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lunedì 29 luglio 2024

Recensione "Echi sinistri" di Fabio Giorgino

 Buongiorno lettori,

inizia una nuova settimana e, come sempre su questo blog, all'insegna del thriller e del giallo!

Nel post di oggi vi parlo di "Echi sinistri", un noir poliziesco firmato da Fabio Giorgino, edito da Mursia. Si tratta del secondo capitolo dedicato alla figura del commissario tarantino Spiro Fusco che abbiamo incontrato per la prima volta ne "Le ragioni della follia". Pur avendo lo stesso protagonista, i libri possono essere letti anche in maniera indipendente l'uno dall'altro.

Buona lettura!



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Il cadavere di una ragazza viene rinvenuto nelle acque del Mar Piccolo di Taranto: sembra essersi buttata dal ponte Punta Penna, ma i primi rilievi rendono l’ipotesi del suicidio poco credibile. Il commissario Fusco si trova ad affrontare una nuova indagine proprio nel giorno in cui un messaggio anonimo lasciato nella cassetta della posta lo riporta indietro di ventidue anni, costringendolo a riprendere le fila di una vicenda personale che credeva morta e sepolta. Chi è a conoscenza del suo torbido segreto oltre all’amico Enrico Vanoli? Si tratta di vendetta o ricatto? Nella seconda avventura di Spiro Fusco, echi sinistri risuonano dal passato per svelare le origini del suo spirito oscuro.

"Echi sinistri" inizia subito portandoci nel vivo dell'azione: il cadavere di una ragazza è appena stato ritrovato nelle acque di Taranto. Si ipotizza un suicidio ma il commissario incaricato delle indagini, Spiro Fusco, nota subito delle anomalie e delle incongruenze che rendono questa pista poco credibile.

Fabio Giorgino si dedica molto al suo personaggio, non si limita a raccontarlo solo in ambito lavorativo ma anche a livello personale, scelta quanto mai provvidenziale soprattutto dal momento in cui il passato torna a bussare alla sua porta. Una vendetta tremenda sta per abbattersi sul commissario e questo secondo filone di trama è interessante al pari dell'indagine principale.

Erano passati ventidue anni ma quella data sarebbe rimasta scolpita per sempre nei suoi ricordi, sebbene tutto quel tempo trascorso fosse servito almeno a mitigare il rimorso e la paura di dover pagare il conto, prima o poi.

A fare da sfondo, la città di Taranto descritta in maniera molto accurata tanto da far sentire a casa anche un lettore che non ci è mai stato. La città come ambientazione, quindi, ma anche come elemento che influenza e partecipa all'azione in quanto è il cuore pulsante della vita di tutti i personaggi.

Mentre la vita della vittima viene passata al setaccio in cerca di prove e indizi, diventa sempre più chiaro che si tratta di un omicidio. E' interessante vedere la miriade di moventi e sospettati che rendono abbastanza difficile la ricerca della verità fino ad un epilogo inaspettato.

La prosa di Fabio Giorgino è molto scorrevole ed è caratterizzata da uno stile asciutto e preciso, senza fronzoli. Richiama un po' le atmosfere della serie di Rocco Schiavone, soprattutto per quanto riguarda alcune azioni che, pur andando bene nel contesto di un romanzo che è quindi una fiction, non sono altrettanto verosimili quando si vuole trasportarle nella vita reale.

Nel complesso, mi ha stupita in positivo soprattutto perché è stata una lettura molto veloce e dinamica, in cui non ci annoia. 



venerdì 12 luglio 2024

Recensione "Nient'altro che ossa" di Brian Panowich

 Buongiorno lettori,

oggi voglio parlarvi di un libro che mi ha fatto versare tutte le lacrime possibili ed immaginabili. Si tratta del nuovo romanzo di Brian Panowich, edito da NN Editore, che si intitola "Nient'altro che ossa". Se siete già fan di questo autore, vi farà piacere sapere che si tratta del prequel della serie "Bull Mountain".

Buona lettura!




