domenica 22 ottobre 2023

Recensione "Shakespeare Reloved" di Pete Maggi

 Buongiorno lettori e buona domenica. 

Nel post di oggi vi parlo di un libro che mi è piaciuto tantissimo e che ho avuto l'opportunità di leggere grazie alla casa editrice Solferino che mi ha omaggiato di una copia del romanzo. Si tratta del libro di esordio di Pete Maggi che si intitola "Shakespeare Reloved".

Buona lettura!



UN ESORDIO CHE NON PASSA INOSSERVATO

Pete Maggi, classe 1964, è uno dei fondatori della Eagle Pictures -famosa casa di produzione cinematografica. “Shakespeare Reloved” è il suo primo romanzo, una storia che ha come protagonista un giovane William Shakespeare ancora lontano dalle luci del successo.

UNA TEORIA INTERESSANTE…

La figura di Shakespeare è sempre avvolta nel mistero, le informazioni certe sulla sua vita sono poche, frammentate e spesso nemmeno affidabili. Pete Maggi sceglie di approfondire una teoria che conferisce i natali del celebre drammaturgo all’Italia. Nel libro, quindi, abbiamo come scenario primario proprio quello dell’Italia del 1500. 

UN PROTAGONISTA CHE CONQUISTA 

Michelangelo Florio, protagonista assoluto del romanzo, è un ragazzo nato dall’amore di John Florio-figlio di un eretico dell’epoca- e Guglielmina Crollalanza. Alla notizia della gravidanza fortemente indesiderata dalla famiglia di lei, la ragazza viene chiusa in convento. In questo luogo sacro e isolato, Michelangelo cresce e si forma iniziando a mostrare un forte interesse per la poesia e il teatro. Questo fino all’arrivo dell’Inquisizione che è sulle sue tracce a causa del padre. Il giovane ragazzo si ritroverà solo e costretto alla fuga, è un momento di forte cambiamento per il personaggio che affronterà un passaggio fondamentale verso un futuro migliore in cui, grazie alle sue opere, sarà consacrato all’eternità. 


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TUTTO COMBACIA…

La cosa che affascina molto è come tutto abbia un senso logico in questo libro. Pete Maggi riesce ad incastrare dettagli reali della vita di Shakespeare (come ad esempio le origini di alcuni titoli delle due opere più famose) con esperienze vissute dal protagonista. In questo modo la storia che viene a crearsi è molto coerente e totalmente degna di fiducia da parte del lettore. 

GRANDE LAVORO DI RICOSTRUZIONE STORICA

Tra le pagine di Shakespeare Reloved vi ritroverete completamente immersi nel contesto storico dell’epoca. L’autore, in maniera assolutamente leggera ma accurata, ci conduce in un periodo storico molto buio e brutale della storia dell’uomo. Gli usi e i costumi raccontati nel libro sono molto fedeli agli originali tanto da rendere perfetto questo romanzo anche come libro storico. 

COSA POTETE ASPETTARVI, QUINDI, DA QUESTO LIBRO?

Quest’opera di Pete Maggi fa per voi se amate l’arte in ogni sua forma. Se siete attratti da storie che si basano su eventi realmente accaduti e se vi appassionano i libri carichi di sentimenti e di vita reale. Ovviamente se amate la figura di William Shakespeare apprezzerete senza dubbio questa ricostruzione sulla sua vita perciò non mi resta che augurarvi una buona lettura!



mercoledì 4 ottobre 2023

Recensione "In treno con l'assassino" di Alexandra Benedict

 Buongiorno lettori!!

Questa settimana arrivano sul blog ben due recensioni. Oggi parliamo del nuovo romanzo di Alexandra Benedict, probabilmente vi ricordate di lei che l'anno scorso ci ha regalato uno dei libri più belli dell'anno in ambito thriller, "A cena con l'assassino". In questo nuovo lavoro che si intitola "In treno con l'assassino", fa un tributo non troppo ben riuscito al celebre "Assassinio sull'Orient Express". Scopriamo insieme quali sono i punti critici e quelli di forza del libro.



