giovedì 29 luglio 2021

[Recensione] "A un solo passo da te" di Amabile Giusti

 Buon pomeriggio, lettori.

Dopo un tempo che sembra infinito, torno a parlare con voi e a raccontarvi delle mie letture che si sono notevolmente ridotte in quest'ultimo anno ma che, pian piano, sto riprendendo. Ho deciso di rompere il ghiaccio con l'ultimo libro di una delle mie autrici preferite, Amabile Giusti, "A un solo passo da te".




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Anna May e Lorna May sono due sorelle gemelle di sedici anni. Praticamente identiche nell’aspetto e molto legate, hanno caratteri diversi: Lorna è solare e socievole, Anna è cupa e introversa. Conducono una strana vita insieme alla madre, una hippie appassionata di arte: si spostano da un paese all’altro degli Stati Uniti e non si fermano mai a lungo. Giunte in Idaho, il destino ha in serbo un imprevisto terremoto alla loro complicità.

Il terremoto in questione si chiama Chayton, ha diciassette anni, abita nella casa vicina e frequenta il loro liceo. Ha origini nativo americane e lunghi capelli neri, ma i suoi occhi sono verdi come la natura selvaggia che circonda le Montagne Rocciose. Anna May ne è subito intrigata: con un unico sguardo, Chayton colpisce e affonda il suo cuore inesperto. Per lei non è facile fronteggiare i tormenti del primo amore, soprattutto perché quel ragazzo appare più attratto da Lorna May.

In paese girano voci inquietanti su di lui: ma è davvero un cattivo soggetto o i suoi modi beffardi celano un’anima torturata da un segreto inconfessabile?

Anna May vuole scoprire cosa nasconde Chayton, anche a costo di soffrire. Anche a costo di fuggire e di incontrarlo di nuovo, diversi anni dopo, quando entrambi sono profondamente cambiati e tutto sembra perduto. Non è vero che l’adolescenza fa provare solo sentimenti superficiali. Non è vero che ciò che avviene a sedici anni non può dirsi eterno e che il tempo guarisce ogni ferita.

Ci sono ferite che continuano a sanguinare e amori destinati a durare per sempre.




Era la prima volta che mi innamoravo.

E purtroppo fu anche l'ultima.


Ogni volta che stringo tra le mani un libro di Amabile Giusti lo faccio sempre con trepidazione mista ad ansia di non sapere con cosa avrò a che fare questa volta. E' difficile per me trovare storie innovative, personaggi accattivanti e sentimenti che mi facciano ancora battere il cuore... eppure, con questa autrice, ci riesco sempre.

Piango, mi arrabbio, rileggo frasi con gli occhi a cuoricino e mi emoziono come se avessi quindici anni.


Anna May è stata una protagonista eccezionale, una ragazza con la testa sulle spalle, intelligente e brillante, spiritosa, altruista ed altri mille aggettivi positivi che raramente si ricollegano tutti ad una stessa persona. Chayton, dal canto suo, ci mette del suo per mostrare solo il peggio di sé stesso che sparisce pagina dopo pagina, lasciando il posto ad una persona nuova che ha avuto davvero una vita molto, molto difficile e ingiusta... e non è il solito cliché. 


Ci si rende subito conto che c'è qualcosa di grande tra loro che in fondo sono solo dei ragazzini, travolti da emozioni contrastanti e intense. Ad un occhio più maturo il tutto può sembrare esagerato, o esasperato, ma la bellezza del libro è racchiusa proprio in tutta questa esasperazione, nelle lacrime e nella follia che solo un grande amore sa esprimere e raccontare.


Nonostante le poche ore di sonno, dovute a mio figlio unenne, ho divorato il libro in due giorni, leggendolo nei ritagli di tempo, affamata di sapere come sarebbe andata, come si sarebbe evoluta una storia che è un continuo colpo di scena, un continuo cambio di rotta, un continuo annunciare catastrofi che puntualmente si manifestavano sotto i miei occhi. Eppure l'autrice è riuscita a tenere le redini di tutto questo tumulto di avvenimenti e sensazioni, regalandomi ancora una volta una storia che si è conquistata senza fatica un pezzetto di cuore.