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Nella contea di McFalls Gareth Burroughs ― padre di Clayton, lo sceriffo protagonista di Bull Mountain ― è il boss della montagna. “Nails” Mckenna, un duro dal cuore buono, è il suo tuttofare fin da quando era ragazzino. Una notte, in una steakhouse, Nails prende le difese di una donna ma la situazione gli sfugge di mano: un cadavere e innumerevoli testimoni rendono Nails e la donna due fuggitivi. Sulla strada verso un possibile rifugio a Jacksonville sono in molti a seguire le loro tracce… alla fine l'uomo sarà costretto a una scelta difficile e terribile. Brian Panowich ci porta alle origini della saga di Bull Mountain, con un prequel appassionante in cui tornano le atmosfere e i personaggi del fortunato esordio che ha aperto la serie.


LA RECENSIONE

"Nient'altro che ossa" è un libro profondo, pieno di tematiche interessanti e raccontato in maniera brutale e delicata contemporaneamente. Molti sono i punti di forza del libro, primo fra tutti, la scelta dei protagonisti. Nelson Mckenna è un gigante buono che non ha avuto una vita facile, per tutti è un tizio strambo, un 'ritardato', uno degli ultimi insomma. La sua (s)fortuna è quella di finire inglobato nel clan dei Burroughs, i signori della montagna, diventando un loro tirapiedi. Nonostante una vita trascorsa così, il suo cuore puro e profondamente buono non cambia. 

La svolta arriva una sera come tante, il nostro protagonista va contro gli ordini diretti del suo capo per difendere Dallas, una ragazza con la quale sente un legame praticamente immediato. Da qui si entra nel vivo della storia. Una fuga rocambolesca che non è solo fisica ma anche emotiva: i due personaggi fuggono da tutto ciò che avevano e da ciò che erano verso una vita nuova e verso il loro vero IO.

I sentimenti e i segreti sono i veri protagonisti di questa seconda parte del libro che porta inesorabilmente alla resa dei conti. La narrazione di Panowich, dal ritmo serrato e incalzante, ci prepara al peggio perchè alla verità non si sfugge e nemmeno alle conseguenze delle proprie azioni.

Lo stato d'animo del lettore è una vera e propria altalena di emozioni che oscilla tra la tensione e il dolore; tra la paura e attimi fugaci di spensieratezza. Nails e Dallas come due moderni Bonnie e Clyde, un legame spontaneo nato per caso e che finisce con diventare una ragione di vita, e per restare in vita.

Le ultime pagine sono un misto di agonia, rabbia e speranza. Una verità inaspettata rende la storia ancora più intensa ed emotivamente impegnativa. E' impossibile non affezionarsi ai personaggi e fare un tifo spassionato per loro anche quando tutto sembra perduto.

Le atmosfere e i luoghi di "Nient'altro che ossa" sono la cornice perfetta e più rappresentativa che mai della storia che racchiudono. Luoghi inospitali come un cuore che sembra di pietra e poi un clima più caldo e accogliente come un giardino pieno di fiori colorati pronto a far spazio ai buoni propositi e all'amore: l'unico vero motore di questa storia.

E' il libro perfetto per gli amanti del crime ma anche per i lettori più sentimentali che non disdegnano un po' di azione.

Brian Panowich mi hai colpita e affondata, grazie per avermi regalato Nails e Dallas, non usciranno facilmente dal mio cuore!



martedì 2 luglio 2024

Recensione "Dark Matter" di Blake Crouch

 Buongiorno lettori,

oggi voglio parlarvi di un autore che ho imparato ad amare grazie alla serie "Wayward Pines", una serie thriller di genere fantascientifico che ho adorato e che consiglio a tutti di recuperare. In questa nuova uscita, "Dark Matter", ritroviamo molte delle tematiche care all'autore in un libro pazzesco che vi spingerà oltre i limiti nel tentativo di comprenderlo.

Mettetevi comodi, si parte per il multiverso!