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È la vigilia di Natale, e un treno diretto da Londra alle Highlands, tra le impervie montagne scozzesi dal paesaggio mozzafiato, deraglia all'improvviso poco dopo Edimburgo, rovinando i piani per le feste delle persone a bordo. Con il convoglio bloccato da una terribile tempesta di neve nel bel mezzo del nulla, un assassino si aggira indisturbato per le carrozze: il mattino seguente uno dei passeggeri viene ritrovato senza vita. A bordo c'è la detective in pensione Roz Parker: è in viaggio per andare a trovare sua figlia che sta per partorire, ma non può resistere alla tentazione di condurre un'ultima indagine. Certo, il caso si presenta decisamente complesso da risolvere, persino per l'investigatore più esperto. Mentre le accuse reciproche iniziano a essere sempre più difficili da gestire, tra i sopravvissuti si formano alleanze inaspettate. Riuscirà Roz a trovare il colpevole prima del prossimo omicidio?

Come vi ho anticipato nell'introduzione, questo libro strizza molto l'occhio al famoso capolavoro di Agatha Christie,  "Assassinio sull'Orient Express" ma senza la stessa magia e senza risvolto geniale della trama. Ritroviamo i giochini, gli anagrammi, un contesto circoscritto come già era accaduto con "A cena con l'assassino" ma stavolta il mistero è facilmente intuibile e l'indagine abbastanza semplice da risolvere.

L'ambientazione sul treno il giorno della vigilia di Natale ha il suo fascino così come alcuni dei vari personaggi che affollano le pagine ma l'insieme non decolla. La protagonista Roz, ex poliziotta, si ritrova ad indagare sul presunto omicidio di una tiktoker di successo che si trova a bordo del treno con il suo compagno. Al momento del deragliamento del treno si fa tutto molto confuso ma un lettore attento ci mette davvero poco a rimettere a posto tutti i tasselli del puzzle.

Pur inserendo strada facendo qualche elemento a mo' di colpo di scena, la sostanza non cambia poi molto e di certo non è la lettura giusta se si è alla ricerca di qualcosa di sconvolgente. 

Probabilmente la parte migliore è quella finale in cui l'autrice inserisce un tema importante che vuole andare un po' a spiegare tutto quello che si è visto e letto fino a quel momento ma, anche qui, avrei giocato meglio questa carta.

La scrittura della Benedict è un punto di forza in quanto è grazie ad essa che in un modo o nell'altro si porta a termine la lettura, non posso negare di essere rimasta coinvolta e poi ancorata alla storia proprio grazie allo stile molto intrigante dell'autrice. Dopo aver amato tantissimo il libro precedente avevo delle aspettative molto alte sul libro che, purtroppo, sono state quasi totalmente disattese.

⭐️⭐️⭐️


lunedì 25 settembre 2023

Recensione "L’angelo delle ossa" di John Connolly

 Buongiorno lettori, inauguriamo la settimana con il nuovo libro di John Connolly, "L'angelo delle ossa", edito da Timecrime. 

Buona lettura!


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Una giovane donna scompare per le strade di New York. Chi l’ha rapita crede che a nessuno importi di lei, che nessuno la cercherà. Si sbaglia. È la cugina di Louis l’assassino, braccio destro del detective privato Charlie Parker, che ridurrà in brandelli chiunque intralci i suoi sforzi per ritrovarla. Mentre la violenta ricerca di Louis procede, Parker si rende conto che questa sparizione fa parte di un mistero più antico, legato a una chiesa ornata di ossa situata nell’Europa orientale, al massacro avvenuto in un monastero francese nel 1944 e alla storia oscura dell’Angelo Nero seguita per secoli dai Credenti, un gruppo di uomini pronti a tutto pur di dimostrare che non si tratta di una semplice leggenda.

Credo che John Connolly sia uno degli autori più prolifici di sempre all’interno del genere poliziesco. Ormai conosciamo perfettamente la figura di Charlie Parker: lo abbiamo visto nei ruoli più diversi in ambito personale ma anche e soprattutto professionale. Lo abbiamo seguito su e giù per gli States, lo abbiamo visto alle prese con i nemici più disparati – dal classico clan mafioso a pericolosi assassini- eppure non ne abbiamo mai abbastanza. Ogni volta che apriamo un libro su un altro capitolo della sua vita siamo prontissimi a riabbracciare, in senso figurato, un vecchio amico.

Ne “L’angelo delle ossa”, l’autore ci porta tra le strade di New York alla ricerca di una ragazza scomparsa. Si tratta della cugina del suo braccio destro con il quale condivide una cattiva fama e delle abitudini pessime. Forse chi l’ha rapita l’ha scelta proprio per questo, convinto che nessuno ne avrebbe sentito la mancanza ma non sarà così. 