Amabile Giusti non ha bisogno di parole o eccessivi elogi... vi basterà leggere anche solo una pagina delle sue storie per restare completamente intrappolati nella sua immensa e bellissima ragnatela letteraria.




giovedì 9 aprile 2020

[Review Party] "Duplice omicidio a Lotrib" di Luca Betti

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi della nuova uscita della collana Segreti in Giallo Edizioni, "Duplice omicidio a Lotrib", firmato dalla penna di Luca Betti.
Buona lettura!


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Lotrib è una città tranquilla. Qui, famiglie di umani convivono, seppur di malavoglia, con nani e orchi. A sconvolgere la sua routine è un duplice omicidio che si consuma nella zona dove si trova l'Università. Vittime ne sono il professor Perat, docente di Lingue Antiche presso l'Università di Lotrib, ritrovato riverso a faccia in giù sulla scrivania del suo studio e il custode del dipartimento, trovato anche lui morto con un colpo alla nuca. A risolvere l'omicidio, che si presenta come un misterioso rompicapo sarà Darden, un investigatore privato.

Benvenuti a Lotrib, un paesino caratteristico popolato da una comunità multietnica davvero interessante. Umani, orchi, nani e folletti si affollano, infatti, nelle stradine di questo piccolo centro abitato e cercano di coesistere più o meno pacificamente. L'equilibrio viene sconvolto da un duplice omicidio inaspettato e misterioso sul quale ha il compito di far luce il nostro protagonista, Darden.
Questo giovane investigatore, oltre a frequentare la mitica locanda di Peb che offre la miglior birra del paese, è appassionato di musica e leader di un gruppo dal nome davvero particolare, Frenetica Mente. Ho apprezzato particolarmente il suo personaggio e il modo con il quale ha condotto le indagini. Mi ha ricordato vagamente i modi di fare del più famoso Poirot, dando l'impressione di essere in alto mare e poi lasciando tutti di stucco con la soluzione del caso.

Le vittime dell'omicidio, il professore di lingue antiche Perat e il custode Belid, sembrano non avere nulla che li accomuni se escludiamo il luogo di lavoro. Chi mai avrebbe potuto avere interesse ad ucciderli e maniera piuttosto brutale? Io mi sono divertita a fare congetture ma devo dire che ero molto lontana dalla verità, intuita giusto nelle ultime pagine prima dell'epilogo e della grande rivelazione.

Lo stile del'autore mi è piaciuto molto e mi ha tenuta incollata alle pagine dall'inizio alla fine, l'ambientazione è molto caratteristica così come la moltitudine di personaggi così diversi tra loro e particolari. Un mix ben riuscito tra fantasy e giallo che si legge in un soffio perché, purtroppo, è una storia breve. Se avete voglia di una lettura diversa e che vi faccia passare qualche ora di svago assoluto a lambiccarvi il cervello sulle indagini, fatevi avanti. Vi aspetto a Lotrib!



giovedì 26 marzo 2020

[Review Party] "Al di là della nebbia" di Francesco Cheynet e Lucio Schina

Buongiorno, lettori.
Torno a tenervi compagnia con la recensione di un giallo particolare che si svolge nella nebbia di atmosfere gotiche e fantasy. Si tratta di "Al di là della nebbia", di Francesco Cheynet e Lucio Schina, edito da Segreti in Giallo Edizioni.
Buona lettura!


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La terrificante esperienza del giovane avvocato Edward Jenkins ha inizio in una fredda e nebbiosa sera di novembre del 1885, sulla banchina della stazione ferroviaria di Skegness. Nella tasca interna del cappotto conserva una misteriosa lettera ricevuta qualche giorno prima, in cui gli viene prospettata la possibilità di chiudere il più importante affare della sua vita. Sono troppi però gli interrogativi ai quali l’avvocato deve dare una risposta: perché l’autore non ha firmato la lettera? Dove si trova Fault City, la sconosciuta cittadina nella quale viene invitato a trascorrere il fine settimana? E chi sono gli unici altri due passeggeri che incontrerà sul treno? Nella cupa atmosfera autunnale dell’Inghilterra Vittoriana, un treno notturno sarà teatro di una serie di eventi apparentemente inspiegabili, dove lo stesso filo sottile che divide il razionale dal fantastico unirà il destino di tre individui, accomunati dal desiderio di ricchezza e da un terribile segreto nascosto nei meandri delle loro coscienze.

