giovedì 13 gennaio 2022

Recensione "Il digiunatore" di Enzo Fileno Carabba

 Buongiorno lettori e buon anno nuovo.

Oggi voglio parlarvi di un romanzo davvero particolare incentrato sulla vita e le imprese del celebre digiunatore Giovanni Succi, personaggio già protagonista di un famoso racconto di Kafka.

Buona lettura!





Prima di raccontare la mia esperienza di lettura con questo libro, devo ammettere che ero, probabilmente, una delle poche persone al mondo a non conoscere il personaggio di Giovanni Succi ma, a mia discolpa, ho cercato ampiamente di recuperare questa lacuna storica grazie all'ottimo lavoro di Fileno Carabba e l'aiuto di colui che tutto conosce, il web.

Sono rimasta, a dir poco, affascinata dalla figura del digiunatore. Una personalità estremamente complessa che difficilmente si riesce a descrivere in poche parole. Giovanni Succi fu un personaggio unico nel suo genere, in linea di massima sempre allegro e incline alla gentilezza, nonostante non abbia vissuto sempre momenti placidi e tranquilli. 

L'autore è riuscito a trasmettere le sue mille sfumature, i suoi momenti peggiori e quelli che lo hanno reso celebre sempre con estrema delicatezza e quel pizzico di ironia che ha reso leggere anche le pagine più cupe della storia del Succi. C'è molto materiale su cui riflettere, è senza dubbio un libro che non lascia indifferenti ma che, al contrario, crea curiosità e suscita una sincera simpatia verso il protagonista. 

Grazie ad una prosa curata ed elegante, "Il digiunatore" è un vero e proprio 'viaggio da poltrona' che conduce in luoghi sempre diversi, in un'epoca lontana dalla nostra ma solo anagraficamente in quanto sono molte le analogie con il nostro presente. Mi sono affezionata molto anche ai tantissimi personaggi che affollano le pagine, persone invisibili o emarginate che hanno lasciato un segno nella vita del nostro protagonista. 

Lascio questa lettura con un pizzico di nostalgia ma con un po' di conoscenza e saggezza in più, pronta a scoprire ciò di cui posso fare a meno per stare meglio, l'insegnamento numero uno di Giovanni Succi. 




martedì 10 agosto 2021

[Recensione] "La paziente scomparsa" di Liz Lawler

 Buongiorno lettori,

torno a parlarvi di thriller con il libro di Liz Lawler, "La paziente scomparsa". 

Buona lettura!


Acquistalo QUI

Emily Jacobs è appena stata ricoverata nell’ospedale dove lavora come infermiera per una piccola operazione. Quando si sveglia nel cuore della notte, ancora confusa dall’anestesia, fatica a capire bene cosa stia succedendo. Per un momento le sembra quasi che un medico stia cercando freneticamente di rianimare la paziente nel letto a fianco. Al risveglio chiede spiegazioni, ma la risposta è che il letto accanto al suo è sempre stato vuoto. Una volta tornata al lavoro, Emily è decisa a non dare più peso alla cosa, ma il ritrovamento di un braccialetto riporta a galla tutte le sue inquietudini. Potrebbe essere della donna scomparsa? Più ci pensa e più si convince che i suoi colleghi nascondano un terribile segreto. Potrebbe sbagliarsi, è vero. Forse per colpa di un trauma del suo passato che rischia di influenzarla… E se invece avesse ragione? Chi altro sarebbe in pericolo? 

I suoi occhi si fermarono con gioia sui cavallucci marini.
'Sono belli, vero? Cambiano colore molto velocemente. Sono dei maestri del travestimento.'


La nostra cara Liz Lawler ci ha regalato un thriller psicologico davvero niente male. La trama parte da alcuni elementi che sono alcuni dei miei preferiti quando si parla di thriller. Un'infermiera, una clinica privata in cui accadono cose misteriose, un caso di scomparsa ancora irrisolto. 
Mi è piaciuto molto il personaggio di Emily Jacobs, una professionista eccezionale sul lavoro e una donna messa alla prova dalla vita soprattutto per quanto riguarda il campo degli affetti.