Dopo poco, Charlie capisce che la sfida che ha davanti ha un che di soprannaturale: i pochi indizi sembrano ricondurre ad un vecchio culto che veniva praticato in Europa. Una religione che vede due fazioni di angeli contrapposte, un massacro spaventoso in un antico monastero francese, una setta che ancora oggi porta avanti il suo credo con convinzione a danno dei più deboli e fragili. 

Senza dubbio è una storia avvincente, basata su elementi storici reali e che richiama alla mente romanzi in stile Dan Brown. Se da una parte ho apprezzato il grande lavoro di ricostruzione storica e la capacità che ha avuto Connolly di ricamarci sopra un caso, dall’altra mi è sembrato che tutto questo abbia tolto spazio alla figura di Charlie Parker che solitamente è abbastanza centrale nei libri. In una situazione come questa è stato un po’ messo in ombra dal contesto e da altri personaggi che esercitano un fascino non da poco.

Lo cifra stilistica dell’autore è sempre riconoscibile e incisiva. Personalmente mi piace sempre molto lo stile di Connolly e nonostante sia spesso prolisso riesco comunque a rimanere coinvolta per tutta la narrazione. Mi è piaciuto molto il tema che ha scelto per questo libro e ritengo che lo abbia trattato nella maniera più esaustiva possibile intrecciandolo perfettamente con il caso del rapimento che, nella sostanza, apre un vero e proprio vaso di Pandora. 

Potete leggere il romanzo anche se non avete mai letto nulla su Charlie Parker, i riferimenti sono davvero pochi ed intuibili, quindi se vi incuriosisce questo autore o questa serie provate a dargli una possibilità!





lunedì 18 settembre 2023

Recensione "La pietra che scotta" di Donald E. Westlake

 Buongiorno lettori e buon inizio settimana. Nel post di oggi vi parlo de "La pietra che scotta", scritto dalla penna di Donald E. Westlake, edito da Timecrime.

Buona lettura!



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Fresco di prigione, Dortmunder viene coinvolto in una rapina che potrebbe scatenare una guerra. Quando esce dal carcere con dieci dollari, un biglietto del treno e nient’altro, ha solo un buon nome e un’ottima reputazione: nessuno pianifica un colpo meglio di Dortmunder. Il suo amico Kelp lo va a prendere su una Cadillac rubata e, durante il tragitto, gli racconta la storia di uno smeraldo dal valore di 500.000 dollari che non devono far altro che rubare. Dortmunder non esita un istante. Lo smeraldo è il gioiello della corona di un’ex colonia britannica, a cui è stata recentemente concessa l’indipendenza e divisa in due nazioni: Talabwo e Akinzi. Akinzi ha la pietra, a Talabwo la rivogliono e il loro rappresentante alle Nazioni Unite offre un’ottima ricompensa a chi ne entrerà in possesso. Per Dortmunder e Kelp non sarà una semplice rapina, troppi interessi si avvicendano intorno al gioiello, ma sarà un’occasione perfetta per dimostrare le loro qualità come professionisti del crimine.

Se avete amato i Mercenari e la banda de La casa di carta questo libro fa sicuramente al caso vostro. Donald E. Westlake porta in scena una storia praticamente tutta al maschile in cui una banda di pregiudicati organizza una importante rapina per impadronirsi di un prezioso diamante. Nel mezzo, una lotta di potere tra due nazioni che tengono molto a questo smeraldo e che sono disposte a tutto per ottenerlo.

Il protagonista principale, Dortmunder, è la mente che deve organizzare la rapina. La gran parte del libro si concentra a questo punto sui vari passaggi che diventano sempre più intricati e complessi. Sembra davvero di essere sul set di un film con tanto di effetti speciali.

Lo stile di Westlake è preciso e molto realistico, padroneggia molto la "materia" del libro quando si tratta di armi, mezzi e vari sistemi di sicurezza. Invece sono quasi totalmente assenti dettagli e descrizioni sui vari personaggi che impariamo a conoscere più per il loro ruolo all'interno della banda - la mente, lo scassinatore ecc- che per la loro personalità. C'è anche molta ironia tra le righe che spezza un po' la tensione dei momenti in cui la situazione sembra precipitare.

