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lunedì 7 luglio 2025

Recensione "L'incisore" di Luigi Boccia e Nicola Lombardi

 Buongiorno e buon inizio settimana.

Nel post di oggi parliamo di un thriller storico scritto a quattro mani da Luigi Boccia e Nicola Lombardi. Si tratta de "L'incisore", edito da Newton Compton.

Buona lettura!

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Pagine 256

Firenze, anno 1679. Flaviano Altobrandini – rifugiatosi nel capoluogo toscano per paura di ritorsioni da parte delle forze pontificie – viene nottetempo convocato d’urgenza a casa di Paolo de’ Medici. Il nobile affida a Flaviano il compito di indagare su alcuni delitti commessi da un misterioso individuo che la cronaca popolare ha già battezzato l’Incisore, per via delle oscure pratiche chirurgiche a cui sottopone le sue vittime. Esiste un filo rosso che pare collegare le vittime, una pista che conduce a un noto medico e alchimista, Ermete Moraldi, scomparso quindici anni prima in un incendio. Fra le terzine di una copia della Divina Commedia realizzata nel quattordicesimo secolo dal folle alchimista Alberigo Grifi sono celati ermetici indizi e spetterà a Flaviano trovarli per cercare di comprendere il disegno del misterioso Incisore...

"L'incisore" è un thriller storico scritto a quattro mani dagli autori Luigi Boccia e Nicola Lombardi. La storia ci porta nella Firenze di fine '600, la città dei Medici.

All'interno del libro ci sono moltissimi personaggi ma, tra tutti, spicca senza dubbio la figura di Flaviano Altobrandini, una sorta di detective al quale viene affidata un'indagine ufficiosa su l'incisore, un killer che sta sterminando figure di spicco della città.

Gli alchimisti sono schiavi della loro simbologia. L'intero universo della "scienza" che hanno abbracciato è pieno di immagini, emblemi, icone, segni di riconoscimento...

Questa figura è assolutamente affascinante e, per la maggior parte del tempo, è molto inquietante vederlo agire nei vicoli bui della città. La motivazione che spinge il killer ad agire si nasconde nell'antica scienza alchemica. 

Proprio un noto alchimista, infatti, sarà il fil rouge del caso e il testimone che Flaviano dovrà seguire per cercare di anticipare e fermare l'incisore.

Ma l'alchimia non è l'unica 'arte' presente, anche la letteratura avrà un ruolo importante nell'indagine rendendo il libro un autentico gioiellino di storia, scienza e arte. 

Ho instillato in ciascuno di loro una scintilla di sapienza, una briciola di conoscenza, ma nessuno di essi sarebbe in grado di riportarla alla luce, senza aiuto. Ho seppellito il tesoro al centro esatto del loro cervello, dove solo il magnetismo della luna e del mercurio possono arrivare.

Quando mi capita tra le mani un libro storico, presto molta attenzione alla coerenza generale tra l'ambientazione scelta, il periodo storico e il lessico utilizzato. Nel caso de "L'incisore", Luigi Boccia e Nicola Lombardi hanno fatto un lavoro eccezionale e il risultato è perfettamente coerente e omogeneo.

Nonostante la mole esigua di pagine, la trama viene completamente sviluppata in ogni sua parte, senza lasciare situazioni aperte. La narrazione è scorrevole, la prosa armoniosa. Non mancano nemmeno i colpi di scena che rendono la storia avvincente.

Se amate i thriller sanguinosi, sono certa che l'incisore e la sua passione per la chirurgia 'artistica' vi darà molte soddisfazioni. "L'incisore" è un thriller storico non banale, e cento per cento italiano, che consiglio ad occhi chiusi!


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