sabato 2 novembre 2019

Recensione "Liquirizia" di Claudio Loreto

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo che mi è piaciuto tantissimo firmato da Claudio Loreto, "Liquirizia".
Buona lettura!


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Una ferita da baionetta catapulta Giuliano (giovane sottotenente della 8ª Armata Italiana in Russia) tra le rovine di Stalingrado, dove tra tedeschi e sovietici si combatte una delle più grandi battaglie della storia umana. Uno sparo impreciso incrocia le vite dell'ufficiale e di una tiratrice scelta russa, Tanja: l'irreale incontro di un momento li segnerà per sempre, portando alla luce un'altra incredibile vicenda. Attori di questo intreccio sono la coccarda di un generale dell'Armata Rossa e "Liquirizia", l'orsacchiotto di stoffa che fin da bambina aiuta la soldatessa a vincere di notte la paura del buio. La storia di un amore che si oppone ai duri precetti della guerra e all'odio tra i popoli.

Una cosa che amo, nei romanzi storici, è trovare l'elemento romantico che alleggerisca il tema, quasi sempre sanguinoso, sul quale si basa il libro.
Nel romanzo di Claudio Loreto compiamo un viaggio fino alla fredda Russia e assistiamo, impotenti, agli scontri tra le truppe fasciste e quelle russe. L'autore descrive molto bene i paesaggi, il clima politico, lo stato d'animo dei soldati che, ormai, sono condannati a veder sfumare sogni e speranze per il volere di un uomo ormai allo sbaraglio. 

Il giovane Giuliano, un sottotenente dell'Armata Italiana, è un uomo dall'animo buono che non si rispecchia negli ideali di questa guerra e che si limita, suo malgrado, ad eseguire gli ordini nella speranza che tutto finisca presto. A scaldare il suo cuore, congelato dalle rigide temperature russe, ci pensa Tanja. La donna è, in realtà, il nemico ma per una serie di sfortunati eventi, si ritroverà a stretto contatto con Giuliano. L'amore tra i due sboccia inaspettato e forte, ma entrambi sanno che si tratta di una storia impossibile. 

Proprio sul più bello, la guerra interrompe l'idillio e ci riporta bruscamente alla realtà: un realtà fatta di morte, sangue e prigionia. Quell'incontro, per quanto fugace e breve, li ha cambiati per sempre e la speranza di ritrovarsi, un giorno, tiene con il fiato sospeso sia i personaggi che il lettore.
Mi sono innamorata perdutamente di Giuliano e Tanja e della loro storia, ho apprezzato i risvolti della trama e i colpi di scena, il concetto del bene che genera bene e i sacrifici che molti hanno compiuto per riportare la pace.

La penna di Claudio Loreto è attenta e accurata, la ricostruzione storica è coerente e poco romanzata. La narrazione è coinvolgente e, in attimo, mi sono ritrovata alla fine di una storia emozionante e commovente, in grado di stupire dall'inizio alla fine. Se apprezzate la storia e gli amori impossibili, ne resterete conquistati!


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