La sparizione di sua sorella, e la conseguente depressione da essa derivata, crea un pericoloso precedente per quanto riguarda il suo precario equilibrio psicologico sul quale faranno leva tutte le situazioni incresciose che si vengono a creare nel corso della trama.

Si arriva in un punto in cui si dubita di tutto e tutti ma, nonostante questo, non ci si avvicina nemmeno lontanamente alla verità e questo è un punto a favore dell'autrice che è stata in grado di tenere sempre elevato il grado di suspense senza eccedere con deviazioni inutili che avrebbero rischiato di annoiare il lettore o appesantire con dettagli inutili la sinossi.

Lo stile fluido, a tratti asettico e distaccato, si abbina perfettamente al tipo di storia e rende la lettura molto scorrevole. Non rientra sicuramente nella mia top ten dei thriller psicologici eppure non mi è dispiaciuta come storia. Decisamente poco macabra e inquietante, perfetta anche per chi non è proprio appassionato del genere ma apprezza letture poco romantiche.




giovedì 29 luglio 2021

[Recensione] "A un solo passo da te" di Amabile Giusti

 Buon pomeriggio, lettori.

Dopo un tempo che sembra infinito, torno a parlare con voi e a raccontarvi delle mie letture che si sono notevolmente ridotte in quest'ultimo anno ma che, pian piano, sto riprendendo. Ho deciso di rompere il ghiaccio con l'ultimo libro di una delle mie autrici preferite, Amabile Giusti, "A un solo passo da te".




Acquistalo QUI

Anna May e Lorna May sono due sorelle gemelle di sedici anni. Praticamente identiche nell’aspetto e molto legate, hanno caratteri diversi: Lorna è solare e socievole, Anna è cupa e introversa. Conducono una strana vita insieme alla madre, una hippie appassionata di arte: si spostano da un paese all’altro degli Stati Uniti e non si fermano mai a lungo. Giunte in Idaho, il destino ha in serbo un imprevisto terremoto alla loro complicità.

Il terremoto in questione si chiama Chayton, ha diciassette anni, abita nella casa vicina e frequenta il loro liceo. Ha origini nativo americane e lunghi capelli neri, ma i suoi occhi sono verdi come la natura selvaggia che circonda le Montagne Rocciose. Anna May ne è subito intrigata: con un unico sguardo, Chayton colpisce e affonda il suo cuore inesperto. Per lei non è facile fronteggiare i tormenti del primo amore, soprattutto perché quel ragazzo appare più attratto da Lorna May.

In paese girano voci inquietanti su di lui: ma è davvero un cattivo soggetto o i suoi modi beffardi celano un’anima torturata da un segreto inconfessabile?

Anna May vuole scoprire cosa nasconde Chayton, anche a costo di soffrire. Anche a costo di fuggire e di incontrarlo di nuovo, diversi anni dopo, quando entrambi sono profondamente cambiati e tutto sembra perduto. Non è vero che l’adolescenza fa provare solo sentimenti superficiali. Non è vero che ciò che avviene a sedici anni non può dirsi eterno e che il tempo guarisce ogni ferita.

Ci sono ferite che continuano a sanguinare e amori destinati a durare per sempre.




Era la prima volta che mi innamoravo.

E purtroppo fu anche l'ultima.


Ogni volta che stringo tra le mani un libro di Amabile Giusti lo faccio sempre con trepidazione mista ad ansia di non sapere con cosa avrò a che fare questa volta. E' difficile per me trovare storie innovative, personaggi accattivanti e sentimenti che mi facciano ancora battere il cuore... eppure, con questa autrice, ci riesco sempre.

