domenica 7 luglio 2019

Recensione "Jalna" Mazo De La Roche

Buongiorno, lettori.
Finalmente trovo un po' di tempo per parlarvi di 'Jalna', il primo libro di una nuova saga familiare portata in Italia da Fazi Editore.
Buona lettura!


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"Jalna" è il primo romanzo di una saga familiare amatissima che, a partire dagli anni Venti, conquistò generazioni di lettori, con undici milioni di copie vendute e centinaia di edizioni in tutto il mondo. All'epoca della sua prima uscita, la saga di Jalna, ambientata in Canada, era seconda solo a "Via col vento" fra i bestseller. Grazie a quest'opera, l'autrice, paragonabile a Thomas Hardy, ottenne fama internazionale e fu la prima donna a vincere il prestigioso Atlantic Monthly Prize. I Whiteoak, numerosa famiglia di origini inglesi, risiedono a Jalna, grande tenuta nell'Ontario che deve il suo nome alla città indiana dove i due capostipiti, il capitano Philip Whiteoak e la moglie Adeline, si sono conosciuti. Molto tempo è trascorso da quel fatidico primo incontro. Oggi - siamo negli anni Venti - l'indomita Adeline, ormai nonna e vedova, tiene le fila di tutta la famiglia mentre aspetta con ansia di festeggiare il suo centesimo compleanno insieme a figli e nipoti: a partire dal piccolo Wakefield, scaltro come pochi, infallibile nell'escogitare trucchi per non studiare e sgraffignare fette di torta, fino al maggiore, Renny, il capofamiglia, grande seduttore che nasconde un animo sensibile. La vita a Jalna scorre tranquilla, fino a quando due nuore appena acquisite arrivano a scombussolarne gli equilibri: la giovanissima Pheasant, figlia illegittima del vicino, il cui ingresso in famiglia è accolto come un oltraggio, e la deliziosa Alayne, americana in carriera che, al contrario, con la sua grazia ammalierà tutti, specialmente gli uomini di casa...

Quando inizi a leggere il primo romanzo di una serie, soprattutto se questa conta sedici volumi, ti auguri con tutta te stessa che il libro sia orrendo e non ti piaccia, in modo da non cadere nel vortice di perdizione delle saghe letterari: sempre in attesa del nuovo libro, sempre con la paura che la serie venga interrotta, dove far entrare tutti i volumi in libreria ecc.. Purtroppo per me, nonostante mi sia impegnata a trovare dei difetti, la storia mi è piaciuta e anche molto. Tralasciando una parte iniziale un po' lenta e priva di situazioni fondamentali, 'Jalna' è un romanzo ricchissimo.
Ricco di parole, di pagine, di paesaggi, di personaggi, di sentimenti e di storie. Avete capito bene, storie. L'autrice, infatti, si muove su tanti filoni diversi raccontando le avventure della famiglia Whiteoak nella grande casa di famiglia.

Lo stile del romanzo è consono all'epoca in cui è stato scritto e ambientato: non aspettatevi, quindi, una prosa moderna, veloce e dinamica ma concedetevi delle ore piacevoli per godervi uno stile dettagliato e una famiglia fuori dal comune. Uno dei temi fondamentali, infatti, è proprio quello della famiglia: ogni personaggio sembra amare ed odiare la tenuta di Jalna e l'ingombrante presenza di nonna, zii e nipoti ma, al tempo stesso, è incapace di abbandonare il gruppo per ritrovare una propria indipendenza. Ho riscontrato molta ironia, tra queste pagine, ma anche tantissima malizia nei protagonisti: sembra di guardare una soap opera in cui tutti mentono o mettono in atto sotterfugi e atti manipolatori ai danni degli altri componenti del 'cast'.

Per i lettori come me, vecchi dentro, questo libro è una coccola per l'ambientazione, gli elementi storici e lo stile. L'influenza degli anni '20 è ovunque, nel libro, e lo stile accurato dell'autrice mi ha permesso di visualizzare perfettamente lo scenario di 'Jalna' e tutti i protagonisti della vicenda. La famiglia Whiteoak mi ha affascinato moltissimo e, in attesa dei prossimi capitoli, cercherò di trovare la serie tv tratta dai libri, The Whiteoaks of Jalna. Se amate le saghe familiari, avete appena trovato una nuova dipendenza!





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