Una storia che si evolve nel giro di poche pagine, circa 240, e che strizza l'occhio alle spy story e al mondo cinematografico. Probabilmente non incontrerà il favore di coloro che amano i thriller ansiogeni o quelli in cui ci sono casi da risolvere ma sicuramente sarà apprezzato da chi cerca una storia leggera e ricca di colpi di scena. 

⭐️⭐️⭐️

martedì 12 settembre 2023

Recensione "Affamata" di Melissa Broder

 Buongiorno lettori,

esce oggi per Nn editore un nuovo titolo della collana "Le fuggitive", firmato dalla penna di Melissa Broder e intitolato "Affamata".

Buona lettura!


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Rachel ha venticinque anni, vive a Los Angeles e soffre di un disturbo alimentare: calcola ossessivamente le calorie, cerca di ignorare la fame e trae un piacere quasi erotico dai pochi cibi che si concede. Lavora per un noto agente dello spettacolo, ogni giovedì sera si esibisce come stand-up comedian e si nasconde dalla madre, anaffettiva e dominante. Rachel usa la solitudine come scudo contro le relazioni e le tentazioni, finché un giorno, nella gelateria dove consuma di nascosto uno yogurt ipocalorico, incontra Miriam, la nuova commessa. Miriam è l’opposto di Rachel: un tripudio di curve e morbidezze, il trionfo dell’abbondanza sulla privazione. Le due ragazze si innamorano, si esplorano attraverso il cibo che consumano insieme, si riconoscono nei corpi che traboccano di piacere. L’amore innesca una rivoluzione nella vita di Rachel, che però dovrà fare i conti con la famiglia ebrea ortodossa di Miriam e con le ipocrisie del suo ambiente di lavoro. Serrato, impetuoso e provocatorio, "Affamata" parla di sensi e appetiti: di sesso, di cibo e di ossessioni. 

Il titolo del romanzo di Melissa Broder è emblematico e ci dà subito una preview di ciò che troveremo all'interno del libro.

Rachel è una persona "affamata": di cibo, di emozioni e di vita. Fin da bambina ha un rapporto di amore e odio verso il cibo a causa della madre; questo l'ha resa dipendente dalla bilancia, insicura e perennemente in lotta con sé stessa. Non ha un briciolo di amor proprio e sfoga sul controllo smodato del cibo tutte le sue attenzioni.

L'autrice descrive molto bene la componente psicologica di questo personaggio che, fondamentalmente, vive di eccessi anche quando si tratta di rapporti umani: tiene tutti a distanza e allo stesso tempo si lascia coinvolgere in relazioni effimere. Non è assolutamente una persona facile da capire, mi è piaciuto il fatto che l'autrice l'abbia "mandata in terapia" lanciando un messaggio secondo me importantissimo: da certe spirali discendenti non se ne esce da soli.

Parlando invece di Miriam, co-protagonista, si tratta di una personalità totalmente diversa: lei ha una famiglia solida alle spalle che la sostiene, ha tutta una serie di valori e tradizioni che non approva totalmente ma che non riesce a lasciare andare. È una figura che sarà un punto di svolta nella vita di Rachel che finalmente inizierà a rendersi conto di essere una persona dotata di una volontà propria e perfettamente in grado di prendere decisioni per sé stessa.

Il tema religioso, seppur non centrale, ha il suo peso nel libro. L'ebraismo non è una religione semplice e la sua influenza su entrambe le protagoniste si farà sentire anche se in diversa misura. Ci sono stati dei passaggi in cui l'autrice si è lasciata andare a considerazioni sul popolo ebraico e la questione palestinese che fanno perdere un po' il focus del libro e che per questo avrei evitato.

Un altro elemento che ha disturbato una lettura tutto sommato interessante, è stato un linguaggio un po' troppo spinto ed esagerato per quelli che sono i miei gusti, ha stonato un po' con la delicatezza tenuta nel resto della narrazione. 

"Affamata" è un libro decisamente attuale, la protagonista subisce la pressione che tutti i giovani di oggi si sentono addosso: perennemente insicuri del proprio valore, martellati sull'importanza di dare agli altri un'immagine di un certo tipo dimenticando totalmente tutta la sfera emotiva e sentimentale che è fondamentale per essere una persona equilibrata. 

Un libro in cui generi e argomenti sono variegati e mescolati tra loro dando vita ad una storia in cui è facile rispecchiarsi, purtroppo. Adatto ai lettori che amano le letture iper realiste e per nulla romanzate. 


⭐️⭐️⭐️

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