Il romanzo, scritto a quattro mani da Francesco Cheynet e Lucio Schina, mi ha ricordato molto le atmosfere gialle dell'immensa Agatha Christie. Anche il senso della storia mi ha riportato alla mente quel senso tipico di giustizia che si chiude come un cerchio tanto caro alla regina del genere. La nostra storia si svolge in un tempo ben definito ma in un luogo che appare fumoso e irreale, quasi onirico. Lo svolgimento della trama viene portato avanti a bordo di un treno 'speciale', diretto in una località che nessuno dei tre protagonisti sembra conoscere.

Prima di incontrarsi sulla banchina della stazione ferroviaria di Skegness Edward Jenkins, Angus Cullen e Victor Cooper ignoravano l'esistenza dei loro compagni di viaggio. La cosa che li accomuna è che sono stati convocati da un misterioso datore di lavoro disposto a pagare parecchio pur di averli in squadra. In un primo momento, sembrano molto uniti e sicuri nel voler scoprire chi si cela dietro le lettere che hanno ricevuto ma il panico si fa strada via via che le tessere del puzzle iniziano ad andare al proprio posto. C'è qualcosa, nel passato dei tre, che li ha portati fino a questo punto. Qualcosa con cui, ormai, dovranno fare i conti una volta per tutte.

Come vi accennavo, questo breve romanzo ricorda molto le tematiche e la struttura del giallo ma, in questo caso, gli autori hanno ampliato la trama inserendo elementi fantasy e horror. Personalmente ho apprezzato molto la storia, il significato, la prosa accurata e i dettagli grafici del libro che lo rendono davvero un piccolo gioiellino. Se amate il genere, non potete farvelo scappare!



giovedì 12 marzo 2020

[Review Party] "La foresteria delle tre sorelle" di Andrea Biscaro

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato a "La foresteria delle tre sorelle", romanzo firmato da Andrea Biscaro, e seconda uscita della collana editoriale di Segreti in giallo Edizioni.
Buona lettura!


Antonio Brando, famoso scrittore di thriller, riceve una telefonata. È Valentina, la sua agente. C'è un importante lavoro per lui. Una grossa casa editrice ha deciso di varare una nuova collana: libri di viaggio scritti da autori di grande fama. Brando è stato scelto per raccontare la Maremma. Ma lui è titubante, da tempo ha abbandonato i salotti televisivi e letterari, da anni non scrive più. Tuttavia Valentina riesce a persuaderlo. Antonio decide di rimettersi in pista. Si trasferisce così a Pitigliano, antico borgo della Toscana meridionale. Qui, nella solitudine di una modesta locanda del centro storico, comincia a fare ricerca. Ma c'è qualcosa che ostacola il suo lavoro. Una misteriosa minaccia incombe su di lui. Strani incontri, inquietanti messaggi, oscure visioni, irrompono prepotentemente nella vita dello scrittore. La mente di Brando inizia a vacillare, l'incubo si sostituisce pian piano alla realtà. Eppure c'è qualcosa che lo trattiene lì a Pitigliano, nella Foresteria delle tre sorelle, qualcosa di terribile e affascinante...

"La foresteria delle tre sorelle" è un romanzo tutto italiano, ambientato nella Maremma Toscana, un territorio affascinante e  misterioso. Il nostro protagonista è uno scrittore in cerca di ispirazione e con un contratto da seguire. Arrivato nel  caratteristico borgo di Pitigliano, si rende subito conto che la sua avventura è appena cominciata, all'insegna di eventi misteriosi e bizzarri a partire dalla foresteria in cui alloggia.

I personaggi che incontra sul suo cammino sono particolari e ambigui, personaggi che dicono tutto e niente e aumentano la confusione del povero Antonio Brando che si ritrova in un mondo surreale in cui il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è, non è mai stato così labile.