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TRAMA

Jason Dessen, ex meccanico quantistico, è un professore universitario di Fisica che vive a Chicago con la moglie Daniela e il figlio Charlie. Un giorno viene rapito e drogato. «Sei soddisfatto della tua vita?» sono le ultime parole che sente pronunciare prima che il suo rapitore lo colpisca tanto forte da fargli perdere i sensi e di risvegliarsi legato a una barella. Si rende conto di essere circondato da persone che indossano tute di protezione chimica, e un uomo a lui sconosciuto gli sorride dicendo: «Bentornato, amico.» Nel mondo in cui si ritrova, la vita è diversa da quella che ha sempre conosciuto. Sua moglie non è sua moglie, suo figlio non è mai nato e lui non è un semplice professore di Fisica ma un genio ammirato da tutti perché ha realizzato qualcosa di grandioso. Qualcosa di impossibile. Tuttavia un atroce dubbio lo assale: quale dei due mondi è un sogno? E se la vita che ricorda è reale, come può tornare dalla sua famiglia? Per trovare le risposte dovrà intraprendere un viaggio straordinario e spaventoso, che lo costringerà ad affrontare la parte più oscura di sé stesso senza potersi fidare di niente e di nessuno, nemmeno della materia che lo circonda.


RECENSIONE

Vi siete mai trovati davanti ad una scelta importante il cui esito avrebbe potuto cambiare radicalmente la vostra vita?

Io sì e anche Jason Dessen, protagonista di "Dark Matter". Questo ci ha reso anime affini e tramite lui e le vicissitudini che si ritrova a vivere, sono riuscita a fare pace con quella parte di me che si arrovella sempre con gli "e se..."  .

Ma partiamo con calma e dal principio, questo thriller fantascientifico di Blake Crouch non è da prendere alla leggera e nasconde, letteralmente, infiniti mondi al suo interno. Jason è un professore di fisica, prima di guadagnarsi una cattedra all'università ha abbandonato la sua carriera da ricercatore sul più bello in quanto ha scoperto che sarebbe diventato padre a breve. 

Da quel momento ogni tanto ci pensa a come sarebbe potuta essere la sua vita se questo evento non fosse successo e ci pensa anche la sera in cui esce per bere una birra con un amico e il momento successivo scopre che quella "seconda vita" esiste davvero e ci è appena finito dentro.

Come è successo? Ma soprattutto perché? Tutto quello che sta vivendo è reale? C'è una spiegazione scientifica a tutto ciò e l'autore ce la mette davvero tutta per farla comprendere al lettore ma nel caso in cui foste totalmente a digiuno sulla fisica quantistica, vi basti sapere che è possibile dimostrare che possono coesistere diverse versioni di uno stesso soggetto. È il principio base della teoria del multiverso e il perno centrale della geniale trama di Dark Matter.

La narrazione si fa via via più ansiogena e tesa, la presa di consapevolezza da parte di Jason è direttamente proporzionale alla cadenza del ritmo narrativo che si fa sempre più serrato man mano che ci avviciniamo alla verità e ai problemi che una situazione del genere comporta.

Probabilmente la cosa che mi ha fatto amare questo libro è proprio la presa di coscienza del personaggio: è  vero che ogni scelta comporta una rinuncia ma quanto fa male accorgerci che comunque tutto ciò che ci rende felici è quello che abbiamo già? Jason interpreta tutti noi e scopre a sue spese quanto la vita che a volte immaginiamo non sia idilliaca come pensiamo perché la felicità quasi sempre è a portata di mano. Di sicuro ci penserò due volte prima di pronunciare di nuovo un "e se...." .

Avevo già amato Blake Crouch con la serie di Wayward Pines in cui ho lasciato il cuore ma "Dark Matter" è una conferma di un autore che sa stupire e sa insegnare, inevitabilmente è un libro che porta con sé infiniti punti di riflessione e che non lascia indifferenti. Con i suoi personaggi e i tantissimi avvenimenti, questo libro adrenalinico si divora dalla prima all'ultima pagina. Merita un'occasione, lasciatevi stupire da questa storia labirintica e ricca di azione e suspense!


⭐️⭐️⭐️⭐️