Piango, mi arrabbio, rileggo frasi con gli occhi a cuoricino e mi emoziono come se avessi quindici anni.


Anna May è stata una protagonista eccezionale, una ragazza con la testa sulle spalle, intelligente e brillante, spiritosa, altruista ed altri mille aggettivi positivi che raramente si ricollegano tutti ad una stessa persona. Chayton, dal canto suo, ci mette del suo per mostrare solo il peggio di sé stesso che sparisce pagina dopo pagina, lasciando il posto ad una persona nuova che ha avuto davvero una vita molto, molto difficile e ingiusta... e non è il solito cliché. 


Ci si rende subito conto che c'è qualcosa di grande tra loro che in fondo sono solo dei ragazzini, travolti da emozioni contrastanti e intense. Ad un occhio più maturo il tutto può sembrare esagerato, o esasperato, ma la bellezza del libro è racchiusa proprio in tutta questa esasperazione, nelle lacrime e nella follia che solo un grande amore sa esprimere e raccontare.


Nonostante le poche ore di sonno, dovute a mio figlio unenne, ho divorato il libro in due giorni, leggendolo nei ritagli di tempo, affamata di sapere come sarebbe andata, come si sarebbe evoluta una storia che è un continuo colpo di scena, un continuo cambio di rotta, un continuo annunciare catastrofi che puntualmente si manifestavano sotto i miei occhi. Eppure l'autrice è riuscita a tenere le redini di tutto questo tumulto di avvenimenti e sensazioni, regalandomi ancora una volta una storia che si è conquistata senza fatica un pezzetto di cuore.


Amabile Giusti non ha bisogno di parole o eccessivi elogi... vi basterà leggere anche solo una pagina delle sue storie per restare completamente intrappolati nella sua immensa e bellissima ragnatela letteraria.




giovedì 9 aprile 2020

[Review Party] "Duplice omicidio a Lotrib" di Luca Betti

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi della nuova uscita della collana Segreti in Giallo Edizioni, "Duplice omicidio a Lotrib", firmato dalla penna di Luca Betti.
Buona lettura!


Acquistalo QUI

Lotrib è una città tranquilla. Qui, famiglie di umani convivono, seppur di malavoglia, con nani e orchi. A sconvolgere la sua routine è un duplice omicidio che si consuma nella zona dove si trova l'Università. Vittime ne sono il professor Perat, docente di Lingue Antiche presso l'Università di Lotrib, ritrovato riverso a faccia in giù sulla scrivania del suo studio e il custode del dipartimento, trovato anche lui morto con un colpo alla nuca. A risolvere l'omicidio, che si presenta come un misterioso rompicapo sarà Darden, un investigatore privato.

Benvenuti a Lotrib, un paesino caratteristico popolato da una comunità multietnica davvero interessante. Umani, orchi, nani e folletti si affollano, infatti, nelle stradine di questo piccolo centro abitato e cercano di coesistere più o meno pacificamente. L'equilibrio viene sconvolto da un duplice omicidio inaspettato e misterioso sul quale ha il compito di far luce il nostro protagonista, Darden.
Questo giovane investigatore, oltre a frequentare la mitica locanda di Peb che offre la miglior birra del paese, è appassionato di musica e leader di un gruppo dal nome davvero particolare, Frenetica Mente. Ho apprezzato particolarmente il suo personaggio e il modo con il quale ha condotto le indagini. Mi ha ricordato vagamente i modi di fare del più famoso Poirot, dando l'impressione di essere in alto mare e poi lasciando tutti di stucco con la soluzione del caso.

Le vittime dell'omicidio, il professore di lingue antiche Perat e il custode Belid, sembrano non avere nulla che li accomuni se escludiamo il luogo di lavoro. Chi mai avrebbe potuto avere interesse ad ucciderli e maniera piuttosto brutale? Io mi sono divertita a fare congetture ma devo dire che ero molto lontana dalla verità, intuita giusto nelle ultime pagine prima dell'epilogo e della grande rivelazione.