La confusione è totale anche per il lettore che si perde nella storia curioso di scoprire se la leggenda delle tre sorelle si sta realmente  concretizzando o se si tratta di un viaggio onirico del protagonista. Il finale, devo dire forse un po' affrettato e poco chiaro, lascia di stucco e non pienamente soddisfatti ma, nel complesso, non posso dire di non aver gradito la lettura.
Gli elementi che ho apprezzato di più sono lo stile dell'autore e la  magnifica e caratteristica ambientazione. Se cercate una storia originale, a metà tra un fantasy e un thriller, avete trovato il libro giusto.


martedì 3 marzo 2020

Recensione "Abbiamo un bacio in sospeso (io e te)" di Riccardo Bertoldi

Buongiorno lettori.
Oggi vi parlo del romanzo di Riccardo Bertoldi, "Abbiamo un bacio in sospeso (io e te)".
Una storia che mi ha, inaspettatamente, conquistata.
Buona lettura!


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Leonardo fa il fotografo, ha trent'anni, gli occhi timidi di chi parla poco e una ferita al cuore che non riesce a rimarginare. Ogni giorno prende il treno per andare al lavoro e sulla carrozza numero 2 incontra il sorriso di Sara, che illumina per un attimo le sue giornate. Qualche volta, però, la paura di amare supera il coraggio di osare. E così, per Leonardo, quella sconosciuta che ascolta musica e scrive su un diario dalla copertina rossa diventa un modo per fantasticare: cosa accadrebbe se finalmente si facesse avanti e decidesse di sfidare il destino? Reduce da una lunga storia, Leonardo è tornato a Verona, la sua città, e ha ritrovato la vita che lì aveva lasciato. Un nuovo amore non era nei piani, ma si sa, il cuore fa i suoi progetti, e a volte ce li mostra nei modi più inattesi. Così un giorno Leonardo capisce che deve tuffarsi - a costo di sembrare un po' pazzo, a costo di farsi male - e lascia sul sedile che di solito occupa la ragazza una fotografia che le ha scattato di nascosto. Il destino lo porterà dentro un negozio di musica, con la luce della notte che filtra dalla serranda semiaperta, insieme a lei: Sara. E gli ricorderà che a volte basta poco - uno sorriso rubato, una bella canzone, un bacio a fior di labbra - per aggiustare un cuore e ricominciare.

Appena ho iniziato a leggere il romanzo di Bertoldi, mi sono accorta che c'era molta filosofia ma anche tanta verità. L'ho sottolineato quasi tutto perché sono tante le frasi e i pensieri in cui mi sono ritrovata strada facendo. L'autore ci presenta due personaggi e ci racconta la loro travagliata storia che, per la quasi totalità del libro, è composta da momenti più bassi che alti.
Leonardo è un uomo che ha appena avuto il coraggio di prendere in mano la sua vita dicendo addio a certezza e sicurezza per abbracciare un'esistenza più soddisfacente e su misura per lui. Sara compare come un vero e proprio angelo che, via via, riempirà sempre di più i suoi pensieri. La loro conoscenza è davvero sui generis ma unica e indimenticabile. L'autore lascia poco spazio alla fisicità e imposta un rapporto basato su concetti ben più profondi e consapevoli.

Questo è un libro che invita a lasciarsi andare, a rischiare tutto per raggiungere il tanto agognato 'lieto fine'. E' un libro che insegna ad andare oltre i preconcetti e i pregiudizi, che non è mai troppo tardi per cambiare la propria vita, non importa quanti grandi siano i rischi. Sono rimasta molto colpita dalla normalità che si respira tra queste pagine, il non forzare a tutti i costi un rapporto lasciando libero arbitrio ai personaggi, così come accadrebbe nella vita reale. In sintesi lo definirei un 'romanzo non romanzo', perché di romanzato c'è davvero poco.
Lo stile di Riccardo Bertoldi mi è piaciuto e mi ha appassionato, ho divorato la lettura nel giro di pochi giorni e mi sono innamorata di tantissime frasi che ho accuratamente annotato nel mio quaderno delle citazioni. Lo consiglio!



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