, 1887. Alla morte del padre, famoso botanico, esperto di piante esotiche, Elizabeth decide di portarne a termine l’ultima importantissima spedizione alla ricerca di una pianta molto rara e velenosa, che tuttavia, se lavorata con estrema cautela, sarebbe in grado di curare ogni male. La attende un lungo e pericoloso viaggio in mare… 
Australia, giorni nostri. Durante i lavori di ristrutturazione nella casa della nonna venuta a mancare, Anna rinviene un cofanetto dall’aria molto antica. All’interno ci sono un diario, un taccuino pieno di disegni di piante, una foto della fine dell’Ottocento, un fiore essiccato e una manciata di semi. Anna riconosce gran parte degli esemplari disegnati, ma non sa a quale specie appartengano i semi. Prova allora a seminarli e al tempo stesso inizia a leggere il diario, che racconta l’avventura di una giovane donna in fuga. Con l’aiuto di esperti botanici cercherà di scoprire la storia rimasta chiusa così tanto tempo nella scatola, e di ripercorrere le vicende di chi ha vissuto molti anni prima di lei, ma la cui esistenza sembra essere indissolubilmente legata alla sua…

Quando ho iniziato a leggere "La figlia del mercante di fiori", sono rimasta subito piacevolmente sorpresa dalla prosa dell'autrice e dalla storia in cui mi stava introducendo. Il romanzo di Kayte Nunn è un viaggio nel tempo e nello spazio che vede due generazioni a confronto e che vivono agli antipodi del globo. Il personaggio di Anna, è quello al quale ci si affeziona di più, dopotutto, la accompagneremo nelle ricerche e nei viaggi alla scoperta della verità su un antico cofanetto e bellissimi disegni. E' una ragazza curiosa, che non si spaventa di fronte agli imprevisti e una professionista competente del mondo della botanica. I disegni contenuti nel cofanetto, magicamente ritrovato nella casa della nonna, portano scompiglio e brio nella sua vita così come in quella di Elizabeth, una sorta di suo alter ego vissuto, però, alla fine dell'800. Ho apprezzato molto anche lei, soprattutto perché ha cercato di farsi strada in un'epoca che non vedeva di buon occhio l'emancipazione femminile. Lo spirito avventuriero di Elizabeth è una costante, nel libro, e rappresenta la sfumatura principale del suo carattere. A modo loro, sono due personaggi molto ben costruiti ed interessanti e si discostano molto dal cliché che vuole le donne sempre deboli e indifese.

Come vi accennavo qualche rigo fa, sono rimasta molto colpita dalla scrittura dell'autrice e dalla sua prosa delicata ed elegante. E' un romanzo ricco di storia, informazioni, culture e costumi molto diversi dai nostri. Il tema del viaggio è affascinante e rende la trama molto dinamica. Apprezzo sempre molto la scelta narrativa di alternare il passato e il presente, mantiene alta l'attenzione e, soprattutto, aumenta la curiosità del lettore. Mi sono ritrovata all'epilogo nel giro di qualche ora e, pur essendo una conclusione prevedibile, non mi è dispiaciuta. Nel complesso è stata una buona lettura, ideale per svagare la mente e perfetta se amate i libri in stile Lucinda Riley.
Consigliato!



Leggi anche le altri recensioni sui blog che partecipano al Review Party:






sabato 5 gennaio 2019

Recensione "La bicicletta nera" di Stefania P. Nosnan

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo bellissimo ed emozionante che mi ha tenuto compagnia durante le vacanze natalizie. Si tratta del libro di Stefania P. Nosnan, "La bicicletta nera", edito da Bertoni Editore.
Buona lettura!


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Milano 1943
Emma Loreti non sa cosa le riserva il futuro. Proviene da un piccolo paese del centro Italia dove la sua amata famiglia è stata trucidata dai tedeschi. Ha ancora presente, davanti ai suoi occhi, l'immagine della sorellina e dei suoi genitori distesi nella polvere. Per dimenticare quel terribile momento e il dolore che le annienta il cuore, sale sul primo treno in partenza verso nord. Viene accolta da una Milano bersagliata e ferita dai bombardamenti alleati. Proprio quando decide di andarsene dalla città conosce Umberto Tomat, capitano del Regio Esercito. Il giovane ufficiale, originario di Udine, è assieme al suo plotone in attesa degli ordini che sembrano non arrivare mai. Tra quella moltitudine di soldati tedeschi e italiani ammassati in stazione, l'incontro tra Emma e Umberto li porterà a vivere intensamente il sentimento appena nato, che cambierà il loro presente e il loro incerto futuro. Il cambio di alleanze dell'8 settembre 1943, deciderà il destino di una Nazione, ma anche dei due giovani. Umberto e i suoi camerati si schiereranno contro i tedeschi dirigendosi verso est, nei territori denominati 'Zona d'operazioni del Litorale Adriatico', combattendo per la loro salvezza e la liberazione della loro terra. Emma partirà per Venezia dove soggiornerà alcuni mesi, abbracciando le idee della Resistenza per sconfiggere l'oppressore. Quando la situazione diventerà insostenibile si sposterà a Udine per ricongiungersi con il suo amato capitano. Il romanzo è tratto da una storia realmente accaduta, fatta di coraggio, lotta e sentimento che, in un momento tragicamente storico, porterà i due giovani a dividersi e amarsi da lontano.

Amo i romanzi storici, soprattutto quelli ambientati nella Seconda Guerra Mondiale, perciò mi sono approcciata con molta curiosità al libro di Stefania P. Nosnan per poi ritrovarmi coinvolta in una storia bellissima e dolorosa. L'autrice ci racconta una vicenda, realmente accaduta, attraverso le voci dei due protagonisti: si tratta di due ragazzi che non hanno avuto una vita facile e che si trovano in una situazione di incertezza più totale a causa della guerra e della lontananza con i propri cari. Umberto ed Emma, in un certo senso, ritrovano sé stessi quando si incontrano e innamorano perdutamente. Il loro è un amore di quelli con la A maiuscola, un amore che salva, dà conforto e speranza anche nelle situazioni peggiori. 

I due hanno dei caratteri molto diversi: Emma è una ragazza ribelle, che lotta per i propri valori e ideali anche quando sarebbe meglio battere in ritirata. Umberto è, ormai, un uomo molto introverso ma pieno di coraggio e di ideali, un uomo che non si tira indietro davanti al dovere, anche quando in gioco c'è la sua vita. Il loro amore, fugace ma profondo, subirà le scelte di personaggi che hanno portato la rovina dell'Italia e, soprattutto, della sua popolazione innocente costretta a subire le angherie dei tedeschi. Entrambi combatteranno, eroicamente, la battaglia contro il nemico guidati solo dalla speranza di ritrovarsi, un giorno.

Lo stile di Stefania P. Nosnan è scorrevole, curato e, soprattutto, ricco di emozioni. Mi sono persa tra le pagine della storia di Umberto e Emma, sospirando ad ogni rigo e facendo un tifo esagerato per loro. L'epilogo arriva dritto al cuore, così come le scelte compiute dai protagonisti.  C'è molta storia ma l'autrice è stata in grado di inserirla in maniera molto delicata e senza appesantire la trama. Ci sono molti colpi di scena e la tensione, in alcuni momenti, si taglia con il coltello. E' una storia che mi ha colpita e che mi resterà senza dubbio nel cuore. Se amate il genere, è il libro perfetto per voi. Sono certa che riuscirà ad emozionare e coinvolgere anche il cuore più duro. Promosso!



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