Lo stile del'autore mi è piaciuto molto e mi ha tenuta incollata alle pagine dall'inizio alla fine, l'ambientazione è molto caratteristica così come la moltitudine di personaggi così diversi tra loro e particolari. Un mix ben riuscito tra fantasy e giallo che si legge in un soffio perché, purtroppo, è una storia breve. Se avete voglia di una lettura diversa e che vi faccia passare qualche ora di svago assoluto a lambiccarvi il cervello sulle indagini, fatevi avanti. Vi aspetto a Lotrib!



giovedì 26 marzo 2020

[Review Party] "Al di là della nebbia" di Francesco Cheynet e Lucio Schina

Buongiorno, lettori.
Torno a tenervi compagnia con la recensione di un giallo particolare che si svolge nella nebbia di atmosfere gotiche e fantasy. Si tratta di "Al di là della nebbia", di Francesco Cheynet e Lucio Schina, edito da Segreti in Giallo Edizioni.
Buona lettura!


Acquistalo QUI

La terrificante esperienza del giovane avvocato Edward Jenkins ha inizio in una fredda e nebbiosa sera di novembre del 1885, sulla banchina della stazione ferroviaria di Skegness. Nella tasca interna del cappotto conserva una misteriosa lettera ricevuta qualche giorno prima, in cui gli viene prospettata la possibilità di chiudere il più importante affare della sua vita. Sono troppi però gli interrogativi ai quali l’avvocato deve dare una risposta: perché l’autore non ha firmato la lettera? Dove si trova Fault City, la sconosciuta cittadina nella quale viene invitato a trascorrere il fine settimana? E chi sono gli unici altri due passeggeri che incontrerà sul treno? Nella cupa atmosfera autunnale dell’Inghilterra Vittoriana, un treno notturno sarà teatro di una serie di eventi apparentemente inspiegabili, dove lo stesso filo sottile che divide il razionale dal fantastico unirà il destino di tre individui, accomunati dal desiderio di ricchezza e da un terribile segreto nascosto nei meandri delle loro coscienze.

Il romanzo, scritto a quattro mani da Francesco Cheynet e Lucio Schina, mi ha ricordato molto le atmosfere gialle dell'immensa Agatha Christie. Anche il senso della storia mi ha riportato alla mente quel senso tipico di giustizia che si chiude come un cerchio tanto caro alla regina del genere. La nostra storia si svolge in un tempo ben definito ma in un luogo che appare fumoso e irreale, quasi onirico. Lo svolgimento della trama viene portato avanti a bordo di un treno 'speciale', diretto in una località che nessuno dei tre protagonisti sembra conoscere.

Prima di incontrarsi sulla banchina della stazione ferroviaria di Skegness Edward Jenkins, Angus Cullen e Victor Cooper ignoravano l'esistenza dei loro compagni di viaggio. La cosa che li accomuna è che sono stati convocati da un misterioso datore di lavoro disposto a pagare parecchio pur di averli in squadra. In un primo momento, sembrano molto uniti e sicuri nel voler scoprire chi si cela dietro le lettere che hanno ricevuto ma il panico si fa strada via via che le tessere del puzzle iniziano ad andare al proprio posto. C'è qualcosa, nel passato dei tre, che li ha portati fino a questo punto. Qualcosa con cui, ormai, dovranno fare i conti una volta per tutte.

Come vi accennavo, questo breve romanzo ricorda molto le tematiche e la struttura del giallo ma, in questo caso, gli autori hanno ampliato la trama inserendo elementi fantasy e horror. Personalmente ho apprezzato molto la storia, il significato, la prosa accurata e i dettagli grafici del libro che lo rendono davvero un piccolo gioiellino. Se amate il genere, non potete farvelo scappare!



Utilizzando questo sito si accettano e si autorizzano i cookies necessariOK